Le mie prime volte 2
di
Ricardovalentina
genere
gay
Eccomi questa storia è il seguito del mio racconto precedente e ribadisco non c'è nulla d'inventato,questa é la mia storia ,la storia della mia vita.Prima di diventare Valentina ho fatto un po di piccole esperienze ,negli anni novanta mi sono trasferito in Italia a Torino dove ho studiato e lavoro ,sono stato inattivo per un po di anni ma la voglia di sentirmi donna e dir essere posseduta da un'uomo mi era sempre rimasta ,a quei tempi non avevo internet e non si riusciva facilmente a incontrare segretamente qualcuno poi non era come dalle mie parti dove se ti facevi notare qualcuno ti rimorchiava prima o poi.Cosi scopri il cinema a luci rosse e precisamente il"Hollywood" storico cinema torinese ormai demolito e al suo posto c'è un palazzo signorile,ma inizialmente andavo per vedere i film io un o innocentone e timido non sapevo il giro di uomini che si facevano ,e ogni volta qualcuno ti voleva abbordare,poi vedevo dei trans e la cosa incominciò a incuriosirmi ,cosi anch'io una volta uscito dal lavoro mi appartavo con la macchina e mi mettevo autorreggenti perizoma e una connota da donna sopra poi stringevo bene i miei pantaloni sempre leggeri in modo di far notare il mio bel sederino ,questo li facevo una volta entrato nella sala,poi mi siedevo e aspettavo qualcuno che si siddese vicino a me ,e cosi capitava sempre ma non andavo con tutti ,potevo anche scegliere ,sentivo delle mani scivolare lentamente sulle mie cosce quasi come chi si muove cautamente nel buio ,e aspettando un segnale una mossa ,ma una mossa giusta altrimenti le mani fuggivano e poi non tornavano più ,dopo che il mi pretendente aveva capito che poteva proseguire,sentivo aprirmi la cintura sempre stretta e tirarmi giù la cerniera dopo di che io appoggiavo le ginocchia contro la poltroncina davanti a me in modo di lasciar il mio sederino libero di essere toccato,accarezzato e magari dolcemente violato dalle dita di quelle mani,poi se il tipo meritava tiravo giù i pantaloni lasciando in vista le mie cosce con gli autorreggenti e il mio culetto col perizoma,solitamente impazzivano per questo,per farmi infilare le ditta,le facevo entrare in un profilattico in modo che la penetrazione fosse igienica ,ma oltre a quello non osavo andare i bagni facevano schifo,ma delle belle esperienze le ho fatte cosi ,una volta con un piccoletto sono andato in bagno,e lui mi penetro col condom ma eiaculo quasi subito ,poi scopri una cosa ancora più eccitante ;Rimanevo in piedi appoggiato contra un pilastro e li aspettavo ,cosi qualcuno mi si appoggiava dietro lentamente e io senza voltarmi mai sentendo soltanto il respiro affannoso di chi c'era dietro e avvolti nel buio lo lasciavo fate ,non mi muovevo ,anzi alzavo il culetto r sentivo il membro caldo spingermi per poi infilarmi le mani dietro o tirarmi giù i pantaloni (cosa che lasciavo fare per un breve istante)ma la eccitazione era tanta io immancabilmente gemevo come una maiala ,quasi silenziosamente,il buio sempre complice e io quasi immovile mi lasciavo fare tutto ,ovviamente mi chiedevano di andare in bagno o ppure dietro le tende o seduti ,ma io no ,volevo solo sentirmi toccare ,sentirmi oggetto,oggetto di piacere per uno sconosciuto .Questo era il cinema per me ,era la mia casa ,il posto dove mi sentivo libero ,dove ero anche donna ,anche oggetto di qualcuno .Un giorno però capitò un tipo che cambio la mia vita ,lui dietro di me eccitatissimo mi tiro giù i pantaloni,voleva quasi penetrarmi ma io lo stoppai e non so perché lo invitai a sedersi con me ,era bello ,quasi timido ma era veramente eccitato,mi abassai i pantaloni e li chiesi di infilarmi un dito col condom lui me ne infili tre! poi mi fece un pompino ,lo masturbai un po finche scoppio in un fiume di latte bianco.Io quell'uomo lo vidi felice ,era contento ed appagato,mi disse di essere un medico e si mi poteva rivedere ,io li dissi di si e cosi inizio la nostra storia durata ben sei anni ,ma quello che segui dopo il nostro primo appuntamento sarà la mia prossima storia .a presto.
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