Le telefonate di mamma

di
genere
incesti

Ciao, racconto di fantasia o di realtà?
Ma dove inizia la realtà, e dove finisce la fantasia?

Siamo nella prima metà degli anni '90, internet e cellulare erano ancora un miraggio ( tranne per pochissimi fortunati che come telefono si portavano a presso una valigetta).
Mio padre, brav'uomo, sempre o quasi sempre in giro per lavoro.
Mia madre con lavoro part-time e molto tempo libero.
Io studentello adolescente, un po' ingenuo, ma fino ad un certo punto.
Una famiglia del tutto normale.
Mia madre un tipo normalissimo, alta 160, allora sui 60 kg, castana capelli media lunghezza, occhi castani, una bella 4ª piena di seno, un culo da paura.
Non vestiva mai troppo sexy o troppo osé,  ma comunque la sessualità che emanava era notevole.
Non bellissima, ma qualsiasi cosa indossasse se entrava lei in una stanza, la tensione sessuale saliva alle stelle.
Fin da quando avevo 14, 15 anni ero abituato a stare a casa solo, lei alcuni pomeriggi o alcune sere usciva, io non ci facevo caso più di tanto ( usciva anche prima,  quando
ero più piccolo, ma di solito venivo affidato a dei vicini ), tutto normale quindi.
Poi crescendo un po' ho iniziato ad avere, come posso dire, dei presentimenti sulle sue uscite.
Papà ha iniziato a stare a casa di più, a fare meno viaggi di lavoro.
Ed ecco che le stranezze hanno inizio.
Di tanto in tanto suona il telefono,  al tempo quello fisso.
Strano?
Beh no...
O almeno non dovrebbe essere strano.
Quello che faceva diventare il tutto particolare è che se rispondevo io o papà dall'altra parte dicevano di aver sbagliato numero.
Se ripondeva mamma, la comunicazione era sempre corretta.
Ad esempio 1ª telefonata rispondo io, mi dicevano scusa ho sbagliato.
Dopo pochi minuti 2ª telefonata risponde papà, di nuovo scusi ho sbagliato.
Passano pochi minuti riesce a rispondere mamma, e la telefonata si svolge regolarmente.
Che strano...
E spesso dopo la telefonata lei doveva uscire, oppure usciva la sera dopo.
E così si è andati avanti per un bel po'...
Tantè che sono diventato 18enne.
Ed ho iniziato a tendere l'orecchio...
Le telefonate erano più o meno così:
Ah ciao Elena, si sono io dimmi...
No ma cosa mi dici, dai dobbiamo vederci assolutamente.
Ogni mese il nome " dell'amica " cambiava, ma bene o male non il contenuto della telefonata.
Io un po' avevo mangiato la foglia, e mio padre?
Non ne ho idea e non ne abbiamo mai parlato.
Una sera, non so il perché,  o meglio lo sapevo, decido di seguire mia madre.
Lei esce di casa e si avvia in macchina e io dietro di lei col motorino, al tempo avevo un tubolare 2 marce che faceva i 70!
Che ricordi.
La riesco a seguire fino ad un parcheggio,  dove si ferma vicino ad un'auto con un uomo che l'aspetta.
Si baciano, salgono in macchina e vanno via, provo a seguirli ma lui è troppo veloce e mi semina.
Avevo avuto quasi la conferma del tradimento,  ma non la certezza assoluta.
Tornato a casa cominciai a pensare.
A pensare lei, a pensare a lei che faceva sesso.
A forza di pensare, ho pensato troppo e mi sono eccitato trovandomi a masturbare fantasticando su di lei.
Su come lo stava facendo, su come lo stava prendendo.
Provai a seguirla altre volte ( tanto lei in macchina era una lumaca  ), stesso parcheggio, stesso posto, ma auto quasi sempre diverse, raramente erano le stesse con gli stessi uomini.
Non so cosa mi prese, ma questa storia più che farmi incazzare mi eccitava.
Mi eccitava a tal punto che potevo essere ovunque, scuola, stadio, bar , con amici o meno,  ma se pensavo a lei, a lei che si faceva scopare,  mi partiva un'erezione incontrollabile e dovevo chiudermi in un bagno a segarmi.
E a casa? Con lei dal vivo anche peggio, ero sempre in tiro
E lei se ne accorse e si accorse di tutte le pippe che mi facevo.
Una volta mi disse: se continui così diventi cieco ( modo di dire al tempo ai segaioli ).
Io, non so perché, ribattei: se me la  dai non perdo la vista...
E credo di essere diventato rosso rosso rosso perché sentivo la pelle del viso bruciare.
Lei si avvicinò e mi disse: non hai la ragazza?
Io: no, ma se vuoi esserlo tu... se ti va di insegnarmi qualcosa, non mi dispiacerebbe...
Ma che cazzo ho detto?
Mo' mi prende a sberle.
E invece mi diede un bacio sulla guancia dicendomi: chissà forse un giorno e si mise a ridere.
Passano i giorni, passano altre 10, 100, telefonate ( non le contavo ), ma la mia voglia di lei, del suo corpo cresceva in modo esponenziale.
Fare sesso con lei era diventata una vera ossessione.
Ma come fare?
Idea, le telefono, faccio finta di essere un'altro e la fotto, in tutti i sensi.
Ma cosa le dicono dall'altra parte?
E qui mi scatta il genio, alla prossima telefonata ambigua rispondo come lei...
Un paio di giorni ed ecco la telefonata:
Pronto?
Dall'altra parte la voce di un uomo: ciao Rosa ( mia madre si chiama Vania, ecco la scusa del " ho sbagliato numero " se non rispondeva lei )
E io: ah ciao Elena, sì sono io dimmi...
Dall'altra parte: ti va domani sera al solito posto, porto un un'amico come l'ultima volta.
E io: no ma cosa mi dici, dobbiamo vederci assolutamente!
Un okay rapido dall'altra parte e la telefonata si chiude.
Ho appena scoperto il trucco e dato difatto buca a quei 2...
Cazzo in 2... corro in bagno col cazzo iperduro e comincio a menarmelo di brutto.
La mia mente proiettava sullo specchio del bagno lei immagini di lei in ginocchio a succhiare i 2 cazzi.
Di loro che la palpavano ovunque, le leccavano figa e culo, la sditalinavano, lei a pecorina con un cazzo in bocca e uno in figa.
E il top del top:
Un cazzo in figa e uno in culo!
Sono esploso, ho sborrato ovunque a quell'idea.
Ed ho cercato di pulire il più possibile... ma...
Dopo una mezz'oretta mi sento chiamare da lei in bagno, arrivo lì e mi dice: capisco tutto ma quando sborri almeno pulisci, vedi queste gocce? È roba tua
E nel dirlo raccoglie ogni goccia con le dita e la guarda, e a me riparte un'erezione incredibile... e non riesco a segarmi...
La sera dopo le dissi che sarei uscito con amici, e all'ora che lei avrebbe dovuto essere all'appuntamento le telefono, cercando di camuffare la voce ( avete presente quando Fantozzi e Filini provano a camuffare la voce per coglionare il mega direttore? Ecco più o meno feci così ).
Telefono da una cabina telefonica e la telefonata va via liscia come da copione, l'appuntamento è per la sera successiva, unico problema io non ho ancora la macchina, spero di usare la sua,  con lei dentro.
Ma come avrebbe reagito vedendo me?
Beh una cosa alla volta.
Quella sera tornai a casa verso le 22.30 e dopo i convenevoli di rito andai a letto e mi addormentai.
Verso l'una di notte successe qualcosa di inaspettato, mi svegliò lei seduta sul mio letto con una vestaglietta leggera dalla quale vedevo ben distintamente il suo splendido seno.
Mi disse: penso che io e te dobbiamo parlare...
Io: di che?
Lei: ma fai lo gnorri? Pensi davvero che non riconoscessi la tua voce al telefono?
Io raggelai, non riuscivo a parlare.
Lei: ma davvero pensi che se ti avessi visto là avremmo scopato?
Non sapevo cosa dire.
Lei: 1 ti ho riconosciuto; 2 ho scoperto che hai risposto ad una mia telefonata ingannando loro dandogli buca a nome mio; 3 quello che faccio e da chi mi faccio scopare sono cazzi miei.
Non so cosa mi successe, sentivo crescere rabbia ma anche eccitazione in me, presi coraggio e le dissi: 1 sono anni che vai avanti così, non pensi che la cosa possa destare delle reazioni?; 2 puoi fare la troia finché ti pare, ma io sono anni che ti sogno, sogno mentre ti scoprano, sogno di scoparti anch'io e la cosa mi eccita da impazzire ( e dicendo così ho abbassato le coperte e mi sono denudato mostrando il mio cazzo bello duro e pulsante ); 3 sono vergine e voglio perdere la mia verginità con te! ( e qui mi misi quasi a piangere ).
La sua espressione cambiò, prima stupore, poi quasi rabbia,  poi dolcezza.
Disse: davvero sei vergine e voi che sia la mamma la tua prima donna?
Io: sì
Lei prese il mio cazzo in mano ed iniziò a masturbarmi lentamente, per poi chinarsi sul mio membro eretto ed iniziò prima a leccarlo per poi prenderlo tra le labbra ed iniziò il pompino più bello di tutta la mia vita.
Leccava, succhiava,sentivo la sua lingua su tutta l'asta, sulla cappella e sulle palle.
Non ci misi molto a venire e lei accorgendosene tenendolo in bocca mi segnava e alla mia eruzione di sperma ingoiò tutto.
Si sdraiò a fianco a me e iniziò a coccolarmi un po',  poi si sdraiò del tutto e con le gambe aperte iniziò a masturbarsi facendomi vedere e spiegandomi quello che faceva per insegnarmi cosa fare.
Poi mi disse li andare giù a leccarla, così feci, seguendo le sue istruzioni:
Lecca l'interno coscia,  non ti buttare subito sulla figa,  lecca le grandi labbra,  ora entra nel solco e lecca tutto,  fai su e giù con la lingua, adesso prendila tutta in bocca e succhiala tutta, ora tocca alla clitoride, succhiala dolcemente, ora giocaci con la lingua, prova a scrivere con la lingua tutte le lettere dell'alfabeto per variare le leccate e ricomincia tutto da capo ( più altri 3 o 4 trucchi che tengo per me ), e venne,  venne copiosamente nella mia bocca.
Poi resasi conto che la mazza mi era tornata dura mi fece montare su di lei, impugnando io mio cazzo e passandoselo per tutta la figa e stimolandosi un po' la clitoride, per poi portarselo all'ingresso della vagina e chiedendomi di penetrarla lentamente.
Che sensazione sublime il caldo e umido della sua intimità nascosta.
Una volta dentro di lei mi disse come muovermi, cosa fare per farla godere, sia lei che le altre donne che avrei avuto ( ma qui non vi svelo il segreto,  scusate... ).
Sentivo il suo piacere crescere sempre più e il mio non da meno.
Venimmo insieme,  in un turbine di passione.
Io crolla su di lei e iniziammo a baciarci, baci intensi, pieni di emozioni e sentimento.
Rimanemmo abbracciati a coccolarci per lungo tempo,  poi disse che doveva andare a lavarsi e tornare a letto da quello là ( mio padre, nda ).
Ma disse anche che mi avrebbe insegnato altre cose, altre posizioni, e soprattutto che mi avrebbe dato il culo.
Che lei adorava prenderlo nel culo.
E così fece, mantenne la promessa.
Andammo avanti a fare sesso ancora per alcuni anni.
E lei continuò a ricevere telefonate, ma poi con l'arrivo in massa dei cellulari il telefono di casa si silenziò, ma cominciarono i trillini...
scritto il
2025-04-06
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