L'amore non è per noi
di
Bellatanta
genere
sentimentali
...un trillo accompagnato da un leggera vibrazione ha portato, nella mia quotidianità, la fantasia che ogni donna trattiene infondo al proprio cuore ...
Un lui tanto lontano da essere solo virtuale ma ugualmente fantastico.
La sua lingua disegnava nella notte le mie labbra.
Spostandomi i capelli dal viso, nella penombra della mattina, mi chiedeva di farlo godere.
Mi chinavo su di lui, aprivo la bocca e la sua mano spingeva la mia nuca sulla sua erezione, lo succhiavo con bramosia. Con la lingua seguivo la sua cappella arrossata e gonfia di desiderio, la sua punta diventava un gioco per le mie unghie, la sua asta un buon gelato per deliziarmi.
In auto, nel mio abito blu scollato, sentivo le sue mani strizzarmi i capezzoli ormai turgidi, gli sussurravo di accostare, di usare le dita per dar fine alla mia bramosia.
...nel trascorrere dei mesi, sempre più trilli, sempre più brividi...
I miei passi scanditi dal ticchettio delle mie decoltè nere, segnavano il tragitto verso il bagno dell'ufficio.
I suoi passi scanditi dalla possenza del suo corpo, segnavano il tragitto verso il nostro piacere.
Arrivava, bussava, entrava di soppiatto, con una mano sulla bocca per soffocare i miei gemiti , sentivo la sua lingua sulla mia pelle. Depilata, aprivo le grandi labbra, mi lasciavo esplorare con le dita, leccando il suo dito medio, umido dei miei umori.
...Solo una volta nel fantastico mondo delle vibrazioni è successo...
Tornando da una lunga passeggiata l'ho invitato a salire, senza imbarazzi, sul piano della mia cucina l'ho abbracciato, lui tra le mie gambe, ha alzato la lunga gonna leggera, le sue mani sono scivolate tra le mie cosce, ecco il suo pene trova la direzione senza aiuto, mi penetra, un urlo, la sua foga lo spinge fino in fondo, mi sento le ginocchia tremare,
...ti volevo così, da te volevo il dolore del piacere, essere presa senza pietà...
il lui perverso chiamandomi troietta mi ha ordinato di girarmi, la nostra posizione preferita, in primo piano il mio buchetto roseo e vergine, è ancora ben chiuso, non ha aspettato, sento la sua punta premere appena sotto per aprirsi la strada, il riflesso è incondizionato, ho inarcato la schiena per difesa, la mia rosa si chiude ma lui è entrato con forza. Mi manca il respiro, ho urlatoma gli ho chiesto di continuare.
Godo, il buco si apre, la strada è ormai libera, lo sento scivolare avanti e indietro dentro di me. Il ritmo aumenta, il respiro è affannoso, il linguaggio sempre più arduo, il piacere sempre più vicino.
Ecco un mare caldo dentro di me.
Fermi immobili, l'uno dentro l'altro, gli occhi socchiusi, il suo latte cola sulle mie gambe, i suoi baci sul collo, la sua barba incolta, il solletico dei suoi respiri
sensazioni e continue vibrazioni...
Lui c'era sempre, lui mi ha regalato la sicurezza ormai persa, la bellezza che gli anni hanno fatto sfumare e i sorrisi spesso sottovalutati. Poi l'irreparabile, mi sono innamorata della fantasia
...L'ultima vibrazione è un addio, ho violato i patti, il sesso resta sesso, lamore non è per noi...
Un lui tanto lontano da essere solo virtuale ma ugualmente fantastico.
La sua lingua disegnava nella notte le mie labbra.
Spostandomi i capelli dal viso, nella penombra della mattina, mi chiedeva di farlo godere.
Mi chinavo su di lui, aprivo la bocca e la sua mano spingeva la mia nuca sulla sua erezione, lo succhiavo con bramosia. Con la lingua seguivo la sua cappella arrossata e gonfia di desiderio, la sua punta diventava un gioco per le mie unghie, la sua asta un buon gelato per deliziarmi.
In auto, nel mio abito blu scollato, sentivo le sue mani strizzarmi i capezzoli ormai turgidi, gli sussurravo di accostare, di usare le dita per dar fine alla mia bramosia.
...nel trascorrere dei mesi, sempre più trilli, sempre più brividi...
I miei passi scanditi dal ticchettio delle mie decoltè nere, segnavano il tragitto verso il bagno dell'ufficio.
I suoi passi scanditi dalla possenza del suo corpo, segnavano il tragitto verso il nostro piacere.
Arrivava, bussava, entrava di soppiatto, con una mano sulla bocca per soffocare i miei gemiti , sentivo la sua lingua sulla mia pelle. Depilata, aprivo le grandi labbra, mi lasciavo esplorare con le dita, leccando il suo dito medio, umido dei miei umori.
...Solo una volta nel fantastico mondo delle vibrazioni è successo...
Tornando da una lunga passeggiata l'ho invitato a salire, senza imbarazzi, sul piano della mia cucina l'ho abbracciato, lui tra le mie gambe, ha alzato la lunga gonna leggera, le sue mani sono scivolate tra le mie cosce, ecco il suo pene trova la direzione senza aiuto, mi penetra, un urlo, la sua foga lo spinge fino in fondo, mi sento le ginocchia tremare,
...ti volevo così, da te volevo il dolore del piacere, essere presa senza pietà...
il lui perverso chiamandomi troietta mi ha ordinato di girarmi, la nostra posizione preferita, in primo piano il mio buchetto roseo e vergine, è ancora ben chiuso, non ha aspettato, sento la sua punta premere appena sotto per aprirsi la strada, il riflesso è incondizionato, ho inarcato la schiena per difesa, la mia rosa si chiude ma lui è entrato con forza. Mi manca il respiro, ho urlatoma gli ho chiesto di continuare.
Godo, il buco si apre, la strada è ormai libera, lo sento scivolare avanti e indietro dentro di me. Il ritmo aumenta, il respiro è affannoso, il linguaggio sempre più arduo, il piacere sempre più vicino.
Ecco un mare caldo dentro di me.
Fermi immobili, l'uno dentro l'altro, gli occhi socchiusi, il suo latte cola sulle mie gambe, i suoi baci sul collo, la sua barba incolta, il solletico dei suoi respiri
sensazioni e continue vibrazioni...
Lui c'era sempre, lui mi ha regalato la sicurezza ormai persa, la bellezza che gli anni hanno fatto sfumare e i sorrisi spesso sottovalutati. Poi l'irreparabile, mi sono innamorata della fantasia
...L'ultima vibrazione è un addio, ho violato i patti, il sesso resta sesso, lamore non è per noi...
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