Sabrina tuttofare
di
uriziern
genere
incesti
Ciao a tutti!
Sono Sabrina e sono terribilmente porca, sono sposata con Giorgio e insieme condividiamo le nostre trasgressioni senza dubbi e paure e ne godiamo appieno.
Ci piace girare nudi per casa, ci piace la libertà senza nasconderci, questo ci da l'occasione per vedere subito l'eccitazione nell'altro, facciamo l'amore dove capita, dove si accende la passione, in camera ovviamente, in cucina, sul divano, in bagno insomma dapertutto basta godere!
Abbiamo anche un figlio adolescente, ho sempre avuto un desiderio nei suoi confronti, già da quando era piccolo, incesto! una cosa così trasgressiva, così fuori dai normali rapporti ma anche così dolce, nostro figlio, nato dal nostro amore.
Giorgio e io ci siamo sempre detti tutto e rispettati a vicenda, qualsiasi cosa uno dei due voleva provare la proponeva all'altro e se gli andava bene si faceva, altrimenti niente da fare, restava una fantasia, magari da sfogare scrivendo qualche racconto, ne abbiamo parlato e abbiamo deciso che nostro figlio doveva volerlo, non li avremmo mai imposto niente, e neanche volevamo condizionarlo, doveva volerlo anche lui e farcelo capire.
Anche lui come noi e' stato abituato a stare nudo in casa, abbiamo fatto e continuiamo a fare l'amore in sua presenza, non si e' mai scandalizzato o turbato, ne abbiamo parlato insieme, ci ha detto che lo considerava normale e che gli piaceva guardarci, che sentiva l'amore che provavamo l'uno per l'altra.
Fin da piccolino abbiamo risposto con sincerità e onestà alle sue domande, anche a quelle riguardanti il sesso, senza paura nè vergogna, perchè dire bugie? perchè insegnargli a dire la verità e poi mentirgli?
E' ancora vivo il ricordo di quando con candore mi ha chiesto cosa voleva dire farsi una sega, lo aveva sentito a scuola, ma non aveva capito, con dolcezza gli avevo raccontato che significava toccare in un modo particolare il pisello per raggiungere piacere, mi aveva guardato un pò stranito, dicendomi che non aveva compreso, cosa significa piacere mi chiese, mi resi conto che era un pò difficile da spiegare, quindi gli risposi che se voleva glielo avrei mostrato, mi fece cenno d'assenso con la testa, allora mi adoperai, siccome era nudo, era molto più facile, gli presi delicatamente il pisello con l'indice e il pollice, e iniziai a stimolarlo lentamente, sussurandogli:
-vedi Mario si comincia così piano piano, delicatamente, ricordati di avere sempre le mani pulite però-
-si mamma, e poi?-
-e poi si continua senza fretta, ti piace? cosa senti?-
-si, mi piace molto, e' bello, sento le tue dita morbide, non fermarti ti prego-
-non ne avevo intenzione tesoro- gli risposi sorridendo
Lentamente iniziò a crescere, lo guardavo rapita, probabilmente era una delle prime erezioni cosapevoli forse la prima in assoluto, ero orgogliosa, il mio bambino stava diventando grande:
-vedi come cresce? quello che stai provando e' eccitazione,la prima fase del piacere, per questo il pisello si gonfia, uuhh che bello che sta diventando!!!-
-e' bellissimo mamma, sei molto brava, lo fai anche a papà?-
-certo tesoro, anche a lui piace tanto-
-e a te piace?
-si moltissimo, dà piacere anche a me!-
Aveva raggiunto il massimo dell'erezione, non era niente male per la sua età, lo strinsi con tutta la mano assaporando il calore e la consistenza, inziai a fantasticare su quanto lungo e grosso sarebbe diventato:
-ti piace Mario, vuoi che continui?-
-mi piace sempre di più mamma, non smettere!-
Aveva lo sguardo fisso verso il basso, rapito dalla scoperta, dalla novità e dall'eccitazione, gli accarezzavo la testa, sussurandogli parole dolci, di quanto era bravo, di quanto mi faceva felice, di quanto era cresciuto, dalla punta aveva fatto capolino qualche gocciolina, stava per venire e lo avrebbe fatto nella mia mano, il pensiero mi stava eccittando, avrei voluto toccarmi anchio, condividere con lui, assieme a lui, il suo primo orgasmo:
-vedi come si bagna la punta? tra un pò arriverà la seconda e ultima fase del piacere, quella più bella-
-e cosa succederà?-
-vedrai tesoro, non ti preoccupare-
Subito dopo venne, ricorderò sempre le sue parole:
-Sento qualcosa mamma, caldo, ohhhhhh, che bello! ancora ancora!-
La punta si riempì di liquido biancastro,Mario socchiuse gli occhi e aprì la bocca gemendo e godendosi il momento, continuai a masturbarlo, baciandolo sulle guancie:
-visto tesoro? sei venuto, si dice così quando ti masturbi ed esce il liquido, e' quello che si chiama sperma-
-davvero? pensavo fosse pipì!-
-no tesoro, quando diventerai più grande, sarà più vischioso e inoltre inizierai a fare degli spruzzi-
-come degli spruzzi?-
-spruzzi amore, schizzi di sperma, quando il pisello e' dentro la vagina, gli spermatozoi vengono schizzati fuori, così riescono a raggiungere l'ovulo per fecondarlo, ti ricordi che te lo abbiamo già spiegato?
-ah e' vero, me ne ero scordato-
-allora com'e' stato? sono stata brava?-
-e' stato bellissimo veramente, potrò rifarlo?
-si certo, ora che hai capito-
-e quante volte?-
-quante vuoi, non c'e' un limite, se ti va fallo! ora vatti a lavare, ricordati la pulizia sempre!
-si certo mamma, grazie grazie ancora-
Lo guardai allontanarsi, poi mi alzai anchio e corsi nell'altro bagno a dare sollievo alla mia intimità, così lucida e bisognosa di attenzioni.
Con il passare degli anni e' diventato un bel ragazzo, l'episodio non si e' più presentato, semplicemente faceva da solo senza imbarazzo, poi mi sono accorta delle sue attenzioni, guardava con voglia i miei seni e la mia passerina sempre ben depilata, in mia presenza aveva sempre il pisello diritto, umido, ogni tanto colava, io lo guardavo sorridendo amorevolmente, gli dicevo soltanto:
-hai bisogno di svuotarti tesoro, non fa bene tenere tutto dentro-
Ovviamente non gli ho mai condannato le masturbazioni, anzi l'ho sempre incoraggiato, si sa come sono i maschietti!
In più di un'occasione e' capitato che lo facesse in mia presenza, l'ho rassicurato che non mi dava fastidio anzi! l'ho osservato venire, con la sua irruenza giovanile, densi fiotti cremosi e così tanti, più di una volta li avrei voluto raccogliere dentro la mia bocca, ma mi sono sempre trattentuta non per vergogna ma per rispetto per lui, se me lo avesse chiesto non avrei esitato a prenderlo per succhiarlo e farlo godere, era diventata una prassi assolutamente normale, se voleva poteva toccarsi e venire dove voleva, sul tavolo, per terra, una volta schizzò sul vetro della porta della veranda, ci mettemmo a osservare i rivoli scendere ridendo assieme.
Naturalmente mio marito era a conoscenza di tutto, una volta successe che rientrando a casa vide nostro figlio masturbarsi sul divano, si spogliò al volo e si sedette affianco a lui, il pisello duro, gli disse con tranquillità:
-posso anchio?-
-certo pà, fai pure-
Io li guardavo toccarsi e loro guardavano me, avrei voluto inginocchiarmi tra loro, toccarmi anchio, e venire magari nel loro stesso istante, farmi annaffiare dal loro nettare, sentirlo bagnare e scivolare sul mio corpo, assaporarne il profumo e assaggiare i loro gusti, ma non volevo interromperli in un momento che era loro.
Fremevo nel vedere i loro sguardi su di me, vogliosi del mio corpo, in particolare nostro figlio, era come ipnotizzato, mi guardava in maniera lussuriosa, forse avrebbe voluto baciarmi, leccarmi o forse semplicemente scoparmi di brutto, ma anchio ero rapita da loro, le loro mani che impugnavano quei bastoni di carne, che pestavano con foga, per accelerare la venuta di un orgasmo liberatorio, a un certo punto Giorgio guardò Matteo dicendogli:
-facciamo una gara, ti va? vediamo chi schizza più lontano-
-va bene pà- rispose ridendo
Passarono pochi minuti, vennero all'unisono, tra grugniti e sospiri, Giorgio soddisfatto mi guardò facendomi l'occhiolino:
-Ti va di fare da giudice?-
-certo, magari-
-Secondo te chi ha vinto?
Mi avvicinai un pò a vedere le striature sul pavimento, nostro figlio, data la giovane età, aveva schizzato più lontano, il primo fiotto era arrivato a quasi due metri da lui, Giorgio invece era stato come una fontanella, davanti a lui si era formata una bella chiazza di sperma fresco.
-mmmh, direi che siete pari! Matteo e' arrivato più lontano ma tu Giorgio hai fatto veramente un lago-
-si, ma la gara era a chi arrivava più lontano quindi...- obiettò nostro figlio
-hai ragione, ti dichiaro vincitore-
-evvai, ti ho stracciato pà-
-uff, va bene, ma solo perchè ero stanco, ora fila a lavarti-
Appena vidi chiudere la porta del bagno, mi tuffai ai piedi di Giorgio, svelta gli imboccai il pisello che si stava sgonfiando, lo feci entrare tutto nella mia calda e golosa bocca, succhiandolo selvaggiamente con il perverso duplice scopo di pulirlo con la mia lingua e di gustarmi i resti del suo orgasmo, lo sfilai e glielo strizzai, feci uscire l'ultima goccia del suo piacere, mugolando la leccai ingoiandola avida:
-voglio assaggiare quella di Matteo adesso-
-vai tesoro, bevila tutta, penso che ti piacerà-
Abbassai la testa sul pavimento e con la lingua mi misi a raccogliere tutta quella che potevo, era divina, il suo gusto giovane mi faceva girare la testa, mi bagnai alla prima leccata, istintivamente iniziai a toccarmi con foga, e più ne prendevo e più mi toccavo, ormai mi stavo sbattendo velocemente senza ritegno, pulii il pavimento come una brava scolaretta, ero fuori di me dall'eccitazione:
-aaah che buonaaaa, ne voglio ancoraaaaa-
-amore, c'e' tutta la mia che ti aspetta-
-siiiii, bevo anche tutta la tua, voglio sentirmi saziaaaaa, la voglioooo-
Così dicendo mi tuffai sulla sua, lappando come una cagnetta ingorda, Giorgio si alzò avvicinandosi:
-aspetta che ti aiuto-
Si mise dietro, due dita scivolarono dentro di me, in quel lago che mi trovavo tra le gambe, sentivo i miei umori colare lenti a bagnarmi le cosce, si imposessò del mio clitoride leccandolo con foga, più mi leccava lui più leccavo io, bisognosa di quel nettare:
-daiiii, mi fai venireeee, cosiiii-
-dai vieni, godi-
-siiiii-
Raccolsi le ultime chiazze e le tenni in bocca, aspettando l'orgasmo per ingoiarle, mugugnando come impazzita:
-mhhhhh-
L'orgasmo arrivò potente e squassante, inarcai la schiena, mi strinsi forte il seno e ingoiai, come se quel nettare potesse spegnere il fuoco che ardeva dentro di me, mi sfogai completamente biascicando sottovoce:
-vengooooo-
Poi mi calmai, sudata e tremante, brividi mi percorrevano la schiena, seguiti da ondate di calore, Giorgio mi stava ancora baciando con calma e delicatezza in attesa del mio rilassamento, mi girai verso di lui, lo abbracciai, lo baciai dolcemente:
-ora che l'ho assaggiato, lo voglio sentire dentro amore!-
-sei veramente porca, ti amo! come hai intenzione di fare?-
-pensavo di entrare mentre si fa la doccia, magari con una scusa, poi inventerò qualcosa-
-non dovrai faticare molto mi sa, hai notato come ti guarda? e' quasi sempre diritto quando ti sta vicino-
-già,impossibile non notarlo, per questo penso sia arrivata l'ora di provare-
-poi mi racconterai tutto vero?-
-ti chiamerò subito dopo averlo fatto, tranquillo-
-ti amo-
-anchio-
P.s. racconto di parziale fantasia, alcuni particolari mi sono stati raccontati da una coppia, il resto e' farina del mio sacco.
uriziern@gmail.com
Scrivete! se vi va!
Sono Sabrina e sono terribilmente porca, sono sposata con Giorgio e insieme condividiamo le nostre trasgressioni senza dubbi e paure e ne godiamo appieno.
Ci piace girare nudi per casa, ci piace la libertà senza nasconderci, questo ci da l'occasione per vedere subito l'eccitazione nell'altro, facciamo l'amore dove capita, dove si accende la passione, in camera ovviamente, in cucina, sul divano, in bagno insomma dapertutto basta godere!
Abbiamo anche un figlio adolescente, ho sempre avuto un desiderio nei suoi confronti, già da quando era piccolo, incesto! una cosa così trasgressiva, così fuori dai normali rapporti ma anche così dolce, nostro figlio, nato dal nostro amore.
Giorgio e io ci siamo sempre detti tutto e rispettati a vicenda, qualsiasi cosa uno dei due voleva provare la proponeva all'altro e se gli andava bene si faceva, altrimenti niente da fare, restava una fantasia, magari da sfogare scrivendo qualche racconto, ne abbiamo parlato e abbiamo deciso che nostro figlio doveva volerlo, non li avremmo mai imposto niente, e neanche volevamo condizionarlo, doveva volerlo anche lui e farcelo capire.
Anche lui come noi e' stato abituato a stare nudo in casa, abbiamo fatto e continuiamo a fare l'amore in sua presenza, non si e' mai scandalizzato o turbato, ne abbiamo parlato insieme, ci ha detto che lo considerava normale e che gli piaceva guardarci, che sentiva l'amore che provavamo l'uno per l'altra.
Fin da piccolino abbiamo risposto con sincerità e onestà alle sue domande, anche a quelle riguardanti il sesso, senza paura nè vergogna, perchè dire bugie? perchè insegnargli a dire la verità e poi mentirgli?
E' ancora vivo il ricordo di quando con candore mi ha chiesto cosa voleva dire farsi una sega, lo aveva sentito a scuola, ma non aveva capito, con dolcezza gli avevo raccontato che significava toccare in un modo particolare il pisello per raggiungere piacere, mi aveva guardato un pò stranito, dicendomi che non aveva compreso, cosa significa piacere mi chiese, mi resi conto che era un pò difficile da spiegare, quindi gli risposi che se voleva glielo avrei mostrato, mi fece cenno d'assenso con la testa, allora mi adoperai, siccome era nudo, era molto più facile, gli presi delicatamente il pisello con l'indice e il pollice, e iniziai a stimolarlo lentamente, sussurandogli:
-vedi Mario si comincia così piano piano, delicatamente, ricordati di avere sempre le mani pulite però-
-si mamma, e poi?-
-e poi si continua senza fretta, ti piace? cosa senti?-
-si, mi piace molto, e' bello, sento le tue dita morbide, non fermarti ti prego-
-non ne avevo intenzione tesoro- gli risposi sorridendo
Lentamente iniziò a crescere, lo guardavo rapita, probabilmente era una delle prime erezioni cosapevoli forse la prima in assoluto, ero orgogliosa, il mio bambino stava diventando grande:
-vedi come cresce? quello che stai provando e' eccitazione,la prima fase del piacere, per questo il pisello si gonfia, uuhh che bello che sta diventando!!!-
-e' bellissimo mamma, sei molto brava, lo fai anche a papà?-
-certo tesoro, anche a lui piace tanto-
-e a te piace?
-si moltissimo, dà piacere anche a me!-
Aveva raggiunto il massimo dell'erezione, non era niente male per la sua età, lo strinsi con tutta la mano assaporando il calore e la consistenza, inziai a fantasticare su quanto lungo e grosso sarebbe diventato:
-ti piace Mario, vuoi che continui?-
-mi piace sempre di più mamma, non smettere!-
Aveva lo sguardo fisso verso il basso, rapito dalla scoperta, dalla novità e dall'eccitazione, gli accarezzavo la testa, sussurandogli parole dolci, di quanto era bravo, di quanto mi faceva felice, di quanto era cresciuto, dalla punta aveva fatto capolino qualche gocciolina, stava per venire e lo avrebbe fatto nella mia mano, il pensiero mi stava eccittando, avrei voluto toccarmi anchio, condividere con lui, assieme a lui, il suo primo orgasmo:
-vedi come si bagna la punta? tra un pò arriverà la seconda e ultima fase del piacere, quella più bella-
-e cosa succederà?-
-vedrai tesoro, non ti preoccupare-
Subito dopo venne, ricorderò sempre le sue parole:
-Sento qualcosa mamma, caldo, ohhhhhh, che bello! ancora ancora!-
La punta si riempì di liquido biancastro,Mario socchiuse gli occhi e aprì la bocca gemendo e godendosi il momento, continuai a masturbarlo, baciandolo sulle guancie:
-visto tesoro? sei venuto, si dice così quando ti masturbi ed esce il liquido, e' quello che si chiama sperma-
-davvero? pensavo fosse pipì!-
-no tesoro, quando diventerai più grande, sarà più vischioso e inoltre inizierai a fare degli spruzzi-
-come degli spruzzi?-
-spruzzi amore, schizzi di sperma, quando il pisello e' dentro la vagina, gli spermatozoi vengono schizzati fuori, così riescono a raggiungere l'ovulo per fecondarlo, ti ricordi che te lo abbiamo già spiegato?
-ah e' vero, me ne ero scordato-
-allora com'e' stato? sono stata brava?-
-e' stato bellissimo veramente, potrò rifarlo?
-si certo, ora che hai capito-
-e quante volte?-
-quante vuoi, non c'e' un limite, se ti va fallo! ora vatti a lavare, ricordati la pulizia sempre!
-si certo mamma, grazie grazie ancora-
Lo guardai allontanarsi, poi mi alzai anchio e corsi nell'altro bagno a dare sollievo alla mia intimità, così lucida e bisognosa di attenzioni.
Con il passare degli anni e' diventato un bel ragazzo, l'episodio non si e' più presentato, semplicemente faceva da solo senza imbarazzo, poi mi sono accorta delle sue attenzioni, guardava con voglia i miei seni e la mia passerina sempre ben depilata, in mia presenza aveva sempre il pisello diritto, umido, ogni tanto colava, io lo guardavo sorridendo amorevolmente, gli dicevo soltanto:
-hai bisogno di svuotarti tesoro, non fa bene tenere tutto dentro-
Ovviamente non gli ho mai condannato le masturbazioni, anzi l'ho sempre incoraggiato, si sa come sono i maschietti!
In più di un'occasione e' capitato che lo facesse in mia presenza, l'ho rassicurato che non mi dava fastidio anzi! l'ho osservato venire, con la sua irruenza giovanile, densi fiotti cremosi e così tanti, più di una volta li avrei voluto raccogliere dentro la mia bocca, ma mi sono sempre trattentuta non per vergogna ma per rispetto per lui, se me lo avesse chiesto non avrei esitato a prenderlo per succhiarlo e farlo godere, era diventata una prassi assolutamente normale, se voleva poteva toccarsi e venire dove voleva, sul tavolo, per terra, una volta schizzò sul vetro della porta della veranda, ci mettemmo a osservare i rivoli scendere ridendo assieme.
Naturalmente mio marito era a conoscenza di tutto, una volta successe che rientrando a casa vide nostro figlio masturbarsi sul divano, si spogliò al volo e si sedette affianco a lui, il pisello duro, gli disse con tranquillità:
-posso anchio?-
-certo pà, fai pure-
Io li guardavo toccarsi e loro guardavano me, avrei voluto inginocchiarmi tra loro, toccarmi anchio, e venire magari nel loro stesso istante, farmi annaffiare dal loro nettare, sentirlo bagnare e scivolare sul mio corpo, assaporarne il profumo e assaggiare i loro gusti, ma non volevo interromperli in un momento che era loro.
Fremevo nel vedere i loro sguardi su di me, vogliosi del mio corpo, in particolare nostro figlio, era come ipnotizzato, mi guardava in maniera lussuriosa, forse avrebbe voluto baciarmi, leccarmi o forse semplicemente scoparmi di brutto, ma anchio ero rapita da loro, le loro mani che impugnavano quei bastoni di carne, che pestavano con foga, per accelerare la venuta di un orgasmo liberatorio, a un certo punto Giorgio guardò Matteo dicendogli:
-facciamo una gara, ti va? vediamo chi schizza più lontano-
-va bene pà- rispose ridendo
Passarono pochi minuti, vennero all'unisono, tra grugniti e sospiri, Giorgio soddisfatto mi guardò facendomi l'occhiolino:
-Ti va di fare da giudice?-
-certo, magari-
-Secondo te chi ha vinto?
Mi avvicinai un pò a vedere le striature sul pavimento, nostro figlio, data la giovane età, aveva schizzato più lontano, il primo fiotto era arrivato a quasi due metri da lui, Giorgio invece era stato come una fontanella, davanti a lui si era formata una bella chiazza di sperma fresco.
-mmmh, direi che siete pari! Matteo e' arrivato più lontano ma tu Giorgio hai fatto veramente un lago-
-si, ma la gara era a chi arrivava più lontano quindi...- obiettò nostro figlio
-hai ragione, ti dichiaro vincitore-
-evvai, ti ho stracciato pà-
-uff, va bene, ma solo perchè ero stanco, ora fila a lavarti-
Appena vidi chiudere la porta del bagno, mi tuffai ai piedi di Giorgio, svelta gli imboccai il pisello che si stava sgonfiando, lo feci entrare tutto nella mia calda e golosa bocca, succhiandolo selvaggiamente con il perverso duplice scopo di pulirlo con la mia lingua e di gustarmi i resti del suo orgasmo, lo sfilai e glielo strizzai, feci uscire l'ultima goccia del suo piacere, mugolando la leccai ingoiandola avida:
-voglio assaggiare quella di Matteo adesso-
-vai tesoro, bevila tutta, penso che ti piacerà-
Abbassai la testa sul pavimento e con la lingua mi misi a raccogliere tutta quella che potevo, era divina, il suo gusto giovane mi faceva girare la testa, mi bagnai alla prima leccata, istintivamente iniziai a toccarmi con foga, e più ne prendevo e più mi toccavo, ormai mi stavo sbattendo velocemente senza ritegno, pulii il pavimento come una brava scolaretta, ero fuori di me dall'eccitazione:
-aaah che buonaaaa, ne voglio ancoraaaaa-
-amore, c'e' tutta la mia che ti aspetta-
-siiiii, bevo anche tutta la tua, voglio sentirmi saziaaaaa, la voglioooo-
Così dicendo mi tuffai sulla sua, lappando come una cagnetta ingorda, Giorgio si alzò avvicinandosi:
-aspetta che ti aiuto-
Si mise dietro, due dita scivolarono dentro di me, in quel lago che mi trovavo tra le gambe, sentivo i miei umori colare lenti a bagnarmi le cosce, si imposessò del mio clitoride leccandolo con foga, più mi leccava lui più leccavo io, bisognosa di quel nettare:
-daiiii, mi fai venireeee, cosiiii-
-dai vieni, godi-
-siiiii-
Raccolsi le ultime chiazze e le tenni in bocca, aspettando l'orgasmo per ingoiarle, mugugnando come impazzita:
-mhhhhh-
L'orgasmo arrivò potente e squassante, inarcai la schiena, mi strinsi forte il seno e ingoiai, come se quel nettare potesse spegnere il fuoco che ardeva dentro di me, mi sfogai completamente biascicando sottovoce:
-vengooooo-
Poi mi calmai, sudata e tremante, brividi mi percorrevano la schiena, seguiti da ondate di calore, Giorgio mi stava ancora baciando con calma e delicatezza in attesa del mio rilassamento, mi girai verso di lui, lo abbracciai, lo baciai dolcemente:
-ora che l'ho assaggiato, lo voglio sentire dentro amore!-
-sei veramente porca, ti amo! come hai intenzione di fare?-
-pensavo di entrare mentre si fa la doccia, magari con una scusa, poi inventerò qualcosa-
-non dovrai faticare molto mi sa, hai notato come ti guarda? e' quasi sempre diritto quando ti sta vicino-
-già,impossibile non notarlo, per questo penso sia arrivata l'ora di provare-
-poi mi racconterai tutto vero?-
-ti chiamerò subito dopo averlo fatto, tranquillo-
-ti amo-
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