Chiavo mia madre 7 - Odino mi ha ingravidato la futura sposa

di
genere
incesti

Anche quella notte era trascorsa in maniera orgiastica.

Rispetto a quanto avvenuto sino alle ore precedenti però,vi erano state alcune impreviste novità.

Per tutto il pomeriggio precedente ed anche durante la cena mia madre pareva completamente rapita dal fascino fatale ed irresistibile di Ailke.

Mentre ascoltava i suoi avvincenti racconti o si accarezzavano non aveva mai smesso di guardarla con le tumide labbra dischiuse e gli occhi dilatati e resi lucidi dall'evidente affascinazione.

Dopo cena Ailke ha preso per mano mia madre e dandoci la buona notte,l'ha portata nella sua camera da letto invitando noi "ragazzi" a giocare tra noi sul lettone rotondo posto al centro del belvedere sulla torretta medicea.

Al mattino la mamma pareva trasformata.

Era sorridente,allegra e sul volto aveva stampati i segni di una infinita felicità che ha voluto trasmettermi con un caldo abbraccio ed un bacio profondo nel quale ho potuto assaporare il gusto del sesso di Ailke con la quale aveva trascorso una notte di appassionato piacere saffico.

Era ancora distesa nuda accanto al corpo di Ailke quando sono entrato nella loro camera per salutarla.

Lei bruna dalla pelle scura e dal corpo gonfio e formoso giaceva languida col monte di venere ornato da un folto e curato ciuffo di peli bruni imperlati da gocce luminescenti.

La sua bionda Valkiria dalla siluette slanciata,dalla pelle chiara e dalle morbide forme appena segnate da piccoli seni aguzzi,mostrava tra le cosce lievemente aperte,un sesso dalle labbra bianche lisce e gonfie e come valve,segnate da un taglio che ne lasciava intravvedere un umido frutto rosato.

Quanto alla notte trascorsa da me ed Aaron,abbiamo goduto della più totale disponibilità di sua sorella che,per farci dimenticare l'assenza delle due mamme, non si è risparmiata in nulla per darci il massimo piacere e godere a sua volta delle nostre inesauribili cariche di vogliosa virilità.

Haidi ha voluto darci tutto di se ed anche gustare il nostro nettare facendolo sgorgare contemporaneamente tra le sue vogliose labbra.

Ci ha leccati entrambi a lungo preparandoci a prenderla in ogni suo pertugio separatamente per poi,prima di cedere all'inevitabile stanchezza,farsi cavalcare in una goduriosa doppia penetrazione terminata con una contemporanea sborrata in fica da suo fratello e nel retto da parte mia.

Quando i sussulti dei corpi ed i rantoli di piacere si sono placati,la ragazza piena di me e di suo fratello ha voluto che le restassimo dentro e che ci addormentassimo legati come in un sol corpo.

Mentre vivevo quell'ennesimo momento di piacere sublime,la mia mente non potendo liberarsi da quanto programmato è stata per tutto il tempo prigioniera del pensiero fisso sul difficile compito che mi attendeva.

In realtà non aveva ancora sciolto il dilemma se fosse giusto gettare tra le braccia di Kristof la mia futura sposa per rendermela gravida prima delle nozze.

Tuttavia in cuor mio sapevo che la decisione era già stata presa ed era giusto che fosse così!

Come avrei potuto deludere le aspettative di Ailke che con le sue incontrovertibili argomentazioni mi aveva convinto ad accettare l'affascinante e trasgressiva scelta.

Dunque già sapevo che il mio primo figlio in realtà la mia sposa l'avrebbe concepito con un altro che io stesso avevo spinto nel nostro letto.

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Il giorno successivo sarebbe scaduta la settimana di "penitenza" che mi aveva imposto Silvia la mia fidanzata e sarebbe stata una buona occasione per festeggiarla nel nostro solito ristorantino.

Dunque,dopo aver salutato a malincuore mia madre ed Ailke che mi avrebbero voluto ancora nel loro letto,sono uscito per andare al lavoro ed incontrare poi,per un breve spuntino ad ora di pranzo,la mia fidanzata.

Mia madre è rimasta in quella splendida villa dalla quale solo in serata sarebbe stata riaccompagnata a casa dove ad aspettarla c'era mio padre.

-Ciao Silvia...pace?-

-Ciao ...stronzo....amore...certo...pace fatta!-

Queste le prime parole che ci siamo scambiati io e la mia fidanzata baciandoci prima di andare nel bar sotto l'ufficio per consumare un veloce snack.

Per la sera avevo riservato al nostro solito "posticino" e lei,fingendo di non essere d'accordo,aveva subito accettato!

Giunti vicino al nostro tavolo lei aveva subito lanciato una significativa occhiata a quello ancora vuoto accanto al nostro e dopo alcuni secondi di silenzio con l'aria corrucciata,ha finalmente ripreso la sua aria distesa e sorridente.

Per l'occasione avevo lasciato che fosse lei ad occupare il posto rivolta verso l'altro tavolo.

Mentre eravamo impegnati con la comanda al cameriere,sono arrivati l'affascinante "bionda signora"in compagnia con un attempato signore elegante e dall'aria molto distinta.

Prima di sedersi,ci hanno sorriso e ci hanno salutati.

Io ho risposto al saluto mentre la mia ragazza scura in volto ha assunto un'aria ostile.

-E' quella dell'altra volta!-

Mi ha bisbigliato sporgendosi verso di me.

-Credo di si!-

Le ho risposto fingendo di non conoscerli.

Dopo che il cameriere ci aveva portato il cestello col vino e ce ne aveva versato nel bicchiere,il distinto signore rivolgendosi a Silvia le ha chiesto:

-Mi scusi signora che vino è quello?-

Presa alla sprovvista,la mia ragazza ha esitato ed in suo soccorso sono subito intervenuto io-Arneis...amore...è Arneis-

-Arneis....signore è Arneis!-

Ha subito comunicato lei al suo interlocutore.

-Grazie!-

E' intervenuta la bionda signora aggiungendo subito dopo:

-Ma noi non ci conosciamo già?-

Nel volgere di pochissimi minuti,dopo che l'attempato signore si era alzato ed aveva fatto il baciamano alla mia ragazza,avevamo fatto unire i tavoli dal cameriere e ci siamo ritrovati a condividere la nostra romantica serata in compagnia di una coppia davvero gradevole e dalle qualità inaspettate.

Si sono presentati come una coppia-moglie/marito-norvegese in Italia insieme ai loro 2 figli per un periodo di studio e vacanza.

Con naturalezza Ailke aveva subito voluto chiarire a me ed alla mia ragazza che la volta precedente in cui ci eravamo intravisti,lei era in compagnia del figlio depresso per una delusione d'amore e che aveva passato tutta la serata nel tentativo materno di consolarlo.

La naturalezza con la quale Ailke e suo padre riuscivano a mentire,affascinava e convinceva anche me che pure conoscevo la verità.

La mia ragazza pareva completamente rapita dal fascino dell'uomo e dalle sue parole e dai suoi fantastici racconti.

Per tutta la sera le aveva parlato delle leggende e dei miti degli antichi popoli nordici.

Le Parlava di gnomi,di elfi dei boschi,delle Valchirie e di Freya dea della fertilità e dell'amore e le parlava di luoghi fantastici dove gli eroi e gli amanti si sarebbero ritrovati dopo la morte.

Lei ascoltava in silenzio e solo lievi tremiti delle ciglia sottolineavanno i passaggi più intriganti di quei racconti fantastici.

Per tutta la durata della cena,io ero stato di fatto escluso dalla conversazione e dalla loro nascente intesa alla quale partecipava anche Ailke.

A fine serata,i due si sono messi d'accordo con Silvia per andarla a trovare nei giorni successivi per fare degli acquisti nel negozio di abbigliamento dove lei lavorava.

Dopo averli salutati,la mia ragazza ha passato tutto il tempo a decantare la coppia e la fortuna che avevamo avuto per quell'incontro apparentemente casuale.

Giunti a casa lei era in uno stato di eccitazione palpabile confermato anche dagli umori che inzuppavano il suo perizoma.

Mentre facevamo l'amore,le avevo ricordato che di li ad un mese ci saremmo sposati e che forse sarebbe stato il caso di cominciare ad interrompere l'uso della pillola.

Superata l'iniziale titubanza e dopo averla rassicurata che avremmo comunque continuato a fare l'amore con le dovute precauzioni sino al giorno delle nozze si è finalmente convinta.

Alcuni giorni dopo Ailke e suo padre(alias marito)sono andati in negozio per i programmati acquisti ed a giudicare dall'entusiasmo col quale la sera me ne aveva parlato la mia ragazza,le manovre di avvicinamento procedevano a gonfie vele.

Ad accentuare il suo entusiasmo aveva anche pensato un fascio di rose rosse che Kristof le aveva inviato a casa.

Il biglietto che l'accompagnava diceva così:

-A Silvia...la creatura più affascinante che abbia incontrato in Italia.
Kristof-

Silvia intanto aveva smesso di assumere la pillola ed io la chiavavo oramai sempre col preservativo.

L'idea che proprio io suo futuro sposo la stessi preparando ad essere ingravidata da Kristof mi eccitava in modo pazzesco ed anche la mia ragazza si era resa conto che da quando usavo il preservativo le mie prestazioni erano notevolmente migliorate.

Qualche giorno dopo in negozio Silvia aveva ricevuto una sola rosa rossa con il bigliettino che diceva:

-...Silvia rimembri ancora
quel tempo della tua vita mortale
quando beltà splendea
negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi,
e tu,lieta e pensosa,il limitare
di gioventù salivi?
....Giacomo Leopardi

...Silvia...vorrei averti mia ospite insieme al tuo fidanzato venerdì sera....

ti aspetto...non mi deludere

tuo fedele Kristof-

La sera stessa Silvia mi aveva informato dell'invito senza però dirmi come l'aveva ricevuto ed omettendo completamente la rosa ed il bigliettino allegato.

La sera dell'invito Silvia era particolarmente nervosa e dopo essersi lavata,depilata,pettinata,truccata e profumata,ha dedicato un tempo infinito nella scelta dell'abito da indossare.

Naturalmente ha chiesto la mia consulenza in ogni fase dei suoi preparativi ed alla fine dei nostri defatiganti sforzi,ne è sortito un risultato straordinario:

La mia Silvia era bellissima!

Dopo aver suonato il campanello ed essere scesi dall'auto,come la volta precedente è venuta ad accoglierci Haidi la giovane figlia.

Il suo stato di futura mamma era mascherato da un abbodante camicione lungo sino alle caviglie.

Com'era già successo con mia madre,Ailke dopo aver salutato me con due baci sulle guance,ha abbracciato silvia e l'ha baciata con un profondo lingua in bocca.

Allo stupito sguardo interrogativo di Silvia Ailke tenendole strette le spalle e trafiggendola con una profonda occhiata le ha risposto:

-Non temere Silvia...questo è il saluto che si scambiavano le Valchirie!-

Silvia felice di essere stata trattata alla stregua di guerriere mitologiche,si è rilassata ed ha continuato la sua serata sempre più rapita dal fascino di quella famiglia.

Nel momento di andare a tavola si erano uniti a noi anche Haidi ed Aaron e Silvia si era definitivamente resa conto di essere ospite di una famiglia assolutamente straordinaria.

Dopo una raffinatissima cena annaffiata da abbondanti dosi di Arneis,Kristof ha proposto di farci visitare la casa.

Io mi sono dichiarato stanco e dunque il giro è iniziato col padrone di casa ed i due figli che accompagnavano la mia fidanzata.

Alla fine del tour,i ragazzi si erano già defilati e quando Silvia e Kristof sono giunti sulla torretta panoramica erano soli.

La notte era meravigliosa ed era illumiata da una vivissima luna piena che filtrando dalle ampie vetrate illuminava l'enorme letto tondo che troneggiava nel centro della stanza.

L'atmosfera era magica,l'ambiente olezzava di muschio ed altri misteriosi inebrianti profumi di antiche foreste.

L'ebrezza dell'alcool accendeva nella mente di Silvia il mito di Freya ed improvviso davanti ai suoi occhi si materializzava l'imponente figura di Odino.

Lei gli si fa incontro e sciogliendo il suo corpo dagli ingombranti veli,sfodera le ali di piume di falco e librandosi verso di lui,libera la sua irrefrenabile energia sessuale.

Lui l'abbraccia,la solleva e la depone sull'invitante talamo poi,sfoderando il suo potente ariete già armato la fa sua.

La monta e la cavalca,la scuote e la sconquassa con la potenza di un vero dio e dopo un tempo infinito ed infiniti singulti e travolgenti orgasmi,la stringe forte a se e con violenti implacabili e ripetuti fiotti di sperma la impregna col suo bollente seme vikingo.

Mentre Kristof stava ingravidando la mia futura moglie,io ero beatamente disteso sul lettone matrimoniale circondato dalle attenzioni di Ailke e sua figlia mentre il ragazzo era fuori di guardia.

Certo la mia potenza sessuale non era minimamente paragonabile a quella di Kristof e dunque dopo due ore di trattamento spinto delle due donne io ero completamente spompato mentre il vikingo continuava ad occuparsi sempre più a fondo di trascinare la mia fidanzata nel regno della leggenda e del piacere sconvolgente ed infinito.

Quando sono tornati erano le quattro del mattino ed io ero sfinito ed addormentato sul grosso divano in soggiorno.



segue









scritto il
2013-11-23
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