Fuochi di capodanno
di
Anonimo
genere
etero
Anche quest'anno è finito.
Mi ritrovo in un locale con amici a festeggiare. In realtà sono qui solo per gli amici. Non mi piace stare in un locale a capodanno. Ma la maggior parte di loro voleva evadere. Democraticamente si è votato, la maggioranza ha vinto.
Ed eccomi qui: completo nero, giacca lunga con collo coreano; camicia grigio chiaro, cangiante, a righe, sempre in tonalità di grigio ma più scure.
La flute di champagne nella mano destra, la sinistra in tasca... in attesa di chissà cosa. Cammino tra la gente cercando di divertirmi, cercando una mia evasione. E' quasi ora...
...inizia il coro del conto alla rovescia, mi avvicino al gruppo, è quasi il momento di brindare al nuovo anno.
Abbandono i miei pensieri e mi unisco al coro: "cinque... ".
In una frazione di secondo ti vedo, abito lungo con spacco fin sopra la metà coscia.
"quattro..." continuo il countdown, ma guardo te: capelli scuri, lunghi, leggermente mossi.
"tre..." corpo asciutto e sinuoso, con le curve al posto giusto.
"due..." terza di seno, coppe sode, scollatura profonda... s'intravede che porti un reggiseno senza coppe. I capezzoli liberi di muoversi strofinano sul tessuto e tendono verso l'esterno, quasi a voler richiamare l'attenzione.
"uno..." sguardo intrigante, sicuro di sé.
"Auguri! Buon anno..." Tra i baci e gli abbracci i miei occhi ti cercano, ti seguono, ti scrutano tra la folla...
è ora dei fuochi. Nonostante la temperatura della gelida notte invernale, ci dirigiamo sul terrazzo ad osservare i fuochi artificiali.
Ti seguo, mi dirigo verso di te. Mi posiziono alle tue spalle. La mia mano più audace che mai, incurante degli avvertimenti del cervello e della gente che ci circonda, si posiziona sulla tua coscia.
Nessun segno di ribellione da parte tua. Immagino che tu abbia chiuso gli occhi per goderti la carezza che le mie dita ti stanno offrendo. Ma questa tua concessione mi autorizza a fare di più: cerco lo spacco, la mia mano s'insinua all'interno. Scopro con piacere che porti le autoreggenti. Le mie dita percorrono la tua pelle sino a raggiungere le tue mutandine. Con il pollice mi sposto sul gluteo e ne percorro il confine tra pelle e pizzo. Scie luminose incendiano la notte, mentre il tuo silenzio incendia il mio desiderio.
Oso di più. Le dita scostano il bordo elastico del tanga. L'indice gioca per qualche secondo con le tue labbra per poi tuffarsi nel tuo caldo fiore. Forse anche tu hai voglia di qualcosa di più di una semplice serata tra amici, forse l'idea di essere toccata da uno sconosciuto... qualcuno accanto a te ti dice che i fuochi sono davvero belli. "E' stupendo!". La tua risposta esce soffocata e strozzata da un gemito, che si perde tra i botti di fine anno.
Le mie dita si muovono velocemente dentro te, mentre con l'indice cerco e stuzzico il clitoride.
Improvvisamente una mano mi ferma. Un brivido mi percorre.
L'atra tua mano scivola dietro la schiena e si posa sui miei pantaloni, in cerca del sesso. Lo trovi, lo tasti, lo stringi. Poi con estrema destrezza mi abbassi la cerniera e lo estrai.
Vedo la tua schiena chinarsi leggermente in avanti. Capisco!
Non vuoi godere con le dita, vuoi godere sul serio. E vuoi regalarmi un sogno.
Lo sguardo della gente, degli amici, di tutti è proiettato ai giochi di luce nel cielo. Tutt'intorno a noi è buio. Scosto la gonna, approfittando dell'ampio spacco. Mi aiuti e sposti il tanga, porgendomi le grandi labbra. Appoggio il membro tra le tue cosce. Spingo il glande appena dentro... mi fermo. Lascio che i nostri sessi si conoscano, si godano il primo momento di piacere... lascio che i tuoi umori avvolgano il mio sesso. I fuochi si stanno intensificando, lo spettacolo sta per finire.
Istintivamente spingi indietro i tuoi glutei. Entro completamente in te. La mia mano, che prima accarezzava le tue cosce, ti afferra per il fianco. I miei movimenti sono lenti ma decisi. La mano si sposta sul tuo seno, infilandosi nella scollatura. Lo afferro con la mano, mentre con l'indice ed il medio afferro e gioco con tuo capezzolo. Incalzo il ritmo. Non resisterò ancora molto. Pochi attimi e un gemito strozzato mi fa capire che stai godendo. Subito dopo esco e raggiungo il mio piacere sui tuoi glutei.
I nostri respiri, i nostri battiti lentamente tornano alla normalità, mentre nel cielo si spegne l'ultimo fuoco.
Mi ritrovo in un locale con amici a festeggiare. In realtà sono qui solo per gli amici. Non mi piace stare in un locale a capodanno. Ma la maggior parte di loro voleva evadere. Democraticamente si è votato, la maggioranza ha vinto.
Ed eccomi qui: completo nero, giacca lunga con collo coreano; camicia grigio chiaro, cangiante, a righe, sempre in tonalità di grigio ma più scure.
La flute di champagne nella mano destra, la sinistra in tasca... in attesa di chissà cosa. Cammino tra la gente cercando di divertirmi, cercando una mia evasione. E' quasi ora...
...inizia il coro del conto alla rovescia, mi avvicino al gruppo, è quasi il momento di brindare al nuovo anno.
Abbandono i miei pensieri e mi unisco al coro: "cinque... ".
In una frazione di secondo ti vedo, abito lungo con spacco fin sopra la metà coscia.
"quattro..." continuo il countdown, ma guardo te: capelli scuri, lunghi, leggermente mossi.
"tre..." corpo asciutto e sinuoso, con le curve al posto giusto.
"due..." terza di seno, coppe sode, scollatura profonda... s'intravede che porti un reggiseno senza coppe. I capezzoli liberi di muoversi strofinano sul tessuto e tendono verso l'esterno, quasi a voler richiamare l'attenzione.
"uno..." sguardo intrigante, sicuro di sé.
"Auguri! Buon anno..." Tra i baci e gli abbracci i miei occhi ti cercano, ti seguono, ti scrutano tra la folla...
è ora dei fuochi. Nonostante la temperatura della gelida notte invernale, ci dirigiamo sul terrazzo ad osservare i fuochi artificiali.
Ti seguo, mi dirigo verso di te. Mi posiziono alle tue spalle. La mia mano più audace che mai, incurante degli avvertimenti del cervello e della gente che ci circonda, si posiziona sulla tua coscia.
Nessun segno di ribellione da parte tua. Immagino che tu abbia chiuso gli occhi per goderti la carezza che le mie dita ti stanno offrendo. Ma questa tua concessione mi autorizza a fare di più: cerco lo spacco, la mia mano s'insinua all'interno. Scopro con piacere che porti le autoreggenti. Le mie dita percorrono la tua pelle sino a raggiungere le tue mutandine. Con il pollice mi sposto sul gluteo e ne percorro il confine tra pelle e pizzo. Scie luminose incendiano la notte, mentre il tuo silenzio incendia il mio desiderio.
Oso di più. Le dita scostano il bordo elastico del tanga. L'indice gioca per qualche secondo con le tue labbra per poi tuffarsi nel tuo caldo fiore. Forse anche tu hai voglia di qualcosa di più di una semplice serata tra amici, forse l'idea di essere toccata da uno sconosciuto... qualcuno accanto a te ti dice che i fuochi sono davvero belli. "E' stupendo!". La tua risposta esce soffocata e strozzata da un gemito, che si perde tra i botti di fine anno.
Le mie dita si muovono velocemente dentro te, mentre con l'indice cerco e stuzzico il clitoride.
Improvvisamente una mano mi ferma. Un brivido mi percorre.
L'atra tua mano scivola dietro la schiena e si posa sui miei pantaloni, in cerca del sesso. Lo trovi, lo tasti, lo stringi. Poi con estrema destrezza mi abbassi la cerniera e lo estrai.
Vedo la tua schiena chinarsi leggermente in avanti. Capisco!
Non vuoi godere con le dita, vuoi godere sul serio. E vuoi regalarmi un sogno.
Lo sguardo della gente, degli amici, di tutti è proiettato ai giochi di luce nel cielo. Tutt'intorno a noi è buio. Scosto la gonna, approfittando dell'ampio spacco. Mi aiuti e sposti il tanga, porgendomi le grandi labbra. Appoggio il membro tra le tue cosce. Spingo il glande appena dentro... mi fermo. Lascio che i nostri sessi si conoscano, si godano il primo momento di piacere... lascio che i tuoi umori avvolgano il mio sesso. I fuochi si stanno intensificando, lo spettacolo sta per finire.
Istintivamente spingi indietro i tuoi glutei. Entro completamente in te. La mia mano, che prima accarezzava le tue cosce, ti afferra per il fianco. I miei movimenti sono lenti ma decisi. La mano si sposta sul tuo seno, infilandosi nella scollatura. Lo afferro con la mano, mentre con l'indice ed il medio afferro e gioco con tuo capezzolo. Incalzo il ritmo. Non resisterò ancora molto. Pochi attimi e un gemito strozzato mi fa capire che stai godendo. Subito dopo esco e raggiungo il mio piacere sui tuoi glutei.
I nostri respiri, i nostri battiti lentamente tornano alla normalità, mentre nel cielo si spegne l'ultimo fuoco.
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