Un arrivo imprevisto 2

di
genere
gay

Arrivò sera e arrivò una telefonata "Ivano guarda che noi dobbiamo passare la notte qui, hai cenato?", "Si papà tranquillo, e la mamma?", "E' fuori ti saluta", "salutala anche per me ciao", avevo la serata libera, mi sentivo un uccellino, naturalmente rimasi en femme, mi spruzzai ancora un po' di profumo femminile, mi misi ancora un po' di rossetto e mi buttai sul divano a vedere la televisione ma suonò ancora il telefono "Ciao Sono Sergio sono arrivati i tuoi genitori?", "No rimangono fuori da parenti", "Lo sai che sono solo anch'io?", rimasi in silenzio, Sergio mi voleva ancora, mi desiderava ancora e scoprii che anch'io lo desideravo, volevo ancora sentirmi suo "Hey ci sei ancora Ivano?", "Si si ho abbassato il televisore, che vuoi fare Sergio", "Tesoro tu mi appartieni, sei la mia femmina, la mia amante vengo subito da te amore", "Va bene adesso ti apro", dopo neppure un minuto Sergio era in casa mia, ci abbracciammo stretti, la sua lingua entrò subito nella mia bocca, ci unì un bacio lunghissimo, poi si staccò da me "Ivano sei rimasto en femme, sei sexy da morire", "Sergio esagerato", "Guarda cosa ti ho portato due caramelle dalla Svezia e poi due finte tette di silicone, prova a metterle", ingenuo com'ero presi le caramelle e li misi in bocca ingoiandole subito poi mi tolsi il body e mi misi le finte tette e poi sopra andai a mettere una maglietta rosa di mia madre, lui mi guardava estasiato, tornai da lui e gli chiesi "Come stò?", "Se tu fossi donna ci fare una squadra di calcio", "Ma sono un ragazzo", "Si ma di una sensualità di una intrinseca femminilità incredibile", lo guardai maliziosamente lui mi abbracciò stretto, il suo uccello era già duro, granitico, alzai la gamba destra e la misi dietro la sua gamba sinistra poi gli dissi "Sergio .......Sergio prendimi dai, prendimi fammi sentire donna, ti prego, voglio sentirti dentro di me" "Certo amore mio, abbassati la gonna e la mutandina", lo feci in un nanosecondo, lui mi spinse fino allo spigolo della porta puntò l'uccello e mi penetrò con un colpo solo, io gemetti subito e lui cominciò a scoparmi, mi scopava e mi leccava il collo mandandomi letteralmente in tilt, il suo uccello era come un pistone nel mio culo, un pistone di un'auto di grossa cilindrata poi cominciò a parlarmi "Ivano sei femmina, una femmina calda, Ivano sei una troia, una puttana ti stò scopando come si scopano le puttane perché tu sei una femmina puttana, ti piace vero puttana?", "Si si scopami, scopami sarò la tua puttana personale ma scopami mio signore, scopa la tua puttana", "Ti effeminerò ancora di più, ti farò imparare a truccarti per bene, sarai mia, solo mia, ci sposeremo e sarai al mio fianco perché io sono innamorato cotto di te", "Ohhhhh si sergio siiiii scopami scopami, vienimi dentro, sarò quello che tu vorrai ma scopami sempre", deliravo dal piacere, non avevo capito ciò che mi aveva detto e aveva già iniziato a fare con le due caramelle, Sergio si svuotò dentro con una cascata di sborra, mi rimase dentro ancora un po' poi dalla tasca fece uscire della carta e me la ficcò in culo.
Quando ci mettemmo a posto lui mi prese il viso frà le sue mani, i suoi occhi fissi sui miei e mi disse "Da questa sera il tuo nome è Laura, ti ho detto che sono innamorato cotto di te e ti voglio effeminare ancora un po', le caramelle erano ormoni femminili comprati in Svezia, sono molto forti, se vorrai ancora prenderli
sarai veramente la mia femmina, il mio amore se invece non vorrai più prenderli saremo solo amici e niente più, ciao ora devo andare.
scritto il
2013-10-21
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