Ho scoperto che anche una lingua può far godere

di
genere
zoofilia

Suono.

Nervosa picchietto la punta dello stivale nero contro il marmo dello stipite.

Tutti i sabato la stessa storia, all'ultimo minuto mi informi che sei a casa da solo, che abbiamo il tuo divano a disposizione, senza doverci nascondere in auto o in un motel e io percorro 50 chilometri per arrivare da te, mentre ti godi un momento di riposo nel silenzio del tuo salotto.

Spero non escano i tuoi vicini.
Il cappotto doppiopetto color cammello lascia intravedere la mia pelle chiara e infreddolita, lo spacco che si è creato per i mie larghi fianchi scopre le carnose cosce e le nere autoreggenti, tenute da un reggicalze di pizzo, labbra rosse, un perfetto trucco anni trenta, disposta a tutto per renderti felice.
Il mio taglio di capelli a caschetto incornicia un viso paffuto .

Finalmente apri, mi aspetti in jeans e camicia.

Sappiamo entrambi che la nostra è una semplice ripetitiva storia di sesso, ma adoro prepararmi con cura per te.

Mi avvio sulle scale contornate dalla pietra decorativa, ti sento dietro di me aspetto una tua mossa, prego nella mente che tu mi spinga contro il muro, mentre mi slacci il cappotto per guardare il mio corpo nudo

Nulla.

Arriviamo in sala, mi accomodo sul divano, non parlo, tu taci.

Poi finalmente ti avvicini sfiori le mie labbra con un tenero bacio.
Non capisco, non mi hai mai amato, non sei mai stato così delicato, cosa vuoi?
Il tuo cagnolino si avvicina, saltella e mi saluta, le solite feste, ormai mi conosce! se potesse parlare cosa racconterebbe!

Guardiamo un film, sappiamo entrambi che siamo al capolinea. La prova è, che appena esco da qui, scappo in discoteca per incontrare chi potrà darmi un futuro.
Tu sei solo una fantastica ripetitiva sfida da vincere.

Il mio pensiero è altrove, il tuo sguardo è distratto.

io vado! la mia voce decisa e anche un po' scazzata per la serata senza brividi, viene spenta dalla tua mano sulla bocca.

"Taci, ora giochiamo!"

Ordini secchi e precisi:
"Sdraiati!"
"Apri le gambe!"
"Chiudi gli occhi"
Ubbidisco perché non ti amo, ma scopi come nessun altro, sei abile maestro, sei disinibito, non giudichi le mie voglie, sei rude, forte e spietato ma protettivo e in certi momenti quasi paterno, sei mille uomini in uno.
Aspetto sdraiata sul tuo divano rosso, apro le gambe, chiudo gli occhi, sono completamente depilata, il mio grosso seno in vista, le braccia alzate dietro la testa.

Agiti la panna montata, sento la tua presenza vicino al mio seno, spruzzi due ricci sulla mia bocca, la lecchi, mi mordicchi.

Segni con la panna il sentiero del piacere, bocca, seno, ventre, ... un riccio arriva fino al clitoride

La tua voce dura, sprezzante in contrasto con la tua lingua calda. "Tieni gli occhi chiusi. preparati ad una nuova sensazione"

Sento la sua lingua ripassare sulla mia bocca, scendere sul mio collo, i brividi percorrono la mia schiena, un attimo di pausa, ti stacchi e subito ti sento nuovamente sul mio ventre ma ecco,
una piccola superfice ruvida percorre i miei capezzoli, ...asciutta, ruvida, piccola, veloce.

Sto per ritrarmi ma le tue mani mi tappano la bocca, mi sussurri " lasciati andare! Non giudicare! Vivi solo la sensazione che provi e che proverai"

Le piccole leccate insistono, la ruvidità di questa lingua è quasi dolorosa, ora dei piccoli aguzzi denti mi morsicano.

Riesco solo a dire il tuo cane... mi fermo.
Un attimo di timore, schifo e poi decido che farò anche questa esperienza.

Ora la lingua del mio amante è lontana, sento Rex spostarsi, arriva sulla mia figa. Che sensazione, che piacere, la panna è mista dei miei umori, la lecca voracemente, arriva alla pelle nuda, graffia, entra in profondità segue il riccio che arriva al mio buco chiuso, lecca, graffia come se volesse scavare, torna delicato, le dita del mio amante iniziano a muoversi sapientemente in un esperto ditalino.

La penetrazione del suo indice è seguita dalle veloci leccate del suo cane, il suo pollice trova facilmente la strada aperta dal piacere di un animale.

L' orgasmo è vicino.

Sento la mia schiena inarcarsi per offrire tutta me stesa ad entrambi.
Aumenta il loro ritmo, aumenta il mio respiro .

Vengo, vengo, vengo!!!!

Sfinita, incuriosita, incerta sulla mia scelta di essere stata al gioco, apro gli occhi.

Ti guardo, ti sorrido, passo la mia lingua sulla tua bocca, guardo il tuo uccello gonfio, la tua cappella rossa e bagnata.

Non ti rendo il piacere!

Mi reco in bagno, mi faccio una doccia, prendo il mio abito dalla borsa, un veloce filo di gloss sulle labbra ancora rosse dal piacere e gonfie dai tuoi baci.

Grazie della novità ora vado . Ciao

Esco e ti immagino con il tuo uccello nella mano mentre solo ti dai piacere con una sega rivivendo la nostra serata.
scritto il
2014-01-07
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