Il mio corpo per mio padre
di
MIRCA
genere
incesti
Parlare della mia esperienza in un sito, con sconosciute, magari vedere le mie confessioni illustrate, mi aiuta a prendere le distanze da una situazione comunque forte. E, perché no, mi eccita pure.
Allora, ricapitoliamo, mi chiamo Mirca, ho 23 anni e da qualche tempo ho rapporti completi con mio padre. Sia io che lui sappiamo che è una situazione difficile, ma non possiamo farne a meno. Lui mi ha confessato di desiderare il mio corpo da molti anni, ma allora, per ovvi motivi, non si poteva.
Poi, come ho già raccontato, è successo. Lo desidero, desidero le sue mani sui miei seni e il suo cazzo. Scusate le parole crude, ma non desidero altro che dargli il mio corpo. Lui ha dei forti sensi di colpa, anche io, ho cercato di dimenticarlo, di fare l’amore sempre più spesso col mio ragazzo, ma fare l’amore con Mauro, da quando lo faccio con mio padre, è parecchio noioso.
Qualche tempo dopo la nostra prima volta, lui è rimasto in ufficio a fare gli straordinari. (da quando e’ successo lo fa sempre piu’ spesso, cerca di stare spesso fuori casa) L'ho raggiunto per portargli qualcosa da mangiare, e davvero mi ero promessa di chiudere questa storia.Il suo ufficio era in penombra, non c’era nessuno nel palazzo che è composto da soli uffici. Sono entrata e lui mi ha abbracciato, ma presto l’abbraccio è diventato più audace e ci bacevamo in bocca. Lui diceva
- “No dai, Mirca, non si può"
ma intanto non mi lasciava e avevo già la sua mano tra le cosce.
Mi toccava ovunque, poi mi ha aperto i jeans e carezzata da sopra gli slip. Io ero già fradicia. Lui continuava a masturbarmi da sopra la stoffa che era già bagnata. Poi si è fermato all’improvviso
- “No, non si puo’ avevamo giurato che non sarebbe successo più”
Io non capivo piu’ nulla dalla voglia.
Lo desideravo anche se era mio padre, volevo quell’uomo che toccandomi da sopra gli slip mi ha quasi portata all’orgasmo. Lui, aveva il viso stravolto si è buttato sulla poltrona e carezzandosi da sopra i pantaloni con una voce che non sembrava sua mi ha detto:
- “Spogliati Mirca, ti voglio vedere nuda. Voglio gustare il tuo corpo con calma, ma solo guardare”
Io avrei fatto qualunque cosa, desideravo sentire il suo cazzo fino nell’utero. Mi sono levata tutto e sono rimasta nuda davanti a mio padre. Lui si accarezzava e quando ho fatto per andare verso di lui mi ha respinta.
- “No Mirca, cammina avanti e indietro, fatti solo vedere bene”
Dalla voglia facevo fatica a camminare.Lui mi ha puntato la luce della scrivania fra le cosce, proprio sul sesso.
Il giorno prima mi ero depilata completamente, al mio ragazzo piace, e ogni tanto lo faccio, ma non immaginavo che mio padre apprezzava così.
- “Hai la passerina depilata, uhm, sembra quella di una ragazzina vergine”
e intanto continuava a puntarmi la luce lì.
- “Adesso siedieti sul divanetto!”
io volevo andare da lui, ma mi ha gridato
- "Fai quello che ti dico, siediti sul divano e apri le gambe”
ho puntato il talloni sul divano e spalancato le coscie. Lui ha fatto scivolare la sedia fino a venirmi vicino e mi aveva lasciato la lampada puntata li, sentivo il caldo.
Si è aperto i pantaloni e iniziato a masturbarsi, poi, con una voce che non sembrava nemmeno sua diceva ansimando:
- “Toccati Mirca, toccati le tette, dai Mirca, toccati, fa vedere a tuo padre quanto sei puttana”
Io mi accarezzavo il clitoride e poi mi penetravo con forza con due dita avanti e indietro.
Lui era eccitatissimo, aveva la camicia appiccicata di sudore.
- “Dai Mirca, dai dai dai dai, di che sei una puttana, di che hai scopato con tuo padre dai!”
- “Sì, sono una puttana, ho scopato con mio padre!Lui si e’ alzato e’ venuto verso di me, con il membro eretto.
Lo teneva vicino al mio viso.
- “Di cosa sei Mirca”
- “Una puttana”
- “Ripetilo!!”
- “Una puttana!”
- “Ripetilo ancora più forte!!!”
- “UNA GRANDISSIMA PUTTANA”
- “...e quale è la cosa che vuoi più di tutto?”
- “IL CAZZO DI MIO PADREEE!”
In quel momento lui non ha più saputo resistere ed è venuto sul mio seno.
Il suo bacino era scosso da spasimi e il suo membro, vicino mi ha praticamente inondato il seno e la pancia. Io lo desideravo, ora più che mai, ma lui, tornato in sé dopo l’orgasmo mi ha respinta.
In macchina, non abbiamo fatto parola, ma secondo me, anche se, quella volta non abbiamo avuto un rapporto completo, siamo stati lo stesso uno dell’altra.
Allora, ricapitoliamo, mi chiamo Mirca, ho 23 anni e da qualche tempo ho rapporti completi con mio padre. Sia io che lui sappiamo che è una situazione difficile, ma non possiamo farne a meno. Lui mi ha confessato di desiderare il mio corpo da molti anni, ma allora, per ovvi motivi, non si poteva.
Poi, come ho già raccontato, è successo. Lo desidero, desidero le sue mani sui miei seni e il suo cazzo. Scusate le parole crude, ma non desidero altro che dargli il mio corpo. Lui ha dei forti sensi di colpa, anche io, ho cercato di dimenticarlo, di fare l’amore sempre più spesso col mio ragazzo, ma fare l’amore con Mauro, da quando lo faccio con mio padre, è parecchio noioso.
Qualche tempo dopo la nostra prima volta, lui è rimasto in ufficio a fare gli straordinari. (da quando e’ successo lo fa sempre piu’ spesso, cerca di stare spesso fuori casa) L'ho raggiunto per portargli qualcosa da mangiare, e davvero mi ero promessa di chiudere questa storia.Il suo ufficio era in penombra, non c’era nessuno nel palazzo che è composto da soli uffici. Sono entrata e lui mi ha abbracciato, ma presto l’abbraccio è diventato più audace e ci bacevamo in bocca. Lui diceva
- “No dai, Mirca, non si può"
ma intanto non mi lasciava e avevo già la sua mano tra le cosce.
Mi toccava ovunque, poi mi ha aperto i jeans e carezzata da sopra gli slip. Io ero già fradicia. Lui continuava a masturbarmi da sopra la stoffa che era già bagnata. Poi si è fermato all’improvviso
- “No, non si puo’ avevamo giurato che non sarebbe successo più”
Io non capivo piu’ nulla dalla voglia.
Lo desideravo anche se era mio padre, volevo quell’uomo che toccandomi da sopra gli slip mi ha quasi portata all’orgasmo. Lui, aveva il viso stravolto si è buttato sulla poltrona e carezzandosi da sopra i pantaloni con una voce che non sembrava sua mi ha detto:
- “Spogliati Mirca, ti voglio vedere nuda. Voglio gustare il tuo corpo con calma, ma solo guardare”
Io avrei fatto qualunque cosa, desideravo sentire il suo cazzo fino nell’utero. Mi sono levata tutto e sono rimasta nuda davanti a mio padre. Lui si accarezzava e quando ho fatto per andare verso di lui mi ha respinta.
- “No Mirca, cammina avanti e indietro, fatti solo vedere bene”
Dalla voglia facevo fatica a camminare.Lui mi ha puntato la luce della scrivania fra le cosce, proprio sul sesso.
Il giorno prima mi ero depilata completamente, al mio ragazzo piace, e ogni tanto lo faccio, ma non immaginavo che mio padre apprezzava così.
- “Hai la passerina depilata, uhm, sembra quella di una ragazzina vergine”
e intanto continuava a puntarmi la luce lì.
- “Adesso siedieti sul divanetto!”
io volevo andare da lui, ma mi ha gridato
- "Fai quello che ti dico, siediti sul divano e apri le gambe”
ho puntato il talloni sul divano e spalancato le coscie. Lui ha fatto scivolare la sedia fino a venirmi vicino e mi aveva lasciato la lampada puntata li, sentivo il caldo.
Si è aperto i pantaloni e iniziato a masturbarsi, poi, con una voce che non sembrava nemmeno sua diceva ansimando:
- “Toccati Mirca, toccati le tette, dai Mirca, toccati, fa vedere a tuo padre quanto sei puttana”
Io mi accarezzavo il clitoride e poi mi penetravo con forza con due dita avanti e indietro.
Lui era eccitatissimo, aveva la camicia appiccicata di sudore.
- “Dai Mirca, dai dai dai dai, di che sei una puttana, di che hai scopato con tuo padre dai!”
- “Sì, sono una puttana, ho scopato con mio padre!Lui si e’ alzato e’ venuto verso di me, con il membro eretto.
Lo teneva vicino al mio viso.
- “Di cosa sei Mirca”
- “Una puttana”
- “Ripetilo!!”
- “Una puttana!”
- “Ripetilo ancora più forte!!!”
- “UNA GRANDISSIMA PUTTANA”
- “...e quale è la cosa che vuoi più di tutto?”
- “IL CAZZO DI MIO PADREEE!”
In quel momento lui non ha più saputo resistere ed è venuto sul mio seno.
Il suo bacino era scosso da spasimi e il suo membro, vicino mi ha praticamente inondato il seno e la pancia. Io lo desideravo, ora più che mai, ma lui, tornato in sé dopo l’orgasmo mi ha respinta.
In macchina, non abbiamo fatto parola, ma secondo me, anche se, quella volta non abbiamo avuto un rapporto completo, siamo stati lo stesso uno dell’altra.
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