Una famiglia meravigliosa 6-Chiavata dal suocero durante il matrimonio

di
genere
incesti

Mentre il mio fidanzato guidava verso la nostra città,io già mi sentivo immersa nella mia nuova vita.

Mi immaginavo già davanti all'altare mentre giuravo fedeltà ed eterno amore al mio sposo avendo già in grembo il frutto del complice accoppiamento con uno sconosciuto,tra i numerosi maschi che lui stesso aveva scelto per me.

Avevo gli occhi chiusi e mentre gli ondeggi ed i monotoni rumori della vettura mi accompagnavano dolcemente verso un futuro fatto di piaceri senza limiti ed un immenso amore,la mia mente vagava come avvolta da esotici profumi,sensuali suoni e struggenti ricordi.

........................................

....Mi tornavano in mente offuscate da nuvole ovattate il volto della brunetta senza nome,la sua dolcezza,il suo erotismo ed il senso di sicurezza che la sua sola presenza era riuscita ad ispirarmi.

Sentivo ancora le sue mani scorrere sulla mia pelle,il suo alito caldo sul mio volto,i suoi baci appassionati e gli insoliti sconvolgenti orgasmi,che mi aveva procurato con la sua sinuosa e impertinente lingua.

Il suo inebriante profumo di donna ed il dolce nettare che sgorgava dal suo sesso e del quale non ero mai sazia.

E poi gli energici interventi nei confronti dei maschi che lei riteneva indegni di possedere il mio corpo per darmi piacere e deporvi il loro seme!

Per alcune ore ero stata la morbida e cedevole bambola dei suoi giochi di bambina dolce e autoritaria,immacolata e corrotta nelle sue molteplici e debordanti personalità....

.....La sicurezza e il vigore del marito della mia nume protettrice che per la prima volta in vita mia mi aveva chiavata in maniera profonda e totale facendomi sentire davvero donna e riaccendendo in me l'istinto di essere mamma.

Lui era stato il primo a prendermi quella sera ed io col sesso ancora ben stretto,l'avevo sentito in ogni piega della mia vogliosa vagina.

Mi aveva anche inculata ma le sensazioni più belle me le aveva fatte provare quando si muoveva dentro la mia fica.

Mi aveva chiavata e mi aveva fatto l'amore e lo aveva fatto con passione,dolcezza e vigore facendomi godere più volte mentre la moglie mi esplorava la bocca con la sua umida ed esperta lingua.

Quando era venuto,si era bloccato dentro di me e stringendomi forte al suo corpo,mi aveva emozionata trasmettendomi il lieve tremore che lo scuoteva mentre mi infiammava l'utero col suo seme......


"Chissà se il bimbo che spero di avere già in grembo sia proprio suo?"

Pensavo mentre il mio fidanzato guidava verso casa e mi faceva sentire la sua presenza accarezzandomi una mano!


....E poi lui,il mio ragazzo che non aveva smesso neanche per un momento di farmi sentire la sua avvolgente e silenziosa presenza.

Lui che mi baciava con dolcezza e mi stringeva le mani facendomi sentire protetta dal suo amore ogni qualvolta un nuovo maschio prendeva possesso del mio corpo per sfogare la sua libidine e darmi piacere immaginando che in quegli affondi nel mio sesso e in quei gemiti di godimento,si celasse il seme che mi avrebbe ingravidata.

-Amore...-

Gli avevo chiesto mentre uno dei maschi ansimando come se stesse scalando un impervia salita,mi scaldava la cervice coi suoi ripetuti zampilli di semenza:

-Amore... vuoi godere anche tu insieme a me?-

La sua risposta mi era giunta tardiva giacché al primo contatto delle mia dita col suo membro,si era già sciolto nella mia mano.

In quei momenti spesso avevo pensato che se il paradiso esiste davvero quello era il mio posto!....


....E poi il delirio....il delirio dei sensi nel quale mi avevano trascinato i due "guerrieri" neri.

La brunetta col suo carisma e colla sua autorevolezza aveva impedito a tutti gli altri maschi presenti di intervenire mentre entrambe eravamo alle prese dei due instancabili stalloni dalla pelle vellutata e dalle dotazioni asinine.

Due ore era durata la mattanza!

Due ore nelle quali sia io che la brunetta eravamo state profanate in ogni buco ed in ogni modo dai due infaticabili amanti.

Due ore in cui il giaciglio sul quale i io e la brunetta venivamo strapazzate ed i nostri sensi venivano scossi in ogni più profondo anfratto,era intriso del nostro sudore e dei liquidi che sgorgavano dal nostro piacere e dai possenti corpi dei due stalloni neri.

L'unica cosa di cui mi ero davvero rammaricata era che,a causa del rischio di gravidanza,non mi ero mai fatta chiavare la fica senza preservativo e dunque,non avevo potuto provare il piacere di sentirmi scaldare l'utero dalle loro potenti sborrate.

Tutto il resto era stato fatto ed alla fine dalla tenzone,io e la brunetta eravamo completamente disfatte e ricoperte di sperma dentro e fuori i nostri corpi.

Eravamo oscenamente aperte in ogni buco e madide come se fossimo uscite da una doccia di sperma e sudore.

Eravamo piene di sborra all'inverosimile ed eravamo appagate come forse non ci sarebbe mai più capitato.

Sento ancora negli orecchi le mie stesse grida quando entrambi entravano nel mio corpo riempiendomi contemporaneamente la fica e il buco del culo.

Avvolta dai loro possenti corpi mi sentivo completamente annientata e solo il ritmico scuotimento delle mie membra,il dolore,il senso di pieno ed i devastanti orgasmi che mi procuravano mi davano una reale sensazione di essere ancora viva.

Più viva che mai!

I due maschi mi stringevano e mordevano le carni emettendo terrificanti grugniti simili ad animali feriti mentre i loro enormi cazzi mi scavavano il corpo squassandomi sino in gola e dentro il cervello.

Mi sentivo lacerata in quel momento e non riuscivo a trattenere le mie grida di dolore spente solo quando il trapano che avevo nella fica si era ritirato e,dopo essersi sfilato il preservativo,aveva sborrato nella mia bocca ed in quella della brunetta nel momento stesso in cui l'altro stallone,mi riempiva le visceri coi suoi inesauribili,potenti fiotti di sperma.

La monta era stata violenta e faticosa per me e la brunetta ma ci aveva entrambe trascinate in infiniti devastanti orgasmi.

Però,i momenti che ne erano seguiti in cui ci eravamo reciprocamente ripulite leccandoci come gattine,ci avevano trascinato in nuovi delicatissimi momenti di intenso piacere.

La nostra lunga nottata era passata ed io e la brunetta ci siamo sentite molto gratificate dal fatto di essere femmine molto desiderate ed in grado di far ingrifare per due ore e tener testa a due stalloni di quella stazza.

-Sei davvero una gran troia!-

Mi aveva detto la brunetta mentre ci leccavamo reciprocamente la sborra e le carni doloranti aggiungendo poi:

-Scommetto che ti sarebbe piaciuto farti ingravidare dai due negroni?-

-Si!-

Le avevo risposto laconica con la bocca ancora impastata di sperma.....

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Mentre trasognata mi sentivo cullata dal rollio dell'automobile e rassicurata dalla mano del mio fidanzato,la mia mente continuava a vagare.

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.....Mi sono sentita davvero bene al pensiero di come ero riuscita a domare l'aggressività di quel ragazzo siciliano che era partito col programma di stuprarmi e che in realtà mi aveva fatto scoprire la troia e la crocerossina che si nascondevano in me.

Chissà se proprio lui con la sua timidezza e col suo incredibile randello mi aveva messa incinta?....


I miei pensieri si rincorrevano come se in quel posto avessimo trascorso una vita intera anziché solo un week end.

Le esperienze che avevo vissuto in quei pochi giorni però,avrebbero potuto benissimo essere sviluppate in una vita intera!

.....L'incontro col giardiniere e con lo stalliere,aveva disvelato la parte più profonda/perversa e trasgrassiva della mia personalità.

Avevo accettato passivamente il ruolo di femmina da usare a totale piacimento di due maschi che,per ambiente,educazione e stili di vita,erano paragonabili a uomini primordiali e lontani anni luce da me e dalla mia personalità e dalla mia cultura.

Così almeno avevo creduto sino a quel momento!

I due "trogloditi" senza neanche chiedere il mio consenso,mi avevano fatta montare e rimanere attaccata come una cagna dal loro alano.

E mentre la bestia col nodo gonfio dentro di me sborrava per ingravidarmi come avrebbe fatto con la sua femmina,anche loro sfogavano la loro libidine bestiale sborrandomi in bocca e sul viso e sui capelli.

Dopo un primo momento di sconforto e di sgomento in cui avevo pianto per l'umiliazione subita,avevo finalmente capito che la ragione era dalla loro parte e dalla parte del cane che mi aveva usata come fossi una cagna.

In fondo il cane è anche lui un mammifero coi meccanismi riproduttivi identici al nostro,gli stessi istinti sessuali,la stessa libido scatenante e dunque,non vi è alcuna differenza tra noi e loro!

Anche noi siamo animali!

Superata l'angoscia del momento e presa coscienza della mia essenza di femmina appartenente al regno animale,mi sentivo rammaricate di non aver portato sino in fondo quell'esperienza assaporando il gusto dello sperma che con tanta istintiva passione,il cane mi aveva versato nell'utero......

............................

Nell'affastellarsi di tutti quei pensieri,un unico elemento era ricorrente:

"Chi era l'ignaro maschio che mi aveva ingravidata?-

Il pensiero che quasi certamente portavo in grembo una nuova vita faceva emergere la natura dolce e materna che si celava sotto la mia scorza di donna scettica e opportunista che credevo di essere.

Quando avevo riaperto gli occhi eravamo quasi arrivati a destinazione.

Avevo girato lo sguardo verso il mio fidanzato incrociando i suoi occhi che mi guardavano con tanta dolcezza e sorridendogli gli ho detto:

-Tesoro...non ti ho ancora raccontato quello che è davvero successo con il giardiniere e lo stalliere....non è vero che sono caduta da cav....-

-Amore....so già tutto...sono stato io stesso a organizzarti quel saluto un po' anticonformista....ero sicuro che ti sarebbe piaciuto.....credo di conoscerti bene e so che ami esplorare nel profondo i misteri dell'eros ed ogni più segreta piega della tua sessualità e della tua indole più profonda.

Amore....il mio primo regalo per il nostro matrimonio è il bimbo che porti in grembo....quello è stato il mio secondo regalo di nozze per te!-

Quella rivelazione mi aveva commossa e mentre alcune lacrime mi solcavano il viso,ho allungato una mano,gli ho estratto il cazzo e l'ho masturbato facendolo sborrare come piace a lui sulle mie dita.

Poi,mentre per la prima volta mi leccavo il suo sperma dalle dita,lui mi guardava e mi sorrideva con uno sguardo strano e carico di mistero.

Mentre godeva ed io mi scioglievo in lacrime di gioia avevo definitivamente capito il privilegio che avevo di essere amata da un uomo dolce,comprensivo,complice ed altruista come il mio promesso sposo.

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La storia procede col racconto dell'io narrante:


Il giorno prima del matrimonio la ragazza era andata a casa dei genitori del fidanzato per l'ultima prova dell'abito da sposa.

Mentre lei semivestita aspettava il ritorno della suocera uscita per delle commissioni,il suocero,pensando che le prove fossero terminate,era rientrato a casa trovandovi la futura sposa da sola.

-Papà....la mamma e le altre donne sono scese a comperarmi le calze bianche,il perizoma ed il reggiseno in pizzo coordinato perché questi che indosso non le piacciono.

La mamma dice che non sono all'altezza dell'abito e...non sono degne della mia bellezza...dice che per me e suo figlio desidera il massimo ed è andata in una boutique in centro a comprarli.

Intanto che lei ritorni mi aiuti per favore a rimettermi a posto il vestito?!-

Mentre diceva queste cose al suocero la ragazza si era sollevata la frusciante sottana in crepe di seta per mostrargli le calze ed avere un suo parere se davvero non fossero ben intonate all'abito,al reggiseno ed allo striminzito perizoma.

La mutandina era talmente esile e leggera che due ciuffi di peli neri sbuffavano dai lati dell'indumento che,trasparente com'era,lasciava intravvedere sia la parte di pelo coperta che lo spacco delle grandi labbra,gonfie e leggermente umide.

L'uomo fingendo di non accorgersi della insolita,eccitante visione,senza risponderle,aveva continuato ad armeggiare intorno all'abito da sistemare.

Mentre in posizione frontale cercava di aiutarla col vestito da sposa,la ragazza si era spinta in avanti e fingendo di perdere l'equilibrio gli era caduta tra le braccia mentre il reggiseno sganciandosi le lasciava scoperte le generose tette sparate sull'uomo come palle di una catapulta.

-Scusa papà...effettivamente è un po' stretto e forse la mamma non era riuscita ad allacciarmelo bene.-

L'uomo si era trovato improvvisamente abbracciato al corpo della futura sposa di suo figlio coi suoi rigogliosi seni scoperti e con i turgidi capezzoli baldanzosamente rivolti verso l'alto.

Mentre la ragazza fingeva pudicamente di coprirsi con le mani,l'uomo restava immobile come paralizzato con quel giovane corpo tra le braccia che si copriva e lo fissava con occhi sensuali ed invitanti:

-Papà...mi controlli per favore se la mamma mi ha stretto bene i fiocchetti del perizoma...mi sembra di perdere anche quello...-

Gli aveva detto la ragazza sollevandosi la sottana in seta.

L'uomo senza rispondere e senza distogliere lo sguardo dagli occhi vogliosi della futura nuora,le era caduto in ginocchio trovandosi subito davanti all'indumento trasparente e umido della ragazza.

Eccitato ed immobile l'uomo pareva stordito alla vista del ciuffo nero del suo sesso vistosamente bagnato che involontariamente si era trovato ad annusare inebriato dal forte afrore di sesso che sortiva dalla fica gonfia ed eccitata.

Prima ancora che potesse realizzare quanto gli stesse accadendo,le mani della ragazza si erano unite dietro la sua nuca e l'avevano spinto senza possibilità di resistenza sul sesso ormai voglioso ed impaziente.

L'uomo con mossa istintiva,ha allargato la bocca e dopo aver afferrato coi denti il perizoma,con un colpo secco glielo aveva strappato di dosso trattenendolo poi in bocca e restando immobile come inebetito dal suo stesso gesto.

Rimanendo sempre in ginocchio immobile davanti all'invitante bocconcino,l'uomo si era infilato in bocca tutto il piccolo lembo di stoffa ed aveva cominciato a succhiarlo come fosse una caramella per estrarne tutta l'essenza della giovane fica in esso contenuto.

La ragazza senza staccare le mani dalla sua testa,osservava divertita ed eccitata la scena.

Lui dopo essersi ben gustato tutto il contenuto dell'indumento,lo aveva sputato per terra e ponendole le mani dietro ai glutei,si era tuffato nel lago che ormai sgorgava dalla tenera fica che gli veniva offerta profumata,calda e gustosa.

Per facilitargli il compito la ragazza aveva allargato le gambe e lui la leccava con inusitata voracità incoraggiato in questo dalle spinte della ragazza e dalla sua voce che lo incitava a succhiarle il grilletto e leccarla dentro e fuori le grandi labbra.

-Che bravo che sei papà...che lingua..siii...così....leccami....succhiami...bevi la mia sborra....ooooohhhh...come mi fai godere....siiii....godo...godoooooo...sborrooooo....beviiiii beviiiiii...-

Un violento sussulto aveva scosso la ragazza quando l'uomo le aveva afferrato la clitoride coi denti procurandole una fitta di dolore ed un intenso piacere che l'avevano trascinata in un violento e bagnatissimo orgasmo.

-Siii....sborrooo....godooo....-

Mentre in ginocchio continuava a succhiarla e bere i copiosi umori che la fica rilasciava,l'uomo sentiva un forte dolore al basso ventre dovuto alla scomoda postura ed al membro che indurito dall'eccitazione si scuoteva dolorosamente dentro le mutande.

Mentre l'uomo si alzava la ragazza infoiata come una cagna e conscia del poco tempo a disposizione, si era già distesa sul divano ed aveva allargato le cosce in una oscena offerta di essere chiavata.

Il maschio anch'egli infoiato come un animale aveva perso ogni possibilità di connettersi con la realtà ed accettando l'incestuoso invito della futura nuora,si era disteso su di lei penetrandola con un colpo secco ed iniziando una burrascosa cavalcata nel corpo della futura sposa di suo figlio.

-Sei stupendo papà...sei magnifico...siii...siii...chiavami cosìììì...che cazzo...che cazzoooo che hai....mhhhh....che cazzone...e com'è duro...che bellooo...!!!!

Papà...chiavami così...così...ma stai attento papà...attento a non venirmi dentro...ho sospeso la pillola ...per il viaggio di nozze...e sooooonooooo feeeertilleeeeee....ahhhh...ohhh....come mi piaci..siiiii...-

Il maschio era troppo arrapato ed il sangue alla testa gli aveva fatto perdere completamente il senso delle cose e dopo un po,agitandosi e grugnendo come una bestia,aveva cominciato a godere e in un sussulto di lucidità,per evitare di venirle dentro,aveva cercato di ritrarsi ma la ragazza stringendogli le gambe dietro la schiena glielo aveva impedito e gridandogli di sborrarle dentro era esplosa anche lei in un orgasmo scomposto e devastante.

(La ragazza aveva già fatto il test di gravidanza ed era risultata positiva essendo stata ingravidata in occasione della gang bang organizzata col fidanzato in Toscana ma,molto scaltramente,aveva approfittato di quella circostanza per attribuirne la paternità al futuro suocero.

-Oddio bambina...cosa abbiamo combinato...scusami...scusami..ma non so cosa mi sia successo e non sono riuscito a sfilarmi mentre godevo e ti sono venuto dentro...che disastro..che disastro...-

Aveva lamentosamente sussurrato il suocero mentre ancora respirava col fiato grosso.

-Ma papà...papà...non lamentiamoci subito..magari non è successo niente....e poi..-

Aveva risposto la ragazza ansimando mentre stringeva il suocero ancora dentro di se continuando:

-...e poi papà..anche se fosse successo...anche se mi hai messa incinta..in fondo tu e Luca avete lo stesso sangue e quindi...non cambierebbe niente...vedrai,durante la luna di miele io e lui faremo l'amore e sarà naturale che io torni incinta e poi,non è detto che non sarà proprio lui a ingravidarmi...nessuno potrà dimostrare che non sia suo il bambino...-

-Forse hai ragione tu bambina...è inutile cominciare a preoccuparsi ora!

Bambina...dobbiamo ricomporci...da un momento all'altro le donne possono rientrare!-

-Hai ragione papà ma prima di rivestirci vorrei chiederti di lasciarmi un ricordo per questo bellissimo momento che mi hai regalato.-

-Che ricordo bambina?-

-Lascia fare a me papà e...vedrai!-

Gli ha risposto la ragazza mentre si sfilava il cazzo gocciolante dalla fica piena di sperma.

La ragazza poi,inginocchiandosi davanti a lui ancora sdraiato sul divano,gli aveva leccato la cappella umida ed i testicoli ancora gonfi stando ben attenta ad evitare di estrargli gli ultimi residui di sborra ancore contenuti nel canale uretrale.

-Papà...adesso voglio mungerti gli ultimi residui di miele che hai ancora dentro e poi ripulirti con la coda dell'abito e poi,anch'io mi ripulirò la cosina col vestito in modo che il tuo seme non vada perduto e mi accompagni in chiesa e per tutti gli anni a venire...questo è il ricordo che voglio mantenere...-

-Lo sapevo Sara...lo sentivo che eri una troietta ma...non avrei mai immaginato che tu lo fossi sino a questo punto....sei davvero fantastica!

Ora capisco il motivo dell'amore che lega te a mio figlio...siete i contrari che si attraggono!

In fondo è così per ogni cosa in natura:I poli uguali si respingono mentre quelli diversi si attraggono-Il nero esiste in quanto c'è il bianco-I venti si agitano...le onde del mare si muovono grazie allo scambio tra il caldo ed il freddo...è tutto così...è la natura questa!

Tu sei una troietta amante del sesso e del piacere carnale mentre il tuo futuro sposo è allergico a tutto ciò che è materiale e vive immerso nel suo mondo fatto di sogno e spiritualità laica!

Siete una coppia perfetta e credo che nulla vi separerà mai!

E pensare che mia moglie ti crede vergine e perciò adatta a diventare la sposa di nostro figlio!-

-Papà...credo che proprio tu potrai compensare le cose che mancheranno nel mio matrimonio con tuo figlio...ed ora ne sono convinta più che mai dopo aver assaggiato il tuo bel cazzone...mmmmh....immagino già quante volte ancora il tuo uccello farà visita al mio nido...!-

Gli ha risposto la ragazza mentre si asciugava la fica col vestito e gli mungeva il cazzo per ripulirlo con la fodera del suo immacolato abito da sposa.

-Bambina....per ora andrai in chiesa così ma ho in mente di mandarti in viaggio di nozze con un mio souvenir ben più corposo!-

le ha risposto l'uomo accarezzandole i capelli.

La cerimonia in chiesa era stata bella ed emozionante e quando gli sposi scambiandosi gli anelli si sono giurati eterno amore,le due mamme ed il padre della sposa si sono sciolti in lacrime mentre il papà dello sposo,avvolto da un lieve tremore,faticava a nascondere e sopportare,la potente e dolorosa erezione che spingeva sotto le mutande.

Durante il pranzo,come si confà in quelle circostanze,gli sposi si sono dedicati ai saluti degli invitati ed alla fine di tutti i convenevoli la sposa si era seduta accanto al suocero.

-Bambina.....ho il cazzo che mi sta scoppiando....vorrei mantenere la mia promessa....se tu mi masturbi un po',ti sborro sul vestito....-

Le aveva bisbigliato il suocero accostandosi all'orecchio della sposa.

La ragazza che aveva già constatato la consistenza del membro del suocero gli si è avvicinato e gli ha risposto:

-Papà....ti voglio...ti voglio subito e...dopo ti farò mantenere la promessa..-

Per circa mezz'ora si sono comportati come se non esistessero dedicandosi completamente alle libagioni ed alla conversazione con gli altri commensali sino a che lei rivolgendosi al suocero:

-Papà mi accompagni in bagno per favore...vuoi?-

Mentre percorrevano il lungo corridoio tra i tavoli che conduceva verso la zona dei servizi,la sposa veniva accompagnata da lunghi applausi e messaggi augurali.

Giunti alla fine del percorso la sposa prendendo per mano il suocero,anziché infilare la porta dei bagni era uscita in giardino dirigendosi in una zona alberata nascosta da un folto vigneto.

Il tutto si era poi svolto come in un film porno.

La sposa gli aveva estratto il cazzo e lo aveva sponpinato per qualche minuto subito dopo il suocero in ginocchio nascosto sotto l'ampia gonna,senza sfilarle il perizoma le aveva ricambiato il servizio leccandole la fica e facendola godere una prima volta.

Poi lei si era appoggiata all'albero e sollevandosi la gonna sulla schiena si era fatta prendere da dietro.

Il maschio la montava con foga ed a stenti riusciva a soffocare in gola i suoi rantoli mentre con una mano sulla bocca della nuora,impediva che i suoi gemiti potessero essere uditi.

La ragazza aveva goduto ancora e non potendosi sfogare gridando il suo piacere,aveva morso la mano del suocero facendola sanguinare.

Quando anche lui stava per venire,lei se lo era astratto e girandosi verso di lui,si era inginocchiata e si era fatta sborrare suo corsetto,sulla sottana e sula fodera del vestito poi,dopo averlo ripulito col perizoma erano rientrati nella sala da pranzo accolti da nuove ovazioni.

Mentre la sposa riprendeva il suo posto,il suocero era andato a farsi medicare la ferita che si era procurato scivolando in bagno.

Al ritorno dal viaggio di nozze la sposa era già incinta ed in famiglia avevano voluto festeggiare la lieta notizia.

(Leggi i capitoli uno e due)

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Per due giorni consecutivi Anna e suo figlio erano rimasti chiusi in casa a fare l'amore e nelle poche occasioni che avevano avuto di incrociarsi anche col marito/padre,non avevano ancora affrontato l'argomento che più stava a cuore ai due amanti incestuosi:

-Sandro,credo che stasera dovremo proprio parlare con tuo padre del nostro progetto di fare un figlio io e te!-

Gli aveva detto la madre abbracciandolo con la bocca piena di sperma alla fine dell'ennesimo pompino.

-Hai ragione mamma...stasera gli parleremo!-

Segue










scritto il
2014-03-01
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