Donatella
di
Gerico
genere
dominazione
Aspetta solo un momento per cortesia...
mi stai dicendo che tua moglie ti ha confessato di essere una masochista e di aver bisogno di essere sottomessa e maltrattata, sono 6 anni che vivete sotto lo stesso tetto e adesso salta fuori questa cosa?
Ho capito bene?
Si Marco è così hai capito benissimo.
Siamo nella nostra sala un disco dei Led Zeppelin come sottofondo, io guardo mia moglie e immagino che la sua espressione sbigottita sia pari almeno alla mia.
Franco scusa ma ti faccio presente che tu sei lo specialista in scherzi “atroci” e che sin ora non sei ancora riuscito a fotterci e la cosa ti rode lo so, quindi se ti dico che sei credibile come una banconota da 3 euro sai che son sincero e non sei sorpreso.
Mia moglie Anna chiede, Franco perché noi e perché adesso?
Se non mi confido con voi che ci avete aiutato in ogni modo anche finanziariamente non so con chi lo potrei fare, lo interrompo bruscamente sono cazzate Franco inoltre avete restituito sino all'ultimo centesimo quindi non e' un discorso.
No Marco è un discorso; perché ci avete tolto dalle pesti almeno 2 volte, ci avete fatto capire che stavamo sbagliando strada in più di un occasione, ci avete accolti con rispetto e amicizia e proviamo profondo affetto per voi, e anche totale fiducia abbiamo sperimentato di persona quanto siete seri e affidabili, sul perché adesso Anna perché adesso è uscito e non venire a dirmi che anche dopo quasi 16 anni di matrimonio ogni tanto non scopri qualcosa che non sapevi su quello zuccone di tuo marito, Donatella ha pensato di lasciarsi alle spalle tutto quando ci siam conosciuti e sposati, e lo ha fatto sin ora ma evidentemente non può resistere di più e me ne ha parlato, come è per altro giusto che sia, io davvero non sono in grado di darle quello di cui ha bisogno non riuscirei a colpirla starei male prima, anzi sto male solo al pensiero, una volta di più vi chiedo anzi vi chiediamo aiuto.
Gesù... ho bisogno di bere... e mi alzo per versarmi una robusta dose di Canadian Club, tra me e me penso che dobbiam smetterla di essere sia troppo sinceri che troppo disponibili, tu guarda che situazione assurda s'è venuta a creare, Anna sempre più riflessiva chiede ancora ma Franco in altre parole ci stai chiedendo se vogliamo “giocare” con Donatella? E perché lei non e' qui visto che stiamo parlando di lei?
Già perché lei non c'è? Ribadisco con la speranza che la mia dolce metà sia stata capace di vedere il bluff, perché era una cosa che vi dovevo chiedere io al di la del fatto che lei si vergogna in modo pazzesco, ma dato che son io ad essere in difetto non essendo in grado di darle quanto le serve io devo trovare una soluzione accettabile e sicura.
Porca puttana! Il ragionamento non fa una grinza, comunque prosegue Franco se accettate la chiamo e le dico di raggiungerci subito, no Franco ferma tutto, ti ripeto di te non mi fido per cose del genere, non te ne avere ma prima di decidere qualsiasi cosa e parlo anche a nome di Anna vogliam parlare con lei direttamente.
Mi volete proprio umiliare sino in fondo quindi, ok la chiamo subito.
Non ti vogliamo umiliare pezzo di somaro sbotta Anna, ma ti rendi conto di cosa ci stai dicendo e chiedendo?
Si me ne rendo conto molto bene, e non sapete quanto mi pesi aggiunge ad occhi bassi e con tono sommesso, adesso ragazzo mio siamo in due ad aver bisogno di bere dico e provvedo a versargli una dose di whisky da non farlo guidare per le prossime 12 ore.
Tagliam la testa al toro dico chiamo io Donatella, no per favore fallo fare a me dice Franco.
Ok amico mio ma guarda che non sei Gesù Cristo, non è che devi bere l'amaro calice sino in fondo, son sincero e ti dico che ho ancora dei dubbi ma la tua faccia me la dice lunga a riguardo e credo che tutto sommato sia meglio che chiami io, ma fai come credi più opportuno.
Si la chiamo io, se la chiamassi tu o Anna morirebbe di vergogna, ok fai pure noi andiam in cucina.
Cosa ne pensi cara? Chiedo a mia moglie una volta in cucina, son sconvolto ti assicuro non ho la minima idea di come gestire tutto ciò; siamo in due mi risponde Anna davvero son messa come te non so cosa dire ne pensare, continuo a sperare sia un elaborato scherzo, perché se non lo è allora siamo appena stati investiti di una responsabilità pazzesca e abbiamo appena avuto il più grande atto di fiducia che potremmo mai avere.
Che cosa gli diciamo? Rispondo io, vediamo dice Anna, mettiamoli in condizione che sia lei a parlare e a chiedere, se conferma quanto ci ha detto lui allora ci pensiamo su e poi decidiamo, mi pare il minimo.
Ok è sensato amore mio, meno male che ci sei tu, a pelle lo avrei mandato all'inferno dopo 10 minuti stra convinto mi stesse sfottendo, perché c'è anche quello il maledetto è quello degli scherzi da prete, e sua moglie non è che sia una santa in merito, se può sfottere qualcuno in modo peso di certo non si tira indietro, che situazione del cazzo s'è venuta a creare, ci dobbiam mettere tranquilli e non parlare liberamente come facciamo d'abitudine.
Ok, dice Anna e se lei dovesse confermare tutto come ci comportiamo?
Uh... e che accidenti ne so? Donatella è una bella donna, questo è innegabile però siamo nella situazione speculare alla solita, di solito prima son giocattoli e poi diventan amiche, qui è esattamente il contrario tu come la vedi? Ce la fai a scordarti di chi è, di quali sono i legami che ci uniscono e ad “usarla” come facciamo normalmente? Io son sincero non lo so, mi ci dovrei davvero trovare, e continuo a sperare che Franco entri con la faccia da sberle ridendo dicendo vi abbiam fottuto, lo mando al diavolo una volta per tutte ma sarei felice giuro.
Marco non lo so neanch'io, Donatella mi piace sia come persona che come donna però son nella tua stessa situazione, l'imbarazzo quando si gioca deve essere a senso unico e non da noi a loro...
Però, continua immaginati se rispondiamo di no, sicuramente proseguiranno la ricerca e non abbiam nessuna certezza che non capitino in mano a qualche demente.
Ecco il maledetto senso di responsabilità che è la seconda natura di mia moglie, al servizio della gente 24/7/365 e la cosa peggiore è che risulta contagioso.
Tesoro mio... non sta scritto da nessuna parte che noi siamo i salvatori del mondo le dico, e lei mi guarda sorridendo e in quel sorriso c'è la domanda “e se le succede qualcosa poi tu come ti senti?”
Fanculo! Ha ragione lei come al solito, e quindi? Le chiedo da codardo scaricando su di lei la decisione, e quindi aspettiamo che ci parli lei e poi decidiamo.
Donatella sta arrivando dice Franco entrando in cucina, è pallido e tirato e gli tremano le mani,
siediti gli dico son sempre più convinto che non sia uno scherzo (purtroppo), mi ha appena detto una cosa bellissima ma mi ha fatto stare ancora più male dice a mezza voce, Anna mi guarda guarda il bicchiere che ho in mano e con gli occhi dice no, ok ci sta basta “bumba”, e' sottosopra a dire niente dargli altro whisky sarebbe un idiozia colossale, Franco vuoi un caffè? Gli chiedo, no Marco grazie, mi ha detto che mi ama come non è capace di dirmi, non riesce ad immaginare quanti e quali uomini avrebbero fatto per lei quello che sto facendo io adesso, e silenziosamente comincia a piangere.
Questa decisamente non ci voleva... e' la dannata conferma che non stanno scherzando e io bestemmio in silenzio mi sento messo in mezzo senza poter dire la mia, anche se la mia la posso dire anzi la possiamo dire assumendoci le conseguenze del caso.
Non so davvero cosa dire e questo è decisamente anomalo, mi alzo e gli metto una mano sulla spalla dicendogli “tranquillo in qualche modo la medichiamo, ne abbiam messe a posto altre mettiam a posto anche questa”, vorrei avere 1/10 della sicurezza che ostento, vedo lo sguardo sorridente di mia moglie che mi dice ok così va bene e un po di coraggio lo prendo, ridicolo, io che non ho mai avuto paura di niente o quasi sono qui che non so dove voltarmi, più' che ridicolo pazzesco, e decisamente sgradevole proprio vero che non s'è mai finito di imparare.
Suona il citofono è arrivata, è il momento della resa dei conti, dopo pochi minuti entra in casa e si toglie il piumino, strano non l'avevo mai vista in jeans e maglione, sto guardando il suo abbigliamento perché ho visto la sua espressione, ciao Donatella le dico ma senza calore, Anna si alza le va incontro e la bacia e abbraccia come fanno di solito, poi dice adesso andiamo in sala e parliamo 5 minuti noi 2 poi ci raggiungete voi.
Quella meraviglia di donna che è mia moglie una volta di più ha capito che ero più imbarazzato di loro, ma che comunque una soluzione va trovata e comincia a preparare la strada.
Franco, ma sei sicuro di non farcela tu? Nemmeno se ti spiegassimo e ti insegnassimo almeno i rudimenti?
No Marco non me la sento proprio, la sola idea di colpire una donna e specialmente Donatella mi fa star male, ci son cose che davvero non possiamo fare per me quella è una, onesto come discorso penso almeno non si è improvvisato e non ha fatto guai, devo rivalutare profondamente questo ragazzo, l'ho sempre considerato un mezzo imbecille e invece è molto più Uomo di tanti altri, peccato che abbia anzi abbiano messo in mezzo noi per una cosa tanto delicata, ma d'altro canto siam sempre stati noi a dire che se non ti fidi degli Amici non ti puoi fidare di nessuno, e se non è fiducia questa...
Marco per cortesia, la voce di mia moglie dalla porta della sala mi strappa ai miei pensieri, puoi parlare tu adesso con Donatella che io faccio due parole con Franco?
Ok tesoro arrivo subito, strizzo l'occhio con fare complice a Franco e gli dico con un sorriso, “non fare il pirla con Anna, le ho insegnato tutto quello che so sul corpo a corpo... se ci provi ti spiezza in due”, un disperato tentativo di rompere la tensione pazzesca che aleggia nell'aria con una cretinata, Franco mi guarda con un espressione semi ebete e con un sorriso come a dire ma che cazzo stai dicendo? Ti droghi? Realizza un secondo dopo cosa stessi tentando di fare e il sorriso diventa sincero e mi dice grazie.
Entro in sala e bacio al volo mia moglie dicendogli sottovoce è una corda di violino stai tranquilla, un rapido battito di ciglia mi dice tutto ok; Donatella è in piedi accanto alla finestra e mi da le spalle, mi siedo sul divano e riprendo il mio bicchiere di whisky che ho una smesso di sorseggiare una mezz'ora prima, non che abbia voglia di bere ma mi serve per darmi un tono e non far vedere quanto in realtà sia teso, verosimilmente più di loro due messi assieme ragiono tra me e me.
Mi accendo una sigaretta aspettando che si giri e mi dica qualcosa, niente da fare... e va beh dai dentro ancora tanto ci sei abituato; allora Donatella, so che hai qualcosa da dirmi, cosa ne dici di cominciare almeno via il dente via il dolore?
Si volta con lentezza esagerata, e tiene lo sguardo basso non decidendosi a parlare io aspetto con solo un apparente calma, anzi do anche un sorso al bicchiere rendendomi immediatamente conto che è un errore, non parla ancora ma è paonazza in viso pessima situazione.... non ne veniam fuori a questo modo.
Donatella per cortesia rilassati e dimmi quello che devi dirmi, sei un Amica qui non ti giudichiamo ma siete voi che ci avete messi in mezzo, quindi il minimo vista la situazione mi pare che sia tu a parlare visto che tutto il discorso e' incentrato su di te.
Per quanto possibile il suo rossore accentua, e con un filo di voce esordisce “cosa sono ve lo ha già detto Franco, di cosa ho bisogno anche del fatto che lui non possa darmelo siete al corrente”
Per favore Donatella siediti qui e parliamo le dico con un sorriso, si siede al mio fianco e alza lo sguardo, é al limite del pianto e le dico con una faccia da schiaffi che avrei vinto il primo premio alla mostra “se vuoi piangere fa pure, ma se me lo eviti ti ringrazio”.
Mi guarda perplessa e poi si mette a ridere prima in silenzio e poi sempre più forte, ok respiro un po più a fondo la tensione l'abbiam rotta grazie al cielo.
Perché noi Donatella le chiedo, non saprei di chi altro fidarci Marco, certo potrei cercare ma che garanzie avrei? Se mi va bene son fortunata ma se mi va male?
È il rischio che corrono tutte Donatella cos'hai tu di diverso?
Io di diverso ho che vi conosco e che so che mi volete bene, che mi fido ciecamente di voi, so chi siete lo avete dimostrato in più occasioni.
Era un po diverso non credi? Secondo te pensi che riusciamo a dimenticarci chi sei e a “usarti” come facciamo normalmente? Pensi che sia facile darti ordini, farti soffrire, umiliarti, essendo tu un Amica da anni? Non hai/avete pensato che ci avreste messi in mezzo in modo pesantissimo e del tutto inaspettato? Forse avete pensato che purché una sia disponibile a noi va bene? Non è proprio così...
Non ti/vi piaccio? No no se è solo per quello sei più che a posto anzi... è una questione più sottile e mi rendo conto che non l'afferri, tu sei anzi voi siete degli Amici e questo per noi ha un peso non calcolabile, il “gioco” viene dopo nella nostra scala di interessi, prima son sempre le persone, mi rendo conto che quello che avete fatto e' un atto di fiducia pazzesca nei nostri confronti, un atto che ci rende orgogliosi senza meno, ma la questione è più terra terra tu hai delle aspettative che vista la situazione forse non siamo in grado di soddisfare, e a quel punto delusione “brutta” per tutti non trovi?
Premesso che nessuna che abbia giocato o giochi con noi è mai stata considerata meno che una persona importante, certo usata per i nostri scopi e in modo anche pesante nessuno lo nega, ma comunque prima di tutto una persona, non so in tutta sincerità se saremmo in grado di considerarti un “oggetto” per il tempo del gioco, che è esattamente quello di cui tu hai bisogno.
Pensaci su un po e poi dimmi, Donatella mi guarda e sorridendo mi dice a maggior ragione dopo questo ragionamento son certa del vostro affetto e del fatto che pur essendo una situazione difficile la interrompo dicendole di pure una situazione oltre i limiti dell'assurdo... prosegue come se non avessi parlato, ce la metterete tutta per dare soddisfazione generale, e non potrei capitare meglio in fatto di sicurezza e serietà, rovescia per un istante la situazione, quanto tempo ci mettete a far si che una delle vostre amiche si fidi totalmente di voi al punto da lasciarsi andare e diventare davvero un giocattolo nelle vostre mai?
Il tempo necessario le rispondo dicendole per altro la pura verità, ecco per me il tempo sarebbe 0 specialmente adesso dopo quello che mi hai detto che per inciso è sostanzialmente la stessa cosa che mi ha detto tua moglie e non potete certo esservela preparata, quindi significa che il vostro sentire è lo stesso (tra me e me penso sai che novità...), per cui avendo la mia totale fiducia a prescindere potreste “usarmi” (ho notato che usi questo verbo e lo trovo bello e appropriato) nel modo che più vi piace sin da subito.
Diamo per scontato che tu abbia ragione, le rispondo c'è però da considerare in tutto questo discorso Franco, è a pezzi adesso che ci ha solo chiesto di fare questa cosa, pur ammettendo e devo dire che l'ho apprezzato per il suo coraggio di non essere in grado di darti quello che desideri, non oso immaginare come si potrà sentire quando tornerai a casa con addosso i segni della frusta e i lividi che sai benissimo possono durare anche 7-10 giorni, sia molto chiaro sin da subito che non vogliamo ne essere causa di attrito tra di voi, ne sentirci dire ma cosa avete fatto a mia moglie.
Vedi Marco, adesso sei tu che non capisci mi risponde con un radioso sorriso, come per te esiste solo Anna e per Anna esisti solo tu e tutto il resto è un di più, una spezia saporita ma non indispensabile, sono affetti ma non amore la stessa cosa vale per noi due, ovvio che con voi il rapporto parte speciale non ha bisogno di diventarlo, lo è già ma è un qualcosa che serve a completarmi non una parte essenziale, se io son più completa lo è anche Franco perché come voi assieme siamo una forza, separati molto meno.
Hai una risposta pronta per tutto noto... detto con un sorrisetto mezzo storto sentiamo cosa ne pensano gli altri due di la in cucina e poi decidiamo.
Ci spostiamo in cucina e l'atmosfera pare meno tesa, riassumo in breve quanto ci siam detti sia per mia moglie che per Franco, e a quest'ultimo a bruciapelo chiedo se la situazione esposta è reale e lo trova d'accordo senza recriminazioni di sorta, guarda negli occhi la moglie e dopo un istante dice di si sorridendo, ok e questa è chiusa...
Anna amore mio cosa ne dici tu? La prendiamo questa pazzoide? Ti va o pensi che sbagliamo tutto?
Non son sicura sia una buona idea, però direi di provarci e vediam cosa ne esce, se la cosa non funziona avremo più confidenza per dircelo senza giri di parole.
Ok sta bene anche per me le rispondo, quand'è che hai il primo week end libero?
Tra due settimane mi risponde mia moglie, ok donatella allora tra 2 venerdì alle 21 ti vogliam qui e te ne potrai andare il lunedì mattino seguente, in quel periodo di tempo ti useremo come meglio ci andrà e se in qualsiasi momento tu fermi la cosa, ti salutiamo e resti solo una buona amica e nulla di più.
Ti telefonerò prima per darti i dettagli della tua preparazione e del tuo comportamento, questo e' tutto potete andare.
Si alzano sorridenti e visibilmente provati dalla tensione ci ringraziano ed escono, dopo qualche minuto tiro un imprecazione da campionato del mondo e dico a mia moglie ma è possibile che arrivino tutti qui? Cosa abbiamo la calamita?
Mi risponde con una sonora risata e un bacio chiudendo il discorso.
mi stai dicendo che tua moglie ti ha confessato di essere una masochista e di aver bisogno di essere sottomessa e maltrattata, sono 6 anni che vivete sotto lo stesso tetto e adesso salta fuori questa cosa?
Ho capito bene?
Si Marco è così hai capito benissimo.
Siamo nella nostra sala un disco dei Led Zeppelin come sottofondo, io guardo mia moglie e immagino che la sua espressione sbigottita sia pari almeno alla mia.
Franco scusa ma ti faccio presente che tu sei lo specialista in scherzi “atroci” e che sin ora non sei ancora riuscito a fotterci e la cosa ti rode lo so, quindi se ti dico che sei credibile come una banconota da 3 euro sai che son sincero e non sei sorpreso.
Mia moglie Anna chiede, Franco perché noi e perché adesso?
Se non mi confido con voi che ci avete aiutato in ogni modo anche finanziariamente non so con chi lo potrei fare, lo interrompo bruscamente sono cazzate Franco inoltre avete restituito sino all'ultimo centesimo quindi non e' un discorso.
No Marco è un discorso; perché ci avete tolto dalle pesti almeno 2 volte, ci avete fatto capire che stavamo sbagliando strada in più di un occasione, ci avete accolti con rispetto e amicizia e proviamo profondo affetto per voi, e anche totale fiducia abbiamo sperimentato di persona quanto siete seri e affidabili, sul perché adesso Anna perché adesso è uscito e non venire a dirmi che anche dopo quasi 16 anni di matrimonio ogni tanto non scopri qualcosa che non sapevi su quello zuccone di tuo marito, Donatella ha pensato di lasciarsi alle spalle tutto quando ci siam conosciuti e sposati, e lo ha fatto sin ora ma evidentemente non può resistere di più e me ne ha parlato, come è per altro giusto che sia, io davvero non sono in grado di darle quello di cui ha bisogno non riuscirei a colpirla starei male prima, anzi sto male solo al pensiero, una volta di più vi chiedo anzi vi chiediamo aiuto.
Gesù... ho bisogno di bere... e mi alzo per versarmi una robusta dose di Canadian Club, tra me e me penso che dobbiam smetterla di essere sia troppo sinceri che troppo disponibili, tu guarda che situazione assurda s'è venuta a creare, Anna sempre più riflessiva chiede ancora ma Franco in altre parole ci stai chiedendo se vogliamo “giocare” con Donatella? E perché lei non e' qui visto che stiamo parlando di lei?
Già perché lei non c'è? Ribadisco con la speranza che la mia dolce metà sia stata capace di vedere il bluff, perché era una cosa che vi dovevo chiedere io al di la del fatto che lei si vergogna in modo pazzesco, ma dato che son io ad essere in difetto non essendo in grado di darle quanto le serve io devo trovare una soluzione accettabile e sicura.
Porca puttana! Il ragionamento non fa una grinza, comunque prosegue Franco se accettate la chiamo e le dico di raggiungerci subito, no Franco ferma tutto, ti ripeto di te non mi fido per cose del genere, non te ne avere ma prima di decidere qualsiasi cosa e parlo anche a nome di Anna vogliam parlare con lei direttamente.
Mi volete proprio umiliare sino in fondo quindi, ok la chiamo subito.
Non ti vogliamo umiliare pezzo di somaro sbotta Anna, ma ti rendi conto di cosa ci stai dicendo e chiedendo?
Si me ne rendo conto molto bene, e non sapete quanto mi pesi aggiunge ad occhi bassi e con tono sommesso, adesso ragazzo mio siamo in due ad aver bisogno di bere dico e provvedo a versargli una dose di whisky da non farlo guidare per le prossime 12 ore.
Tagliam la testa al toro dico chiamo io Donatella, no per favore fallo fare a me dice Franco.
Ok amico mio ma guarda che non sei Gesù Cristo, non è che devi bere l'amaro calice sino in fondo, son sincero e ti dico che ho ancora dei dubbi ma la tua faccia me la dice lunga a riguardo e credo che tutto sommato sia meglio che chiami io, ma fai come credi più opportuno.
Si la chiamo io, se la chiamassi tu o Anna morirebbe di vergogna, ok fai pure noi andiam in cucina.
Cosa ne pensi cara? Chiedo a mia moglie una volta in cucina, son sconvolto ti assicuro non ho la minima idea di come gestire tutto ciò; siamo in due mi risponde Anna davvero son messa come te non so cosa dire ne pensare, continuo a sperare sia un elaborato scherzo, perché se non lo è allora siamo appena stati investiti di una responsabilità pazzesca e abbiamo appena avuto il più grande atto di fiducia che potremmo mai avere.
Che cosa gli diciamo? Rispondo io, vediamo dice Anna, mettiamoli in condizione che sia lei a parlare e a chiedere, se conferma quanto ci ha detto lui allora ci pensiamo su e poi decidiamo, mi pare il minimo.
Ok è sensato amore mio, meno male che ci sei tu, a pelle lo avrei mandato all'inferno dopo 10 minuti stra convinto mi stesse sfottendo, perché c'è anche quello il maledetto è quello degli scherzi da prete, e sua moglie non è che sia una santa in merito, se può sfottere qualcuno in modo peso di certo non si tira indietro, che situazione del cazzo s'è venuta a creare, ci dobbiam mettere tranquilli e non parlare liberamente come facciamo d'abitudine.
Ok, dice Anna e se lei dovesse confermare tutto come ci comportiamo?
Uh... e che accidenti ne so? Donatella è una bella donna, questo è innegabile però siamo nella situazione speculare alla solita, di solito prima son giocattoli e poi diventan amiche, qui è esattamente il contrario tu come la vedi? Ce la fai a scordarti di chi è, di quali sono i legami che ci uniscono e ad “usarla” come facciamo normalmente? Io son sincero non lo so, mi ci dovrei davvero trovare, e continuo a sperare che Franco entri con la faccia da sberle ridendo dicendo vi abbiam fottuto, lo mando al diavolo una volta per tutte ma sarei felice giuro.
Marco non lo so neanch'io, Donatella mi piace sia come persona che come donna però son nella tua stessa situazione, l'imbarazzo quando si gioca deve essere a senso unico e non da noi a loro...
Però, continua immaginati se rispondiamo di no, sicuramente proseguiranno la ricerca e non abbiam nessuna certezza che non capitino in mano a qualche demente.
Ecco il maledetto senso di responsabilità che è la seconda natura di mia moglie, al servizio della gente 24/7/365 e la cosa peggiore è che risulta contagioso.
Tesoro mio... non sta scritto da nessuna parte che noi siamo i salvatori del mondo le dico, e lei mi guarda sorridendo e in quel sorriso c'è la domanda “e se le succede qualcosa poi tu come ti senti?”
Fanculo! Ha ragione lei come al solito, e quindi? Le chiedo da codardo scaricando su di lei la decisione, e quindi aspettiamo che ci parli lei e poi decidiamo.
Donatella sta arrivando dice Franco entrando in cucina, è pallido e tirato e gli tremano le mani,
siediti gli dico son sempre più convinto che non sia uno scherzo (purtroppo), mi ha appena detto una cosa bellissima ma mi ha fatto stare ancora più male dice a mezza voce, Anna mi guarda guarda il bicchiere che ho in mano e con gli occhi dice no, ok ci sta basta “bumba”, e' sottosopra a dire niente dargli altro whisky sarebbe un idiozia colossale, Franco vuoi un caffè? Gli chiedo, no Marco grazie, mi ha detto che mi ama come non è capace di dirmi, non riesce ad immaginare quanti e quali uomini avrebbero fatto per lei quello che sto facendo io adesso, e silenziosamente comincia a piangere.
Questa decisamente non ci voleva... e' la dannata conferma che non stanno scherzando e io bestemmio in silenzio mi sento messo in mezzo senza poter dire la mia, anche se la mia la posso dire anzi la possiamo dire assumendoci le conseguenze del caso.
Non so davvero cosa dire e questo è decisamente anomalo, mi alzo e gli metto una mano sulla spalla dicendogli “tranquillo in qualche modo la medichiamo, ne abbiam messe a posto altre mettiam a posto anche questa”, vorrei avere 1/10 della sicurezza che ostento, vedo lo sguardo sorridente di mia moglie che mi dice ok così va bene e un po di coraggio lo prendo, ridicolo, io che non ho mai avuto paura di niente o quasi sono qui che non so dove voltarmi, più' che ridicolo pazzesco, e decisamente sgradevole proprio vero che non s'è mai finito di imparare.
Suona il citofono è arrivata, è il momento della resa dei conti, dopo pochi minuti entra in casa e si toglie il piumino, strano non l'avevo mai vista in jeans e maglione, sto guardando il suo abbigliamento perché ho visto la sua espressione, ciao Donatella le dico ma senza calore, Anna si alza le va incontro e la bacia e abbraccia come fanno di solito, poi dice adesso andiamo in sala e parliamo 5 minuti noi 2 poi ci raggiungete voi.
Quella meraviglia di donna che è mia moglie una volta di più ha capito che ero più imbarazzato di loro, ma che comunque una soluzione va trovata e comincia a preparare la strada.
Franco, ma sei sicuro di non farcela tu? Nemmeno se ti spiegassimo e ti insegnassimo almeno i rudimenti?
No Marco non me la sento proprio, la sola idea di colpire una donna e specialmente Donatella mi fa star male, ci son cose che davvero non possiamo fare per me quella è una, onesto come discorso penso almeno non si è improvvisato e non ha fatto guai, devo rivalutare profondamente questo ragazzo, l'ho sempre considerato un mezzo imbecille e invece è molto più Uomo di tanti altri, peccato che abbia anzi abbiano messo in mezzo noi per una cosa tanto delicata, ma d'altro canto siam sempre stati noi a dire che se non ti fidi degli Amici non ti puoi fidare di nessuno, e se non è fiducia questa...
Marco per cortesia, la voce di mia moglie dalla porta della sala mi strappa ai miei pensieri, puoi parlare tu adesso con Donatella che io faccio due parole con Franco?
Ok tesoro arrivo subito, strizzo l'occhio con fare complice a Franco e gli dico con un sorriso, “non fare il pirla con Anna, le ho insegnato tutto quello che so sul corpo a corpo... se ci provi ti spiezza in due”, un disperato tentativo di rompere la tensione pazzesca che aleggia nell'aria con una cretinata, Franco mi guarda con un espressione semi ebete e con un sorriso come a dire ma che cazzo stai dicendo? Ti droghi? Realizza un secondo dopo cosa stessi tentando di fare e il sorriso diventa sincero e mi dice grazie.
Entro in sala e bacio al volo mia moglie dicendogli sottovoce è una corda di violino stai tranquilla, un rapido battito di ciglia mi dice tutto ok; Donatella è in piedi accanto alla finestra e mi da le spalle, mi siedo sul divano e riprendo il mio bicchiere di whisky che ho una smesso di sorseggiare una mezz'ora prima, non che abbia voglia di bere ma mi serve per darmi un tono e non far vedere quanto in realtà sia teso, verosimilmente più di loro due messi assieme ragiono tra me e me.
Mi accendo una sigaretta aspettando che si giri e mi dica qualcosa, niente da fare... e va beh dai dentro ancora tanto ci sei abituato; allora Donatella, so che hai qualcosa da dirmi, cosa ne dici di cominciare almeno via il dente via il dolore?
Si volta con lentezza esagerata, e tiene lo sguardo basso non decidendosi a parlare io aspetto con solo un apparente calma, anzi do anche un sorso al bicchiere rendendomi immediatamente conto che è un errore, non parla ancora ma è paonazza in viso pessima situazione.... non ne veniam fuori a questo modo.
Donatella per cortesia rilassati e dimmi quello che devi dirmi, sei un Amica qui non ti giudichiamo ma siete voi che ci avete messi in mezzo, quindi il minimo vista la situazione mi pare che sia tu a parlare visto che tutto il discorso e' incentrato su di te.
Per quanto possibile il suo rossore accentua, e con un filo di voce esordisce “cosa sono ve lo ha già detto Franco, di cosa ho bisogno anche del fatto che lui non possa darmelo siete al corrente”
Per favore Donatella siediti qui e parliamo le dico con un sorriso, si siede al mio fianco e alza lo sguardo, é al limite del pianto e le dico con una faccia da schiaffi che avrei vinto il primo premio alla mostra “se vuoi piangere fa pure, ma se me lo eviti ti ringrazio”.
Mi guarda perplessa e poi si mette a ridere prima in silenzio e poi sempre più forte, ok respiro un po più a fondo la tensione l'abbiam rotta grazie al cielo.
Perché noi Donatella le chiedo, non saprei di chi altro fidarci Marco, certo potrei cercare ma che garanzie avrei? Se mi va bene son fortunata ma se mi va male?
È il rischio che corrono tutte Donatella cos'hai tu di diverso?
Io di diverso ho che vi conosco e che so che mi volete bene, che mi fido ciecamente di voi, so chi siete lo avete dimostrato in più occasioni.
Era un po diverso non credi? Secondo te pensi che riusciamo a dimenticarci chi sei e a “usarti” come facciamo normalmente? Pensi che sia facile darti ordini, farti soffrire, umiliarti, essendo tu un Amica da anni? Non hai/avete pensato che ci avreste messi in mezzo in modo pesantissimo e del tutto inaspettato? Forse avete pensato che purché una sia disponibile a noi va bene? Non è proprio così...
Non ti/vi piaccio? No no se è solo per quello sei più che a posto anzi... è una questione più sottile e mi rendo conto che non l'afferri, tu sei anzi voi siete degli Amici e questo per noi ha un peso non calcolabile, il “gioco” viene dopo nella nostra scala di interessi, prima son sempre le persone, mi rendo conto che quello che avete fatto e' un atto di fiducia pazzesca nei nostri confronti, un atto che ci rende orgogliosi senza meno, ma la questione è più terra terra tu hai delle aspettative che vista la situazione forse non siamo in grado di soddisfare, e a quel punto delusione “brutta” per tutti non trovi?
Premesso che nessuna che abbia giocato o giochi con noi è mai stata considerata meno che una persona importante, certo usata per i nostri scopi e in modo anche pesante nessuno lo nega, ma comunque prima di tutto una persona, non so in tutta sincerità se saremmo in grado di considerarti un “oggetto” per il tempo del gioco, che è esattamente quello di cui tu hai bisogno.
Pensaci su un po e poi dimmi, Donatella mi guarda e sorridendo mi dice a maggior ragione dopo questo ragionamento son certa del vostro affetto e del fatto che pur essendo una situazione difficile la interrompo dicendole di pure una situazione oltre i limiti dell'assurdo... prosegue come se non avessi parlato, ce la metterete tutta per dare soddisfazione generale, e non potrei capitare meglio in fatto di sicurezza e serietà, rovescia per un istante la situazione, quanto tempo ci mettete a far si che una delle vostre amiche si fidi totalmente di voi al punto da lasciarsi andare e diventare davvero un giocattolo nelle vostre mai?
Il tempo necessario le rispondo dicendole per altro la pura verità, ecco per me il tempo sarebbe 0 specialmente adesso dopo quello che mi hai detto che per inciso è sostanzialmente la stessa cosa che mi ha detto tua moglie e non potete certo esservela preparata, quindi significa che il vostro sentire è lo stesso (tra me e me penso sai che novità...), per cui avendo la mia totale fiducia a prescindere potreste “usarmi” (ho notato che usi questo verbo e lo trovo bello e appropriato) nel modo che più vi piace sin da subito.
Diamo per scontato che tu abbia ragione, le rispondo c'è però da considerare in tutto questo discorso Franco, è a pezzi adesso che ci ha solo chiesto di fare questa cosa, pur ammettendo e devo dire che l'ho apprezzato per il suo coraggio di non essere in grado di darti quello che desideri, non oso immaginare come si potrà sentire quando tornerai a casa con addosso i segni della frusta e i lividi che sai benissimo possono durare anche 7-10 giorni, sia molto chiaro sin da subito che non vogliamo ne essere causa di attrito tra di voi, ne sentirci dire ma cosa avete fatto a mia moglie.
Vedi Marco, adesso sei tu che non capisci mi risponde con un radioso sorriso, come per te esiste solo Anna e per Anna esisti solo tu e tutto il resto è un di più, una spezia saporita ma non indispensabile, sono affetti ma non amore la stessa cosa vale per noi due, ovvio che con voi il rapporto parte speciale non ha bisogno di diventarlo, lo è già ma è un qualcosa che serve a completarmi non una parte essenziale, se io son più completa lo è anche Franco perché come voi assieme siamo una forza, separati molto meno.
Hai una risposta pronta per tutto noto... detto con un sorrisetto mezzo storto sentiamo cosa ne pensano gli altri due di la in cucina e poi decidiamo.
Ci spostiamo in cucina e l'atmosfera pare meno tesa, riassumo in breve quanto ci siam detti sia per mia moglie che per Franco, e a quest'ultimo a bruciapelo chiedo se la situazione esposta è reale e lo trova d'accordo senza recriminazioni di sorta, guarda negli occhi la moglie e dopo un istante dice di si sorridendo, ok e questa è chiusa...
Anna amore mio cosa ne dici tu? La prendiamo questa pazzoide? Ti va o pensi che sbagliamo tutto?
Non son sicura sia una buona idea, però direi di provarci e vediam cosa ne esce, se la cosa non funziona avremo più confidenza per dircelo senza giri di parole.
Ok sta bene anche per me le rispondo, quand'è che hai il primo week end libero?
Tra due settimane mi risponde mia moglie, ok donatella allora tra 2 venerdì alle 21 ti vogliam qui e te ne potrai andare il lunedì mattino seguente, in quel periodo di tempo ti useremo come meglio ci andrà e se in qualsiasi momento tu fermi la cosa, ti salutiamo e resti solo una buona amica e nulla di più.
Ti telefonerò prima per darti i dettagli della tua preparazione e del tuo comportamento, questo e' tutto potete andare.
Si alzano sorridenti e visibilmente provati dalla tensione ci ringraziano ed escono, dopo qualche minuto tiro un imprecazione da campionato del mondo e dico a mia moglie ma è possibile che arrivino tutti qui? Cosa abbiamo la calamita?
Mi risponde con una sonora risata e un bacio chiudendo il discorso.
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