La vedevo masturbarsi
di
LightNight
genere
etero
Lui aveva avuto una giornata terribile, in giro per appuntamenti nonostante la neve. Lei era riuscita ad evitare di andare in ufficio e lo aveva chiamato per sapere dove fosse. “Sto cercando di tornare a casa piccola – le rispose un po’ trafelato- c’è un tempo bestiale in giro…” “Lo so tesoro – gli rispose lei con tono ammiccante – io invece sono qui a casa ma mi sto annoiando terribilmente…”
Gli riattaccò il telefono senza dargli tempo di replicare ma bastarono quelle poche parole per renderlo euforico. La brusca interruzione della comunicazione gli aveva impedito di dirle che sarebbe arrivato di lì a poco ma questo non poteva che fargli piacere. Era felice quando riusciva a sorprenderla… Dopo pochi minuti arrivò e cercando di fare il minimo rumore possibile, tolse gli stivali fuori dall’uscio, mise la chiave nella toppa ed entrò in casa. Ad attenderlo luci soffuse, una musica d’ambiente e un profumo nell’aria che…Silenziosamente si mosse verso il salotto e non appena entrato un’immagine straordinaria gli mandò il sangue alla testa: lei era lì, distesa sul divano quasi completamente nuda, con una mascherina sugli occhi si stava accarezzando tra le cosce… Aveva il respiro affannato e le sue dita entravano ed uscivano dalla figa soffermandosi sul clitoride e stringendo con gesti esperti le grandi labbra. I capezzoli erano turgidi e scuri per l’eccitazione, le cosce spalancate proprio in direzione della porta. Lui non disse una parola per non rovinare l’atmosfera che quelle immagini gli stavano creando. Silenziosamente iniziò a spogliarsi e non appena il boxer scese, il suo membro libero uscì, già completamente bagnato. Vederla così, masturbarsi in attesa del suo arrivo, lo stava eccitando all’inverosimile…ma era impossibile rimanere in silenzio e quando lei si accorse della sua presenza si lasciò andare ad un sorriso e lo accolse: “E bravo il mio maialino… ci mettiamo a fare i guardoni eh? Lui rispose alla sua risata e la raggiunse sul divano. Prima di raggiungere la sua bocca per un bacio, si soffermò sulla sua fighetta bagnata per assaporare i suoi umori chele erano scivolati lungo le grandi labbra. Ma lei senza frapporre indugi, lo attirò a sé, si tolse la mascherina e glielo prese subito in bocca iniziando a succhiargli e leccargli golosamente l’asta turgida. Le sue labbra lo avvolsero in un calore incredibile, ogni schioccare della sua lingua gli procurava delle scosse di piacere lungo la schiena. Il piacere che lei sapeva procurargli era incredibile e lui, quasi la supplicava di non fermarsi. Per un attimo si interruppe per rispondergli “Non mi fermo amore, non mi fermo, voglio farti esplodere dentro di me…” E dopo un attimo aveva ripreso a danzare con la lingua intorno al suo cazzo…Gli sembrava di impazzire, il suo membro
Imprigionato fra le labbra di lei, le vibrazioni che lo facevano fremere per tutto il corpo.
Poi, all’improvviso lei lo lasciò e dicendogli di rimanere lì, scomparve in camera per qualche minuto. Lui continuò a menarsi il pene desiderando di rivederla apparire al più presto. Sapeva che gli avrebbe fatto un’altra sorpresa ed attese, la mano che faceva su e giù sulla sua asta indurita. E dopo qualche istante, come aveva previsto, lei gli riapparve. Aveva indossato per lui uno di quei completini che lo facevano arrapare da morire. Scarpe nere con tacco altissimo e corpetto che non riusciva a contenere i suoi seni prorompenti, in mano una macchina fotografica… Gli si avvicinò e lo prese per mano e lo portò verso lo specchio. Gli consegnò la macchina fotografica e gli si inginocchiò davanti e con voce roca disse: “Adesso voglio che ci fotografi mentre ti faccio impazzire!” La sua bocca riprese a succhiarlo e ingoiarlo fino in fondo. Lui, ubbidiente, face alcuni scatti con le mani tremanti dall’eccitazione. Sentiva la sua sborra agitarsi e comprimersi quasi a voler esplodere e proprio per questo la costrinse a smettere.
Era eccitato da impazzire, il cazzo che gli pulsava a mille e un solo desiderio: possederla e farla urlare di piacere. Questa volta fu lui a prenderla per mano, la portò in camera e dopo averle sfilato il corpetto e il perizoma, la fece mettere sul letto in modo da poterle fotografare il culetto.
Questa volta fu lei ad obbedire e si mise nella posizione che lui le aveva chiesto. Sapeva che quando la guardava così, lui impazziva di piacere. Ammirarla da dietro gli consentiva di guardarle il culetto e la figa pelosa allo stesso tempo. Le grandi labbra di lei erano talmente eccitate da uscire dal pelo e per lui fu impossibile resistere all’idea di andare a leccarla ancora una volta. Le pose le mani sulle natiche e affondò il suo viso nelle intimità di Monica. La sua lingua vorace saettava dalla figa al culetto, leccando e succhiando per non perdere neanche una goccia dei suoi liquidi. Poi decise di aiutarsi con le dita che fece entrare nella sua fessura ormai allagata ma continuando a leccarla e succhiarla. L’ansimare di lei lo portava sempre più in alto, sempre più a godere, fino a quando, sentendo che non avrebbe resistito a lungo le scivolò contro e la prese. La sua figa bollente e fradicia sembrava non aspettare altro. Dopo pochi colpi assestati vide che le gambe di lei iniziavano a tremare, segno dell’orgasmo imminente. Continuò così, montandola da dietro mentre con le mani si era impossessato dei suoi seni che stringeva e accarezzava alternativamente. La sua lingua adesso si muoveva sempre più bagnata e veloce, tra il suo collo e il suo orecchio. Continuò a spingersi dentro di lei, fino a quando un orgasmo violentissimo lo fece esplodere dentro di lei….
Gli riattaccò il telefono senza dargli tempo di replicare ma bastarono quelle poche parole per renderlo euforico. La brusca interruzione della comunicazione gli aveva impedito di dirle che sarebbe arrivato di lì a poco ma questo non poteva che fargli piacere. Era felice quando riusciva a sorprenderla… Dopo pochi minuti arrivò e cercando di fare il minimo rumore possibile, tolse gli stivali fuori dall’uscio, mise la chiave nella toppa ed entrò in casa. Ad attenderlo luci soffuse, una musica d’ambiente e un profumo nell’aria che…Silenziosamente si mosse verso il salotto e non appena entrato un’immagine straordinaria gli mandò il sangue alla testa: lei era lì, distesa sul divano quasi completamente nuda, con una mascherina sugli occhi si stava accarezzando tra le cosce… Aveva il respiro affannato e le sue dita entravano ed uscivano dalla figa soffermandosi sul clitoride e stringendo con gesti esperti le grandi labbra. I capezzoli erano turgidi e scuri per l’eccitazione, le cosce spalancate proprio in direzione della porta. Lui non disse una parola per non rovinare l’atmosfera che quelle immagini gli stavano creando. Silenziosamente iniziò a spogliarsi e non appena il boxer scese, il suo membro libero uscì, già completamente bagnato. Vederla così, masturbarsi in attesa del suo arrivo, lo stava eccitando all’inverosimile…ma era impossibile rimanere in silenzio e quando lei si accorse della sua presenza si lasciò andare ad un sorriso e lo accolse: “E bravo il mio maialino… ci mettiamo a fare i guardoni eh? Lui rispose alla sua risata e la raggiunse sul divano. Prima di raggiungere la sua bocca per un bacio, si soffermò sulla sua fighetta bagnata per assaporare i suoi umori chele erano scivolati lungo le grandi labbra. Ma lei senza frapporre indugi, lo attirò a sé, si tolse la mascherina e glielo prese subito in bocca iniziando a succhiargli e leccargli golosamente l’asta turgida. Le sue labbra lo avvolsero in un calore incredibile, ogni schioccare della sua lingua gli procurava delle scosse di piacere lungo la schiena. Il piacere che lei sapeva procurargli era incredibile e lui, quasi la supplicava di non fermarsi. Per un attimo si interruppe per rispondergli “Non mi fermo amore, non mi fermo, voglio farti esplodere dentro di me…” E dopo un attimo aveva ripreso a danzare con la lingua intorno al suo cazzo…Gli sembrava di impazzire, il suo membro
Imprigionato fra le labbra di lei, le vibrazioni che lo facevano fremere per tutto il corpo.
Poi, all’improvviso lei lo lasciò e dicendogli di rimanere lì, scomparve in camera per qualche minuto. Lui continuò a menarsi il pene desiderando di rivederla apparire al più presto. Sapeva che gli avrebbe fatto un’altra sorpresa ed attese, la mano che faceva su e giù sulla sua asta indurita. E dopo qualche istante, come aveva previsto, lei gli riapparve. Aveva indossato per lui uno di quei completini che lo facevano arrapare da morire. Scarpe nere con tacco altissimo e corpetto che non riusciva a contenere i suoi seni prorompenti, in mano una macchina fotografica… Gli si avvicinò e lo prese per mano e lo portò verso lo specchio. Gli consegnò la macchina fotografica e gli si inginocchiò davanti e con voce roca disse: “Adesso voglio che ci fotografi mentre ti faccio impazzire!” La sua bocca riprese a succhiarlo e ingoiarlo fino in fondo. Lui, ubbidiente, face alcuni scatti con le mani tremanti dall’eccitazione. Sentiva la sua sborra agitarsi e comprimersi quasi a voler esplodere e proprio per questo la costrinse a smettere.
Era eccitato da impazzire, il cazzo che gli pulsava a mille e un solo desiderio: possederla e farla urlare di piacere. Questa volta fu lui a prenderla per mano, la portò in camera e dopo averle sfilato il corpetto e il perizoma, la fece mettere sul letto in modo da poterle fotografare il culetto.
Questa volta fu lei ad obbedire e si mise nella posizione che lui le aveva chiesto. Sapeva che quando la guardava così, lui impazziva di piacere. Ammirarla da dietro gli consentiva di guardarle il culetto e la figa pelosa allo stesso tempo. Le grandi labbra di lei erano talmente eccitate da uscire dal pelo e per lui fu impossibile resistere all’idea di andare a leccarla ancora una volta. Le pose le mani sulle natiche e affondò il suo viso nelle intimità di Monica. La sua lingua vorace saettava dalla figa al culetto, leccando e succhiando per non perdere neanche una goccia dei suoi liquidi. Poi decise di aiutarsi con le dita che fece entrare nella sua fessura ormai allagata ma continuando a leccarla e succhiarla. L’ansimare di lei lo portava sempre più in alto, sempre più a godere, fino a quando, sentendo che non avrebbe resistito a lungo le scivolò contro e la prese. La sua figa bollente e fradicia sembrava non aspettare altro. Dopo pochi colpi assestati vide che le gambe di lei iniziavano a tremare, segno dell’orgasmo imminente. Continuò così, montandola da dietro mentre con le mani si era impossessato dei suoi seni che stringeva e accarezzava alternativamente. La sua lingua adesso si muoveva sempre più bagnata e veloce, tra il suo collo e il suo orecchio. Continuò a spingersi dentro di lei, fino a quando un orgasmo violentissimo lo fece esplodere dentro di lei….
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