Avevo una padrona 7
di
skin5706
genere
dominazione
io rimasi stranito da quello che aveva fatto e da quello che mi aveva detto o cercato di dirmi
dopo una mezz’oretta i suoi andarono letto e anche lei
io rimasi a lungo sveglio, sapevo che se volevo potevo tranquillamente liberarmi senza che lei se ne accorgesse semplicemente aprendo il cinturino metallico e sfilandomi dal polso l’orologio per poi eventualmente rimettermelo, ma non lo feci, a questo punto volevo capire quello che stava succedendo!
la mattina alle 4 e 45 i suoi si alzarono e io che avevo dormito poco e male sia per la curiosità che mi attanagliava che per la scomodità della mia posizione mi svegliai con loro
li sentii uscire di casa alle 5 in punto
sicuramente non erano arrivati in fondo allo stradone quando già sentii Marilena che a piedi nudi entrava in camera mia
al buio ed in silenzio sollevò le coltri, mi sfilò in sol movimento i pantaloni del pigiama e la biancheria intima e dopo avermi baciato l’interno delle cosce andò a cercare con la bocca il mio glande, per scendere poi subito a succhiare il mio scroto!
intanto con le sue mani toccava le mie costrette dal suo foulard vicine al mio collo!
io ero già eccitatissimo, smise di baciarmi e mi sussurrò che mi amava, che non era riuscita tutta la notte a dormire, che il pensiero che ero a pochi passi da lei, legato a sua disposizione l’aveva fatta morire, che era tutta la notte che si bagnava le mutandine e a riprova di questo se le sfilò
intuii il movimento più che vederlo
me le strusciò umide calde e sgradevoli sul mio viso, sulle mie labbra, sul mio naso intimandomi di sentirle, di annusarle quanto erano bagnate, intrise di umori e che la colpa era tutta mia, della mia vicinanza, del fatto che la amavo tanto e che avevo accettato di farmi legare, a sua disposizione, mi chiese se volevo baciarla e senza aspettare risposta mi aveva già scavalcato e posizionato la sua topa sulla mia bocca
la sua topa era davvero madida di umori, che io mi misi subito a suggere intanto che lei, per non farmi venire subito anziché baciarmi il pene mi mordicchiava l’interno della coscia!
bastarono pochi colpi di lingua al clitoride per scatenare un suo orgasmo devastante con sussulti tanto accentuati che rischiò seriamente di rompermi il naso!
poi si girò e si impalò con un sol movimento sul mio membro:
era completamente fradicia!
in pochi attimi con un lungo tremito venne una seconda volta!
riprese quasi subito un su e giù più lento e dolce durante il quale mi ripeté quanto era felice che avessi accettato di farmi legare da lei, che il sapermi a pochi passi, a sua completa disposizione, la faceva impazzire che mi amava tanto e che avrebbe fatto di tutto per farmi felice quanto io facevo felice lei!
mi chiese anche se mi era spiaciuto molto essere stato legato da lei
io negai!
in quel momento cosa altro potevo dirle ?
quando un uomo sta scopando con una donna che gli fa sentire che lo adora, direbbe e farebbe qualsiasi cosa!
ho scoperto con lei, e anche in seguito, che io quando faccio l’amore con la donna sopra, a spegnimoccolo vengo con molta difficoltà, finché la mia donna non mi fa sentire le unghie o i denti io posso continuare davvero molto a lungo!
quindi quando venne di nuovo lasciò che venissi anche io, facendomi un succhiotto su di una spalla quando cominciò a mordermi io non riuscii a trattenermi dal mugolare, lei si fermò all’istante, mi intimò il silenzio assoluto sussurrando
:- zitto, stai zitto che svegli la Loredana :-
e dopo avermi fatto aprire la bocca con la mano mi infilò le sue mutandine completamente fradice di umori in bocca!!
poi ricominciò a martoriarmi nello stesso punto di prima con i suoi denti intanto che mi scopava
in pochi secondi esplosi il mio piacere nella sua fica, credei di morire!
mi baciò a lungo sulla faccia, sulle labbra sul petto, poi scese da cavalcioni sopra di me e scivolò giù dal mio letto poi
poi pulì con la sua lingua il mio pene dal mio e dal suo piacere!
prima di scivolare fuori dalla stanza lasciandomi legato e con le sue mutandine in bocca mi sussurrò :- è stato troppo bello, bisogna rifarlo! :-
io annuii!.
quando la sveglia puntata alle sette cominciò a suonare, per un attimo credei di aver sognato, ma il dolore alla spalla e alla coscia era troppo reale! poi mi accorsi di respirare con difficoltà e che avevo le mani legate!
Marilena entrò in camera fresca come una rosa e esclamò, facendomi l’occhiolino , con voce squillante
:- buongiorno amore! dormito bene?:-
io non potei rispondere se non allungando per quanto possibile i polsi verso di lei
mi guardò con espressione commossa e mi tolse prima le sue mutande che mi fuoriuscivano parzialmente di bocca, poi mi sciolse i polsi!
mi ricomposi frettolosamente e mi rifugiai nel bagno
una doccia e una colazione abbondante mi rimisero a posto
durante la colazione ci raggiunse anche Loredana e scendemmo in laboratorio
a mezzogiorno consumammo un pasto veloce preparato da Loredana e lavorammo fino a sera
dopo cena proposi di andare al cinema
la proposta fu bocciata a larga maggioranza due contro uno !
rimanemmo in casa a parlare intanto che la televisione si sfogava, tutto purché non fosse Renato zero!
avevo già scoperto che Marilena, pure se era figlia della seconda metà del XX secolo aveva assorbito molte credenze e superstizioni dei suoi genitori, a maggior ragione Loredana, che era vissuta ancor di più chiusa in casa!
mi ricordo per esempio il suo rifiuto totale di far l’amore da quando aveva il primo segnale del mestruo fino alla sua definitiva scomparsa ( a me andava molto bene, in cambio di pochi e casti bacini potevo ricevere fellatio, e che fellatio! più volte al giorno!)
oppure il ricorso anche più volte al giorno a formule contro il malocchio e l’invidia
io invece ero e sono agnostico per quel che riguarda la religione e incredulo per quel che riguarda la magia!
ma, essendo manie tutto sommato innocue, la assecondavo tranquillamente
quindi non ebbi nulla in contrario, semplicemente perché non credevo assolutamente alla sua efficacia, a lasciarmi fare un legamento d’amore, molto potente, a loro dire, se fatto da una ragazza ancora vergine o almeno se fatto con l’aiuto di una ragazza vergine ( la Loredana) che si concretizzò in un bel braccialetto fatto con una tecnica simile a quella degli scupidù che avevo fatto a decine nei lunghi pomeriggi inattivi passati sotto il militare, con la sola differenza che questo bracciale fu costruito con fili di caucciù di tre o quattro colori intrecciati direttamente al mio polso sinistro , quello del cuore, tanto stretto che sarebbe stato impossibile toglierlo senza tagliarlo!
il mio orologio migrò sul polso destro
quando le ragazze ordivano e tramavano i fili intorno al polso Loredana recitava delle stupide formulette infantili con gran dispiego di cera versata sulla trama da due candele, una bianca ed una rossa, accese all’uopo
quando il braccialetto fu terminato aveva ricamato due lettere:
la M di Marilena e la L del suo cognome
la Marilena fece andare a letto la Loredana e dopo un po’ andammo a letto anche noi
mi accompagnò nella mia cameretta e aspettò che mi preparassi per la notte e che entrassi nel mio lettino pure un po’ scontento perché avevo raggiunto l’orgasmo una volta sola, nella giornata!
quando mi fui coricato abbassò le coltri mi fece scendere ai polpacci il pigiama e le mutande, mi prese il pene in bocca, baciandolo e succhiandolo
appena fu completamente eretto cominciò a baciarmi la pancia, il petto, il collo, poi mi prese una mano tra le sue e me la portò in alto, io, intuite le sue intenzioni, feci un po’ di resistenza, davvero non che la mattina prima non mi fosse piaciuto, ma cercai di farle capire che non avevo voglia di essere legato di nuovo!
Marilena mi strattonò il polso con veemenza ed intanto mi sussurrava di non fare rumore per non farci sentire da Loredana, io mi difendevo, come se davvero non volessi, ma il mio respingerla suonava falso anche a me stesso!
finché non mi disse, con voce improvvisamente incanaglita
:- stai fermo se no domani sembri un clown e si ride!!:- poi mi prese il naso in bocca facendomi sentire i denti intanto che cominciava a suggere!
io memore della sua abilità a fare succhiotti mi immobilizzai immediatamente!
mi legò il foulard al braccialetto da una parte e all’orologio dall’altra dopo averlo intrecciato con la collana !
:- ecco fatto! fino a domattina non possiamo fare l’amore perché la Loredana si addormenta del tutto solo tardissimo, ma tu aspettami qui! :-
mi disse dolcemente, poi dopo avermi dato un lungo succhione al glande, mi ricompose le coperte lasciandomi con il pene completamente eretto e i pantaloni e le mutande abbassati, poi baciandomi sul collo sussurrò, con voce roca di desiderio,
:- buonanotte amore mio, a domattina, dormi!:-
Mi svegliai all’alba sentendo qualcuno, la Marilena, entrare nella mia celletta.
mi tolse le coltri aggrovigliandole maldestramente, pensai, ai piedi e cominciò a baciarmi il pene, che nella notte, aveva persa l’erezione, ma il glande era rimasto al di fuori del prepuzio, e quindi la sua bocca umida, fu oltre che eccitante, anche lenitiva di un certo disagio!
Mi baciò per pochi istanti, poi la sentii armeggiare, e ancora una volta sentii il suo dolce peso su di me e la mia lingua si trovò davanti le sue labbra ed il suo clitoride, che cominciai subito a baciare e lappare e suggere, senza neanche aver finito di svegliarmi, mischiando una dolce realtà al sogno della stessa, che avevo fatto tutta la notte!
Venne, venne quasi subito, poi si girò e si impalò sul mio pene e appena cominciò a farmi un succhione sul collo, in piena vista, intanto che ripeteva, come un mantra, :-sei mio, sei mio! :- venimmo di nuovo entrambi.
Passati pochi istanti dagli ultimi spasmi della mia eiaculazione cominciò a muoversi piano piano, lemme lemme, godendosi appieno il mio pene dentro di lei, fino a quando le scivolò fuori
A questo punto mi spinse per un altro gradino giù nella mia abiezione o su nel mio paradiso privato !
dopo una mezz’oretta i suoi andarono letto e anche lei
io rimasi a lungo sveglio, sapevo che se volevo potevo tranquillamente liberarmi senza che lei se ne accorgesse semplicemente aprendo il cinturino metallico e sfilandomi dal polso l’orologio per poi eventualmente rimettermelo, ma non lo feci, a questo punto volevo capire quello che stava succedendo!
la mattina alle 4 e 45 i suoi si alzarono e io che avevo dormito poco e male sia per la curiosità che mi attanagliava che per la scomodità della mia posizione mi svegliai con loro
li sentii uscire di casa alle 5 in punto
sicuramente non erano arrivati in fondo allo stradone quando già sentii Marilena che a piedi nudi entrava in camera mia
al buio ed in silenzio sollevò le coltri, mi sfilò in sol movimento i pantaloni del pigiama e la biancheria intima e dopo avermi baciato l’interno delle cosce andò a cercare con la bocca il mio glande, per scendere poi subito a succhiare il mio scroto!
intanto con le sue mani toccava le mie costrette dal suo foulard vicine al mio collo!
io ero già eccitatissimo, smise di baciarmi e mi sussurrò che mi amava, che non era riuscita tutta la notte a dormire, che il pensiero che ero a pochi passi da lei, legato a sua disposizione l’aveva fatta morire, che era tutta la notte che si bagnava le mutandine e a riprova di questo se le sfilò
intuii il movimento più che vederlo
me le strusciò umide calde e sgradevoli sul mio viso, sulle mie labbra, sul mio naso intimandomi di sentirle, di annusarle quanto erano bagnate, intrise di umori e che la colpa era tutta mia, della mia vicinanza, del fatto che la amavo tanto e che avevo accettato di farmi legare, a sua disposizione, mi chiese se volevo baciarla e senza aspettare risposta mi aveva già scavalcato e posizionato la sua topa sulla mia bocca
la sua topa era davvero madida di umori, che io mi misi subito a suggere intanto che lei, per non farmi venire subito anziché baciarmi il pene mi mordicchiava l’interno della coscia!
bastarono pochi colpi di lingua al clitoride per scatenare un suo orgasmo devastante con sussulti tanto accentuati che rischiò seriamente di rompermi il naso!
poi si girò e si impalò con un sol movimento sul mio membro:
era completamente fradicia!
in pochi attimi con un lungo tremito venne una seconda volta!
riprese quasi subito un su e giù più lento e dolce durante il quale mi ripeté quanto era felice che avessi accettato di farmi legare da lei, che il sapermi a pochi passi, a sua completa disposizione, la faceva impazzire che mi amava tanto e che avrebbe fatto di tutto per farmi felice quanto io facevo felice lei!
mi chiese anche se mi era spiaciuto molto essere stato legato da lei
io negai!
in quel momento cosa altro potevo dirle ?
quando un uomo sta scopando con una donna che gli fa sentire che lo adora, direbbe e farebbe qualsiasi cosa!
ho scoperto con lei, e anche in seguito, che io quando faccio l’amore con la donna sopra, a spegnimoccolo vengo con molta difficoltà, finché la mia donna non mi fa sentire le unghie o i denti io posso continuare davvero molto a lungo!
quindi quando venne di nuovo lasciò che venissi anche io, facendomi un succhiotto su di una spalla quando cominciò a mordermi io non riuscii a trattenermi dal mugolare, lei si fermò all’istante, mi intimò il silenzio assoluto sussurrando
:- zitto, stai zitto che svegli la Loredana :-
e dopo avermi fatto aprire la bocca con la mano mi infilò le sue mutandine completamente fradice di umori in bocca!!
poi ricominciò a martoriarmi nello stesso punto di prima con i suoi denti intanto che mi scopava
in pochi secondi esplosi il mio piacere nella sua fica, credei di morire!
mi baciò a lungo sulla faccia, sulle labbra sul petto, poi scese da cavalcioni sopra di me e scivolò giù dal mio letto poi
poi pulì con la sua lingua il mio pene dal mio e dal suo piacere!
prima di scivolare fuori dalla stanza lasciandomi legato e con le sue mutandine in bocca mi sussurrò :- è stato troppo bello, bisogna rifarlo! :-
io annuii!.
quando la sveglia puntata alle sette cominciò a suonare, per un attimo credei di aver sognato, ma il dolore alla spalla e alla coscia era troppo reale! poi mi accorsi di respirare con difficoltà e che avevo le mani legate!
Marilena entrò in camera fresca come una rosa e esclamò, facendomi l’occhiolino , con voce squillante
:- buongiorno amore! dormito bene?:-
io non potei rispondere se non allungando per quanto possibile i polsi verso di lei
mi guardò con espressione commossa e mi tolse prima le sue mutande che mi fuoriuscivano parzialmente di bocca, poi mi sciolse i polsi!
mi ricomposi frettolosamente e mi rifugiai nel bagno
una doccia e una colazione abbondante mi rimisero a posto
durante la colazione ci raggiunse anche Loredana e scendemmo in laboratorio
a mezzogiorno consumammo un pasto veloce preparato da Loredana e lavorammo fino a sera
dopo cena proposi di andare al cinema
la proposta fu bocciata a larga maggioranza due contro uno !
rimanemmo in casa a parlare intanto che la televisione si sfogava, tutto purché non fosse Renato zero!
avevo già scoperto che Marilena, pure se era figlia della seconda metà del XX secolo aveva assorbito molte credenze e superstizioni dei suoi genitori, a maggior ragione Loredana, che era vissuta ancor di più chiusa in casa!
mi ricordo per esempio il suo rifiuto totale di far l’amore da quando aveva il primo segnale del mestruo fino alla sua definitiva scomparsa ( a me andava molto bene, in cambio di pochi e casti bacini potevo ricevere fellatio, e che fellatio! più volte al giorno!)
oppure il ricorso anche più volte al giorno a formule contro il malocchio e l’invidia
io invece ero e sono agnostico per quel che riguarda la religione e incredulo per quel che riguarda la magia!
ma, essendo manie tutto sommato innocue, la assecondavo tranquillamente
quindi non ebbi nulla in contrario, semplicemente perché non credevo assolutamente alla sua efficacia, a lasciarmi fare un legamento d’amore, molto potente, a loro dire, se fatto da una ragazza ancora vergine o almeno se fatto con l’aiuto di una ragazza vergine ( la Loredana) che si concretizzò in un bel braccialetto fatto con una tecnica simile a quella degli scupidù che avevo fatto a decine nei lunghi pomeriggi inattivi passati sotto il militare, con la sola differenza che questo bracciale fu costruito con fili di caucciù di tre o quattro colori intrecciati direttamente al mio polso sinistro , quello del cuore, tanto stretto che sarebbe stato impossibile toglierlo senza tagliarlo!
il mio orologio migrò sul polso destro
quando le ragazze ordivano e tramavano i fili intorno al polso Loredana recitava delle stupide formulette infantili con gran dispiego di cera versata sulla trama da due candele, una bianca ed una rossa, accese all’uopo
quando il braccialetto fu terminato aveva ricamato due lettere:
la M di Marilena e la L del suo cognome
la Marilena fece andare a letto la Loredana e dopo un po’ andammo a letto anche noi
mi accompagnò nella mia cameretta e aspettò che mi preparassi per la notte e che entrassi nel mio lettino pure un po’ scontento perché avevo raggiunto l’orgasmo una volta sola, nella giornata!
quando mi fui coricato abbassò le coltri mi fece scendere ai polpacci il pigiama e le mutande, mi prese il pene in bocca, baciandolo e succhiandolo
appena fu completamente eretto cominciò a baciarmi la pancia, il petto, il collo, poi mi prese una mano tra le sue e me la portò in alto, io, intuite le sue intenzioni, feci un po’ di resistenza, davvero non che la mattina prima non mi fosse piaciuto, ma cercai di farle capire che non avevo voglia di essere legato di nuovo!
Marilena mi strattonò il polso con veemenza ed intanto mi sussurrava di non fare rumore per non farci sentire da Loredana, io mi difendevo, come se davvero non volessi, ma il mio respingerla suonava falso anche a me stesso!
finché non mi disse, con voce improvvisamente incanaglita
:- stai fermo se no domani sembri un clown e si ride!!:- poi mi prese il naso in bocca facendomi sentire i denti intanto che cominciava a suggere!
io memore della sua abilità a fare succhiotti mi immobilizzai immediatamente!
mi legò il foulard al braccialetto da una parte e all’orologio dall’altra dopo averlo intrecciato con la collana !
:- ecco fatto! fino a domattina non possiamo fare l’amore perché la Loredana si addormenta del tutto solo tardissimo, ma tu aspettami qui! :-
mi disse dolcemente, poi dopo avermi dato un lungo succhione al glande, mi ricompose le coperte lasciandomi con il pene completamente eretto e i pantaloni e le mutande abbassati, poi baciandomi sul collo sussurrò, con voce roca di desiderio,
:- buonanotte amore mio, a domattina, dormi!:-
Mi svegliai all’alba sentendo qualcuno, la Marilena, entrare nella mia celletta.
mi tolse le coltri aggrovigliandole maldestramente, pensai, ai piedi e cominciò a baciarmi il pene, che nella notte, aveva persa l’erezione, ma il glande era rimasto al di fuori del prepuzio, e quindi la sua bocca umida, fu oltre che eccitante, anche lenitiva di un certo disagio!
Mi baciò per pochi istanti, poi la sentii armeggiare, e ancora una volta sentii il suo dolce peso su di me e la mia lingua si trovò davanti le sue labbra ed il suo clitoride, che cominciai subito a baciare e lappare e suggere, senza neanche aver finito di svegliarmi, mischiando una dolce realtà al sogno della stessa, che avevo fatto tutta la notte!
Venne, venne quasi subito, poi si girò e si impalò sul mio pene e appena cominciò a farmi un succhione sul collo, in piena vista, intanto che ripeteva, come un mantra, :-sei mio, sei mio! :- venimmo di nuovo entrambi.
Passati pochi istanti dagli ultimi spasmi della mia eiaculazione cominciò a muoversi piano piano, lemme lemme, godendosi appieno il mio pene dentro di lei, fino a quando le scivolò fuori
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