Che maiala mia sorella

di
genere
trio

Siamo una famiglia di imprenditori… mio nonno prima, nostro padre poi, adesso noi, portiamo avanti una piccola azienda di trasporto e logistica

Oggi siamo io e mia sorella maggiore, Rita, ad occuparci di tutta la parte gestionale ed amministrativo, nostro padre sovrintende come presidente della società

I fatti che vi racconto sono avvenuti nel 2020

Essendo ritenuta la nostra attività strategica durante il lockdown, siamo rimasti sempre operativi per garantire il rifornimento dei supermercati di tutti i generi alimentari e di prima necessità. Io e Rita ci alternavamo in azienda.

Era un sabato e aspettavamo due camion al mattino, toccava andare a me ad aprire i capannoni ma all’ultimo momento, per un problema in famiglia, chiesi a mia sorella di sostituirmi, tanto, sarebbero stati gli stessi autisti a fare tutto. Lei doveva solo aprire il capannone.

Rita è una donna di 47 anni, molto religiosa, ligia al dovere, innamorata della propria famiglia. Sposata da 15 anni con Renato, mio cognato è contabile presso una azienda pubblica, un uomo sulla 50ina anche lui molto per bene e dedito al lavoro e alla famiglia, insomma, una famiglia per bene.

Al venerdì sera avviso Rita che l’indomani avrei avuto un impegno chiedendole di sostituirmi e, come accade spesso, si prestò ad aiutarmi.

Il giorno seguente, alle 09.00 chiamo al cell Rita ma non ricevevo risposta, il telefono squillava ma senza risposta. Allora provo a chiamare in azienda, ma lo stesso, il telefono squillava ma nessuna risposta

L’appuntamento con gli autisti era per le 7 per cui 2 ore erano più che sufficienti per effettuare tutte le procedure di scarico.

Chiamo ancora ma nulla.

Preoccupato mi metto in auto, l’azienda è a meno di 15 minuti da casa mia

Arrivo e vedo l’auto di Rita parcheggiata al solito posto, giro attorno la capannone in auto e vedo anche i due tir nel piazzale.

Parcheggio di fianco alla vettura di mia sorella, apro la porta di ferro che da alle scale per andare in ufficio che è rialzato rispetto sto per salire le scale per accedere all’ufficio e sento dei rumori strani… mi fermo per capire meglio cosa fossero quei rumori e potei sentire chiaramente ansimare e l’inequivocabile rumore di pelle quando si fotte

Oddio - pensai, la stanno stuprando…

Salii le scale ed entrai nell’ufficio pensando fossero di sopra, ma niente, l’ufficio era completamente vuoto. Vidi la borsa di Rita sulla sua scrivania, le chiavi, il cell ed il soprabito sulla spalliera della sua sedia. Mi affacciai dalle finestre che danno sul capannone e notai delle ombre muoversi sul pavimento facendo movimenti ritmici…

Pensai… sembra strano tutto questo… era davvero surreale ciò che stava accadendo sotto i miei occhi.

Aprii la porta che da ad altre scale che scendono direttamente nei depositi e potevo distinguere distintamente le voci dei due camionisti rumeni che, nel loro italiano dicevano epiteti di tutti i generi a mia sorella, e lei, godeva ansimando ed urlando dal piacere

sei proprio una puttana, tuo marito sa quanto piace a te pesce rumeno???

Succhia bene anche palle

Uhmmm siii che belli i cazzi rumeni, altro che quel cazzo moscio di mio marito

Sbammm sbammm sbammm sbamm … schiaffi …

Avevo il cuore in gola, sentire mia sorella parlare in quel modo mi fece uno stranissimo effetto… e poi, non la stavano violentando, se la stavano proprio fottendo col suo consenso

A quel punto, curioso, mi avvicinai lentamente

Ohhh che bei cazzoni duri avete dai sbatteteli sul mio viso, li voglio sentire sulla sbattere

Siii , inginocchiati Troia


Ohhh siii la vostra Troia… che cazzoni


Mi affacciai lentamente e vidi lei in ginocchio e i due, di spalle, con i jeans abbassati i culi sodi che si muovevano di bacino porgendo i cazzi sul viso di Rita

Mi tirai subito dietro per paura che mi vedessero… non sapevo cosa fare, se andar via, urlare o spiare…

Restai un minuto fermo, immobile, col fiato sospeso… pensavo

Quella è mia sorella??? Insomma, poteva mai essere lei??? Per tanti anni non mi ero mai accorto che fosse una affamata di cazzi???

Nel frattempo i 3 si davano da fare

Mi riaffacciai lentamente e la vidi a pecora con uno che la fotteva da dietro in figa e l’altro le teneva la testa chiavandolsela in bocca

Una scena davvero eccitante … i due camionisti erano davvero rudi nei modi e contrastavano con l’esile siluette di Rita

Se la stavano chiavando di brutto

Uhmmm uhmmmm uhmmmm - Rita ansimava a bocca piena

Schiaffi sul culo

Rita era vestita ed aveva la gonna alzata ai fianchi, Ia camicia sbottonata con i seni da fuori , i suoi capelli ricci in balia della presa di due manoni che le tenevamo la testa ferma

Ogni tanto aveva dei conati di vomito tanto era grosso quel cazzone che a stento stava nella sua boccuccia

L’altro, da dietro, le sferrava colpi forti e decisi alternando schiaffi sul culo


Quanto piace il cazzo a signora!!!

Tutte puttane donne italiane

Ummmmm si sono la vostra puttana

Mi nascosi ancora, stavolta sentivo la patta dei pantaloni gonfia del mio cazzo duro

Oddio che troia mia sorella, intanto ero eccitatissimo

Decisi per spiarli e mi trovai un posto dietro degli scatoloni che mi permettevano di avere una visuale migliore senza dovermi sporgere

La figa aperta di mia sorella , quando quello dietro le tolse il cazzo era impressionante, era totalmente dilatata , le potevo vedere le grosse grandi labbra che restavano separate di tanto l’una dalle altre. Vidi il cazzo di lui tozzo, largo starsene dritto mentre i due si davano il cambio.

Mia sorella cercava di ricomporsi i capelli

Aveva ancora la figa aperta quando l’altro, in un colpo solo e deciso, glielo piantò nella figa fin alle palle, le si accovacciò sulla schiena e con le due manome prese a mungerle i seni come una vacca da latte

O siii scopatemi forte

Ohhhh voglio godereeeee

I due, infoiati, la chiavavano forte

Io avevo il cazzo durissimo, lo tirai fuori e iniziai a menarmelo veloce, nonostante la paura e l’emozione fossero tanta … mi menai il cazzo velocemente

I due erano pronti a sborrare e urlando tra loro dissero poi a Rita che era il momento di prenderla in faccia

Voliamo sborrare tua bella faccia

Inginocchiati

Lei ubbidì

Fate attenzione a non sporcarmi

Togli camicia

Si tolse la camicetta restando con le tette a vento e non fece in tempo di lasciar cadere la camicia che fiotti copioso di sborra le ricoprirono il volto….

A quel punto, non sapevo più che fare, alzai veloce i pantaloni ed andai verso la scala

Salii lentamente le scale e col cazzo in mano quasi pronto , a mia volta a sborrare… schizzai violentemente per terra… intanto sentivo lei salire le scale

Cazzo cazzooooo

Antoniooooo che faiii qui??!?

Rita aveva il viso ancora ricoperto di sperma dei due camionisti rumeni

Notò che avevo il cazzo ancora duro e un mare di sborra a terra

Oddio Rita, scusaaaa

Le spiegai tutto… ci chiarimmo e ci ripromettemmo che quello sarebbe stato il nostro segreto che non avremmo mai rivelato a nessuno fin alla morte
scritto il
2025-04-16
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