Io e i bulli

di
genere
etero

Piove di brutto mentre sono sulla 69 di ritorno dall'universita, è stata proprio una giornata di merda, ho dato un esame per il quale non mi sentivo preparata ed è andato da schifo per fortuna il prof mi da la possibilità di rifarlo tra qualche settimana, ho litigato con uno degli assistenti, non ricordo nemmeno per cosa, mentre ero nel parco a godermi un raro sprazzo di sole, un barbone mi ha fregato il panino che mi aveva preparato la mamma e sono rimasta diguina, per finire alla fermata del Bus ,un cagnetto un minuscolo ,un pincher nano, forse eccitato dall'aria di primavera, ha cercato di ingravidarmi una gamba dei pantaloni mentre la pardona mi ripeteva di star tranquilla che il poverino stavo solo giocando, mi sento come se avessi pestato una merda, come piccola consolazione ,oggi è il compleanno di papà e prima di tornare a casa ,mi fermerò all'Id per prendere gli ingredienti per fargli una bella torta, come ogni anno per abitudine da quando ho 5 anni ,sono ancora la sua bimba infondo.
Il tram che dalla citta porta in periferia, come al solito è strapieno di pendolari che come me ogni giorno fanno avanti e indietro, fa caldo e l'umidita dell'aria rende la cosa ancora piu insopportabile ,un cinese dall'aria unta e bisunta, vista la ressa mi sta appiccicato.
Indosso un top a fascia nero sotto la giacca corta di Jeans, un capo estivo che si veste senza regiseno e il nano malefico mi fissa le tette, ogni volta che l'autista frena, ne approfitta per tuffarci la faccia nel mezzo, tengo duro per un bel pò , poi mi stufo e convinta che voltarmi lo farà desistere dal suo atteggiamento gli do le spalle, ma questo mi espone ad un suo nuovo approccio alla frenata seguente la sua mano mi finisce tra le chiappe. Non poso muovermi ,sono intrappolata tra l'obliteratrice, una signora col passegino e un ragazzino con uno zaino enorme, il cinese fa buon uso del suo tempo e le dita della sua mano si portano d'avanti e mi strizzano il cavallo dei leggings un paio di volte, poi per fortuna un anziano distinto si avvede della situazione ,si frappone tra noi e mi libera dalle attenzione del muso giallo, lo ringrazio con un sorriso e lui mi risponde facendomi occhiolino, mi attacca bottone partendo dai soliti convenevoli, sul clima impazzito, sui tempi andati, su come erano le cose una volta e su come si viveva bene ai suoi tempi, una filippica cosi pesante che mi vien voglia di tornare sotto le grinfie del cinese.
Per liberarmi dal vecchio rompipalle, scendo alla fermata sbagliata sotto una pioggia battente, non ho l'ombrello che ho lasciato in facoltà e prima di arrivare all'iper sono tutta bagnata, indosso delle con tacco invisibile e correndo praticamente ,faccio il pediluvio nelle pozzanghere che ci sono per strada, in piu è la giornata giusta per decidere di mettere i pantaloni bianchi, o come recitava l'annuncio su E-bay :Sexy pantaloni leggings bianchi donna effetto push up ,super hot, aderenti ,51.90 piu spese di spedizione! . Il tessuto è cosi leggero che una volta bagnati è come andare in giro con indosso solo dei collant semi trasparenti e aver indossato della mutandine color prugna, un viola molto scuro, non aiuta certo a passare inosservata, ironia della sorte come metto un piede dentro la proprieta del supermercato ,fa capolino tra le nuvole un timido sole e smette di piovere, e decidersi dieci minuti prima no? sole di merda! All'ingresso, vicino ai carrelli noto il terzetto di bulletti che qualche settimana prima aveva cercato di rovinarmi la mia giornata Skater, ma non mi faccio certo intimidire io ,poi in fondo sono stati anche carini e non vedo perchè non dovrei passare a salutarli.
Quando mi vedono all'inizio stanno un pò sulla difensiva, forse non mi hanno riconosciuto o forse non sanno che intenzioni ho, li saluto con tre baci sulle guance per rompere il ghiaccio e questo li tranquillizza, fanno subito qualche battuta scontata sul fatto che sono tutta bagnata, uno si accuccia dietro di me mi fissa il culo e mi dice che ho le chiappe piu belle del mondo, Grazie effetto push-up! Poi un altro mi chiede se posso fargli un favore, vorrebbero prendere dell'alcol, ma alla cassa del dicount, oggi c'è una rompicoglioni e se ci provano chiama i vigili , mi domanda se posso prendere io qualcosa da bere, in cambio, mi dice che hanno del fumo, dell'ottimo pakistano e che se mi rendo utile posso farmi un tiro con loro, accetto volentieri, è da un secolo che non mi faccio una canna e dopo quella giornata sfigata, ci vuole proprio.
Entro e compro. una bottiglia di Vodka alla pesca, la mia preferita, alcune lattine di birra, due sacchetti di patatine al formaggio di cui sono golosa e tutto l'occorrente per fare la torta a mio padre, visto che è il motivo per cui sono li al super, poi scopro che la rompicoglioni in questione è la mia mamma, che in quel supermercato ci lavora da anni, come dubbitare che si riferivano a lei?
Quando vede tutto quell'alcol si insospettisce, le racconto che nel fine settimana c'è una festa a casa di un amico di Luca e tutti dobbiamo portare qualcosa, lei non sembra convinta mi guarda con disappunto, come se lei alla mia età non ne avesse fatte di cotte e di crude, se sapesse le cose che la nonna mi racconta di quando lei era una ragazzina e il nonno doveva corrergli dietro per tutto il paese, non farebbe tanto la moralista, ma mi fa pagare e mi ricorda che se voglio fare la torta al papà devo correre subito a casa ,perchè alle stette e trenta si cena, mi metto su gli attenti e la rassicuro che non mancherò , lei mi da della cretina e mi dice di sparire, prendo le mie buste e me ne vado, che rompipalle di donna, ma quanto le voglio bene.
Prima di uscire, mi ferma Alberta la direttrice che è sempre felice di vedermi, mi saluta ,dice che sto diventando bellissima ,che ogni giorno assomiglio sempre di piu alla mamma, io ribatto con ironia che sembriamo due bionde stinte troppo piene di se, ridiamo divertite.
Alberta è una donnona di 70kg per poco piu di un metro e mezzo ,capelli corti tinti di rosso, che presumo si tagli da sola, un piercing al labbro sinistro inferiore e uno sulla lingua che mi ha mostrato una volta nel suo ufficio. Alberta ha da sempre un dichiarato debole per me, è molto risentita per il fatto che ho accettato il lavoro al centro commerciale, mi scuso, so che per me c'è un posto libero li con lei, ma aggiungo che preferisco lavorare in un negozio di intimo piuttosto che sistemare roba sugli scaffali in un supermercato, lei non sembra turbata da cio che ho appena detto, anzi coglie l'occasione per informarmi che le sono arrivati dei nuovi bikini e che quando voglio posso passare dal lei direttamente nel suo ufficio a provarli. Quello è il nostro piccolo segreto fin da quando ero appena adolescente, niente di male, io mi cambio piu e piu volte d'avanti a lei, mentre se ne sta seduta sul divanetto del suo ufficio e prova un intima soddisfazione, io ci guadagno un bikini gratis e qualche favore, è cosi che la mamma ha ottenuto il posto da capo cassiera, non è tutto merito delle sue competenze e dedizione al lavoro, come crede e si vanta la scema.
Quando sono di nuovo fuori dal super i tre moscerini, borbottano che ci ho messo un secolo, controllano quello che ho preso, uno trasgredisce il mio divieto di aprire le patatine e ne mangia una manciata, poi ci mettiamo d'accordo per andare in un posto piu tranquillo a bere e fumare , do le buste della spesa ai primi due, salgo sul manubrio del terzo e partiamo in direzione dei campi.
Ci mettiamo 10 minuti ad arrivare al vecchio sfascia carrozze, il ragazzo che mi ha portato sulla sua bici, non mi ha staccato un attimo lgi occhi di dosso e piu di una volta abbiamo rischiato di cadere .Il posto è chiuso, ma è possibile entrare attraverso un buco nella recinzione, visto che nessuno mi aiuta ,finisco per sporcarmi i pantaloni, cazzo ,merda!
All'interno non ci sono piu i rottami e i macchinari, li hanno portati via tempo fa ,a parte qualche tettoia in alluminio e una rimessa, c'è solo un piccolo fabbricato che una volta fungeva da guardiania. le autorità, per evitare che qualcuno l'occupasse, hanno saldato lastre di acciaio alle porte e alle finestre, ma su una qualcuno l'ha rimossa da parecchio .La finestra del bagno sul retro, è diventata per forza di cose è l'ingresso principale.
L'ambiente è composto da tre camere, il bagno per l'appunto in cui mancano molte mattonelle, muri e pavimento sono praticamente cemento vivo e camminarci sopra alza un casino di polvere, i sanitari mancano, eccetto il piatto della doccia e un lavandino scassato, lateralemte c'è un piccolo locale che doveva fungere da guardaroba ,pieno di ciò che ai miei occhi sembra spazzatura e che per i ragazzi è invece un inestimabile tesoro. In fine un locale principale con un enorme finestrone che dava sull'ingresso e permetteva di controllare gli accessi, c'è la corrente e se non fosse per l'unica lapadina appesa al soffitto di quella stanza, per la luce che filtra dal bagno ,il posto sarebbe buio pesto e forse il buio lo renderebbe un pò piu gradevole.
I muri sono ricopreti di graffiti e scritte oscene e sessiste, mezza dozzina di calendari e di manifesti strappati dai cartelloni con ragazze semi nude che pubblicizano quel prodotto cosmetico, quella marca di intimo o una certa berlina di lusso . La mobilia non c'è piu, ma i tre ragazzi hanno rimediato con quello che sono riusciti a trovare in giro, un tavolino di plastica malconcio ,alcune sedie sgangherate, un vecchio mobile tv con la vetrinetta pieno di adesivi, su cui sta appoggiato uno sterio piu vecchio del nonno di mio nonno e per dare un tocco di classe ,in un angolo hanno piazzato uno sopra l'altro, due materassi matrimoniali su cui c'è di tutto, un costellazione di fazzoletti usati, fumetti, giornaletti porno, vestiti smessi, cartoni di pizza, lattine e mi pare di aver visto anche uno o due preservativi usati e rinsecchiti.
Mi chiedono se mi piace, io maligna gli rispondo che è proprio un bel cesso di posto, loro mi insultano dandomi della scema demente, pretendono che mi inchini d'avanti all'altarino che hanno messo su in onore della Juve, con i poste di Pogba, Vidal ,Pirlo e quel mostro di Tevez, dimostro il mio disappunto con conati di vomito, mi prendo un ceffone sul culo, ma va bene, visto che io sono Interista come mio papà e il mio ragazzo Luca e la Juve la odio di schifo, la schifo di odio!
Ne segue una piccola discussione, che per fortuna chiudo sul nascere, ricordandogli che siamo li per bere e fumare, voglio solo rilassarmi un pò ,non mi va di litigare. cosi mettiamo la spesa sul tavolo ,tengo da parte le cose che mi servono per fare la torta di compleanno del mio papo, i tre si accomodano sulle sedie , si aprono una lattina di birra a testa e io resto in piedi, visto che manca una quarta sedia.
Quando glielo faccio notare, da veri stronzi, mi dicono di non rompere il cazzo e di sedermi sul materasso che quello è il posto giusto per me, mi faccio spazio tra i cumuli di immondizia e mi seggo. Mentre cerco la posizione giusta, qualcosa di appiccicoso mi finisce nel palmo della mano, è un simpatico dildo rosa, un magic rabbit con l'appendice per la stimolazione della clitoride, come quello che ha la mamma del cassetto dell'intimo.divento paonazza e prendo a ridere come una matta chiedendogli che cazzo ci fanno tre marmocchi con quel coso nel loro nascondiglio, uno dei tre mi risponde che è della sorella è glielo ha fregato per una scommessa con gli altri due, ma questo non spiega perchè quei 25 cm di frullatore per passere sia tutto unto dando l'idea di essere stato usato di recente, poi mentre uno mi lancia una lattina di birra, l'altro convinto che quando sono da sola a casa, non mi nego il piacere che da un giocatollo del genere ,in maniera colorita mi invita a non fare la santarellina e mi passa lo spino che si è appena acceso, basta un tiro per capire che è piu fumo che tabacco.
Dopo il terzo giro, di birra e spinelli, comincio a sentirmi malinconica, i tre stronzetti si fanno i cazzi loro e neanche mi cagano, ma quando tiro per un braccio il primo chiedendogli di venire a farmi compagnia sul quel materasso perchè mi sento sola, anche gli altri due si uniscono con piacere a noi. Stiamo strettini sul materasso e il contatto è inevitabile, sono un pò stordita, molto rilassata e disponibile, tanto che quando mi domadano se mi va di limonare un pò, accetto mansueta. Uno alla volta ,ficco la lingua in gola a tutti e tre, non posso far nulla ,mentre ne bacio uno ,per impedire agli altri due di mettremi le mani addosso, ne ne sento la necessità, le mie mani vengano prese e posate sul cavallo dei loro jeans sotto i quali per ognuno, sento premere un diverso grado di entusiasmo.
Il Top non ha alcun sostegno per restare su, basta una mossa decisa e le tette finiscono all'aria, diventando soggetto di tutte le loro curiosità, sono un pò indelicati, ma comunque riescono a darmi una piacevole sofferenza, poi sento il ronzio elettrico del dildo, e la punta appoggiarsi al cavallo del mie leggings, serro le ginocchia e gli dico che non sono pronta per quello, ma loro trovano un altra via e lo impongono ancora sulla figa passando tra le natice, quello stimolo è molto piacevole e basta poco per farmi bagnare tutta.
Fa un caldo terribile, c'è puzza ,eppure vado su di giri, gli dico che preferisco continuare da sola mentre loro stanno a guardare ,mi danno un attimo di tregua, il tempo che basta a spostare i leggings e il tanga a mezza coscia, lavorare un pò la figa con le mani e lentamente introdurre il vibratore dentro la passera. i tre bulli di paese gradiscono lo spettacolo che gli sto offrendo ,sono tutti e tre a brache calate e si spippettano ,dopo un po ,per migliorare la penetrazione mi metto prona , faccia sul materasso ,culo in alto, ginocchia distanziate quanto basta e mi consente l'ostacolo dei pantaloni. Lavoro con entrambe le mani tra le cosce, per aumentare l'effetto di quel gioco, qualcuno mi morde una chiappa, un altro mi sculaccia, il terzo cerca di prendere il controllo del dildo e sbattermelo ancora piu in profondità ,ma protesto, lo scaccio gelosa del mio nuovo giocattolo, allora lui dirotta la sua attenzione al bottoncino plissettato del mio ano ,ci sputa sopra e cerca di invaderlo con il dito medio, è a meta strada quando un generoso spruzzo di sperma mi colpisce il viso ,mi appiccica i capelli e mi incolla la palpebra dell'occhio sinistro, mi risveglio dal mio tropore. è come ricevere una frustata sul viso, torno per un secondo lucida, mi rendo conto di dove sono, di quello che sto facendo, sono arrabbiata e umiliata, mi disfo del dildo, mi rivesto, non voglio sentir ragioni prendo la mia roba in fretta e me ne vado, i tre provano mille volte a scusarsi ,cercano di convincermi a restare ,ma io sono decisa ad andarme, cominciano a discutere tra loro ,prendendosela con il piu imbranato del trio che non ha saputo controllarsi e ha rovinato la festa a tutti.
Esco dal buco nella recinzione e finisco per rovinarmi del tutto i pantaloni, prendo una delle bici appoggiate al muro e torno alla fermata del Bus, solo quando devo mostrare l'abbonamento al controllore, mi accorgo che quei tre stronzetti, mi hanno frugato nella borsa si sono fregati 50 euro dal portafoglio e che manca il cellulare.
Fanculo i soldi, quello che mi preoccupa è il cellulare, ci sono tutte le mie cose sopra, alcune riservate solo a pochi eletti, comincio a preoccuparmi, chi sa cosa vorranno in cambio per restituirmelo.
Passano dieci giorni, il mio cell è morto, c'è sempre la segreteria attaccata, intanto io uso un vecchio cellulare della mamma, un obrobbio da schifo ,ha almeno 3 anni e una cover di merda, mentre il mio è tutto glitterato e ci sta appesa la bambolina di Bloom delle Winx, il primo regalo di Luca, avevo 14 anni. All'inizio faccio di tutto per rintracciare i tre, in sella allo scooter li cerco pertutto per il paese, domando in giro, il problema che non so nemmeno come si chiamano ,le mie indicazioni sono un pò vaghe e qualcuno mi prende per scema. Alla fine mi rassegno e chiedo a mio fratello se puo trovarmi uno smart phone usato, non mi va di chiedelo ad Angelino, finirebbe per pretendere in cambio chi sa cosa.
Un pomeriggio, mentre sono in villa comunale con Luca e i suoi amici, me ne stro tranquillamente seduta sul prato godendomi la giornata di sole e guardo quel figo pazzesco del mio ragazzo giocare a Frisbee, compare dal nulla la banda Bassotti in sella alle loro bici di merda.
Come una furia li affronto, li chiamo pezzi di merda, bastardi, lascio perdere la storia dei soldi e gli ordino di ridarmi il cellulare, ma uno dei tre ribatte dandomi della stronza, gli ho fregato la bici ,il padre gli ha rotto il culo e ora lo manda in giro con quella della nonna, una sfigatissima bici da donna nera, quasi mi sento in colpa per lui. Cambio approccio, faccio gli occhioni da cucciolotta ,li supplico di venirmi incontro, di trovare una soluzione, un accordo che accontenti tutti, do l'aria di essere veramente disperata, e loro sanno perchè, mi allarmo e gli domando se hanno visto i miei selpie ,annuiscono e uno dal suo cellulare, in cui si è scaricato l'intero pacchetto, mi mostra una mia foto e mi domanda se quello che ho nella figa è un Uniposca, arrossisco e gli rispondo che è un mio amico a chiedermi di farle cosi, maledetto Angelino, poi si dimostrano disponibili a trattare, mi chiedono cosa sono disposta a fare per riaverlo ,senza pensarci abbastanza gli rispondo che sono disposta a tutto.
Freddo mi chiedono di sollevare il vestito e mostragli la figa, mi guardo intorno, Luca è distratto dai suoi amici, c'è una siepe che mi ripara da occhi indiscreti, sul vialetto non passa nessuno e sollevo l'orlo del vestitino, un prendisole leggero, messo per combattere la calura, fino all'ombellico, sotto indosso delle normalissime mutandine a vita bassa di cotone bianco con i bordi smerlettati, la sposto leggermente di lato e gli mostro cio che mi hanno chiesto. uno dei tre tira fuori il cellulare e fa un paio di foto, spero che non si veda la faccia.
Non sono soddisfatti, mi dicono di seguirli in un pòsto piu appartato, io guardo Luca, insieme ad un suo amico sta parlando con due troie convinte di essere in spiaggia ,prendono il sole in bikini, mi incazzo di brutto, poi mi rivolgo ai miei tre bulli e gli dico di darci una mossa, mi sembra di essere tornata ai tempi delle medie quando ero la piu carina della classe, ma anche la piu timida e insicura, per inserirmi nel gruppo dei ragazzi dell'ultimo anno, durante le gite scolastiche, mi sedevo con loro in fondo all'autobus e me ne facevano di tutti i colori è cosi che ho scoperto che lo sperma ,macchia i vestiti, appiccica ,ha un sapore sempre diverso e ha un odore strano che ti resta nei capelli se non li lavi con frequenza.
I tre mi portano nei bagni pubblici sotto l'anfitearto, uno di loro entra in perlustrazione in quello begli uomini, ne esce un grassone occhialuto sulla trentina ,che ci squadra dall'alto in basso, io sono una vipera e lo invita a farsi i cazzi suoi, poi l'altro esce e ci fa segno di entrare.
Ci accomodiamo in uno dei bagni, ho giusto il tempo di chiedergli l'età e scopro che sono piu grandi di quello che avevo supposto, vedendoli sembrano proprio tre sfigati, poi non mi danno neanche il tempo di trovare la posizione in quello spazio angusto, gli dico di darsi una calmata e darmi il tempo di togliermi il vestito, è un regalo di mio papà e non voglio rovinarlo, ho 20 anni eppure sono ancora molto legata a quell'uomo.
Mi tolgo il vestito e lo appendo ad un gancio metallico avvitato dietro la porta, riprendiamo da dove li ho lasciati, di nuovo la mia lingua uno per uno affonda nel palato dei tre e si mischia alle loro, le mani mi stanno addosso e questa volta sono meno delicati nei gesti, ho figa e culo invasi dalle loro dita prepotenti, le mutandine a meta coscia sul quale pannello interno comicia a colare una abbondante acquilina. Uno cerca di slacciarmi il reggiseno, un normale reggiseno di cotone blu senza ferretto con i bordi smerlettati e un fiocchettino tra le coppe, ma è un imbranato e faccio da sola prima che me lo rompa, poi gli chiedo di poggiarlo vicino al vestito, ma lui se lo mette in tasca. Mi fanno accucciare sulla turca, ne approfitto per fare qualche goccio di pipì e finisco per bagnare le mutandine, loro tirano fuori gli uccelli e mi chiedono quello che non hanno avuto il coraggio o il tempo di chiedermi l'ultima volta che ci siamo incontrati. ingoio il cazzo del primo, mentre smanetto gli altri due, ma non scontento nessuno dedico a tutti il mio impegno e la mia dedizione, uno di loro tira fuori il mio cellulare e prende a fotografarmi, la mia faccia è una maschera di saliva, ho il rossetto tutto sbavato, il mascara mi cola dagli occhi, ciuffi di capelli mi si appiccicano al viso per il sudore. Sto spompinando quello alla mia sinistra, quando con la coda dell'occhi mi accorgo che gli altri due si vestono il cazzo con un preservativo, mi fanno alzare, le mie mutandine finiscono sul pavimento tra le caviglie, mi mettono a 90 gradi e a turno cominciano a fottermi nella figa. La mia schiena diventa un vassoio dove mollare i preservativi usati, ne conto sei, forse sette ,mentre l'ultimo cerca ostinatamente di scoparmi anche il culo con le dita mentre, mi sbatte il cazzo con foga nella passera, lo convinco che quello è off limits, non è che ho pudore a farlo, ma non tutti sanno che il sesso anale rovina l'elasticità del culo e io ci tengo ad apparire sempre in forma, cosi un pò irritato ,mi sbatte sul pavimento del cesso , si accovaccia su di me e mi viene sul seno, gli altri due prendono esempio e a turno mi sborrano addosso ricoprendomi dalla testa ai piedi, poi si rivestono ,fanno qualche commento pesante su di me, mi restituiscono il cell e se ne vanno. Vado al lavabbo del bagno per darmi una sciaquata con le mutandine ancora alle caviglie e mi ritrovo il grassone occhialuto che avevamo incrociato all'ingresso alle spalle, infoiato come una bestia, lo fisso negli occhi e gli dico che non è il caso di farsi venire strane idee in testa, lui desiste ,ma resta comunque a gurdarmi mentre mi lavo e mi rivesto tirandosi una sega e domandandomi in continuazione il mio nome che non gli dico, rimetto le mutandine anche se sono pregne delle secrezioni della mia fica e degli spruzzi di sperma dei ragazzi, scopro che uno dei tre, si è portato via il mio reggiseno ,testa di cazzo, sono cosi costretta a indossare il vestito estivo a tette nude, le coppe sono semplice tulle bianco ricamato e si vedono i capezzoli, faccio un altra veloce pipì, lasciando che il panzone mi riprenda con il suo cellulare ,mi sistemo ci capelli, prima di andare via, sorpendo il mio piccolo fan, salutandolo con un bacetto sulla guancia e prendendogli per un secondo il suo ridicolo cazzetto tra le mani , lui a quel semplice contatto, mi viene incollandomi le dita che mi ripulisco sulla sua t-shirt di Spiderman, poi esco e torno dal mio ragazzo, facendogli una scenata perchè lo trovo ancora a parlare con quelle due zoccole, ma lo perdono subito, mi sento euforica e molto generosa, poi accendo il cellulare, dopo neanche un secondo mi chiama Angelino, gli accenno quello che mi è successo, questo lo arrapa moltissimo e non vede l'ora di vedermi.
scritto il
2015-04-13
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