In palestra

Frequento da poco una palestra furi città, e devo dire che negli orari inqui vado io ci sono dei bei ragazzi e bei maschi, io ho una certa età sessantaquattro anni, omosessuale da sempre, e trav.
Adoro i maschi, i loro cazzi, i loro corpi, stringerli ed essere strettra trà le loro braccia, e poi vederli allenare, i loro muscoli tesi, le loro coscie, e intravedere sotto i pantaloncini e loro cazzi.
In doccia poi, nudi mentre si lavano, mentre si toccano il cazzo, a volteduro, perdo la testa.
Io sono un poco cicciotta, ho la pancetta e certamente non ho muscoli, e trà le gambe ho un cazzetto ridicolo.
Comunque ho fatto amicizia con alcuni di loro, e ho fatto in modo che capissero la mia natura, senza mai importunarli chiaramente, spettava a loro, se interessati fare il primo passo.
E così successe, ero negli spogliatoi, mi ero spogliata, e mi accingevo ad andare sotto la doccia quando è entrato Renato, un ragazzo di circa quarant'anni, fà i turni, e lo vedo una settimana sì e una nò, ma avevo notato che i guardava insistentemente.
Mi aveva vista mettermi gli slip di pizzo dopo la doccia alcuni giorni prima.
Mi si è avvicinato, nudo, ha aperto la doccia e si è infilato sotto, e mi dice, belle mutandine complimenti, io divento rossa, grazie rispondo, intanto lui si insapona, il petto muscoloso, e poi il cazzo mezzo duro, alla vista il mio cazzetto si indurisce, lui mi osserva e mi dice, certo che la natura non è stata benevola con tè, e ride.
Io sorrido, è vero dico, ma tanto non mi servirebbe granchè averlo come tè, e mi chiede come mai, be se devo mettermi slip e reggicalze non si deve vedere no? dico ridendo.
A così ti travesti mmmm dice, avevo capito che eri gay ma trav no, e si avvicina, il cazzo è un palo, lo accarezzo, dai troietta inginocchiati e succhia.
Lo imbocco e inizio a succhiare è saporito, un bel cazzo, lo pompo e dopo una decina di minuti si scarica in gola, e io bevo.
Intanto io vengo poche gocce, e andiamo a cambiarci.
Entra nel frattempo un uomo che ho visto alcune volte sulla sessantina, un bell'uomo distinto magro, molto peloso, e una volta nudo osservo che ha un cazzo discreto, Renato stà per andarsene, vedo che parla con il tipo, e poi mi saluta, alla prossima troietta e ride.
Io rimango impietrita, il tipo mi guarda e ride, tranquillo sappiamo che sei gay, e diciamo che una pompa da tè ci starebbe, io ho ancora l'accappatoio, mi avvicino, mi spogli e inizia a succhiare il suo cazzo.
Una volto duro, mi mette a pecora, e me lo infila dritto in culo, e mi sbatte.
Sei proprio una cagnetta mi dice, e poco dopo mi riempie di sperma.
Senti un pò frocione, settimana prossima ti diremi i giorni e orari che devi venire in palestra, e vieni da troia, che ti faremo divertire, annuisco, mi rivesto e fuggo.
La sertimana dopo trovo appeso un foglio sul mio armadietto, per la troia, e una serie di giorni e orari, e così inizia ad andarci seguendo qunato scritto.
Prima giornata, erano le nove di mattina, entro in palestra in reggicalze calze, slip e reggiseno, e tacchi, mi metto sù di un macchinario, e poco dopo, ero seduta sul cazzo di Renato, che sollevavo il manubrio con parecchi kili, così mi sollevavo e scendevo. era stupendo.
Poi a turno c'erano gli altri, e così passavo trè giornate alla settimana a fare la troia.
Mi sbattevano in due trè, mi filmavano, mi facevano foto, poi le appendevano ai vari armadietti così mi sputtanavano sempre di più.
La settimana scorsa mi hanno trasferita negli spogliatoi femminili, visto che sono una troia, un paio di donne frequentanolapalestra in quegli orari, e sono d'accordo, si mettono nude e mi stuzzicano, ma io non ho un'erezione tale da poterle scopare, così mi sego il cazzetto e loro ridono.
Ormai sono alla loro mercè, hanno foto e video, da truccata a normale, mi usano, e prestomi faranno usare da altri, sono la puttana della palestra