Cuor che batte

di
genere
etero

“Per un cuor che batte il tempo non esiste,
niente lo smuove, rimane fisso e non trascorre.
Le attese son lunghe e l'impazienza persiste,
l'angoscia cresce e il tormento la rincorre.”


Attendo ancora con l'ansia che mi cresce dentro, quell'uomo oggi mi fa aspettare più del solito, eppure è sempre puntuale. Odio le lunghe attese, sono le più snervanti.
Grida il mio nome, era ora! Vuole che scenda giù, forse ci siamo. Faccio le scale senza troppa fretta, non voglio che mi trovi più strana di come mi fa notare ogni giorno.
Si sta mettendo la giubba, finalmente esce.
Mastro Paolo mi avverte sempre quando deve uscire, non vuole che la sua casa resti incustodita quando lui non c'è.
Le solite raccomandazioni, inutili per conto mio, ma ascolto attentamente ciò che ha da dire.
Chiude la porta dietro di sé, la guardo fissa per un po', poi mi avvicino ad essa per scrutarlo mentre si allontana. Il cuore mi batte forte.
Finalmente sono rimasta sola con uno dei suoi figli, dolce creatura, anche lui mi aspetta da ore ormai, non vede l'ora che suo padre esca per poter stare insieme a me.
Lo raggiungo nell'altra stanza, c'è molta polvere, sarebbe impossibile per me pulire qua dentro. Mastro Paolo grazie a Dio mi ha assunta solo per spolverare di sopra, là dove mangia e dove dorme.


“L'amore è cosa strana, gli occhi non vedon chiaro,
davanti è solo luce, intorno non v'è niente.
L'accortezza svanisce e l'intelletto è assai raro,
tutto si offusca a confondere la mente.”


Mi avvicino a lui, è bellissimo, il suo sguardo sembra divorarmi dalla passione. Accarezzo il suo bel viso e i suoi folti capelli, bacio le sue labbra, la voglia di lui cresce dentro di me.
Mi tolgo via tutti gli indumenti, cadono a terra in mezzo alla polvere, non mi importa, che si sporchino pure, voglio restare nuda davanti al mio amore.


“Le mani accarezzano, esplorano e lusingano,
ogni tocco è un brivido di nuove sensazioni,
Le labbra sfiorano, seducono e ammaliano,
qualsiasi bacio è un coinvolgere di emozioni.”


Lo bacio ancora, sento le sue mani scivolare sul mio corpo, stringono con delicatezza i miei seni, avvicina le sue labbra sui miei capezzoli e li bacia come han baciato la mia bocca. Labbra vogliose; scendono piano sul mio ventre, le sue mani stringono ora i miei glutei, sento il suo viso accarezzare il mio ciuffo rigoglioso, si sofferma su di esso rapito da quel soffice manto.
La lingua trova il mio punto sensibile, ho un fremito su tutto il corpo, le mie mani affondano sui suoi capelli attirando la sua bocca verso la mia fessura. Si disseta dei miei umori, si nutre della mia eccitazione, assapora tutta la mia voglia di donarmi a lui.
I miei gemiti accompagnano i movimenti della sua lingua, le sue dita entrano dentro di me vogliose anche loro della mia lussuria, io sono allo stremo del godimento, il mio corpo si irrigidisce, sento esplodere il desiderio nella sua bocca, non una goccia dei miei fluidi viene sprecata, ogni stilla è parte di me e lui non vuole che vada perduta.
Voglio ricambiarlo del suo amore verso di me, gli sfilo la veste che lo ricopre, la lascio scivolare a terra nella polvere insieme ai miei abiti. Il suo membro è già pronto, lo stringo nelle mie mani e mi chino su di lui. La mia bocca lo accoglie bramosa di assaporarlo, è una vera delizia per il mio palato. La lingua scorre su tutta la sua lunghezza, mi soffermo sui suoi goffi pendenti, il mio alito li riscalda quando le mie fauci li ricevono.


“I corpi si avvinghiano in un turbinio di passioni,
si stringono e fremono in un abbraccio denso.
Ogni gemito è un segno delle loro eccitazioni,
si abbandonano al calore che cresce intenso.”


Non resisto più, lo voglio dentro di me. Si sdraia sulle nostre vesti, io gli sto sopra; con la mano introduco il suo sesso nell'apertura ricca di umori, quasi svengo al suo contatto. Mi muovo col bacino su di lui, lo sento sfregare sulle mie pareti che lo accolgono fremendo di piacere. Il calore aumenta, è tutto un ribollire di sensazioni sublimi, i nostri gemiti crescono coi movimenti ondosi. La sentiamo arrivare, si fa strada con un violento impeto, è bellissima, è esaltante, tutta la passione esplode in un solo attimo. Il suo seme sgorga dentro di me, è caldo e riempie il mio alveo palpitante. Lo sento colare fuori, non voglio che vada sprecato, lo recupero con le mani e me lo porto alla bocca. Il suo sapore è gradevole, continuo nel mio compito, non riesco a non farne a meno. Estraggo il membro dalla mia fessura, finisco di ripulire quella prelibatezza con le labbra e la mia lingua finché non ne sono piena, piena d'amore e di godimento.
Mi abbandono alle sue braccia, sono esausta, poggio la testa sul suo torace appagata di tutta la sua passione per me.


“L'appagar dei corpi ridesta i nostri sensi,
la ragion prevale sul nostro cuore.
Dell'amor eterno questo non si pensi,
se dal distacco la tua anima ne muore.”


Sento dei rumori provenire dalla porta, Mastro Paolo è già tornato. Raccolgo i miei abiti da terra e corro di sopra appena in tempo prima che si apra il grande uscio.
Mi rivesto, sento delle voci dabbasso, c'è qualcun altro con lui. Ascolto i loro discorsi, parlano di un viaggio di cui ne è coinvolto anche il mio amore. Alcune lacrime solcano il mio viso, sapevo che prima o poi sarebbe successo, il mio cuore sembra andare in pezzi.


“L'amore vien vissuto anche in sogno,
persin di un angelo ci si può innamorare.
Di un abbraccio e un po' d'affetto si ha bisogno,
col cuor che batte poi, il tutto puoi avverare.”


È da molto tempo ormai che il mio innamorato è andato via, ma vado a trovarlo ogni giorno, a volte persino quattro volte in una sola giornata se me lo permette il lavoro. Passo con lui molte ore a tenergli compagnia. Ripenso a quei momenti che poggiando la testa sul suo petto sognavo di far l'amore con lui. Baciavo le sue labbra e toccavo il suo corpo, sfioravo le sue bellissime ali e mi abbandonavo ai suoi abbracci.
Agli occhi degli uomini è oltraggioso che una umile serva pecchi di lussuria con l'immagine di un angelo, ma non agli occhi di Dio. Dio è buono, Dio sa cos'è l'amore, e vuole che i suoi figli ne conoscano lo splendore e la bellezza.
Lo guardo ancora, verrò a guardarlo ogni santo giorno per quanto mi sarà concesso di vivere, ricorderò i nostri momenti passati insieme, e sognerò ancora di far l'amore con lui.

Si trova là a Roma, sul Ponte Sant'Angelo. Tra i dieci è il quinto angelo a destra, è il più bello di tutti, tiene in mano i dadi e la veste di Cristo e il mio cuore che batte insieme al suo.


“Lo scalpello il duro marmo può foggiare,
dalla salda roccia ne tira fuori la dolcezza,
Ma è la donna che d'amore può colmare,
la sua anima che risplende di purezza.”


“Del Naldini fu l'opera dell'angelo alato,
come un figlio nacque dalla sua man forte.
Dalla Sacra Scrittura il testo fu copiato,
super vestem meam miserunt sortem.”
scritto il
2010-08-03
4 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Qualcosa non va

racconto sucessivo

Un battito mancato
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.