La saga di Benedetta 4

di
genere
incesti

Attenzione:racconto di sola fantasia!

Passarono alcuni giorni tranquilli, Luigi ogni tanto le ricordava la promessa, lei sorrideva e gli rispondeva:
-presto, non avere fretta, devo trovare l'occasione-
Si presentò l'indomani, Gianni rientrò dal lavoro su di giri, la baciò e le palpò il culetto, sussurandole all'orecchio:
-stasera sei mia!
-mmmh, non vedo l'ora!-
La serata volò via, tra giochi di sguardi, lei e il marito, il figlio e lei, tutti aspettavano di andare a letto impazienti, finalmente arrivò l'ora, Luigi salutò, Benedetta gli sussurrò:
-resta sveglio!-
Dopo una decina di minuti disse al marito:
-basta! ne ho voglia, vai in bagno, datti una sciacquata e aspettami sul letto-
Lo disse accarezzandogli il pisello da sopra i vestiti, lei andò in bagno, si rinfrescò e andò verso la camera del figlio, era sveglio e impaziente:
-sei pronto?-
-certo, guarda-
Dal pigiama si notava l'erezione e una macchiolina, era già carico, Benedetta aveva pensato a tutto, tenendo la porta socchiusa si riusciva a vedere una parte del letto riflessa nello specchio laterale della cassettiera, tutto stava nel restare in quella zona:
-aspetta che sono entrata, dopo una paio di minuti avvicinati in silenzio alla porta, la lascerò socchiusa-
-ok grazie mamma, non vedo l'ora-
-goditi lo spettacolo- Gli disse accarezzandoglielo
La donna si diresse verso la sua camera, la luce del comodino era accesa, la camera era leggermente illuminata, perfetto si disse, Gianni era disteso sul letto, il pene eretto, se lo toccava lentamente:
-mmmmh, sei già pronto, chiudi gli occhi amore-
Aspettò un secondo poi accostò la porta, si avvicinò al letto gettando per terra i vestiti, nuda si avvicinò
-tieni sempre gli occhi chiusi mi raccomando! stasera comando io!-
-mmh, si mi piace quando fai la padrona-
Lo fece sedere sul letto, nella posizione perfetta per essere vista, si inginocchiò davanti a lui, il glande era umido e la invitava a succhiarlo, lei iniziò senza fretta, piccoli bacetti sui testicoli, risalì l'asta dura e eretta lentamente, raggiunse la punta, la baciò assaporando il liquido:
-ti farò impazzire!-
-oh si lo spero!-
Tirò fuori la lingua e stuzzicò la piccola fessura, ricca fonte di piacere, scese sulla piccola zona sensibile sotto il filetto
-ohhhh, così, che lingua!-
Girò un po' la testa per vedere se Luigi era arrivato, intravide un'ombra, contenta si eccitò, sapere che era guardata sortì l'effetto di accendere la sua lussuria:
-ti piace? ti piace come lo lecco?-
-si si, non fermarti!-
-non ne avevo intenzione! dimmi che sono la migliore! che quello che faccio non te l'ha mai fatto nessun altra-
-oh si, sei stupenda, sei la migliore in assoluto, nessuna l'ho mai leccato come fai tu, sei porca amore!-
-non basta, dimmi che sono la più porca!
-ahhhh, sei la più porca, la più porca di tutte!-
-ora ti faccio andare fuori di testa-
-ooooh-
Benedetta lo prese in bocca, lentamente lo ingoiò tutto, lo sentì arrivare alla gola, si fermò e si rilassò, respirava con il naso, nel tentativo di prenderlo tutto, sforzò e si avvicinò al pube, con la punta del naso lo sfiorava, la saliva iniziò a colare fuori dalla bocca,lenti rivoli le attraversarono il mento, tuffandosi sul petto, con una mano li raccolse e se li spalmò sui seni, spinse ancora e raggiunse l'obiettivo, il naso era schiacciato contro di lui, la bava colava copiosamente:
-aaahhhh, l'hai preso tutto, sento la tua golaaaa-
Lentamente iniziò a sfilarlo, lo lascio libero, mentre sputava altra saliva sul suo corpo, spalmandola, si girò verso la porta, tirò fuori la lingua e mimò una leccata, la porta ondeggiò leggermente e si aprì ancora un po', adesso vedeva distintamente il figlio con il suo pisello in mano che si masturbava lentamente, non riusciva a scorgerlo in viso ma se lo immaginava, gli inviò un bacio e tornò a dedicarsi al marito, riprese il pisello in bocca, e iniziò a pomparlo, producendo dei versi osceni, versi che la eccitavano particolarmente, più rumore faceva più porca si sentiva.
Iniziò a toccarsi per aumentare la sua eccitazione e la lubrificazione, presto sarebbe montata sopra a quel bastone di carne, lo ingoiò a fondo ancora un paio di volte, sperava che il marito resistesse per darle la sua bella razione.
Smise di succhiarlo e con la lingua salì sulla sua pancia, gli succhiò i capezzoli, poi il collo, lo baciò con la lingua, appassionatamente:
-stenditi!-
Fece distendere l'uomo quasi ai bordi del letto, in maniera che fossero visibili entrambi, si mise sopra di lui dandogli le spalle, la sua voglia all'altezza del viso:
-lecca!-
Scese verso il suo sesso, ricominciò a tormentarlo con la lingua, da quella posizione poteva vedere la porta e la figura seminascosta, la mano percorreva con lentezza il giovane sesso, nell'altra teneva un reggiseno, le sarebbe piaciuto prenderlo in bocca, avere i due piselli a portata, baciarli e succhiarli entrambi, iniziò a colare umori, il marito era molto bravo, la passione ribolliva dentro di lei, si contorceva agitando il bacino, mugolava di non smettere:
-non fermarti,lo senti come sono calda e bagnata?-
-oh si, sei un lago amore, cos'è successo per eccitarti-
Sapessi pensò Benedetta, ma rispose:
-tu, ho voglia di te!-
Si alzò, si mise a cavalcioni sopra di lui, lo prese in mano, avvicinò la punta, scese lentamente:
-ohhhhh cosiiiii!-
Lo accolse tutto dentro di lei, che sensazione fantastica, la riempiva completamente, aveva sempre pensato che il suo pene fosse perfetto per la sua vagina, si fermò ad assaporarlo così, chiuse gli occhi, si accarezzò i seni languidamente, si immaginava il figlio, le sensazioni che poteva provare a vederli, quello che avrebbe voluto fare, cosa avrebbe voluto lei, poi dolcemente iniziò a muoversi, senza fretta, con calma, godendo dei stimoli che le arrivavano alla testa, aprì gli occhi in direzione della porta, nulla era cambiato, lo stesso movimento lento ma inesorabile che lo avrebbe portato a godere guardando i suoi genitori fare l'amore.
Benedetta aprì la bocca, si passava la lingua sulle labbra, si accarezzava i seni e strizzava forte i capezzoli, quel mix di sensazioni la faceva impazzire, guardò verso il basso, il pene scomparire dentro di lei, accarezzò il bottoncino, poi lo pizzicò:
-mmmhhh, e' bellissimo-
-tu sei bellissima, continua dai-
Il marito le cingeva i fianchi assecondandola nel movimento, si girò a guardarlo, aveva ancora gli occhi chiusi, si abbassò in avanti, appoggiò le mani sulle sue gambe e aumentò il ritmo, la stanza si riempì di inequivocabili rumori, era musica per le sue orecchie e per quelle del figlio, avrebbe apprezzato? ero sicura di sì, fissò la porta, lo sguardo languido, la bocca aperta dalla passione, stava arrivando al limite, e anche il marito pensava, era ancora duro dopo tutto quello che gli aveva fatto, lentamente si abbassò all'indietro, cercò di non sfilarlo da lei, a fatica riposizionò le gambe, era sdraiata su di lui, la schiena sul suo petto, aperta allo sguardo di Luigi, girò la testa per baciare Gianni:
-finisci tu, fammi venire, veniamo insieme dai!-
-si amore, tutto quello che vuoi-
Il marito iniziò a spingere con foga, la giusta velocità e possenza, entrambi non gradivano il ritmo forsennato, tipico dei film porno, lei lo incitava, lo sguardo fisso sulla porta:
-dai, così spingi, che lo sento tutto-
-si, ti faccio venire-
Era in balia del maschio e dei suoi colpi, distesa su di lui inerme, aspettava l'orgasmo che presto sarebbe salito, una mano sul seno l'altra sul clitoride, a massaggiare, a tirare e strizzare, all'improvviso esclamò:
-sto per godere! tu?-
-aspetta! ci sono quasi-
Iniziò a respirare lentamente per ritardare l'orgasmo, sbirciò in direzione la porta, vedeva il suo reggiseno posizionato verso le parti basse del ragazzo e un frenetico movimento, anche lui sta per venire, ci sta aspettando si disse, la voce del marito richiamò la sua attenzione:
-ci sono! vengo! anche tu dai!
Appena sentì il primo schizzo dentro di lei, esplose in un orgasmo travolgente, cacciò un urlo liberatorio:
-aaaaaaaaaaah-
Subito la mano di Gianni le tappò la bocca, nel tentativo di soffocare i gemiti:
-mmmmmmmmh-
Sentiva il suo uomo scaricarsi dentro di lei, brividi la percorsero e iniziò a agitarsi, un braccio la strinse forte per tenerla stretta, venne come poche volte, forse fu la migliore, ma che importava? godeva, e assieme a lei il marito e il figlio, questo la faceva impazzire di piacere, un triangolo dove tutti godevano degli altri.
Aspettò con calma la fine della tempesta, la sua e quello del marito, con mano bloccò l'uscita del liquido dal suo corpo, si girò verso di lui a baciarlo:
-è stato fantastico amore!-
-oh si, incredibile, ma cosa avevi?-
-mhh, tanta voglia di te!-
Scese a ripulirgli il pisello che andava sgonfiandosi lentamente, buttò l'occhio sulla porta ma non vide più l'ombra, che peccato! si perde i titoli di coda, si disse, ridendo mentalmente, si alzò a cavalcioni, tolse la mano,iniziò a far colare sulla pancia il prelibato nettare, osservando l'uomo:
-oh si, sei veramente una porca, mi piace!-
-lo faccio perché piace anche a te, porco!-
-Non ci credo, lo fai perché piace anche a te-
-mmmmh, si hai ragione, mi piace, mmmmh che porci che siamo-
Si frugò l'intimità alla ricerca del suo seme, lo assaporò, si chinò a raccoglierlo con la lingua dalla pancia, guardandolo e godendo dei suoi sguardi,leccò con cura, ogni goccia, ogni striatura bianca, soddisfatta, con la pancia riscaldata dal quel sublime nettare, si avvicinò a lui abbracciandolo e assaporando il calore del suo corpo, iniziarono a parlottare sottovoce, finché il marito all'improvviso le chiese:
-hai parlato Con Luigi?-
-di cosa?-
-beh non ti ricordi? li volevi fare un discorsetto.... di sesso!-
-ah già, si ci ho parlato, anzi parliamo ogni giorno-
-ah bene, e di cosa parlate?-
-di sesso ovvio!-
-gli hai spiegato come nascono i bambini?
-ma sei scemo? e' quasi un uomo, gli ho detto come metterlo dentro a una donna, come procurarle piacere, come toccarla e leccarla...
-cosa? e lui?
-Luigi ascolta, fa un sacco di domande, e si eccita-
-come si eccita?-
-eh gli viene duro, noto la sua erezione-
-guardi il pisello a nostro figlio?-
-beh e' estate, con i pantaloncini e' impossibile non notarla e poi e' messo bene sai?-
-ma sei veramente una porca!-
-io? e a te che ti sta tornando duro? porco!-
-hai ragione, mi sono eccitato ad ascoltarti, ti va un altro giro?
-Lo speravo amore!-

uriziern@gmail.com Scrivete! se vi va!
scritto il
2017-11-17
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