Ginevra la ninfomane

di
genere
etero

Sono uno studente universitario di 21 anni e vi racconto ciò che mi successe un paio di anni fa. Aggiungo che il racconto di base è vero ma con un po' di lavoro di fantasia.
Era la seconda volta che uscii con questo nuovo gruppo di amici, eravamo 10 persone, maschi e femmine in ugual numero. All'epoca non avevo una ragazza, ero timido e molto imbranato con l'altro sesso ma i miei ormoni da adolescente governavano ogni istinto. Quella sera, dopo un panino al pub, ci ritrovammo a parlare su delle panchine e piano piano i discorsi si fecero sempre più spinti. Arrivò il turno delle confessioni di Ginevra; non era alta ed era anche un po' in carne, aveva dei ricci corti di colore paglierino ma i suoi punti forti erano il seno prorompente, lo sguardo sveglio ed i suoi atteggiamenti disinibiti che mi avevano colpito fin da subito. Ginevra iniziò a parlare delle sue avventure di letto, di quanto le piacesse il sesso e come le piaceva farsi montare... Gli altri ridevano ma io pendevo dalle sue labbra, la guardavo intensamente e pensavo -che troia!- ma non era un epiteto negativo bensì voglioso. Lei sembrò accorgersene e ricambiò lo sguardo ma io, imbranato, lo abbassai.
Venne il periodo di Natale e organizzammo una cena di Auguri prima di dividerci per le vacanze. Avevo una camicia e un paio di jeans e mi sentii molto attraente, mi incontrai con gli altri ragazzi ed il mio sguardo cadde subito su Ginevra! Era dicembre pieno ma aveva la giacca aperta, era vestita con un maglioncino a V che lasciava davvero poco spazio alla fantasia: la sua scollatura era divina! Sotto portava una gonna abbastanza corta per il periodo e dei collant neri molto invitanti. Il tutto era accessoriato con dei tacchi alti ed una pochette. Prendemmo posto ed io mi misi di fronte Ginevra. I miei occhi non facevano altro che andare a cercare le sue tette e quando mi parlava, stranamente divertita, esaminavo ogni mm di quella sua bocca con rossetto rosso fuoco!
Ad un certo punto, sento il suo piede avvicinarsi alle mie gambe, ho il cuore a mille e la faccia immobile, istintivamente allargo le gambe mentre il suo piede risale. Da sopra il tavolo non si nota nulla, lei è bravissima a parlare incurante con le altre ragazze ma io sono un pezzo di ghiaccio, sudo freddo! Sul suo viso però si stampa una nota di sorpresa quando il suo piede arriva sul pacco: sono in piena erezione, e lei inizia a spingere e a massaggiarmi il cazzo con sempre più desiderio. Non ce la faccio più, la timidezza non mi appartiene più, ho voglia di godere! I nostri sguardi si incrociano e lei mi invita a sedermi accanto a lei... Mi alzo subito cercando di nascondere agli altri la mia vistosa erezione, mi siedo e lei inizia a stringermi il cazzo da sopra i pantaloni. Fa male ma è tremendamente eccitante. Mi si avvicina all'orecchio e mi sussurra: ho voglia di vedere questo bell'arnese che ti ritrovi! Raggiungimi fuori mentre io con la scusa di una sigaretta esco.
In men che non si dica sono fuori, nel parcheggio del ristorante; Ginevra mi aspetta in un angolo abbastanza scuro, appoggiata ad un muretto. Ho il cazzo ancora gonfio da prima ma appena Ginevra inizia ad esplorare con la sua lingua la mia bocca ottengo l'erezione più potente mai provata fino ad allora! Lei se ne accorge e si avvinghia a me, stringe il mio cazzo tra me e lei ed inizia a sdrusciarsi, infila una mano nella mia tasca e lo stringe tutto -hai proprio un bellissimo cazzo, ne ho visti tanti ma questo è uno dei migliori! - Preso dall'euforia sono talmente sconnesso dal cervello e le rispondo: - Beh?! Non volevi guardarlo?- Con un sorriso ed uno sguardo da porca vera, mi slaccia la cintura, si abbassa ed in un solo colpo tira giù pantaloni e mutande. Ammira il mio sesso rimbalzare di fronte a lei, i miei 18 cm la puntano in modo davvero invitante ed in men che non si dica spariscono tutti nella sua bocca. Sono in uno stato di semi trance mentre la sento leccarmi tutto il mio essere maschio, le sue labbra sono serratissime e mi sta succhiando l'anima tanto è affamata, con una mano mi massaggia i testicoli ma l'altra la sento impregnarsi di umori di donna. Nonostante la sua maestria nel pompino non accenno a venire e lei è meravigliata della mia resistenza. Ormai ho il testosterone che sgorga da tutti i pori, la faccio alzare, la giro, le sollevo la gonna ed inizio a premere la mia trave contro la sua figa. È bagnatissima ed inizia ad assecondare i miei movimenti e a gemere. Le abbasso collant e mutande e con un unico colpo di reni, le sono completamente dentro! -Siiiiii, fammelo sentire tutto!- Dentro è un fiume in piena e ad ogni colpo sento un rumore osceno di copiose quantità di liquidi -Sfondami la fica, dai!!!- ad ogni sua parola io spingo sempre più veloce e sempre più forte, le stringo le tette e le sento muoversi ad ogni mio colpo, sento un calore improvviso che dai miei coglioni si porta sempre più in avanti e continuo a sbatterla sempre più forte mentre lei, senza ritegno, urla dal piacere! Sono all'apice del piacere e con un'ultima botta le vengo dentro: 1, 2, 3, 4, 5, 6 pulsazioni emettono dentro di lei una quantità di sborra che mai avrei creduto di avere e anche lei se ne accorge - O mio Dio! Quanta ne hai? Tranquillo, prendo la pillola. Mmmmm è caldissima, chissà quanto è buona!- a quelle parole il mio arnese non ne vuole sapere di ammosciarsi, lei si sfila e si riabbassa di fronte al mio cazzo, per terra si forma una piccola pozzanghera bianca e colante, e lei raccoglie con la lingua tutto lo sperma rimasto sulla cappella e poi se lo ingoia facendomi vedere che era sparito tutto.
Rientriamo nel ristorante dopo 30 minuti di assenza, ci guardano i nostri compagni e notano l'aspetto inequivocabile. Ci facciamo tutti una grossa risata!

Grazie della lettura e spero che, nonostante la lunghezza, il racconto vi sia piaciuto! Lasciatemi dei feedback positivi se volete altri racconti!
scritto il
2015-04-18
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