Chiavo mia madre 8 - Mia madre,la mia sposa e le due vichinghe mi accompagnano gravide sull'altare

di
genere
incesti

Premessa-
I risultati di gradimento degli ultimi capitoli mi ha davvero sorpreso.
Ringrazio i miei lettori per i loro apprezzamenti manifestati attraverso i loro lusinghieri voti.
Spero di non deluderli col prosieguo della storia.

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8° capitolo

Quando la mia ragazza è scesa nel salottino dove avevo trascorso la mia notte di fuoco io ero ancora nudo disteso ed addormentato sul comodo divano ricoperto da un tessuto damascato viola.

I miei pochi momenti di sonno erano trascorsi in modo alquanto diversi dai miei standard abituali.

Ho trascorso momenti in cui dormivo beatamente immerso nel sonno dei giusti mentre in altri mi sentivo come proiettato nel girone infernale dei lussuriosi.

E poi ancora,mi sentivo librare nell'aria con a fianco la mia giovane moglie e mia madre col grembo gonfio in dolce attesa e circondate da cherubini biondi o dalla lucida chioma scura come i capelli miei e quelli della mia adorata sposa.

Le loro chiome sciolte si libravano nell'aria mentre i loro gonfi seni venivano offerti alle ingorde labbra di angeli neonati partoriti dai rapporti incestuosi con mia madre o frutto della mia accondiscendente cessione di mia moglie alle voglie di altri maschi.

Tutto nelle immagini serene e materne che eteree aleggiavano nel mio sogno,trasmetteva un senso di gioiosa femminile fertilità.

Era stato un sonno meraviglioso ed agitato al tempo stesso risolto solo nel momento in cui la mia fidanzata ha appoggiato la sua testa sul mio grembo.

Nel mio iniziale stato di dormiveglia percepivo appena un lamento lungo e sottile mentre sentivo sul grembo il lieve calore del suo capo.

Aprendo gli occhi ho notato lunghe scie di lacrime che ne scioglievano il trucco lasciando una riga scura sulle sue gote e quella che durante il sonno giungeva ai miei orecchi come una nenia,si è rivelata essere,un vero pianto dirotto e inconsolabile.

Di fianco a lei vi erano inginocchiate Ailke e sua figlia che cercavano di placare la sua disperazione stringendola e tempestandola di delicati bacini.

Credo che mentre cercavano di calmarla col calore del loro contatto e delle loro carezze,le sussurrassero anche silenziose parole di conforto che io percepivo come brusii lontani.

Quando Silvia si è resa conto che mi ero svegliato,ha poggiato il viso sulla copertina che avevo indosso ed ha cominciato a singhiozzare rumorosamente mentre cercava in modo sconnesso di dirmi qualcosa:

-Amoreeee.....è successooo una cosa terribileee.....terribileee....-

A quel punto mi sono levato dalla mia postura distesa e mettendomi seduto,l'ho sollevata e facendola sedere l'ho stretta a me.

Nello stesso momento anche Haidi e sua madre si sono sedute accanto a noi.

Silvia continuava a singhiozzare stretta al mio corpo.

A quel punto La bionda Ailke seduta accanto a me,con un fazzoletto di lino ha ripulito il volto della mia ragazza dalle vistose striature nere che partendo dagli occhi le solcavano le gote scivolando poi sui seni appena velati da una leggera camiciola.

Dopo aver eliminato ogni traccia di rimmel e mentre Silvia continuava a piangere balbettando suppliche senza senso,Ailke stringendosi a me le ha preso il viso tra le mani ed ha cominciato a leccarle gli occhi asciugandole le lacrime con la lingua.

Negli stessi istanti le carezze di Haidi si fecevano sempre più audaci scendendo dal volto sui seni scoperti per giungere infine tra le cosce ancora senza mutande.

Ailke le leccava gli occhi ed il volto e con una mano le massaggiava la pancia.

La copertina che ricopriva il mio corpo era scivolata a terra lasciandomi completamente nudo stretto tra il corpo velato della mia ragazza e quello coperto ma sensualissimo di Ailke.

Vedendomi nudo Silvia si è scossa e mentre cercava di dirmi qualcosa,Ailke le ha messo una mano davanti alla bocca e le ha bisbigliato:

-Sccccccc.........Silvia non parlare.....tu non lo sai ancora ma stai vivendo un momento magico.

Tra un po' io e Haidi vi lasceremo soli ed anche il tuo futuro sposo potrà irrorare col suo seme il tuo grembo già gravido del vostro bambino....godito questo momento irripetibile per te,per Marco e per la creatura che darai alla luce.-

Lo sguardo di Silvia che aveva smesso di piangere pareva perso nel vuoto e mentre io le accarezzavo i capelli e le sfioravo le labbra,Ailke si era inginocchiata davanti a me e con una mano accarezzava la pancia di Silvia mentre con le labbra e la lingua si occupava del mio membro.

Anche Haidi era in ginocchio e con la testa tra le cosce di Silvia,le leccava la fica e contemporaneamente anche lei le accarezzava il ventre.

Eccitata dalle attenzioni di Haidi Silvia aveva cominciato ad ansimare vistosamente ed al tempo stesso il mio membro era divenuto turgido e pulsante tra le labbra di Ailke.

Quando le due donne hanno capito che eravamo pronti,hanno fatto coricare Silvia sul tappeto e tenendole le cosce divaricate mi hanno invitato a prenderla.

Silvia mi ha subito serrato la schiena con le gambe e con le braccia mi ha legato a se in una ferrea stretta mentre con la lingua ha iniziato una vorticosa danza nella mia bocca.

Era scatenata Silvia e benché fossi io sopra,le contorsioni del suo bacino facevano si che fosse lei a chiavare me.

Mentre eravamo impegnati in un amplesso incredibilmente impetuoso con dolcezza Ailke prima di lasciarci soli si è avvicinata all'orecchio di Silvia e dopo averla baciata le ha sussurrato:

-Bambina....questo è un grande momento....in questa stanza ora ci sono un maschio innamorato e tre femmine gravide e.....non è ancora finita!-

Dopo aver goduto,abbracciati e stretti come un sol corpo,ci siamo addormentati sul tappeto.

Era già pomeriggio quando Haidi è venuta a svegliarci porgendoci due vestaglie.

Silvia non è più tornata sulla sconvolgente confessione che avrebbe voluto farmi anzi,si sentiva talmente presa dal correre degli eventi che nel suo cuore non vi era più spazio per lo sgomento ed anche la sua mente aveva già accettato la meraviglia del momento che stava vivendo immersa come in una favola o una leggenda nordica.

A pranzo Ailke aveva raccontato tutto della sua famiglia e delle abitudini sessuali che da molte generazioni li legava come un giuramento indissolubile.

Aveva raccontato che lei era figlia di Kristof e che da lui aveva avuto Haidi ed Aaron e non volendole nascondere nulla,le aveva anche rivelato che la figlia aspettava un bambino da suo padre mentre lei era stata ingravidata dal figlio.

Certo erano rivelazioni che avrebbero sconvolto chiunque non conoscesse quella famiglia ma Silvia era oramai talmente partecipe che improvvisamente,come leggendoci nel pensiero ha detto,rivolgendosi a me ma aspettandosi l'approvazione di tutti gli altri:

-Marco....sai mi piacerebbe che tu mettessi incinta tua madre......cosa ne pensi....lei sarebbe d'accordo?-

Io ho ascoltato in silenzio mentre un'ovazione di assenso ha accolto la proposta.

A quel punto Ailke mentendo per l'ultima volta ha aggiunto:

-Non preoccuparti Silvia per il consenso di sua madre,conosco le donne,l'amore che hanno per i propri figli e i loro complessi edipici che gli impedisce di coronare il desiderio di accoppiarsi con loro e dargli dei figli.

Quando la conoscerò mi occuperò io di convincerla.

Sarebbe bellissimo accompagnarvi sull'altare con noi tre e sua madre tutte gravide di rapporti incestuosi o trasgressivi come nel tuo caso.-

Mia madre aveva già interrotto l'uso della pillola da 10 giorni e dopo le ultime mestruazioni si sentiva già pronta.

Per tutto quel periodo non avevamo più scopato ed ogni sera io lei e Silvia ci incontravamo nella villa dei vichinghi per portare avanti il progetto di "convincere" la mamma.

Per alcuni giorni ci si vedeva e si discuteva per accompagnare mia madre ad accettare quella inusuale proposta.

Nei giorni successivi abbattute tutte le barriere,fecevamo l'amore in modo totale e promiscuo.

Solo mia madre non partecipava alle orge in quanto come le aveva promesso Ailke,lei si appartava sempre e solo con Kristof il quale,per evitare di ingravidarla,la chiavava sempre col preservativo.

Il momento del mio accoppiamento con la mamma era stato studiato nei minimi dettagli.

Tutto doveva svolgersi in modo rituale.

L'ambiente scelto era la torretta medicea ed il letto sul quale Kristof aveva ingravidato la mia futura sposa.

Per l'occasione il letto era stato "vestito" con lenzuola di lino bianche ed un copriletto di candido raso di seta.

Anche il velario del baldacchino era stato sostituito con un ricco e vaporoso chiffon di seta bianca.

I numerosi fasci di fiori che profumavano la stanza erano anch'essi tutti di un bianco virginale come leggiadro e virginale era l'abito da sposa,gli accessori e gli indumenti intimi che avevano disseminato tutt'intorno all'alcova.

Nelle intenzioni dei nostri amici,con quel rito avremmo dovuto riprodurre la prima notte di nozze tra me e la mia sposa.

Mia madre!

Ailke e sua figlia si sono occupate della mamma facendole il bagno in una vasca di sali profumati e petali di rose bianche.

Poi l'hanno asciugata,pettinata e truccata con tratti leggeri.

Le hanno fatto indossare una lunga camicia di seta frusciante e trasparente e l'hanno accompagnata ad aspettarmi già coricata sul letto.

Per i miei preparativi sono stato aiutato da Haidi che dopo avermi lavato e massaggiato con una morbida spugnetta marina mi ha asciugato con un panno di lino e dopo avermi fatto indossare una corta vestaglia di raso,come un'ancella,mi ha accompagnato da mia madre.

Io ero di fronte al letto immobile e tremante davanti alla meravigliosa figura di femmina che aspettava trepidante di essere impregnata da suo figlio.

Aveva la testa immersa tra morbidi cuscini ed un dolce sorriso che le illuminava gli occhi ed il fresco viso di trepidante novia.

Le braccia distese la vestaglia tirata sulla pancia ancora piatta,le gambe sollevate e le cosce divaricate che mettevano in mostra la meravigliosa conchiglia dischiusa e ricoperta da un lucido fulvo ciuffo di seta bruna.

Per quante volte avessi già fatto l'amore con mia madre,non l'avevo mai vista così bella,sensuale ed eccitante.

Quante volte avevo già leccato il suo sesso dissetandomi coi suoi caldi umori e quante volte l'avevo già penetrata godendo dentro di lei ma mai mi era apparsa aperta e pronta come in quel momento!

Tra le grandi labbra divaricate come valve e le piccole labbra appena dischiuse appariva una riga rossa come una ferita e già si intravvedevano le lucenti perle della sua eccitazione.

Mia madre era distesa,aperta e già pronta per me-Suo figlio!

E vi erano testimoni ad avvalorare il fatto che tutto quello era reale e non il frutto del desiderio di una mente perversa e corrotta.

Mentre come in trance vivevo il mio momento di magia,la mia fidanzata è salita sul letto e sedendosi accanto a lei ha cominciato ad accarezzarle i capelli a leccarle i lobi delle orecchie,sfiorarle le labbra con la lingua ed a succhiarle i capezzoli già irti e duri.

Tra le sue cosce Ailke si occupava di aprirla meglio e leccarle la fica e succhiarle il clitoride mentre in ginocchio davanti a me Haidi mi leccava il membro e mi accarezzava i testicoli.

E' stata lei stessa quando tutto era pronto ad accompagnarmi sul letto ed a guidare il mio turgido,inquieto e viscido cazzo tra le cosce di mia madre.

La penetrazione è stata dolce e mentre la mia bocca si congiungeva alla sua in un appassionato e struggente bacio,ho cominciato a cavalcarla con una potenza che non avevo mai provato prima.

Le sue gambe mi stringevano come morse obbligandomi ad escursioni brevi e profonde che terminavano con violentissimi urti sulla sua congestionata cervice.

Mia madre ansimava di piacere ed al tempo stesso emetteva lamenti di dolore ma non mollava la sua stretta tanto forte era il suo desiderio di sentirmi sempre più a fondo in quel corpo che mi aveva generato e che ora,in virtù di una gravissima trasgressione, avrebbe dato origine ad una nuova vita.

La sua educazione bigotta l'avrebbe portata a pensare ad un atto gravemente peccaminoso quello che stava per compiere.

In cuor suo però,sapeva che non poteva essere peccato un così grande gesto d'amore!

Godeva,ansimava e nell'inestricabile intreccio delle nostre lingua cercava anche di dire qualcosa.

Forse voleva incitarmi a chiavarla più forte!

Forse voleva gridarmi di metterla incinta!

Forse voleva dirmi che era la mia troia o la mia cagna da montare!

Forse voleva dirmi tutto questo o forse solo che mi amava come figlio,come amante e come padre di una sua creatura!

Le donne erano intorno a noi ed osservavano in silenzio il meraviglioso spettacolo che stavamo offrendo loro.

Neanche per un attimo le labbra di mia madre si sono staccate dalle mie neanche quando lei aveva avuto i suoi primi due orgasmi segnalati solo da gemiti strozzati e da alcuni secchi sussulti del suo corpo.

Dopo una lunghissima cavalcata,quando eravamo immersi in un bagno di sudore ed i nostri sessi erano inzuppati dei suoi umori,mia madre agitandosi come un'invasata ha staccato la bocca dalla mia e con un grido fortissimo si è abbandonata ad un devastante orgasmo incitandomi con tono bestiale e roco a sborrarle dentro ed ingravidarla.

Io che sino a quel momento mi ero sforzato nel tentativo di non venire,mi sono lasciato andare ed unendo i miei grugniti ed i miei gridi osceni ai suoi assordanti gemiti le ho scaricato nel ventre un'infinita raffica di fiotti di sperma bollente ed impregnante.

Sfinito mi sono accasciato su di lei e mentre con gli occhi chiusi eravamo languidamente abbracciati ed ancora compenetrati in un incastro perfetto,abbiamo sentito delle mani che ci salutavano accarezzandoci e subito dopo abbiamo percepito il rumore della porta che si chiudeva alle loro spalle.

Le nostre ancelle testimoni del sublime evento,erano uscite lasciandoci soli.

A sera avremmo saputo che la loro eccitazione era stata placata da Kristof e suo figlio Aaron che le avevano chiavate per tutto il pomeriggio.

Ailke e sua figlia conoscevano già le qualità di Kristof quando montava una donna incinta ed i loro racconti facevano eccitare come mai Silvia che non vedeva l'ora di essere chiavata anche lei col pancione dall'enorme cazzo dell'uomo che l'aveva imbrigliata col suo fascino e senza che lei se ne rendesse conto l'aveva fatta per sempre suo ingravidandola.

I preparativi per il nostro matrimonio che si sarebbe svolto dopo meno di due mesi fervevano con l'impegno di tutti.

Inaspettatamente anche la famiglia di Ailke aveva voluto partecipare oltre che con il personale impegno per tutti i preparativi anche con sostanziosi contributi economici che ci avevano permesso di organizzare una cerimonia alla grande.

Quando Silvia dopo il ritardo delle sue cose aveva scoperto di essere incinta,Ailke ha voluto organizzare una festa finita in un'ammucchiata epica alla quale non aveva partecipato solo Silvia che aveva voluto trascorrere la notte tra le braccia dell'uomo che l'aveva ingravidata Kristof.

Dopo alcuni giorni anche mia madre ci ha comunicato la lieta novella ed anche quella sera abbiamo festeggiato nella villa dei nostri amici ed io ho trascorso la notte nella torretta tra le braccia di mia madre e di Silvia.

In quel periodo mio padre partecipava ai preparativi del matrimonio in modo distaccato ed anche quando mia madre gli ha comunicato che l'avevo messa incinta ha reagito di par suo con un lungo silenzio di approvazione.

Naturalmente i preparativi avevano rafforzato molto i rapporti con la famiglia di Ailke e così nelle molte ore trascorse insieme,siamo stati messi al corrente di cose che non ancora ci avevano detto.

La famiglia come facilmente immaginabile col passare delle generazioni era divenuta molto numerosa e si era divisa in parecchi gruppi che vivevano in paesi diversi sparsi per il mondo.

Ogni gruppo possedeva vaste tenute in zone isolate del paese e quando non erano in viaggio vivevano come proprie e vere enclavi.

Erano dunque sparsi per il mondo avevano però,mantenuto un contatto che li faceva riunire una volta ogni due anni in una delle tenute che cambiava di volta in volta.

Gli incontri servivano per conoscersi o conoscere i nuovi arrivati ed accoppiarsi senza limiti con i giovani giunti a maturità per fare sesso e prolificare.

Naturalmente quella era anche l'occasione per verificare che la purezza del sangue degli avi fosse stata salvaguardata.

Finalmente per me,mia madre e Silvia cominciava a chiarirsi il motivo per il quale eravamo stati scelti ed inseriti nella loro famiglia.

Ailke e i suoi si sentivano molto più evoluti intellettualmente della loro grande famiglia e come gesto di trasgressione ed emancipazione avevano deciso di inserire nella "grosse familie" un ceppo diverso.

Dunque noi eravamo il grimaldello per scardinare una tradizione che loro non condividevano più.

Mancavano due anni alla successiva riunione prevista per la seconda estate successiva in una zona tra Göteborg e Stokolma dove loro avevano una immensa tenuta in una zona inaccessibile in mezzo al Tiveden National Park.

Devo dire che avevano davvero previsto tutto per quella data infatti le quattro donne avevano già partorito da un pezzo,i bambini erano già abbastanza grandi e le mamme erano già pronte per essere ingravidate ancora.

Ci avevano infatti avvertiti che se fossimo stati d'accordo a seguirli in quella avventura,avremmo dovuto evitare di avere altri figli prima,per presentarci pronti e disponibili,al grande gioco del sesso totalmente libero da regole o pregiudizi.

Io e Silvia ci siamo subito resi disponibili mentre la mamma un po' perché non voleva lasciare solo mio padre ed un po' perché temeva per la sua età troppo avanti,si mostrava alquanto titubante.

Ailke come sempre aveva la capacità di coinvolgere tutti nei suoi progetti e così ha rassicurato mia madre:

-Lara...tesoro,tu non devi temere,tuo marito lo porteremo con noi e se è vero come me lo hai descritto,vedrai che si troverà molto bene ed avrà pane per i suoi denti e carne per il suo cazzo.

Quanto a te ed ai tuoi timori,ti assicuro che lì potrai vedere molte nonne che si accoppiano coi loro nipotini o con maschioni dotati e potenti.

Ho visto con i miei occhi giovani contendersi delle vegliarde ed una di loro ha addirittura partorito un bambino che l'ultima volta che l'ho visto ha voluto farmi una visita molto accurata e profonda.

A quel tempo ero incinta di Aaron altrimenti mi avrebbe ingravidata lui!-

Naturalmente mia madre si è lasciata convincere ed anche mio padre in silenzio ha accettato l'idea.

Il giorno del mio matrimonio Ailke e la figlia esibivano con orgoglio il loro pancione.

Mia madre faceva del suo meglio per mettere in mostra il suo stato mentre Silvia che indossava un vaporoso abito di seta e tulle bianco,era l'unica che cercava di mascherare la sua gravidanza.

L'ingresso in chiesa aveva un non so che di trionfale.

Accanto alla mia sposa marciava Kristof che con la sua imponente mole da guerriero vichingo esaltava la già magnifica figura della mia sposa facendola apparire davvero altera e sensuale come Freya la dea dell'amore accompagnata e protetta dal suo dio Odino.

Dietro di loro Ailke e sua figlia Haidi che marciavano come dee della fertilità avvolte da vestiti leggeri che accarezzavano le loro prominenti pance che tutte le donne presenti invidiavano.

Più indietro c'ero io con accanto mia madre che avrebbe voluto gridare a tutti che il frutto del suo ventre era merito mio.

Accanto a tutti noi un'ala di amici e parenti e davanti a tutti Il biondo Aaron con una evidente erezione messa in risalto da pantaloni troppo stretti.

Aaron era eccitato in quanto era l'unico tra i presenti a sapere che né la sposa né le donne gravide dietro di lei e neanche mia madre indossavano reggiseno e mutande.

Lui sapeva che le donne erano già pronte per trascorrere un'infuocata prima notte di nozze.























scritto il
2013-12-02
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