Stivali stretti

di
genere
etero

Ilaria era la mia migliore commessa, sempre disponibile con i clienti, preparata a fornire qualsiasi consiglio utile all’acquisto e soprattutto rispettosa delle mie esigenze…eh sì, perché dovete sapere che gestire un grande mercato della calzatura è molto complicato, sia dal punto vista amministrativo, sia da quello pratico…molte volte mi capitava di dover rimproverare le mie commesse perché troppo negligenti o addirittura scortesi con i clienti… come si sa a volte esagerano, ma ahime hanno sempre ragione; …ma Ilaria no…non che fosse sottomessa, anzi sapeva il fatto suo, ma la sua affidabilità e professionalità erano veramente al di sopra della media. Non era bellissima, le altre commesse erano sicuramente più affascinanti, alta 1,60 circa, capelli a caschetto biondi e molto magra. A volte la prendevano in giro per la statura minuta, ma lei si limitava a girarsi dall’altra parte… purtroppo la prediletta del capo non è mai vista di buon occhio! L’unica cosa che potevo rimproverarle era la poca cura del particolare, non curava molto l’aspetto e in certi casi la presenza è molto importante; preferiva la comodità all’eleganza, mentre le altre ragazze tentavano di essere il più sensuali possibile con minigonne mozzafiato e tacchi a spillo, lei portava maglioni castigati e poi…e poi non sopportava le scarpe col tacco, diceva che le davano troppo fastidio, così il più delle volte indossava delle scarpe da ginnastica del modello più in voga, almeno quello me lo aveva concesso; sì perché le prime volte si portava da casa delle zoccole aperte tipo “Dr. Scholl’s” ed era veramente troppo, inconsciamente la cosa mi garbava parecchio, aveva dei piedini veramente rispettabili, morbidi, un po’ arrossati sui talloni e ditine sottilissime, ma avevo messo da parte le mie fantasie erotiche e un mattino le avevo detto “Basta Ilaria con questi zoccoli, sembra che fai la donna delle pulizie!”…lei che non aveva mai osato contraddirmi disse “Lo faccio solo perché sono più comoda e riesco a lavorare meglio, tutto qui!”, “Lo so… ma ci vuole un po’ di gusto nelle cose, guarda ho un’idea potrai inodssare i nostri miglori modelli di scarpe da ginnastica almeno ci farai un po’ di pubblicità”… da quella mattina arrivava a lavorare e si metteva le scarpe che io sceglievo a seconda del modello da proporre… Fantasticavo molto sui suoi piedi e tutte le mattine avevo l’opportunità di vederli mentre si cambiava, erano così nervosi.. così graziosi…
Una sera arrivò da me Giorgia, un’altra commessa molto carina e molto “stronza”, probabilmente mi faceva il filo ed era gelosa delle attenzioni che mostravo per Ilaria…”La nostra cara si cambia le scarpine,ooh le fanno male i piedini!” lo diceva sempre al mattino quasi come un rituale… ma quella sera l’aveva studiata proprio bella.
“Senti Giacomo ieri sera sono andata a cena con il direttore commerciale di G**** e dice che domani vuole venire da noi per darci un premio produzione, non è fantastico?”, “Certo è bellissimo, ma guarda te sei terribile, sai coinvolgere chiunque”, “la classe non è acqua!..ma” “ma?””ma dobbiamo farci trovare in ordine, è un tipo molto attento ai particolari, secondo me noi commesse dovremmo indossare quel nuovo modello di stivali per la collezione autunno/inverno, non pensi che sia una buona idea?” “Ah, beh il Signor G*** ha puntato tutto su quel modello e se lo promuoviamo faremo sicuramente bella figura, dai OK!”…era molto tardi ed Ilaria era già andata via “Allora ragazze, avete sentito, domani bella presenza e stivali G**** dovremmo averli per tutte” e Giorgia disse “ho già controllato ci sono proprio per tutte…ah forse, non mi ricordo ma Ilaria porta il 36?”..io mi ricordavo bene che numero portava ma non dissi niente ed intervenne Mara “No mi pare il 38” allora Giorgia “Va bè è rimasto solo il 36 si dovrà accontentare per una volta!”…io dissi “Certo,certo dobbiamo fare bella figura”.
Era il 2 di Settembre e faceva ancora molto caldo, quella mattina arrivai per primo, alzai la serranda e vidi arrivare Ilaria…”Ciao, questa è una grande giornata, pensa che viene a visitarci il direttore commerciale di G*** e dice che ci darà un premio produzione” “Ma davvero?E’ fantastico” entrai nel negozio e intanto arrivarono le altre. Giorgia arrivò di corsa “Allora ragazze dobbiamo prepararci prima che arrivi, vado a prendere gli stivali”… corse sul retro e tornò con cinque scatole di quel modello famigerato, mentre le ragazze indossavano gli stivali, Ilaria era già andata sul retro per compiere il suo rituale mattutino, ma tornò indietro perplessa “Giacomo dove sono le mie scarpe da ginnastica?”…”Ah sì, per sta mattina dovrai indossare quegli stivali, sai per promozione…” “Quelli?” “Sì dai per una volta non puoi fare obiezioni!” erono stivali in pelle sottile, nera con una stella sulla punta ed avevavno un tacco di 12 cm., alti fino al ginocchio…”No dai Giacomo sono scomodissima con quelli”… Giorgia un po’ seccata”Mettiteli e stai zitta, vuo farci perdere un’occasione?” le porse l’ultima scatola rimasta, Ilaria li guardò e disse “Ma sono 36, io porto il 38” “Non importa vedrai che ti vanno bene lo stesso”…io dissi “Dai Ilaria non perdiamo tempo”.
Si sedette sullo sgabello, si tolse i sandali alla frate che aveva e prese gli stivali…”oh caspita…avete percaso delle calze?” Si guardò intorno ma nessuna le aveva, ne avevano portato un paio solo ed era per loro..”Cazzo con questo caldo…” L’atmosfera era già abbastanza tesa e non obbiettò più… si infilò a fatica gli stivali senza calze.
Stava molto bene, le slanciavano la figura, la rendevano più femminile e per rincuorarla le dissi “Sei bellissima!”; in quel momento entrò il Direttore commerciale…la giornata fu molto stressante, il tipo fece un mucchio di domande e di controlli, ma alla fine riuscimmo ad avere il premio ed i migliori complimenti; Ilaria e le altre conoscevano alla perfezione ogni particolare tecnico delle calzature della casa G**** e potevano presentarle al meglio ai clienti interessati all’acquisto…e poi il Sig. G**** era rimasto molto incuriosito dall’eleganza e il portamento con cui le nostre commesse indossavano quel modello di stivali; propose persino ad alcune di loro di sfilare per un catalogo….
Eh sì…era andato proprio tutto bene e non senza sacrifici, soprattutto per Ilaria….aveva dovuto tenere quelle “prigioni ai piedi” per tutto il giorno; ogni tanto notavo la sua voglia irrefrenabile di toglierseli, faceva perno con la punta dello stivale sul pavimento e quando non era osservata si prendeva in mano la caviglia e la massaggiava….senza tenere conto che Giorgia passando davanti a lei con fretta le aveva pestato un piede per sbaglio (per sbaglio?), Ilaria aveva emesso un gemito soffocato e tra i denti l’aveva insultata….
La giornata era finita ed il Sig. G*** prima di andarsene ci invitò tutti ad un cena d’affari con il presidente della società, io ero lusingato… “Ma devono venire anche le ragazze?…sa magari sono stanche…” e lui “Certo…e poi si figuri delle commese sono abituate a lavorare non crede, poi le dirò di più….la vera immagine e punto di forza del suo negozio sono proprio loro!”…”va bene allora…” e intervenne subito lui “Allora ragaze siete tutte invitate a cena con il presidente…mi raccomando venite vestite così…siete eccezionali!”….io guardai le ragazze e sui loro volti c’era un’espressione di felicità soddisfatta…certo, tranne che per Ilaria, poverina, non ce la faceva proprio più con quegli stivali, dovevano essere proprio una tortura per lei….Mi si avvicinò con lo sguardo basso e nell’orecchio mi disse “Giacomo, ti prego lasciami andare, non resisto più!”…”sei stata incredibile oggi…ti devo chiedere quest’altro sforzo, non deludermi, lo sai che sei la migliore…e poi ti prometto che se accetterai, tra due sere ti porto a cena solo con me…Ok?”. Sapevo che Ilaria non poteva rifiutare, primo perché era molto ligia al dovere e poi perché aveva una certa cotta per me, sì vedeva da molti atteggiamenti, me lo sentivo che era così…
Ma questa volta non mi rispose nemmeno, fece cenno di Sì con la testa e si massaggiò nuovamente la caviglia.
Andammo tutti da “Fernando”, un ristorante elegante proprio di fronte al negozio, lì davanti ci aspettava il presidente che era appena arrivato con un taxi…. “Buanasera Sig. Giacomo, ho già avuto modo di sapere dal mio collega che vi siete comportati bene oggi…””Bè…penso che sia stato il minimo per riconoscere il giusto prestigio ad un’azienda come la vostra!” “certo,certo…ah vedo che le commesse si presentano proprio bene…in linea con la moda e soprattutto indossano tutte quel modello di stivali…Lo sa che l’ho disegnato io personalmente?” “Davvero?…allora devo farle i complimenti ha una linea invidiabile” “Sì,Sì…anche se non ho badato molto alla comodità…sa la moda è moda a scapito di tutto e poi è un modello rivolto ad una clientela giovane e come si sa le ragazze giovani non guardano certo la comodità…” “certo…sono perfettamente d’accordo…allora entriamo?” “Sì, dopo di lei”.
Le ragazze intanto ridevano e scherzavano con il Sig. G*** , sembrava tutt’altro che burbero al di fuori degli ambienti di lavoro…Ci sedemmo ad una lunga tavolata, di fianco a me avevo Giorgia e Ilaria, poi di fronte il Sig G*** affiancato dalle altre e naturalmente a capo tavola c’era il presidente…..
La cena era proprio squisita, portate su portate, e intanto si discuteva di progetti molto allettanti con il presidente che non mancava certo di spirito con le sue battute fini e gentili…
di
scritto il
2010-05-12
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