Avevo una padrona 17

di
genere
dominazione

al ritorno, passando davanti a un negozio, vidi uscire Marilena, elegantemente vestita, con una busta in mano, un regalo, senz’altro pensai, inconfondibilmente lei, bella ragazza, mi dissi
stavo per salutarla quando
dubito dietro di lei vidi uscire Daniela, se possibile ancora più in tiro, tacchi altissimi!
Sorridendo si presero sottobraccio, per poco non andai a sbattere, girai la prima traversa e appoggiai il furgone in seconda fila, tornai indietro, giusto appena in tempo per vederle entrare in un altro negozio, parcheggiai meglio e cominciai a seguirle a piedi, finché Daniela non salì sull’autobus, sicuramente per tornare a casa sua
Mi appostai sotto casa sua con il furgone con le sicure bloccate e il portellone posteriore solo appoggiato, quando Daniela mi passò accanto, con un sol gesto la afferrai e la scaraventai a malo modo sul pianale di carico, salii alla guida e mi avviai per una strada senza semafori, che portava fino in cima ad una collina, d’estate meta di gite, ma sicuramente deserta al momento
Quando arrivai nell’ultima piazzola utile per girare e tornare senza impantanarsi, girai il furgone e spensi il motore,
rimanemmo nel silenzio rotto solo dal vento e dagli scrosci d’acqua per lunghi minuti, poi scesi nella pioggia, fredda, per fortuna avevo un giubbotto pesante, aprii il portellone posteriore e intimai a Daniela di scendere
lei solo allora mi riconobbe, alla luce della lampada di cortesia del furgone vidi passarle in un attimo una ridda di emozioni sul volto paura, sollievo, confusione, paura, consapevolezza di ciò che era successo
:-ora scendi e fai a piedi dieci chilometri o mi dici tutto, tutto, tutto!:-
Esclamai dando un pugno sulla fiancata del furgone, che come previsto rimbombò, terrorizzandola ancor di più!
:- FORZA!!!:-
E mi disse
Mi disse che Marilena era gelosa di me, mi disse che le era sempre piaciuto comandare su tutti (questo già lo sapevo)
Mi disse poi che lei non voleva ma Marilena la aveva costretta a circuirmi, per potermi trovare in flagranza e ricattare
E mi disse anche che la dissenteria che mi aveva colpito mi era stata provocata con un purgante per indebolirmi, per rendermi più malleabile!
Mi disse che era stata lei a procurare gli ipnotici che avevano messo nel tè che mi avevano propinato di agosto
Mi disse che era tanto dispiaciuta, ma non aveva potuto rifiutarsi, per via della canne che Marilena le aveva trovato, che le aveva sequestrato e che infine aveva sbriciolato nei dolcetti e nelle tisane che mi davano!
Poi mi disse:- adesso mi sento meglio, molto meglio, se vuoi torno a piedi!:-
La feci salire in cabina, la portai sotto casa senza scambiarci neanche una parola e mi diressi verso il laboratorio,
mi rimbombava il sangue nelle orecchie, suonai
Trovai solo Loredana, che mi aprì subito
Entrai dentro come una furia andai al mio banco da lavoro, presi le tronchesi migliori e tagliai l’anello sul glande, lo sfilai, tagliai l’anello sullo scroto, lo sfilai, taglia il braccialetto “magico”, mi tolsi la collana e l’anello e le dissi, apposta per ferirla
:- ti amavo, avrei potuto amarti e proteggerti tutta la vita, sei dolcissima, ma sei una puttana come tua sorella:-
Sbloccai la doppia porta ed uscii
Mi hanno ricercato per mesi, pentite e disperate, l’una, l’altra, insieme, non ho mai accettato un confronto, non avrei mai potuto ammettere che mi piaceva essere nelle loro mani e che forse mi avevano manipolato perché volevo esserlo!
con il senno del poi, non sono mai stato mai più felice come con loro, ma troppo grande era stato lo smacco di non essermene accorto da solo, sono andato avanti per la mia strada
Dopo un anno mi ero già sposato, con una donna, non gelosa, non possessiva, che voleva solo accasarsi, disposta a concedersi solo alla missionaria, tre sabati al mese. Con una donna a cui non ho mai mostrato le mie cicatrici, perchè non mi ha mai fatto un pompino, ma non me lo ha mai neppure toccato e che quasi mai si è lasciata baciare sotto
Che ha vissuto tutta la vita sperando che non gliela chiedessi, al punto che se insistevo che volevo di più, mi diceva, che se fossi andato con una altra, le sarebbe stato bene! Abbiamo avuto due figli, due amori di figli e va bene così.

La mattina quasi sempre ancora mi sveglio con le braccia raccolte vicine vicine al collo e fino a sei anni fa cercavo qualcosa da leggere (sono un boomer) e mi sfogavo in solitaria, ma questa è una altra storia
scritto il
2021-12-04
1 . 7 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Avevo una padrona 16
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.