Dalia 9 Il nuovo lavoro
di
Dalia
genere
etero
Ciao a tutti, a chi mi segue e a chi ancora non mi conosce.
Sono Dalia ho 19 anni sono una ragazza piuttosto piccola e magra 1.45 sui 38 kg ho un bel sedere piccolo e sodo perchè faccio molta palestra ma sono
piatta come una tavola una prima appena accennata capelli castani appena sotto la spalla viso abbastanza anonimo non particolarmente bella purtroppo,
insomma una normale ragazzetta.
Dopo l'ultimo incontro con Mario dove mi aveva proposto un lavoro i giorni si sono succeduti frenetici, tra pereparare i documenti e presentare la cosa ai miei
ero sempre piuttosto indaffarata.
Poi mi erano cominciate le mie cose quindi come da ordini di Mario avevo cominciato a prendere la pillola, cosa che sapevo presagiva la perdita della mia
verginità.
Ero stranamente felice e serena sapevo che lavorando con lui sarei stata ancora di più in sua balia ma la cosa mi piaceva ed eccitava, mi ritrovavo spesso
bagnata a pensare le peggio porcate che avrebbe potuto farmi.
In quei giorni lo avevo sentito solo per telefono e il porco mi faceva toccare solo in quei momenti sapendo che non mi sarebbe bastato e sarei stata sempre
più eccitata.
Anche il giorno che ero andata a firmare i documenti per il nuovo lavoro mi aveva stuzzicato senza portarmi a compimento, anzi con il fatto che avevo le mie
cose ad eccitarmi tanto avevo fatto un piccolo pasticcio.
Lui infatti mi aveva stuzzicato solo i capezzoli per poi succhiarmeli fino a farli diventare durissimi, poi invece di soddisfarmi aveva usato la mia bocca per
godere e mi aveva rimandata a casa.
Ero tornata a casa in trance eccitata come non mai con una voglia pazza di toccarmi e con il suo sapore ancora sul palato, non sapevo come avrei potuto
resistere fino al lunedì.
Il lunedì mattina arrivai alle 8.00 come daccordo, l'edicola aveva già aperto da qualche ora e lui era piuttosto indaffarato, mi ha dato uno sguardo veloce e
indicando una cassa di riviste mi ha detto di sistemarle.
Ero vestita abbastanza sobriamente un paio di jeans leggeri e una maglietta con giacchetta anche se ancora era caldo la mattina faceva freschino, poi
vivendo con i miei genitori non potevo uscire troppo sexy.
Per la prima oretta fummo entrambi parecchio occupati poi verso le 9.15 i clienti si diradarono e Mario mi si avvicinò, ciao puttanella mi disse, e mi fece
scivolare una mano sulla natica.
Quel contatto anche se sopra i vestiti mi diede un brivido intenso, parlammo del più e del meno e di che cosa ne pensavo del lavoro, mi disse che dovevo
rifarmi il guardaroba e che ci avrebbe pensato lui.
Gli dissi che avevo cominciato la pillola e che nel giro di qualche gg sarei stata completamente protetta, sorrise e mi disse di ai tuoi che nel week dormirai
fuori così finalmente sverginerò la bella fighetta che hai.
Fu l'interruttore che fece partire la mia libido, stavo avvampando diventavo rossa e respiravo male mi stavo eccitando, lui se ne accorse subito andammo
dietro il bancone e facendomi mettere in una posizione abbastanza coperta cominciò a palparmi rudemente.
Io facevo finta di guardare il monitor ma avevo già la micetta in fiamme, il problema era che comunque c'era gente e prima della pausa pranzo non si sarebbe
potuto fare nulla.
Ad un certo punto prese il telefono e compose un numero, mi fece cenno di avvicinarmi, ciao disse c'è Omar sono Mario.
La voce femminile dall'altra parte della cornetta farfugliò qualcosa poi restò in attesa circa un minuto e rispose un'uomo con un vocione molto alto.
Ciao vecchio porco disse il vocione come stai? Si scambiarono un pò di convenevoli poi il mio padrone gli chiese se riusciva a tenere aperto per lui per la
pausa pranzo che voleva presentargli la sua nuova dipendente e dicendo così ridacchiò.
Anche l'altro ridacchiò, poi Mario aggiunse che doveva farmi il guardaroba per avere qualcosina da mettere al lavoro.
L'altro rise ancora e disse ho quello che fa per te dai che ti presento Melissa la nuova ragazza di cui ti avevo parlato e peccato che Paola sia di turno oggi
perchè vorrei presentarti anche lei.
Chiaccherarono ancora un pò ridacchiando e facendo battutine volgari poi la presenza di un cliente fece interrompere a Mario la telefonata.
Il cuore mi batteva cosa mi aspettava per oggi in pausa pranzo? Ero ancora più eccitata il sangue mi pulsava contro le tempie feci veramente fatica a seguire
Mario mentre mi insegnava un pò di cose basilari del mestiere.
Alle 12.30 attendevo con trepidazione che uscisse l'ultimo cliente, appena varcò la soglia Mario andò subito a chiudere le serrande e la porta.
Io ero lì imbambolata che lo fissavo eccitata cercando di immaginare cosa sarebbe successo dopo, Mario mi lesse nel pensiero passandomi di fianco mi
disse seguimi troietta che andiamo a sfogare la tua eccitazione.
Il cuore mi batteva fortissimo l'ho seguito in silenzio rossa in viso, mi sentivo avvampare ci siamo diretti verso l'uscita sul retro poi in auto.
Guidò per una 20ina di minuti e andammo quasi dall'altra parte della città, accostò e parcheggiò vicino ad un negozio con le vetrine oscurate e senza insegne
visibili.
Scendemmo e andammo alla porta che era leggermente nascosta rispetto il marciapiede, suonò il campanello, nella targetta c'era scritto sexy shop con il
nome.
Il cuore mi salì in gola, non sapevo cosa aspettarmi al sexy shop c'ero stata una volta con le amiche per acquistare un vibratore per un regalo di compleanno
ma era più uno scherzo che una vera visita avevamo fatto ed eravamo uscite in pochissimi minuti.
La porta si aprì ed entrammo, ci venne incontro un signore anziano ossuto e con il vocione che avevo sentito prima era Omar l'amico di Mario.
Si abbracciarono e si diedero la mano scambiandosi i convenevoli poi lui mi guardò e dissi con Mario e la principessina chi è?
Mario spiegò a sommi capi la mia storia dandomi spesso della troietta e della cagna in calore, l'altro mi guardava malizioso e ridacchiava sotto i baffi io mi
sentivo avvampare avevo le guance in fiamme e cercavo di evitare il suo sguardo.
Quindi sei vergine mi disse, in effetti hai la faccia da brava ragazzina chi lo direbbe mai che sei così troietta e risero di gusto assieme.
Poi si mise a parlare con Marieo e gli raccontò di Melissa la suo nuova commessa, di come aveva fatto decine di colloqui con donne di tutte le età che
quando sapevano qual era il tipo di lavoro si tiravano indietro.
Non è che volevo che venissero a battere, dovevano solo sorridere ed essere gentili con il cliente poi ovviamente nulla anche perchè ci tengo che il mio
negozio sia serio e non succedano casini disse Omar.
Poi si è presentata al colloquio Melissa, molto solare e disponibile ma un pò giovane, non ero molto propenso ma quando le ho spiegato di cosa si trattava
rassicurandola di stare tranquilla è parsa molto interessata al lavoro continuò Omar.
Mi ha detto che per lei era una bella oppurtunità perchè le sarebbe piaciuto molto il tipo di lavoro e l'ambiente e poi l'avere un capo anziano e deciso era una
sua fantasia... Omar scoppiò a ridere mentre lo raccontava...
Cosa dovevo fare Mario, si è tolta la maglietta e si è avvicinata mi ha aperto i pantaloni e ha cominciato a succhiarmelo... ho dovuto assumerla... e giù
entrambi a ridere di gusto.
Poi mi ha anche presentato Paola la sua conquilina, anche lei lavora qui ma oggi non c'è... però non ti voglio togliere la sorpresa dovete tornare a conoscerla
disse Omar rivolto a noi.
Mario rise di gusto e disse che adesso che aveva anche lui una docile cagnetta si potevano organizzare dei bei momenti, era troppo già il raccondo poi tutti
quei discorsi avevo la micetta in fiamme volevo godere.
Mario mi si mise dietro e infilò le mani sotto la mia maglietta pizzicandomi i capezzolì facendomi sospirare oscenamente, guardala è già in calore disse se
non si sfoga muore.
Entrambi risero, Omar disse vedo se Melissa ha finito con il cliente che acquistava e ve la presento così ci rilassiamo tutti.
Si diresse verso la cassa mentre io guardavo stranita tutto il materiale che c'era nel negozio, scaffali di film, vestiti, oggetti addirittura una gabbia, in fondo al
negozio intravedevo delle tende scostate con quello che sembrava uno di quei letti tondi in penombra.
Mario mi disse guardati intorno e vedi se c'è qualcosa che ti interessa, soprattutto dai vestiti scegline un paio sexy.
Mi diressi come in trance verso i vestiti e cominciai a guardarli immaginndomi inguainata dentro uno di quelli in balia di Mario e dei suoi amici.
La voce di Omar mi richiamò a rapporto, disse vieni che ti presento Melissa, la vidi stava dando la mano a Mario era alta circa come me ma molto più grassa.
Aveva delle scarpe con le zeppe ai piedi quindi sembrava più alta di me, due seni grandissimi e cadenti almeno una sesta, tozza capelli neri lunghi le
gambe grosse e il culone.
Sopra aveva una maglia elasticizzata semitrasparente con un gran spacco sul seno che lasciava scoperta pancia, rotolini sui fianchi e l'ombelico e sotto una
gonnina in tinta elasticizzata che le copriva appena il sedere e che lei tirava giù ad ogni movimento.
Era truccata come una prostituta rossetto rosso fuoco e tanta matita pesante avrà avuto qualche anno più di me..
Mi guardò con scherno, o almeno io avevo quell'impressione e mi porse la mano dicendo piacere Melissa.
Mi presentai farfugliando il mio nome mentre Omar diceva con Mario visto che carrozzeria palpandole rudemente le mammelle.
Lei rise scioccamente e anche Mario ridendo gli palpò il seno dicendo roba di qualità... ti tratti bene vecchio porco, e risero tutti e tre sguaiatamente.
Io ero un pò imbarazzata sentendomi un pò esclusa, quando Omar disse andiamo di là a conoscerci meglio che tu Mario hai poco tempo, Mario annui e
seguimmo tutti Omar verso lo stanzino che avevo intravisto prima.
Entrò e accese la luce, in effetti c'era un grande letto di quelli tondi e un pò di spazio attorno ma nulla di più, Omar disse a Melissa di farci vedere cosa
sapeva fare con me.
Io rimasi raggelata pensavo mi avrebbero usata Mario e Omar ero confusa non ero mai stata con una donna, lei mi prese la mano e mi accompagnò sul letto
poi cominciò a spogliarmi sapientemente mi trovai nuda sul letto.
Mise una mano nella mia micetta facendomi sussultare e disse compiaciuta, la troietta è fradicia e bollente. Tutti risero.
Si liberò di maglia e gonna vidi il suo enorme seno ballonzolare e i rotolini di ciccia le coscione, insomma il suo corpo poco curato.
Non ebbi tempo di pensare che si buttò con la testa tra le mie cosce cominciando a leccarmi la micetta, ero partita non capivo più nulla ansimavo e
mugolavo mentre Mario e Omar ridevano e mi davano della vacca.
Mario cominciò a toccarsi la patta poi allungò una mano tra le coscie di Melissa cominciando a lavorarla con le dita, lei gradiva visto che il ritmo che
imprimeva alla sua leccata su di me aumentava.
Venni senza rendermene conto, ebbi un orgasmo inaspettavo e fragoso mi lasciai cadere sul letto contorcendomi di piacere.
Melissa sollevò la bocca dalla mia micetta e disse cavolo quanta voglia avevi e scoppiò a ridere poi si voltò verso i nostri uomini e disse ho voglia di essere
riempita poi li prese entrambi nelle mani e cominciò a lavorarli di bocca prima uno poi l'altro.
Appena furono duri Omar passò a Mario un preservativo se ne infilò uno lui stesso e si sdraio sul letto, Melissa si sedette sul suo uccello facendoselo entrare
tutto nella micetta.
Cominciò a muoversi lentamente mentre Omar diceva a Mario di metterglielo dietro che lei gradiva molto averne due.
Mario gli lecco il buchetto poi entrò lentamente, Melissa sospirò e cominciarono a muoversi lentamente tutti e tre assieme, lei sembrava godere moltissimo
Mario mi disse di baciarla e leccarle il seno, mi avvicinai intimidita ma appena fui vicina lei cominciò a divorarmi la bocca, le nostre lingue si avvolgevano
lussuriose in un inteccio senza respiro.
Quando si stacco ansimando da me scesci a leccarle i capezzoli ero eccitatissima le palpavo le tettone molli cercando di ingoiarle e leccavo e mordicchiavo
i suoi capezzoloni.
Emise un grido soffocato stava godendo si lasciò cadere su Omar, i nostri uomini ridacchiarono la fecero sdraiare poi Mario mi disse di leccarle la micia,
ubbidii senza discutere ormai eccitatissima quel nuovo sapore poi mi piaceva.
Lei mi teneva la testa e me la premeva dandomi il ritmo, le piaceva, intanto Mario disse a Omar vieni prova qui dietro mi fece mettere in ginocchio a 4 zampe
con la testa nella micia di Melissa a culo per aria me lo lavorò bene con lingua e dita poi Omar mi venne dietro appoggiò la cappella sul mio culetto ed entrò.
Mario aveva fatto spostare Melissa sotto di me quindi mentre venivo inculata lei mi leccava la micetta e io leccavo la sua, poi Mario si mise tra le gambe di
Melissa e cominciò a scoparla nella micia.
Ero eccitatissima leccavo la sua micetta e luccello di Mario che entrava e uscivamentre venivo inculata, venni urlando di piacere scossa da fremiti devastanti.
Scivolai su Melissa poi di lato mi girava la testa, Mario smise di scopare Melissa e si chinò in mezzo alle sue gambe finendo con la lingua quello che avevo
cominciato mentre Omar ci apostrofava dandoci delle vacche.
Anche Melissa venne con un rantolo tanto che mi spaventai per un'attimo, i nostri uomini intanto ridacchiavano soddisfatti e dissero guarda come godono
queste troie non ci resta che farle bere e confabularono qualcosa tra di loro.
Così dicendo ci fecero mettere in ginocchio una a fianco dell'altra sul letto con il viso in su e la bocca aperta, Mario si fece succhiare da Melissa e Omar da
me, mi balenò che potesse preferire lei e la cosa mi diede fastidio.
Ad un certo punto Omar disse vengo e sebbene fossi pronta a berlo lo sfilò dalla mia bocca e mi spruzzo in faccia tutto il suo sperma, stessa cosa fece
Mario con Melissa, si fecero pulire dalle nostre bocche poi ci dissero di pulirci il viso a vicenda con la lingua.
Cominciammo questo sensuale gioco di lingue leccandoci la faccia e raccogliendo ogni goccia per poi baciarci con passione mescolando le loro venute
nelle nostre bocche e inghiottire finalmente tutto.
Melissa poi si lasciò cadere sul letto ansimante, Mario allora guardandola malizioso mi disse mettiti sopra di lei e leccatevi a vicenda, eseguii misi la mia
micetta sulla faccia di Melissa poi chinai la mia tra le sue gambe.
Eravamo avvinghiate in questo bacio lascivo lei mi teneva le natiche e mi masturbava il culetto con un dito, io la leccavo con foga ma venni prestissimo in un
ulteriore devastante orgasmo... ero a pezzi crollai di fianco a lei.
La vidi con la coda dell'occhio che finiva di masturbarsi con le dita emettendo un rantolo di piacere a denti stretti.
Direi che abbiamo proprio due troiette fantstiche disse Mario, penso che ci divertiremo molto con loro però devo far recuperare a Dalia il tempo perduto
Melissa sembra molto esperta, e risero entrambi.
Si rivestirono ma quando io feci per rivestirmi Mario disse tu no troietta, prima devi provare qualche vestito.
Mi fecero camminare nuda fino alla sezione vestiti, c'era di tutto ma Melissa con aria professionale chiese a Mario cosa aveva in mente e dopo la sua
spiegazione aprì un cassetto e prese alcuni capi dicendo che per quanto ero un ragnetto mi sarebbe andato bene tutto.
Intanto Omar mi guardava nuda e mi palpava il culetto, infilandoci a volte il dito dandomi dei brividi lungo la schiena, quando la svergini la troietta chiese con
Mario.
Probabilmente nel weekend, le ho fatto prendere la pillola così posso sborrarle ovunque senza problemi, e risero di gusto mentre quelle parole rudi
inaspettatamente mi eccitavano.
Mentre Mario andava con Melissa alla cassa a pagare Omar mi palpava ovunque dicendomi che ero comunque un pò troppo magrina, nonostante fossi sfinita
per i ripetuti orgasmi mi stavo eccitando ancora.
Mario ci raggiunse salutò calorosamente l'amico che gli disse di rivedersi presto per conoscere anche Paola la ragazza che oggi non c'era.
Mario promise di risentirlo presto per accordi mi diede un sacchetto nero pieno di cose e tornammo al negozio.
Una volta Mario andò ad aprire e e mi disse che l'indomani avrei potutto provare i nuovi acquisti.
Ero molto stanca il pomeriggio si trascinò lento per poi riprendersi verso sera, ornai a casa in autobus ero sfinita non ero abituata a un'intera giornata di lavoro
poi il piacere provato mi aveva debilitato.
Mi ritrovai a pensare che se quello era il primo giorno chissà che vette avrei potutto toccare con Mario, mi venne una voglia matta di toccarmi mentre ci
pensavo ma ero sull'autobus e Mario mi aveva detto di stare buona.
Sono arrivata a casa con l'eccitazione che ancora mi prendeva allo stomaco, ha mangiato rapidamente e dopo due chiacchere con i miei mi sono fiondata a
letto dove sono crollata in un sonno senza sogni.
Sono Dalia ho 19 anni sono una ragazza piuttosto piccola e magra 1.45 sui 38 kg ho un bel sedere piccolo e sodo perchè faccio molta palestra ma sono
piatta come una tavola una prima appena accennata capelli castani appena sotto la spalla viso abbastanza anonimo non particolarmente bella purtroppo,
insomma una normale ragazzetta.
Dopo l'ultimo incontro con Mario dove mi aveva proposto un lavoro i giorni si sono succeduti frenetici, tra pereparare i documenti e presentare la cosa ai miei
ero sempre piuttosto indaffarata.
Poi mi erano cominciate le mie cose quindi come da ordini di Mario avevo cominciato a prendere la pillola, cosa che sapevo presagiva la perdita della mia
verginità.
Ero stranamente felice e serena sapevo che lavorando con lui sarei stata ancora di più in sua balia ma la cosa mi piaceva ed eccitava, mi ritrovavo spesso
bagnata a pensare le peggio porcate che avrebbe potuto farmi.
In quei giorni lo avevo sentito solo per telefono e il porco mi faceva toccare solo in quei momenti sapendo che non mi sarebbe bastato e sarei stata sempre
più eccitata.
Anche il giorno che ero andata a firmare i documenti per il nuovo lavoro mi aveva stuzzicato senza portarmi a compimento, anzi con il fatto che avevo le mie
cose ad eccitarmi tanto avevo fatto un piccolo pasticcio.
Lui infatti mi aveva stuzzicato solo i capezzoli per poi succhiarmeli fino a farli diventare durissimi, poi invece di soddisfarmi aveva usato la mia bocca per
godere e mi aveva rimandata a casa.
Ero tornata a casa in trance eccitata come non mai con una voglia pazza di toccarmi e con il suo sapore ancora sul palato, non sapevo come avrei potuto
resistere fino al lunedì.
Il lunedì mattina arrivai alle 8.00 come daccordo, l'edicola aveva già aperto da qualche ora e lui era piuttosto indaffarato, mi ha dato uno sguardo veloce e
indicando una cassa di riviste mi ha detto di sistemarle.
Ero vestita abbastanza sobriamente un paio di jeans leggeri e una maglietta con giacchetta anche se ancora era caldo la mattina faceva freschino, poi
vivendo con i miei genitori non potevo uscire troppo sexy.
Per la prima oretta fummo entrambi parecchio occupati poi verso le 9.15 i clienti si diradarono e Mario mi si avvicinò, ciao puttanella mi disse, e mi fece
scivolare una mano sulla natica.
Quel contatto anche se sopra i vestiti mi diede un brivido intenso, parlammo del più e del meno e di che cosa ne pensavo del lavoro, mi disse che dovevo
rifarmi il guardaroba e che ci avrebbe pensato lui.
Gli dissi che avevo cominciato la pillola e che nel giro di qualche gg sarei stata completamente protetta, sorrise e mi disse di ai tuoi che nel week dormirai
fuori così finalmente sverginerò la bella fighetta che hai.
Fu l'interruttore che fece partire la mia libido, stavo avvampando diventavo rossa e respiravo male mi stavo eccitando, lui se ne accorse subito andammo
dietro il bancone e facendomi mettere in una posizione abbastanza coperta cominciò a palparmi rudemente.
Io facevo finta di guardare il monitor ma avevo già la micetta in fiamme, il problema era che comunque c'era gente e prima della pausa pranzo non si sarebbe
potuto fare nulla.
Ad un certo punto prese il telefono e compose un numero, mi fece cenno di avvicinarmi, ciao disse c'è Omar sono Mario.
La voce femminile dall'altra parte della cornetta farfugliò qualcosa poi restò in attesa circa un minuto e rispose un'uomo con un vocione molto alto.
Ciao vecchio porco disse il vocione come stai? Si scambiarono un pò di convenevoli poi il mio padrone gli chiese se riusciva a tenere aperto per lui per la
pausa pranzo che voleva presentargli la sua nuova dipendente e dicendo così ridacchiò.
Anche l'altro ridacchiò, poi Mario aggiunse che doveva farmi il guardaroba per avere qualcosina da mettere al lavoro.
L'altro rise ancora e disse ho quello che fa per te dai che ti presento Melissa la nuova ragazza di cui ti avevo parlato e peccato che Paola sia di turno oggi
perchè vorrei presentarti anche lei.
Chiaccherarono ancora un pò ridacchiando e facendo battutine volgari poi la presenza di un cliente fece interrompere a Mario la telefonata.
Il cuore mi batteva cosa mi aspettava per oggi in pausa pranzo? Ero ancora più eccitata il sangue mi pulsava contro le tempie feci veramente fatica a seguire
Mario mentre mi insegnava un pò di cose basilari del mestiere.
Alle 12.30 attendevo con trepidazione che uscisse l'ultimo cliente, appena varcò la soglia Mario andò subito a chiudere le serrande e la porta.
Io ero lì imbambolata che lo fissavo eccitata cercando di immaginare cosa sarebbe successo dopo, Mario mi lesse nel pensiero passandomi di fianco mi
disse seguimi troietta che andiamo a sfogare la tua eccitazione.
Il cuore mi batteva fortissimo l'ho seguito in silenzio rossa in viso, mi sentivo avvampare ci siamo diretti verso l'uscita sul retro poi in auto.
Guidò per una 20ina di minuti e andammo quasi dall'altra parte della città, accostò e parcheggiò vicino ad un negozio con le vetrine oscurate e senza insegne
visibili.
Scendemmo e andammo alla porta che era leggermente nascosta rispetto il marciapiede, suonò il campanello, nella targetta c'era scritto sexy shop con il
nome.
Il cuore mi salì in gola, non sapevo cosa aspettarmi al sexy shop c'ero stata una volta con le amiche per acquistare un vibratore per un regalo di compleanno
ma era più uno scherzo che una vera visita avevamo fatto ed eravamo uscite in pochissimi minuti.
La porta si aprì ed entrammo, ci venne incontro un signore anziano ossuto e con il vocione che avevo sentito prima era Omar l'amico di Mario.
Si abbracciarono e si diedero la mano scambiandosi i convenevoli poi lui mi guardò e dissi con Mario e la principessina chi è?
Mario spiegò a sommi capi la mia storia dandomi spesso della troietta e della cagna in calore, l'altro mi guardava malizioso e ridacchiava sotto i baffi io mi
sentivo avvampare avevo le guance in fiamme e cercavo di evitare il suo sguardo.
Quindi sei vergine mi disse, in effetti hai la faccia da brava ragazzina chi lo direbbe mai che sei così troietta e risero di gusto assieme.
Poi si mise a parlare con Marieo e gli raccontò di Melissa la suo nuova commessa, di come aveva fatto decine di colloqui con donne di tutte le età che
quando sapevano qual era il tipo di lavoro si tiravano indietro.
Non è che volevo che venissero a battere, dovevano solo sorridere ed essere gentili con il cliente poi ovviamente nulla anche perchè ci tengo che il mio
negozio sia serio e non succedano casini disse Omar.
Poi si è presentata al colloquio Melissa, molto solare e disponibile ma un pò giovane, non ero molto propenso ma quando le ho spiegato di cosa si trattava
rassicurandola di stare tranquilla è parsa molto interessata al lavoro continuò Omar.
Mi ha detto che per lei era una bella oppurtunità perchè le sarebbe piaciuto molto il tipo di lavoro e l'ambiente e poi l'avere un capo anziano e deciso era una
sua fantasia... Omar scoppiò a ridere mentre lo raccontava...
Cosa dovevo fare Mario, si è tolta la maglietta e si è avvicinata mi ha aperto i pantaloni e ha cominciato a succhiarmelo... ho dovuto assumerla... e giù
entrambi a ridere di gusto.
Poi mi ha anche presentato Paola la sua conquilina, anche lei lavora qui ma oggi non c'è... però non ti voglio togliere la sorpresa dovete tornare a conoscerla
disse Omar rivolto a noi.
Mario rise di gusto e disse che adesso che aveva anche lui una docile cagnetta si potevano organizzare dei bei momenti, era troppo già il raccondo poi tutti
quei discorsi avevo la micetta in fiamme volevo godere.
Mario mi si mise dietro e infilò le mani sotto la mia maglietta pizzicandomi i capezzolì facendomi sospirare oscenamente, guardala è già in calore disse se
non si sfoga muore.
Entrambi risero, Omar disse vedo se Melissa ha finito con il cliente che acquistava e ve la presento così ci rilassiamo tutti.
Si diresse verso la cassa mentre io guardavo stranita tutto il materiale che c'era nel negozio, scaffali di film, vestiti, oggetti addirittura una gabbia, in fondo al
negozio intravedevo delle tende scostate con quello che sembrava uno di quei letti tondi in penombra.
Mario mi disse guardati intorno e vedi se c'è qualcosa che ti interessa, soprattutto dai vestiti scegline un paio sexy.
Mi diressi come in trance verso i vestiti e cominciai a guardarli immaginndomi inguainata dentro uno di quelli in balia di Mario e dei suoi amici.
La voce di Omar mi richiamò a rapporto, disse vieni che ti presento Melissa, la vidi stava dando la mano a Mario era alta circa come me ma molto più grassa.
Aveva delle scarpe con le zeppe ai piedi quindi sembrava più alta di me, due seni grandissimi e cadenti almeno una sesta, tozza capelli neri lunghi le
gambe grosse e il culone.
Sopra aveva una maglia elasticizzata semitrasparente con un gran spacco sul seno che lasciava scoperta pancia, rotolini sui fianchi e l'ombelico e sotto una
gonnina in tinta elasticizzata che le copriva appena il sedere e che lei tirava giù ad ogni movimento.
Era truccata come una prostituta rossetto rosso fuoco e tanta matita pesante avrà avuto qualche anno più di me..
Mi guardò con scherno, o almeno io avevo quell'impressione e mi porse la mano dicendo piacere Melissa.
Mi presentai farfugliando il mio nome mentre Omar diceva con Mario visto che carrozzeria palpandole rudemente le mammelle.
Lei rise scioccamente e anche Mario ridendo gli palpò il seno dicendo roba di qualità... ti tratti bene vecchio porco, e risero tutti e tre sguaiatamente.
Io ero un pò imbarazzata sentendomi un pò esclusa, quando Omar disse andiamo di là a conoscerci meglio che tu Mario hai poco tempo, Mario annui e
seguimmo tutti Omar verso lo stanzino che avevo intravisto prima.
Entrò e accese la luce, in effetti c'era un grande letto di quelli tondi e un pò di spazio attorno ma nulla di più, Omar disse a Melissa di farci vedere cosa
sapeva fare con me.
Io rimasi raggelata pensavo mi avrebbero usata Mario e Omar ero confusa non ero mai stata con una donna, lei mi prese la mano e mi accompagnò sul letto
poi cominciò a spogliarmi sapientemente mi trovai nuda sul letto.
Mise una mano nella mia micetta facendomi sussultare e disse compiaciuta, la troietta è fradicia e bollente. Tutti risero.
Si liberò di maglia e gonna vidi il suo enorme seno ballonzolare e i rotolini di ciccia le coscione, insomma il suo corpo poco curato.
Non ebbi tempo di pensare che si buttò con la testa tra le mie cosce cominciando a leccarmi la micetta, ero partita non capivo più nulla ansimavo e
mugolavo mentre Mario e Omar ridevano e mi davano della vacca.
Mario cominciò a toccarsi la patta poi allungò una mano tra le coscie di Melissa cominciando a lavorarla con le dita, lei gradiva visto che il ritmo che
imprimeva alla sua leccata su di me aumentava.
Venni senza rendermene conto, ebbi un orgasmo inaspettavo e fragoso mi lasciai cadere sul letto contorcendomi di piacere.
Melissa sollevò la bocca dalla mia micetta e disse cavolo quanta voglia avevi e scoppiò a ridere poi si voltò verso i nostri uomini e disse ho voglia di essere
riempita poi li prese entrambi nelle mani e cominciò a lavorarli di bocca prima uno poi l'altro.
Appena furono duri Omar passò a Mario un preservativo se ne infilò uno lui stesso e si sdraio sul letto, Melissa si sedette sul suo uccello facendoselo entrare
tutto nella micetta.
Cominciò a muoversi lentamente mentre Omar diceva a Mario di metterglielo dietro che lei gradiva molto averne due.
Mario gli lecco il buchetto poi entrò lentamente, Melissa sospirò e cominciarono a muoversi lentamente tutti e tre assieme, lei sembrava godere moltissimo
Mario mi disse di baciarla e leccarle il seno, mi avvicinai intimidita ma appena fui vicina lei cominciò a divorarmi la bocca, le nostre lingue si avvolgevano
lussuriose in un inteccio senza respiro.
Quando si stacco ansimando da me scesci a leccarle i capezzoli ero eccitatissima le palpavo le tettone molli cercando di ingoiarle e leccavo e mordicchiavo
i suoi capezzoloni.
Emise un grido soffocato stava godendo si lasciò cadere su Omar, i nostri uomini ridacchiarono la fecero sdraiare poi Mario mi disse di leccarle la micia,
ubbidii senza discutere ormai eccitatissima quel nuovo sapore poi mi piaceva.
Lei mi teneva la testa e me la premeva dandomi il ritmo, le piaceva, intanto Mario disse a Omar vieni prova qui dietro mi fece mettere in ginocchio a 4 zampe
con la testa nella micia di Melissa a culo per aria me lo lavorò bene con lingua e dita poi Omar mi venne dietro appoggiò la cappella sul mio culetto ed entrò.
Mario aveva fatto spostare Melissa sotto di me quindi mentre venivo inculata lei mi leccava la micetta e io leccavo la sua, poi Mario si mise tra le gambe di
Melissa e cominciò a scoparla nella micia.
Ero eccitatissima leccavo la sua micetta e luccello di Mario che entrava e uscivamentre venivo inculata, venni urlando di piacere scossa da fremiti devastanti.
Scivolai su Melissa poi di lato mi girava la testa, Mario smise di scopare Melissa e si chinò in mezzo alle sue gambe finendo con la lingua quello che avevo
cominciato mentre Omar ci apostrofava dandoci delle vacche.
Anche Melissa venne con un rantolo tanto che mi spaventai per un'attimo, i nostri uomini intanto ridacchiavano soddisfatti e dissero guarda come godono
queste troie non ci resta che farle bere e confabularono qualcosa tra di loro.
Così dicendo ci fecero mettere in ginocchio una a fianco dell'altra sul letto con il viso in su e la bocca aperta, Mario si fece succhiare da Melissa e Omar da
me, mi balenò che potesse preferire lei e la cosa mi diede fastidio.
Ad un certo punto Omar disse vengo e sebbene fossi pronta a berlo lo sfilò dalla mia bocca e mi spruzzo in faccia tutto il suo sperma, stessa cosa fece
Mario con Melissa, si fecero pulire dalle nostre bocche poi ci dissero di pulirci il viso a vicenda con la lingua.
Cominciammo questo sensuale gioco di lingue leccandoci la faccia e raccogliendo ogni goccia per poi baciarci con passione mescolando le loro venute
nelle nostre bocche e inghiottire finalmente tutto.
Melissa poi si lasciò cadere sul letto ansimante, Mario allora guardandola malizioso mi disse mettiti sopra di lei e leccatevi a vicenda, eseguii misi la mia
micetta sulla faccia di Melissa poi chinai la mia tra le sue gambe.
Eravamo avvinghiate in questo bacio lascivo lei mi teneva le natiche e mi masturbava il culetto con un dito, io la leccavo con foga ma venni prestissimo in un
ulteriore devastante orgasmo... ero a pezzi crollai di fianco a lei.
La vidi con la coda dell'occhio che finiva di masturbarsi con le dita emettendo un rantolo di piacere a denti stretti.
Direi che abbiamo proprio due troiette fantstiche disse Mario, penso che ci divertiremo molto con loro però devo far recuperare a Dalia il tempo perduto
Melissa sembra molto esperta, e risero entrambi.
Si rivestirono ma quando io feci per rivestirmi Mario disse tu no troietta, prima devi provare qualche vestito.
Mi fecero camminare nuda fino alla sezione vestiti, c'era di tutto ma Melissa con aria professionale chiese a Mario cosa aveva in mente e dopo la sua
spiegazione aprì un cassetto e prese alcuni capi dicendo che per quanto ero un ragnetto mi sarebbe andato bene tutto.
Intanto Omar mi guardava nuda e mi palpava il culetto, infilandoci a volte il dito dandomi dei brividi lungo la schiena, quando la svergini la troietta chiese con
Mario.
Probabilmente nel weekend, le ho fatto prendere la pillola così posso sborrarle ovunque senza problemi, e risero di gusto mentre quelle parole rudi
inaspettatamente mi eccitavano.
Mentre Mario andava con Melissa alla cassa a pagare Omar mi palpava ovunque dicendomi che ero comunque un pò troppo magrina, nonostante fossi sfinita
per i ripetuti orgasmi mi stavo eccitando ancora.
Mario ci raggiunse salutò calorosamente l'amico che gli disse di rivedersi presto per conoscere anche Paola la ragazza che oggi non c'era.
Mario promise di risentirlo presto per accordi mi diede un sacchetto nero pieno di cose e tornammo al negozio.
Una volta Mario andò ad aprire e e mi disse che l'indomani avrei potutto provare i nuovi acquisti.
Ero molto stanca il pomeriggio si trascinò lento per poi riprendersi verso sera, ornai a casa in autobus ero sfinita non ero abituata a un'intera giornata di lavoro
poi il piacere provato mi aveva debilitato.
Mi ritrovai a pensare che se quello era il primo giorno chissà che vette avrei potutto toccare con Mario, mi venne una voglia matta di toccarmi mentre ci
pensavo ma ero sull'autobus e Mario mi aveva detto di stare buona.
Sono arrivata a casa con l'eccitazione che ancora mi prendeva allo stomaco, ha mangiato rapidamente e dopo due chiacchere con i miei mi sono fiondata a
letto dove sono crollata in un sonno senza sogni.
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