L'ultima tentazione di Giacomo
di
regy
genere
gay
Dei giorni trascorsi a Parma nel novembre 2011, oltre alla meravigliosa festa di compleanno del mio amico B., una cosa mi rimarrà particolarmente impressa: l’incontro con Giacomo, un ragazzo palermitano che vive nella cittadina emiliana da alcuni anni ed è a tutti gli effetti il ragazzo più bello con cui io abbia mai fatto sesso. La prima volta che lo avevo contattato fu alcuni mesi prima nella chat degli orsi, perché mi avevano molto colpito le sue foto, dove si potevano ammirare tutti i suoi muscoli perfetti, e quando mi disse che viveva a Parma, presi al volo l’occasione per organizzare un appuntamento con lui appena mi fossi recato dai miei amici. Come spesso accade in queste situazioni, ci si scambia messaggi per mesi, poi al momento decisivo, quando ero in procinto di partire, lui non rispose più nella chat e pensai che l’appuntamento fosse andato in fumo. Uno o due giorni prima della partenza ricevetti una telefonata da un numero che non conoscevo: era lui, Giacomo, che molto carinamente mi spiegò i motivi della sua sparizione; nelle due settimane precedenti si era visto con un 22enne di Rimini e anche quel venerdì, giorno in cui ci saremmo dovuti vedere noi due, aveva in programma di vederlo e di trascorrere con lui l’intero weekend. Un po’ deluso dal mancato appuntamento con quel bel ragazzo, lo informai che io sarei andato su un giorno prima, il giovedì, e che se avesse voluto conoscermi ugualmente, anche solo per un caffè, io ero comunque disponibile. Con mia sorpresa, il giovedì pomeriggio ricevetti un messaggio da Giacomo che diceva che la sera, dopo le 20.30, era libero e mi chiedeva se ci volessimo vedere; all’inizio non capii se mi stesse proponendo di bere un caffè e chiacchierare o qualcosa in più, ma andai comunque all’appuntamento. Chiacchierammo per almeno mezz’ora in un bar del centro che aveva dei tavolini fuori, in una veranda chiusa solamente da teli trasparenti che non riuscivano a trattenere gli spifferi d’aria gelida che venivano da fuori; eravamo lì, uno di fronte all’altro, al freddo, e io non riuscivo a pensare ad altro che a quanto fosse bello: dalle foto che avevo visto non avevo compreso quanto il suo viso fosse perfetto e quanto intensi fossero i suoi occhi verdi, in cui mi stavo davvero perdendo. Quando mi parlò del ragazzo di Rimini capii che ci teneva molto a lui e fui quasi sicuro che la serata si concludesse in quel gelido tavolino, invece, improvvisamente, con la scusa che faceva troppo freddo, mi invitò a casa sua. Appena entrammo nella sua camera i nostri sguardi si incrociarono e furono subito in sintonia: senza tanti convenevoli cominciammo a baciarci, e fu allora che tutti i miei dubbi su come si sarebbe concluso l’appuntamento furono dissipati: avevo fra le braccia il ragazzo più affascinante che avevo mai visto e non volevo certo fammi sfuggire l’occasione di farlo mio. Ricordo come fosse ieri la passione con cui lo baciavo e il modo in cui la sua bocca era vogliosa della mia; ben presto cominciai a spogliarlo e la mia lingua fu libera di esplorare ogni centimetro del suo corpo perfetto. Ormai eravamo nudi ed egli mi offrì il suo fallo, che io leccai e succhiai con avidità. Facemmo l’amore in modo intenso, passionale, come raramente mi capita con qualcuno che incontro per la prima volta: con lui fu tutto perfetto, il modo di baciarmi, di accarezzarmi e persino di possedermi. Era così sicuro nei modi di fare che non sbagliò una mossa: nonostante la mia pancia prominente, mi penetrò a pancia sopra riuscendo persino a baciarmi. Giacomo non era superdotato, ce l’aveva di dimensioni medie, ma averlo dentro di me mentre guardavo fisso i suoi meravigliosi occhi verdi rese quella serata davvero memorabile.
Quando Giacomo mi riaccompagnò a casa di B. e F., provai una forte invidia per quel ragazzo di Rimini che avrebbe passato con lui tutto il weekend, sarebbe stato davvero bello rifare l’amore con lui, più e più volte.
I contatti fra di noi da allora sono stati scarsi, specialmente in chat, dove, non capendo il motivo per cui non rispondesse ai miei messaggi, mi sono accorto che si era cancellato; mi tornò allora in mente il discorso che avevamo fatto al bar, ovvero che se lui si fosse fidanzato “ufficialmente” si sarebbe cancellato dal sito.
A quel punto fui sicuro che si fosse messo con il 22enne di Rimini e che quella con me fu una sorte di ultima scappatella prima di mettere la testa a posto.
Quando Giacomo mi riaccompagnò a casa di B. e F., provai una forte invidia per quel ragazzo di Rimini che avrebbe passato con lui tutto il weekend, sarebbe stato davvero bello rifare l’amore con lui, più e più volte.
I contatti fra di noi da allora sono stati scarsi, specialmente in chat, dove, non capendo il motivo per cui non rispondesse ai miei messaggi, mi sono accorto che si era cancellato; mi tornò allora in mente il discorso che avevamo fatto al bar, ovvero che se lui si fosse fidanzato “ufficialmente” si sarebbe cancellato dal sito.
A quel punto fui sicuro che si fosse messo con il 22enne di Rimini e che quella con me fu una sorte di ultima scappatella prima di mettere la testa a posto.
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