Il negozio di frutta
di
vale24
genere
esibizionismo
Eugenio voleva che cercassi a tutti i costi, occasioni per farmi scopare anche quando ero da sola in giro per spese o semplicemente a passeggio.
Insomma voleva che facessi la troia anche se lui non partecipava: voleva altresì, tassativamente, che poi raccontassi tutto, per filo e per segno, nei minimi particolari.
Era anche questo un suo gusto morbo, nel portarmi a parlare di scopate, inculate, cazzi grossi e sapore di sborra in bocca.
Io non ero proprio brava in questo, nel raccontare, ma stavo cercando di impegnarmi. I
In vero a parte una stupidissima occasione al bar, fatta più di parole che altro, non mi era capitato nulla di speciale: quindi avevo ben poco da raccontare!
Ieri mattina, sabato, sono uscita per fare un po' di spesa, lasciando E a casa che si trastullava con il computer: ha interrotto i suoi traffici, perchè voleva scegliermi il vestitino per uscire. Spesso faceva così, ma io ero assolutamente d’accordo. Decide per quello a fiorellini, che mi donava tanto, diceva E.
Cortino con una serie di bottoni davanti, leggero e svolazzante: naturalmente, mi ha chiesto di togliere l'intimo che già indossavo.
Un bacio ed esco così combinata.
Decido per i negozietti di zona e vado al negozio di frutta e verdura.
Compro un paio di buste di spesa e per ultimo il fruttivendolo.
Sto prendendo verdura e frutta – zucchine grandi e patate – capite perché?
Uno dei due commessi, avvicinandosi, sottovoce, mi chiede se volevo dei funghi porcini, che gli avrebbero portato in tarda mattinata: li riservava solo per i clienti speciali.
Parlava con aria da cospiratore e sembrava che trattasse una partita di merce di contrabbando!
Per altro non mi sentivo troppo speciale, cliente occasionale, ma forse lui, si preparava il terreno per una vendita extra.
Accetto volentieri e gli confermo che sarei scesa in tarda mattinata.
Racconto lo strano episodio ad Eugenio, che mi non esita a prendermi amorevolmente in giro sul mio appuntamento.
Appuntamento? Gli racconto della giovane età di quel ragazzotto, forse ventidue o ventitre ed in effetti, mi ritrovo a pensarci anch'io con una certa strana aspettativa. Chissà!
No, di certo mi sbagliavo, pensai.
Era quasi l'una quando uscii a comprare i famosi funghi.
Nel negozio naturalmente, non c'era nessuno e i due giovanotti stavano accatastando cassette di frutta, vicino all'ingresso.
Il commesso, quello dell'appuntamento, nel vedermi, interrompe il lavoro delle cassette e vi viene incontro, sorridendo, dicendo che mi stava aspettando e mi chiede di seguirlo nello sgabuzzino dove teneva nascosti, i funghi.
C'erano un sacco di cassette di frutta e verdura ed anche due cassette di funghi porcini, davvero molto grossi e proprio accattivanti.
Prende una busta di carta e mi dice di scegliere quelli che volevo.
Inizio a prenderne alcuni e subito il giovanotto da dietro le mie spalle, insinua un braccio sotto il mio e sembra volermi aiutare nel prendere i funghi, quelli più belli.
-questo, prenda questo-e, allungando il braccio, mi porge un bel fungo, mentre sento una lieve pressione del suo corpo al mio sedere: il braccio sembra strusciare anche il seno.
In un attimo mi cinge la vita con il braccio e mi da dei bacetti sul collo e sulla nuca: sempre in quella posizione, da dietro, mi accarezza la pancia ed ora con la sinistra anche il fianco, senza smettere di riempirmi di languidi bacetti sul collo e sulla nuca.
Accetto volentieri, ma fingo di tirarmi indietro.
Un lieve scatto, per abbandonarmi, quasi subito, ai suoi bacetti: ora le mani sono sui seni, che accarezza dolcemente, mentre la mano sinistra ora accarezza il culo.
Con la mano scende sulla coscia per poi risalire per riaccarezzare il culetto e scopre così che sono senza slip.
-Sei proprio adorabile!-
Mi fa girare ed inizia a baciarmi sulla bocca mentre con le mani ora accarezza le natiche, strizzandole a dovere e tirandole in fuori per creare movimento nel buchetto e nella fica, per farmi eccitare di più.
Mi prende una mano e la porta sulla patta dei pantaloni, sotto il camice che indossava.
Slaccio insieme a lui i bottoni e mi spinge la mano dentro e mi ritrovo in mano un bel cazzo duro e grossetto, direi.
Mi solletica il buco del culo con le punte dille dita e sfiora la fica, umida e molto pronta: sento le dite che allargano il buco del culo e tirano forte, strapazzandolo a dovere, mentre cerco di rilassarmi più che posso per facilitare l'apertura dell'ano.
E continua baciarmi, con una certa veemenza: ma mi piace e ricambio i suoi baci.
Infila due dita nel culo e con l'altra mano passa davanti ad accarezzarmi la fica: due dita poi subito tre con un movimento rotatorio che mi piace molto.
Allontana le mani e mi spinge la testa in basso portandola al suo uccello che prendo in bocca, con un fare avido e goloso. Questo atteggiamento, suggeritomi da E. ha sempre dato i suoi frutti ed anche questo ragazzo non esita a spingermi il suo uccello in gola, a fondo, togliendomi il respiro.
Viene quasi subito e mi riempie la bocca di sborra, che naturalmente ingoio: mi sollevo e con una carezza e un bacetto, mi congedo, mentre lui mi chiede, se mai un giorno sarei tornata a comprare altre primizie.
Sorrido e mi avvio fuori.
Mi rincorre con la busta dei funghi: -ciao, a presto, se vuoi, io sono sempre qui-
L'altro ragazzo ci osservava, con una certa vaga perplessità, l'ho vedevo con la coda dell'occhio.
Sono uscita per tornare a casa e non vedevo l'ora di raccontarlo ad Eugenio, per vedere la sua faccia!
Naturalmente ho raccontato tutto ad Eugenio, nei dettagli: del suo bel cazzo e delle dite nel culo e nella fica.
Un faccia! Figuratevi, non ci credeva, proprio quello che si aspettava da me!
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