Quella notte nella piazzola autostradale
di
fellatio
genere
gay
Ero di ritorno dalla Svizzera,stavo percorrendo l'autostrada di notte,ero il padrone della strada,neanche un camion per non parlare di auto per strada.......ma devo fermarmi per pisciare.
Mi fermo in una delle tante piazzole di sosta,c'era un camion,vedo la targa era della repubblica Ceca.Scendo dalla mia auto e dopo aver fatto il mio bisogno,mi sgranchisco le gambe facendo due passi e fumando una sigaretta.
Vedo che nel tir c'e' qualcuno che mi lampeggia i fari,mi avvicino e al volante c'era un pezzo di ragazzo biondo,che era uno spettacolo,era a nudo,in mutande e basta,mi chiede di salire sul tir......
Parla bene la nostra lingua,mi dice di essere Russo,ma di abitare a Praga,si era svegliato da poco,e aveva il cazzo duro,cercava qualcuno che gli svuotasse le palle.....
Ciao,tutto bene ? faccio io....
Si bene,dai sali sopra!
La sua cabina era in ordine e pulita,lui era veramente bello,un fisico mozzafiato,adesso che aveva accesa la luce potevo vederlo bene,e vedo bene anche il suo enorme cazzo che a fatica stava nelle mutande.....
Mi chiamo Vladimir sono nato a Mosca,ma vivo Praga,devo andare a Roma per portare il mio carico di birra Ceca.
Mi sono appena svegliato con una gran voglia,e appena ti ho visto ho pensato che magari cercavi anche te qualcosa......
Si,e no,nel senso che mi sono fermato ma non mi dispiace di stare qua dentro con te! sei un bel ragazzo,e da quanto vedo hai un bel pacco!
Alle mie parole,Vladimir si toglie anche le mutande,il suo cazzo e' enorme e bello duro,le tendine del camion sono chiuse,e lui chiude le portiere.
Mi spoglio,e ci rotoliamo nel suo bel letto nudi,non potevo resistere a non prenderlo in bocca,tutto quel bel dono della natura......
Dopo una mezzora di baci,e io che lo succhiato a dovere il cazzo e i piedi,aveva un 46 di scarpa da urlo ben curato e pulito.Vladimir mi mette le gambe sopra le sue spalle e io con le gambe aperte gli offro il mio culo,con una leggera lubrificazione di crema,il mio buco si allargo' appena il suo grosso palo mi entrava dentro fino alle palle,mi scopava da morire,era un toro da monta,sentivo le sue palle sbattere su di me,mi sborro' in culo,e rimase dentro per un po' di tempo,sfilo'il suo cazzone e mi chiese di pulirlo con la lingua,mentre io leccavo il suo cazzone lui mi dava degli schiaffi sul culo e mi sputava in faccia,da vero maschio,mi faceva godere e sentire vacca,mi ripeteva che ero una troia,che un culo rotto come il mio non lo aveva mai trovato,e che sono una troia depravata.....
Piu' parlava e piu' io impazzivo,non ricordo le volte che sono venuto,il mio cazzo era sempre duro,e il mio culo sempre voglioso......Vladimir mi fece felice per tutta la notte,poi ci addormentammo,con il suo cazzo dentro il mio culo......
Alle prima luci del giorno Vladimir si sveglia e mi prepara un caffe',che io prendo volentieri per rimettermi in viaggio,la notte e'stata lunga e godereccia!
Mi fermo in una delle tante piazzole di sosta,c'era un camion,vedo la targa era della repubblica Ceca.Scendo dalla mia auto e dopo aver fatto il mio bisogno,mi sgranchisco le gambe facendo due passi e fumando una sigaretta.
Vedo che nel tir c'e' qualcuno che mi lampeggia i fari,mi avvicino e al volante c'era un pezzo di ragazzo biondo,che era uno spettacolo,era a nudo,in mutande e basta,mi chiede di salire sul tir......
Parla bene la nostra lingua,mi dice di essere Russo,ma di abitare a Praga,si era svegliato da poco,e aveva il cazzo duro,cercava qualcuno che gli svuotasse le palle.....
Ciao,tutto bene ? faccio io....
Si bene,dai sali sopra!
La sua cabina era in ordine e pulita,lui era veramente bello,un fisico mozzafiato,adesso che aveva accesa la luce potevo vederlo bene,e vedo bene anche il suo enorme cazzo che a fatica stava nelle mutande.....
Mi chiamo Vladimir sono nato a Mosca,ma vivo Praga,devo andare a Roma per portare il mio carico di birra Ceca.
Mi sono appena svegliato con una gran voglia,e appena ti ho visto ho pensato che magari cercavi anche te qualcosa......
Si,e no,nel senso che mi sono fermato ma non mi dispiace di stare qua dentro con te! sei un bel ragazzo,e da quanto vedo hai un bel pacco!
Alle mie parole,Vladimir si toglie anche le mutande,il suo cazzo e' enorme e bello duro,le tendine del camion sono chiuse,e lui chiude le portiere.
Mi spoglio,e ci rotoliamo nel suo bel letto nudi,non potevo resistere a non prenderlo in bocca,tutto quel bel dono della natura......
Dopo una mezzora di baci,e io che lo succhiato a dovere il cazzo e i piedi,aveva un 46 di scarpa da urlo ben curato e pulito.Vladimir mi mette le gambe sopra le sue spalle e io con le gambe aperte gli offro il mio culo,con una leggera lubrificazione di crema,il mio buco si allargo' appena il suo grosso palo mi entrava dentro fino alle palle,mi scopava da morire,era un toro da monta,sentivo le sue palle sbattere su di me,mi sborro' in culo,e rimase dentro per un po' di tempo,sfilo'il suo cazzone e mi chiese di pulirlo con la lingua,mentre io leccavo il suo cazzone lui mi dava degli schiaffi sul culo e mi sputava in faccia,da vero maschio,mi faceva godere e sentire vacca,mi ripeteva che ero una troia,che un culo rotto come il mio non lo aveva mai trovato,e che sono una troia depravata.....
Piu' parlava e piu' io impazzivo,non ricordo le volte che sono venuto,il mio cazzo era sempre duro,e il mio culo sempre voglioso......Vladimir mi fece felice per tutta la notte,poi ci addormentammo,con il suo cazzo dentro il mio culo......
Alle prima luci del giorno Vladimir si sveglia e mi prepara un caffe',che io prendo volentieri per rimettermi in viaggio,la notte e'stata lunga e godereccia!
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Il pc del Senegaleseracconto sucessivo
Quel maledetto viaggio in Egitto
Commenti dei lettori al racconto erotico