La bella lavanderina

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tradimenti

Era l'ennesima giacca da lavoro da portare a lavare, parcheggio, entro nel centro e mi avvicino alla solita lavanderia.
Un rituale ormai settimanale, noioso ma indispensabile.
Attendo il mio turno, la solita signora sulla sessantina consegna e ritira gli indumenti.
Inganno il tempo dando un occhio al cellulare distratto dai bambini che vicino giocano sulle giostre.

Tocca a me, la signora scusandosi va un attimo nel retro e mi chiede di attendere un attimo, dopo poco si apre la tendina, esce una ragazza sui 35 anni, di colore, sguardo serio e corpo che parla da solo.
Mi sorride e mi chiede cosa devo lasciare, lascio i miei indumenti e mentre compila il foglio le chiedo se era nuova.
Mi risponde di si che era in prova, le faccio un in bocca al lupo per il lavoro, le chiedo quando devo tornare e ci salutiamo.

Quando torno dopo un paio di giorni lei non c'è.

Dopo un paio di giorni devo tornare, arrivo proprio all'ultimo secondo col timore che abbia già chiuso, suono il campenello ed esce nuovamente lei.
Mi scuso chiedendo se fossi ancora in tempo o meno.
Mi dice di si che tanto la titolare era già andata via e non andava di fretta.
Mentre lascio gli indumenti le chiedo come si trova, come andava il lavoro.
E' entusiasta, si lamenta solo dell'orario e che ora col buio ha un pò di paura nell'orario di chiusura ad andare verso la macchina.
Guardo l'orario e faccio mente locale che oggi la mia compagna torna più tardi dal lavoro, non avendo fretta le proprongo di attenderla un minuto che chiuda tutto così l'accompagno verso la macchina visto il suo timore.
Inizialmente gentilmente rifiuta, poi visto il mio invito ripetuto decide di accettare avendo anche un paio di borse con la spesa da portare in macchina.

Mentre chiude il locale nell'abbassarsi posso notare il suo fondoschiena pazzesco.

Lei si gira tradendo sul viso un leggero sorriso, forse sa che con quel movimento ha stuzzicato i miei pensieri.
Mi offro di prendere le buste e mentre ci accingiamo verso la macchina parliamo del più e del meno.
Le dico che sono impegnato, anche lei lo è, ma il suo compagno abita a un centinaio di chilometri di distanza, stanno insieme da pochi mesi e ancora non sono andati a vivere insieme.

Effettivamente la strada che porta alla macchina è un pò buia.

Arriviamo alla macchina,sistemo le buste e parliamo un pò. Non ci siamo mai visti praticamente prima ma c'è un bel feeling, l'ora però si fa tarda e andiamo per salutarci. Mi ringrazia del favore chiedendomi cosa può fare per sdebitarsi, le dico naturalmente niente...anzi se posso sono io che le offro qualcosa nella tavola calda vicino al centro commerciale vista l'ora, sempre che non debba tornare a casa...
Rimane un pò sorpresa dell'invito e ridendo mi dice: "ma tu non sei fidanzato scusa?" rido anche io, ma che c'è di male nel mangiare un boccone di pizza insieme, vista l'ora..

Accetta, passiamo una mezz'ora piacevole a ridere, stuzzicare e bere qualcosa.
Non riesco a essere indifferente al suo corpo e alla sua bocca però, e lei pian piano se ne accorge mi dice che si è fatto tardi e che è meglio andare.
Pago, usciamo, andiamo alla macchina e li vedendo davanti a me quel fondoschiena non riesco più a trattenermi.
La fisso negli occhi, lei pure, c'è qualche secondo di silenzio in cui non riesco a distogliere lo sguardo dai suoi occhi quando lei mi dice di non farlo.
Io mi avvicino alle labbra, e senza ascoltare le sue parole la bacio.
si lascia andare subito, lo voleva anche lei si vede nonostante la timida resistenza iniziale.
Finiamo dentro la macchina, io le indico un posto li vicino molto intimo e riservato.
Entriamo in camera, e li inizio a toglierle i vestiti, rimane in perizoma e le chiedo di camminare di schiena per farmi guardare il fonsoschiena perfetto che si ritrova.
Quella vista mi eccita ancor di più, la faccio avvicinare a me seduto sul bordo del letto e la penetro con lei che mi da di schiena in modo che possa vederle il culo con il seno riflesso nello specchio.
la sento godere, vedo dall specchio il suo viso eccitato.
le piace guardarmi e fissarmi da dentro lo specchio salta ssul cazzo empre di più quando raggiunge l'orgasmo tirando un gemito liberatorio.

Io però ho un chiodo fisso prima di salutarci, la giro a pecora sul letto, e col dito le massaggio il buco dietro.
E' un fondoschiena scultoreo, la sola vista è da orgasmo.
La penetro con delicatezza, lei mi guarda dallo specchio mentre io spingo psempre meno docilmente per diversi minuti fin quando la vista delle sue chiappe mi fa venire in una violenta sborrata.
Ci rivestiamo, paghiamo la camera, torniamo a casa...

alla prossima giacca da lavare mia bella lavanderina...
















scritto il
2014-11-10
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