Costretta a Tradire

di
genere
tradimenti

Quella che vi sto per raccontare è una storia fatta di ricatti , abusi e oscenità , non è frutto della mia immaginazione ma bensì di una storia vissuta e mai dimenticata.
Mi chiamo Laura ho 36 anni e l’hanno scorso per una serie di vicissitudini sfavorevoli mi sono trovata assieme a mio marito ad affrontare una grave crisi finanziaria , crisi che poi ha avuto dei risvolti drammatici che mi hanno segnata non solo socialmente ma anche spiritualmente.
Ma prima vorrei raccontarvi quello che eravamo, cioè la mia vita prima del dicembre 2007.
Come vi ho detto ho 36 anni e sono sposata da ben 18 anni con mio marito Fausto , già 18 anni di matrimonio , passati felicemente giorno per giorno con la nostra bambina Eva , che ora ha 17 anni.
Avevo 18 anni quando rimasi incinta , Fausto all’epoca era il mio secondo ragazzo , frequentavamo lo stesso liceo e io quell’anno partecipavo al concorso di miss lazio , concorso che vinsi e che mi avrebbe portato alle finali di Miss Italia se non fosse stato per i festeggiamenti organizzati dal mio ragazzo che quella sera mi convinse a fare l’amore con lui ( io ero ancora vergine ) , e come avrete ben capito riuscì anche a mettermi incinta alla mia prima volta… beh non so se si possa parlare di record o di sfiga , comunque entrambi giovanissimi decidemmo di tenere il bambino ( la scelta più giusta della mia vita ) e di sposarci ; in fondo ci amavamo veramente e prova del nostro amore sono i 18 anni che abbiamo passato insieme.
Inizialmente vivevamo dai miei, poi dopo il liceo Fausto trovò un ottimo lavoro come programmatore ed io inizia a fare l’estetista presso un centro estetico , fu cosi che a 25 anni comprammo la nostra casa , una casa bellissima , ci era costata un occhio e un mutuo ventennale di 800 euro mensili , ma gli valeva fino all’ultimo centesimo.
La nostra vita era felice , avevamo una bella casa , ci amavamo e soprattutto avevamo una figlia sana che riempiva ogni momento della giornata , non ci mancava proprio nulla , già e non ci mancò nulla per 15 anni , fino al febbraio 2007 quando mio marito perse il lavoro e ci trovammo all’improvviso quasi senza il becco di un quattrino. Io lavoravo ma il mio stipendio era di circa 700 euro mensili , il nostro budget famigliare si manteneva con il lavoro di Fausto che guadagnava 2000 euro al mese , ma quell’anno la sua azienda andò in crisi e in meno di sei mesi chiuse baracca. Fausto si ritrovò a 36 anni senza lavoro , con una figlia appena 17enne e un mutuo da pagare.
Si proprio il mutuo , il mutuo era il vero problema , i nostri genitori potevano darci una mano per andare avanti , ma quelle 800 euro di rata si accumulavano man mano che passavano i mesi , mesi in cui Fausto non riusciva a trovare nessun altro lavoro.
Eravamo arrivati a dicembre , avevamo venduto la macchina per prenderne una più piccola , avevo venduto tutto l’oro che avevamo , ma eravamo ancora in arretrato di ben 5 rate con la banca per un totale di 4.000 euro . Noi volevamo pagare , ma non potevamo proprio il mio stipendio bastava appena per mangiare e mantenere Eva a scuola , e la banca invece di aspettare ci aveva inviato una lettera in cui “minacciava” il pignoramento delle nostra casa se non avessimo provveduto a sanare le rate insolute entro il 10/gennaio.
Eravamo veramente disperati , Fausto continuava a girare alla ricerca di uno straccio di lavoro senza fortuna , io pure inizia a cercare un altro lavoro per arrotondare e un giorno in un bar mentre chiedevo se servisse una cameriera per il week –end sentii un ragazzo che parlava a telefono.
Non è mia abitudine origliare , ma quello che diceva attirò la mia attenzione , stava dicendo al tale che era dall’altra parte della cornetta che gli avrebbe prestato i soldi che voleva e gli avrebbe permesso di rientrare comodamente a cambiali.
Chiusa la telefonata , mi feci coraggio e mi avvicinai a lui dicendo : mi scusi Signore , lui si voltò verso di me , aveva all’incirca 27/28 anni e disse , dica pure signorina ..
Mi scusi non ho potuto fare a meno di sentire la sua telefonata , e volevo capire ; ma lei si occupa di prestiti ?
Lui mi guardò e disse , beh signorina la scusa per aver origliato , e cosi dicendo mi fece un occhiolino , e comunque si , mi occupo di finanziamenti a persone che non possono chiedergli in banca.
A quelle parole il mio cuore si riempi di speranza , inoltre quel ragazzo ispirava un senso di tranquillità che mi faceva sperare ancora di più in una risoluzione dei miei problemi .
Bene signore , io vorrei proprio parlarle della mia situazione , magari potrebbe aiutare anche me ..
Lui mi guardò dalla testa ai piedi , mi sorrise e disse , allora innanzitutto togliamo questo signore , io mi chiamo Roberto e tu invece ? cosi dicendo mi tese la mano ; io gliela strinsi e mi presentai sono Laura e ho davvero bisogno di parlarle.
Lui fini il suo caffè , e disse va bene vieni con me , ho l’ufficio qui vicino , cosi parliamo con tranquillità.
Non me lo feci ripetere due volte presi la macchina e lo seguii fino al suo ufficio , una volta seduti mi disse : allora mi dica pure di cosa a bisogno .
Io gli raccontai che ero sposata , avevo una figlia , e del periodo negativo che stavamo attraversando , e che avevo bisogno di 4.000 euro in breve tempo per impedire che mi portassero via la casa.
Lui si accomodò sulla poltrona , apri un cassetto della scrivania , ne tirò fuori un blocchetto d’assegni e ne compilo uno di 4.000 a me intestato ; mentre lo vedevo scrivere il mio cuore batteva all’impazzata, non ci credevo , una volta tanto ero stata fortunata , avevo incontrato un angelo , un ragazzo che mi faceva credito senza chiedere tante spiegazioni , dai miei occhi cominciavano a scendere lacrime di gioia , non ci credevo era come un piccolo sogno ad occhi aperti.
Staccò l’assegno e rimase fisso a guardarmi , io gli dissi : la ringrazio , non so veramente come ringraziarla, sei un angelo , ti assicuro che in un anno ti restituirò tutto con gli interessi , davvero non ho parole per … la mia frase fu interrotta dalla sua voce che diceva , Laura stai calma , non ti preoccupare non devi restituirmeli , in fondo finche tuo marito non trova lavoro non protesti , e cosi dicendo si alzo in piedi avvicinandosi a me .. Io lo guardavo dal basso verso l’alto con gli occhi pieni di lacrime , cercando di capire , Ma come non devo restituirli ? Noi non ci conosciamo nemmeno e lei vuole regalarmi 4.000 euro ?
E chi ha parlato di regalo .. rispose lui sorridendo .. Sto solo dicendo che non mi puoi rimborsare con il denaro ; io continuavo a non capire e rimase in silenzio in attesa di spiegazioni , ..
Cara Laura tu sei una donna stupenda , di donne in forma come te non se ne vedono tante in questa cittadina ..
Si ti ringrazio anche per i complimenti , ma continuo a non capire perché vuoi darmi questi soldi? .. Beh Laura sei bella ma proprio non ci arrivi, .. Ascolta , ti farò una domanda , te la porrò solo una volta e tu dovrai rispondermi ..
Si dimmi pure gli dissi ..
Laura , tu le sai fare le pompe ?
Non credevo di aver capito bene , anzi pensai dentro di me , che sicuramente non avevo inteso e gli disse come scusa ?
Ah allora lo fai apposta !
No veramente non ho capito ,
Ti ho chiesto se sai fare le pompe o i pompini come meglio vuoi chiamarli !
Adesso avevo capito , ma non credevo comunque alle mie orecchie , come ? che cosa? Ma cosa stai dicendo ma …
Allora non mi hai inteso , ti avevo detto che avresti dovuto rispondermi e non fare domande , allora gli sai fare o no ?
Ma come , ma come ti permetti , ma che c’entra ?
Lui mi guardo e rise di cuore , tanto che in quel momento speravo che fosse tutto uno scherzo, invece si rifece serio molto serio , assunse uno sguardo che ora non metteva più tranquillità , anzi incudeva timore , allora Laura se non hai capito , l’unico motivo per il quale sei entrata nel mio ufficio è perché sei una gnocca ed io adoro le gnocche come te , e se vuoi questo assegno dei farmi un bel pompino !
Non ci credevo , l’avevo appena considerato un angelo e invece ora mi si presentava come un diavolo tentatore , subdolo e perverso che mi trattava ora proprio come una puttana , una puttana che viene pagata per i suoi servigi..
O mio Dio , mi fai schifo , pensavo che fossi un brava ragazzo , invece sei il peggiore di tutti , mi ero illusa di aver incontrato una brava persona e invece .. io ti denuncio schifoso !
Alle mie parole urlate , lui non fece una piega , anzi mi guardo abbozzo un sorrisetto malefico e torno dietro alla scrivania , una volta seduto prese delle carte che erano sulla scrivania e comincio a sfogliarle , poi mi disse : bene può andare signora , purtroppo la mia società non può concederle alcun prestito ! Addio!
A quelle parole ripresi a piangere vedevo ancora quell’assegno sulla scrivania , pensavo a quanti problemi avrei potuto risolvere con quei soldi , mi riaffiorarono alla mente le telefonate della banca, la lettera , il viso di Eva , mia figlia era vicina a ritrovarsi senza una casa ; una mamma che non riesce a dare un tetto ad una figlia che madre è mi chiedevo , pensavo e ripensavo a quell’assegno , fino a che la voce di Roberto interruppe i miei pensieri : Allora? Cosa fa? Le ho detto che può andar via o ci ha ripensato ?
Rimasi in silenzio per un pò , poi la mia bocca pronuncio quella parola senza che le dessi comando : ok , ma lo faccio solo per mia figlia.
Beh lo faccia per chi vuole ma ora venga qui e faccia il suo dovere ..
Girò la poltrona , si distese e allargò le gambe , invitandomi a fare ciò che dovevo …
Mi feci coraggio , pensavo solo all’assegno e al sorriso di mia figlia , se avessi pensato a Fausto mi sarei fermata , ma ora la mia testa mi diceva che dovevo sacrificarmi , mi alzai , mi accovacciai di fronte a lui e presi a sbottonargli i pantaloni.
Una volta abbassati i pantaloni notai già il gonfiore sotto i boxer che mi aspettava , sarebbe stato il secondo cazzo dopo quello di mio marito che vedevo ; mi soffermai ancora un pò a pensare , ma non ebbi nemmeno il tempo di accendere un pensiero che Roberto mi prese la testa e la spinse contro il suo ventre dicendo allora ti sbrighi o strappo il contratto ?
Sospirai e facendomi forza con una mano abbassai i boxer liberando il suo arnese che svettò come una bandiera di fronte a me . Era un immagine che non avrei mai pensato potesse accadere , io con in faccia il cazzo di uno sconosciuto.
Lui prese il cazzo lo puntò contro la mia bocca e disse : allora su , succhialo per bene.
Aprii la bocca e lo feci entrare , cominciai a toccarlo con la lingua a stringerlo appena tra le labbra , provando ad avere inconsciamente , il minor contatto possibile con lui .
Ma questo fece incazzare Roberto che si accorse della mia ripugnanza e mi fermò dicendo : ehi ora basta ! O mi fai un pompino come quelli che fai a tuo marito oppure togliti dai piedi ! Che pensi , che vengo con qualche toccatina di lingua?
Basta cosi , alzati e vattene !
Io presi a piangere , mi scusai , lo spinsi di nuovo sulla poltrona : ti prometto che non lo faccio , giuro , mi servono quei soldi , farò come devo .
Lui si calmò ed io iniziai a succhiarlo veramente , presi la cappella la strinsi tra le labbra , leccai il filetto , scesi con la lingua lungo l’asta e lo ripresi in bocca succhiandolo con forza, ritornai sulla cappella mentre con la mano cominciai ad accompagnare i movimenti del pompino segandolo con la cappella in bocca., lui cominciava a gemere e aimè a insultarmi ..
Diceva : Brava troia .. vedi che se ti ci metti lo sai come si fa , tuo marito è proprio fortunato ad avere per moglie una troia come te , guarda come succhi , ma fai cosi anche con quel cornuto di tuo marito ??
A quelle parole , la mia vergogna aumentò a dismisura , piangevo pensando a Fausto che ora stava in giro a cercare lavoro ignaro di quello che stavo facendo , avevo tanta rabbia che avrei voluto staccargli quell’arnese con un morso, ma non potevo , dovevo finire il prima possibile ed uscire da quella stanza con l’assegno.
Continua a spompinarlo leccavo , succhiavo , lo segavo con le mani , lo ingoiavo tutto fino quasi a soffocare , sentivo che stava per venire mentre continuava a chiamarmi troia ciucciacazzi ; aumentai il ritmo sempre più velocemente sentivo che stava per esplodere , dovevo solo divincolarmi al momento giusto per non farmi sbarrare in bocca , quello no, non l’avrei sopportato , (non lo concedevo nemmeno a Fausto ) ah siii ..continua troia mi diceva ….
Ecco il maiale sta per venire ,, eccolo, mi tolgo… e invece il bastardo mi prende la testa tra le mani spingendomi il cazzo fino in gola , uno spruzzo , un secondo , un altro , si svuota completamente nella mia gola , trattengo a stento il vomito ,mi tolgo , parte dello sperma mi finisce nello stomaco , che schifo ! il resto cerco di buttarlo fuori , mi cola dai lati della bocca come bava , mi pulisco con le mani e mi alzo lasciandolo disteso sulla poltrona.
Lui rimane li con il cazzo ancora in tiro , mi guarda e mi dice brava , poi si alza prende un fazzoletto e si pulisce.
Io prendo la mia borsetta e dico : bene hai avuto quello che volevi , ora dammi il mio assegno , non voglio vederti mai più.
Lui mi guarda e mi sorride , poi prende l’assegno in mano , me lo porge allungano il braccio da dietro la scrivania , quando sto per prenderlo ritira il braccio indietro ridendo come un matto ..
Ah ah lo vuoi è ?
Ovvio che lo voglio rispondo, guardandolo irritata.
Bene lo avrai ma prima devi farmi ammosciare il cazzo .
Cosa risposi ancora più irritata , che cazzo vuoi dire?
Beh non lo vedi è ancora dritto , vuol dire che non lo hai soddisfatto completamente….
Guarda non scherzare , ho fatto quello che volevi e mi fa venire il vomito solo a ripensarci a quello che ho appena fatto , quindi dammi il mio assegno e fammi andare via di qua.
Ma come non lo sai ? quando si stipula un contratto a volte tra l’approvazione e la firma passano dei giorni e in quei giorni il tasso d’interesse può variare e in questo caso è aumentato ; quindi se vuoi il prestito devi accettare il nuovo tasso e ti dirò nel tuo caso sei fortunata , si tratta solo di prenderlo nella fica!
A quelle parole andai su tutte le furie , cominciai a sbraitare ad insultarlo : vigliacco , non erano questi gli accordi , dammi il mio assegno , non puoi approfittartene ancora ..
E lui : Signora non urli altrimenti dovrò chiamare le forze dell’ordine , allora cosa vuol fare?
Caddi sulla sedia in preda alla disperazione , mi rimise a piangere e ad implorarlo di mandarmi a casa sperando di convincerlo , lui mi si avvicino mi mise una mano sulla testa mi prese per un braccio e mi fece alzare, credetti per un attimo di averlo impietosito , ma non feci in tempo a pensar bene che mi buttò di pancia sulla scrivania mettendomi a 90 gradi,; tenendomi la testa schiacciata sulla scrivania mi abbassò i pantaloni , io non potevo che piangere e implorarlo con un filo di voce di smetterla, invano subii la sua mano tra le gambe , dentro il perizoma, cominciò a toccarmi il clitoride freneticamente, poi le labbra, fino ad arrivare al buco della vagina, ci infilò un dito dentro , andò in profondità , poi lo tirò fuori e ne mise dentro un altro , sentivo le sue dita muoversi dentro di me ..
Lui comincio a dire : ma guarda un po’ fai tanti piagnistei e qui sei già bagnata …
Cosa? Non è vero , non sono io , è naturale , pensavo dentro di me.. maiale e stronzo ..
Poi lui si scostò , tiro fuori le dita , e cominci a leccarmi ..
Oddio mi leccava dal clitoride fino al buco infilando tutta la lingua nella mia fica continuava era maledettamente bravo, sentivo un certo calore salire , capii che non avrei potuto più ribellarmi , chiusi gli occhi e inavvertitamente cominciai a muovere un pò il ventre , lui se ne accorse e aumento il movimento della lingua attorno al clitoride , io sentivo un calore sempre più forte , un calore che senza pensarci mi spingeva a muovere il mio copro verso la sua faccia… oddio…è bello .. mm … non resisto ..vengo .. un esplosione di godimento pervase il mio ventre tanto che lui se ne accorse per la fuoriuscita di liquido dalla mia vagina..
Mi vergognai ancora di più , lui si alzo e disse : brava puttanella, piangi e godi come una cagna sotto la mia lingua .. appena finito di pronunciare quelle parole prese il cazzo e me lo infilò tutto di un colpo nella fica fradicia di umori ..
Cominciò a pompare prendendomi per le chiappe , aprendole il più possibile per ficcarmi il cazzo in profondità andava su e giù come un forsennato lo sentivo fino dentro la pancia .. mi prese le tette , mi strizzo i capezzoli come fossero mammelle di una vacca e continuò a chiavarmi . .si mi stava chiavando quello era il termine giusto , mi chiavava come non mi avevano mai scopato nessuno nella mia vita; avevo la saliva che mi usciva dalle labbra , gli occhi chiusi , stringevo i fogli che erano sulla scrivania e mi concentravo per trattenere dei gemiti di piacere..non potevo dargli tutta me stessa a quel figlio di puttana , il mio copro si ma la mia mente no ..
Ma era bello ,dannatamente bello, sentivo di nuovo l’orgasmo salire, mi sentivo uno strumento nelle mani del miglior musicista , si.. pensavo dentro di me ..ancora , ancora , toccami anche il clitoride , mmm .. sto per venire …
e lui : ah troia ti rompo … vieni dal tuo padrone puttanella ..ahhh
Ecco sta per venire anche lui speriamo che resista ancora un pò .. dai ancora spingi .. più forte .. più forte… ancora…lo incitavo con la mente ahh.. mmmm…siiiii….venni e lui insieme a me mi riempì nuovamente di sperma… svuota le sue palle nella mia fica..sentii lo spruzzo del sua sperma nella fica.. lo caccio fuori senza ritegno e andò in bagno .
Rimase per qualche istante in quella posizione , a pecora , con la testa sulla scrivania , la fica grondante di sperma , non potevo credere a ciò che era appena accaduto , un senso di vergogna riaffioro dopo il piacere, o mio dio cosa avevo fatto? Avevo goduto assieme ad uno sporco ricattatore ? mi facevo schifo da sola mi ricomposi mentre lui tornava dal bagno sorridente .. : brava proietta hai goduto è ? ah ah .. tutte puttane siete .. tiene prenditi la tua marchetta e levati dalle scatole ora..
Presi l’assegno e con la testa bassa andai via da quella stanza .. salii in macchina poggia la testa sul volante e scoppiai in lacrime .. mi feci forza accesi l’auto e andai a casa .. ora dovevo solo inventare una storia con Fausto per giustificare quei soldi e poi pagate le rate arretrate pensare a come pagare quelle che sarebbero arrivate….
Continua ….
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scritto il
2010-06-16
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