Con mamma e sorella
di
Anonimo
genere
incesti
Veronica era stanca e rincasata si stava finalmente godendo la sua doccia, quando sentì suonare alla porta.
Senza pensarci mise l’accappatoio e si recò ad aprire era sua madre, strano l’orario era insolito per lei, con suo fratello Mario.
Veronica aveva ormai 30 anni e viveva da sola, dopo aver rinunciato a sposarsi con Giovanni il suo amore di sempre, che aveva scoperto tradirla in più occasioni.
Luisa sua madre, aveva 57 anni, sicuramente ancora una donna piacente e viveva con Mario il fratello più giovane di Veronica, ormai ventitreenne, da quando era rimasta vedova.
- ciao mamma come mai siete qui stasera?
- Sai siamo venuti qui in città a far spese ed abbiamo pensato di venirti a trovare per stare un po’ insieme.
- Entrate ed accomodatevi mi asciugo i capelli e sono da voi.
Strano che Mario e la Luisa fossero passati da lei, del resto non era la prima volta che le facevano una sorpresa ed in fondo ne era contenta visto che la maggior parte delle sue sere erano solitarie. Vedeva qualche volta la sua amica Elena, per il resto lavoro e casa, pochi amici, poche persone con cui trascorrere serenamente il suo tempo. Lo stesso poteva dirsi per la Luisa, Mario invece era sempre in giro, amici, ragazze, insomma lui si dava da fare per bene. Però con la mamma guai, se lei aveva bisogno di qualcosa Mario correva e si dedicava a lei. Insomma lui per la sua mamma c’era sempre, forse sentiva in modo particolare il suo essere l’unico uomo di casa.
Asciugatasi Veronica rientro in sala dove sua madre e suo fratello l’aspettavano chiacchierando e bevendo un aperitivo che avevano preparato anche per lei. Così decisero di cenare insieme per stare un po’ tranquilli fra di loro visto che Mario non aveva alcun impegno, Veronica ne fu felice, questo significava che almeno per una sera avrebbe trascorso il suo tempo in compagnia. Quindi preparò una cenetta veloce e cominciarono a mangiare chiacchierando anche del tempo andato.
Insieme erano sempre stati molto bene, spesso loro tre si ritrovavano soli sia in casa che in vacanza, visto che per lavoro il papà era spesso lontano. Lei e Mario inoltre andavano molto d’accordo e da sempre erano attratti l’uno dall’altro anche sessualmente, mai però sarebbero andati oltre delle timide sbirciatine o tocchi fuggevoli, in quanto pensavano fosse disdicevole compiere di più fra fratelli.
Chiacchierando vennero fuori tanti ricordi ed anche Luisa partecipava divertita a riviverli con loro. Fu così che fra una chiacchiera e l’altra, iniziarono anche a bere un po’ di più del solito ed iniziarono a saltar fuori piccoli particolari piccanti come quando Mario rincasato prima del solito aveva trovato Veronica ed Giovanni il suo moroso in camere di lei a fare l’amore ed era rimasto incantato a spiarli toccandosi ripetutamente.
O quando spiava la sorella e le amiche farsi confidenze intime e masturbarsi. Sarà stato il vino, l’ambiente creatosi, il lungo digiuno sessuale, ma quei ricordi stavano decisamente eccitando Veronica che veramente iniziava a sentirsi bagnata fra le gambe e percorsa da languidi brividi. Anche Luisa, che chiedeva particolari sempre più intimi a Mario, sembrava divertita ed eccitata. Fu così che I tre decisero di spostarsi in sala dove si accomodarono sul tappeto davanti al camino per proseguire la loro serata.
Mario vedeva la mamma seduta di fronte a lui con la gonna che lasciava intravedere sempre spazi più ampi, così come Veronica avvolta nell’accappatoio sempre più aperto, i suoi racconti e quelli della sorella divennero sempre più ricchi di particolari, ormai non tralasciavano nulla, così Mario iniziò a raccontare di quando spiando Veronica e la sua amica Marina, le aveva viste toccarsi raccontandosi dei loro primi rapporti sessuali con i rispettivi fidanzati. Veronica scoppiando in una risata iniziò a ricordare la scena con la marina che iniziò a toccarsi fra le gambe appena lei le aveva raccontato di come Giovanni le leccava la vulva e lo sfintere infilandole dentro le dita, la scena dell’amica che si masturbava le aveva provocato una notevole eccitazione ed iniziò a masturbarsi anche lei per poi finire distesa sul letto con la marina che la accarezzava e lei che accarezzava e leccava l’amica. Mario ricordò di come guardandole era venuto ben due volte godendo come mai e sporcando con il suo seme la porta della stanza della sorella. La mamma al suo rientro aveva notato quelle macchie strane sulla porta ed aveva incolpato Veronica della cosa e lui era scappato a ridere in camera sua.
Il ricordo aveva fatto crescere l’ilarità fra i due fratelli e la curiosità della mamma, che cominciò a chiedere ai due quante volte si fossero spiati a vicenda. Fu allora che Mario e Veronica iniziarono a raccontare di quelle volte che insieme avevano spiato la Luisa in camera che si toccava da sola durante le lunghe assenze del marito e come godendo di quella vista fossero scappati ognuno nelle proprie stanze per masturbarsi. La cosa provocò ilarità ma anche molta eccitazione nella Luisa che iniziò a mostrare sempre di più le proprie gambe. Nel sentire i figli confessarle di essersi masturbati dopo averla vista godere nel fare lo stesso. Aveva iniziato a sentirsi sempre più pervasa da un languido calore e sentiva le sue gambe bagnarsi dei suoi umori. Nel sentire Mario raccontare nei dettagli la sua masturbazione Luisa senza rendersene conto inizio con la mano a carezzarsi il clitoride infilando le dita sotto le mutandine. Non si rese conto, anche aiutata dal vino, che così facendo mostrava ai suoi figli le sue gambe coperte con calze auto reggenti e le sue mutandine nere.
Il suo respiro prese a divenire affannoso i due ragazzi si resero conto della cosa ed iniziarono anche loro a toccare i propri sessi. Nel vedere la Luisa sempre più eccitata Veronica aprì il suo accappatoio ed avvicinatasi alla madre inizio a toccarle i seni infilando la sua mano all’interno della camicetta. Mario prese allora a spogliarsi e affiancò la sorella denudando il seno della madre che quasi ignara delle carezze e delle attenzioni che i due ragazzi le riservavano continuava a masturbarsi sempre più velocemente. Le sue dita penetrarono nella vagina ormai densa di umori, e iniziarono a muoversi sempre più velocemente, quando sentì all’improvviso una lingua che le suggeva il clitoride ed un’altra che le sfiorava l’ano, Luisa iniziò a gridare il suo piacere e raggiunse un primo terribile e liberatorio orgasmo.
Le sue dita non si fermarono e neanche il piacere cessò in lei. Le mutandine erano ormai in terra e le mani dei ragazzi la carezzavano dovunque cos’ come le loro lingue il pene di Mario premeva contro le sue gambe, mentre Veronica sfregava le sue grandi labbra contro una delle sue cosce. Luisa era ormai preda del piacere più sfrenato e senza rendersene conto iniziò a carezzare quei corpi che la carezzavano. Non si rendeva conto che erano i corpi dei suoi due figli. In quel momento Mario avvicinò l proprio glande alle labbra della madre che accolse subito il membro del ragazzo nella propria bocca mentre Veronica iniziò a strusciarle con la vulva contro il monte di venere.
Veronica e Luisa iniziarono a suggere a turno il pene, durissimo di Mario che godeva delle loro bocche estasiato dalla visione dei loro corpi che continuavano a fremere per il piacere. Veronica e Luisa giunsero insieme all’orgasmo strusciando le loro vulve l’una contro l’altra. Fu allora che Mario venne nelle loro bocche.
Non si fermarono neanche allora, troppa era la carica erotica che li aveva coinvolti. Il pene di Mario era ancora rigido e Veronica presolo fra le mani lo accompagnò all’ingresso dell’antro magico della loro madre che senza battere ciglio lo accolse giungendo ad un nuovo inteso orgasmo mentre Mario la penetrava e Veronica le suggeva il clitoride. Mario iniziò, quindi, con lentezza a muoversi nella mamma che sentiva quel sesso toccarle l’utero e presa dal piacere inizio a suggere la figa della figlia che in preda alle convulsioni raggiunse anche lei un nuovo orgasmo. Mario all’ennesimo orgasmo della Luisa si fermò per estrarre il suo membro ed avvicinatolo allo sfintere della madre le penetrò l’ano in un solo colpo. La Luisa nel sentire il pene del figlio violarle il culo e le dita della figlia penetrarle la vagina emise un urlo che esprimeva dolore e piacere allo stesso tempo. Iniziò, allora, a muoversi come una forsennata, sentiva l’orgasmo montarle nel ventre prepotentemente, finchè con un nuovo urlo liberatorio venne e fu un orgasmo lunghissimo nello stesso istante Mario le riempi l’intestino con il suo seme e la Veronica le inondò la bocca con i suoi umori.
Si fermarono solo un attimo per riprendere fiato, dopodiché fu la Luisa a prendere l’iniziative e riprese a carezzare il sesso della figlia mentre suggeva e puliva il membro di Mario che iniziò a riprendere vigore fra le sue labbra. Appena Mario fu pronto la madre accompagno il suo fallo all’ingresso della vulva di Veronica che nel sentirsi penetrare dal fratello ebbe subito un orgasmo, quante volte aveva sognato di essere posseduta da quel fallo, quante volte spiando la madre masturbarsi avrebbe voluto non scappare in camera da sola a toccarsi, ma succhiare quel cazzo e farsi penetrare. Adesso finalmente poteva liberarsi in quell’orgasmo meraviglioso.
Mentre Mario la penetrava con dolcezza Luisa le leccava il clitoride titillandolo con la lingua e lei ricambiava le attenzioni della mamma facendo lo stesso con la sua lingua e penetrandola con due dita la vulva e con un dito l’ano.
Sentiva le dita divise dalla sottile parete che divide il sesso della Luisa dal suo ano e sentiva la madre goderle sulla bocca, mentre Mario continuava a scoparla con una dolcezza che lei mai aveva provato prima. Fu così che ella raggiunse un nuovo orgasmo e si sentì chiedere al fratello di possederla analmente.riservandole lo stesso trattamento che poco prima avevano riservato alla Luisa.
Mario non se lo fece ripetere due volte ed estratto il pene dalla vulva della sorella lo diresse verso lo sfintere della stessa e come precedentemente aveva fatto con la madre, con un sol colpo le penetrò l’ano, il dolore sembrava lancinante, si sentiva squartata da quel cazzo ma subito il piacere riprese a montarle dentro mentre la Luisa l’aveva penetrata con le dita e continuava a inondare la bocca con i suoi umori.
Mario nel sentire la mano della madre che attraverso la parete della vagina toccava il suo pene iniziò a muoversi sempre più velocemente e con un grido di gioia venne riempiendo copiosamente di sperma il ventre di Veronica. Veronica nel sentire il fratello godere venne con un orgasmo che la sconquassò e grido tutto il suo piacere mentre la Luisa che con la mano carezzava la figa della figlia e sentiva il pene del figlio esplodere non trattenne più il proprio orgasmo e con un urlo si accascio avvinghiandosi a i corpi dei suoi due ragazzi.
Fu così abbracciati e sfiniti che i tre si addormentarono, senza rendersene neanche conto.
Fu così che si ritrovarono al risveglio quando ormai il sole era alto. Si guardarono abbracciati e sorridendo si scambiarono ancora un bacio staccandosi solo perché ormai era tardi. Mario e Luisa dovevano tornare a casa. Senza parlare dell’accaduto e senza vergognarsene, si salutarono, accordandosi per trascorrere insieme il week end in famiglia. Con un ultimo abbraccio si salutarono ma la gioia li riempiva tutti e tre anche se non sapevano se sarebbe più accaduto fra loro erano contenti di essersi amati per una volta anche fisicamente.
Senza pensarci mise l’accappatoio e si recò ad aprire era sua madre, strano l’orario era insolito per lei, con suo fratello Mario.
Veronica aveva ormai 30 anni e viveva da sola, dopo aver rinunciato a sposarsi con Giovanni il suo amore di sempre, che aveva scoperto tradirla in più occasioni.
Luisa sua madre, aveva 57 anni, sicuramente ancora una donna piacente e viveva con Mario il fratello più giovane di Veronica, ormai ventitreenne, da quando era rimasta vedova.
- ciao mamma come mai siete qui stasera?
- Sai siamo venuti qui in città a far spese ed abbiamo pensato di venirti a trovare per stare un po’ insieme.
- Entrate ed accomodatevi mi asciugo i capelli e sono da voi.
Strano che Mario e la Luisa fossero passati da lei, del resto non era la prima volta che le facevano una sorpresa ed in fondo ne era contenta visto che la maggior parte delle sue sere erano solitarie. Vedeva qualche volta la sua amica Elena, per il resto lavoro e casa, pochi amici, poche persone con cui trascorrere serenamente il suo tempo. Lo stesso poteva dirsi per la Luisa, Mario invece era sempre in giro, amici, ragazze, insomma lui si dava da fare per bene. Però con la mamma guai, se lei aveva bisogno di qualcosa Mario correva e si dedicava a lei. Insomma lui per la sua mamma c’era sempre, forse sentiva in modo particolare il suo essere l’unico uomo di casa.
Asciugatasi Veronica rientro in sala dove sua madre e suo fratello l’aspettavano chiacchierando e bevendo un aperitivo che avevano preparato anche per lei. Così decisero di cenare insieme per stare un po’ tranquilli fra di loro visto che Mario non aveva alcun impegno, Veronica ne fu felice, questo significava che almeno per una sera avrebbe trascorso il suo tempo in compagnia. Quindi preparò una cenetta veloce e cominciarono a mangiare chiacchierando anche del tempo andato.
Insieme erano sempre stati molto bene, spesso loro tre si ritrovavano soli sia in casa che in vacanza, visto che per lavoro il papà era spesso lontano. Lei e Mario inoltre andavano molto d’accordo e da sempre erano attratti l’uno dall’altro anche sessualmente, mai però sarebbero andati oltre delle timide sbirciatine o tocchi fuggevoli, in quanto pensavano fosse disdicevole compiere di più fra fratelli.
Chiacchierando vennero fuori tanti ricordi ed anche Luisa partecipava divertita a riviverli con loro. Fu così che fra una chiacchiera e l’altra, iniziarono anche a bere un po’ di più del solito ed iniziarono a saltar fuori piccoli particolari piccanti come quando Mario rincasato prima del solito aveva trovato Veronica ed Giovanni il suo moroso in camere di lei a fare l’amore ed era rimasto incantato a spiarli toccandosi ripetutamente.
O quando spiava la sorella e le amiche farsi confidenze intime e masturbarsi. Sarà stato il vino, l’ambiente creatosi, il lungo digiuno sessuale, ma quei ricordi stavano decisamente eccitando Veronica che veramente iniziava a sentirsi bagnata fra le gambe e percorsa da languidi brividi. Anche Luisa, che chiedeva particolari sempre più intimi a Mario, sembrava divertita ed eccitata. Fu così che I tre decisero di spostarsi in sala dove si accomodarono sul tappeto davanti al camino per proseguire la loro serata.
Mario vedeva la mamma seduta di fronte a lui con la gonna che lasciava intravedere sempre spazi più ampi, così come Veronica avvolta nell’accappatoio sempre più aperto, i suoi racconti e quelli della sorella divennero sempre più ricchi di particolari, ormai non tralasciavano nulla, così Mario iniziò a raccontare di quando spiando Veronica e la sua amica Marina, le aveva viste toccarsi raccontandosi dei loro primi rapporti sessuali con i rispettivi fidanzati. Veronica scoppiando in una risata iniziò a ricordare la scena con la marina che iniziò a toccarsi fra le gambe appena lei le aveva raccontato di come Giovanni le leccava la vulva e lo sfintere infilandole dentro le dita, la scena dell’amica che si masturbava le aveva provocato una notevole eccitazione ed iniziò a masturbarsi anche lei per poi finire distesa sul letto con la marina che la accarezzava e lei che accarezzava e leccava l’amica. Mario ricordò di come guardandole era venuto ben due volte godendo come mai e sporcando con il suo seme la porta della stanza della sorella. La mamma al suo rientro aveva notato quelle macchie strane sulla porta ed aveva incolpato Veronica della cosa e lui era scappato a ridere in camera sua.
Il ricordo aveva fatto crescere l’ilarità fra i due fratelli e la curiosità della mamma, che cominciò a chiedere ai due quante volte si fossero spiati a vicenda. Fu allora che Mario e Veronica iniziarono a raccontare di quelle volte che insieme avevano spiato la Luisa in camera che si toccava da sola durante le lunghe assenze del marito e come godendo di quella vista fossero scappati ognuno nelle proprie stanze per masturbarsi. La cosa provocò ilarità ma anche molta eccitazione nella Luisa che iniziò a mostrare sempre di più le proprie gambe. Nel sentire i figli confessarle di essersi masturbati dopo averla vista godere nel fare lo stesso. Aveva iniziato a sentirsi sempre più pervasa da un languido calore e sentiva le sue gambe bagnarsi dei suoi umori. Nel sentire Mario raccontare nei dettagli la sua masturbazione Luisa senza rendersene conto inizio con la mano a carezzarsi il clitoride infilando le dita sotto le mutandine. Non si rese conto, anche aiutata dal vino, che così facendo mostrava ai suoi figli le sue gambe coperte con calze auto reggenti e le sue mutandine nere.
Il suo respiro prese a divenire affannoso i due ragazzi si resero conto della cosa ed iniziarono anche loro a toccare i propri sessi. Nel vedere la Luisa sempre più eccitata Veronica aprì il suo accappatoio ed avvicinatasi alla madre inizio a toccarle i seni infilando la sua mano all’interno della camicetta. Mario prese allora a spogliarsi e affiancò la sorella denudando il seno della madre che quasi ignara delle carezze e delle attenzioni che i due ragazzi le riservavano continuava a masturbarsi sempre più velocemente. Le sue dita penetrarono nella vagina ormai densa di umori, e iniziarono a muoversi sempre più velocemente, quando sentì all’improvviso una lingua che le suggeva il clitoride ed un’altra che le sfiorava l’ano, Luisa iniziò a gridare il suo piacere e raggiunse un primo terribile e liberatorio orgasmo.
Le sue dita non si fermarono e neanche il piacere cessò in lei. Le mutandine erano ormai in terra e le mani dei ragazzi la carezzavano dovunque cos’ come le loro lingue il pene di Mario premeva contro le sue gambe, mentre Veronica sfregava le sue grandi labbra contro una delle sue cosce. Luisa era ormai preda del piacere più sfrenato e senza rendersene conto iniziò a carezzare quei corpi che la carezzavano. Non si rendeva conto che erano i corpi dei suoi due figli. In quel momento Mario avvicinò l proprio glande alle labbra della madre che accolse subito il membro del ragazzo nella propria bocca mentre Veronica iniziò a strusciarle con la vulva contro il monte di venere.
Veronica e Luisa iniziarono a suggere a turno il pene, durissimo di Mario che godeva delle loro bocche estasiato dalla visione dei loro corpi che continuavano a fremere per il piacere. Veronica e Luisa giunsero insieme all’orgasmo strusciando le loro vulve l’una contro l’altra. Fu allora che Mario venne nelle loro bocche.
Non si fermarono neanche allora, troppa era la carica erotica che li aveva coinvolti. Il pene di Mario era ancora rigido e Veronica presolo fra le mani lo accompagnò all’ingresso dell’antro magico della loro madre che senza battere ciglio lo accolse giungendo ad un nuovo inteso orgasmo mentre Mario la penetrava e Veronica le suggeva il clitoride. Mario iniziò, quindi, con lentezza a muoversi nella mamma che sentiva quel sesso toccarle l’utero e presa dal piacere inizio a suggere la figa della figlia che in preda alle convulsioni raggiunse anche lei un nuovo orgasmo. Mario all’ennesimo orgasmo della Luisa si fermò per estrarre il suo membro ed avvicinatolo allo sfintere della madre le penetrò l’ano in un solo colpo. La Luisa nel sentire il pene del figlio violarle il culo e le dita della figlia penetrarle la vagina emise un urlo che esprimeva dolore e piacere allo stesso tempo. Iniziò, allora, a muoversi come una forsennata, sentiva l’orgasmo montarle nel ventre prepotentemente, finchè con un nuovo urlo liberatorio venne e fu un orgasmo lunghissimo nello stesso istante Mario le riempi l’intestino con il suo seme e la Veronica le inondò la bocca con i suoi umori.
Si fermarono solo un attimo per riprendere fiato, dopodiché fu la Luisa a prendere l’iniziative e riprese a carezzare il sesso della figlia mentre suggeva e puliva il membro di Mario che iniziò a riprendere vigore fra le sue labbra. Appena Mario fu pronto la madre accompagno il suo fallo all’ingresso della vulva di Veronica che nel sentirsi penetrare dal fratello ebbe subito un orgasmo, quante volte aveva sognato di essere posseduta da quel fallo, quante volte spiando la madre masturbarsi avrebbe voluto non scappare in camera da sola a toccarsi, ma succhiare quel cazzo e farsi penetrare. Adesso finalmente poteva liberarsi in quell’orgasmo meraviglioso.
Mentre Mario la penetrava con dolcezza Luisa le leccava il clitoride titillandolo con la lingua e lei ricambiava le attenzioni della mamma facendo lo stesso con la sua lingua e penetrandola con due dita la vulva e con un dito l’ano.
Sentiva le dita divise dalla sottile parete che divide il sesso della Luisa dal suo ano e sentiva la madre goderle sulla bocca, mentre Mario continuava a scoparla con una dolcezza che lei mai aveva provato prima. Fu così che ella raggiunse un nuovo orgasmo e si sentì chiedere al fratello di possederla analmente.riservandole lo stesso trattamento che poco prima avevano riservato alla Luisa.
Mario non se lo fece ripetere due volte ed estratto il pene dalla vulva della sorella lo diresse verso lo sfintere della stessa e come precedentemente aveva fatto con la madre, con un sol colpo le penetrò l’ano, il dolore sembrava lancinante, si sentiva squartata da quel cazzo ma subito il piacere riprese a montarle dentro mentre la Luisa l’aveva penetrata con le dita e continuava a inondare la bocca con i suoi umori.
Mario nel sentire la mano della madre che attraverso la parete della vagina toccava il suo pene iniziò a muoversi sempre più velocemente e con un grido di gioia venne riempiendo copiosamente di sperma il ventre di Veronica. Veronica nel sentire il fratello godere venne con un orgasmo che la sconquassò e grido tutto il suo piacere mentre la Luisa che con la mano carezzava la figa della figlia e sentiva il pene del figlio esplodere non trattenne più il proprio orgasmo e con un urlo si accascio avvinghiandosi a i corpi dei suoi due ragazzi.
Fu così abbracciati e sfiniti che i tre si addormentarono, senza rendersene neanche conto.
Fu così che si ritrovarono al risveglio quando ormai il sole era alto. Si guardarono abbracciati e sorridendo si scambiarono ancora un bacio staccandosi solo perché ormai era tardi. Mario e Luisa dovevano tornare a casa. Senza parlare dell’accaduto e senza vergognarsene, si salutarono, accordandosi per trascorrere insieme il week end in famiglia. Con un ultimo abbraccio si salutarono ma la gioia li riempiva tutti e tre anche se non sapevano se sarebbe più accaduto fra loro erano contenti di essersi amati per una volta anche fisicamente.
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