Grazie per la raccomandazione
di
Tuco2003
genere
tradimenti
Tornato a casa dal lavoro trovai mia moglie Antonella con la sua migliore amica Giulia. Di Antonella ho già parlato nei precedenti racconti, Giulia invece era alta circa un metro e settanta, bruna e con due gambe lunghissime che avevano a monte un bel culetto sodo. Prima di fidanzarmi con mia moglie la corteggiai, ma poi non successe niente proprio perchè subentrò mia moglie, però non mi sembrava che Giulia disdegnasse le mie attenzioni.
"Adriano ti stavamo giusto aspettando" - disse mia moglie, - Giulia ha bisogno di lavorare e vuol sapere se tu le puoi dare una mano! Ed io che pensavo volesse scopare a tre, macchè, questa era una mia fantasia.
Sono impiegato in una grossa azienda alimentare, ed essendo Giulia tecnico di laboratorio, voleva che mettessi una buona parola con qualche responsabile.
Così presentai il suo curriculum ai responsabili di laboratorio che la contattarono per un colloquio, avendo proprio quel ruolo scoperto.
Essendo l'azienda dislocata in una zona agricola, mi ofrii di accompagnare Giulia per il colloquio. Quando la vidi salire in macchina già iniziai ad agitarmi, essendo estate piena, aveva indossato una maglietta scollata che lasciava in mostra la sua terza abbondante ed una gonna di lino semi trasparente.
Durante il viaggio parlammo del più e del meno, delle difficoltà col suo ragazzo perchè non riuscivano a sposarsi, ed io avevo saputo da mia moglie che Giulia avevadifficoltà anche a letto perchè il suo tizio non riusciva a soddisfarla pienamente.
Durante il colloquio rimasi in macchina ad aspettare, quando tornò era raggiante e mi si gettò tra le braccia: " Mi hanno presa, mi hanno presa! - ed io- sono felice per te!
POi con un sorriso malizioso mi disse che non era servito neanche mettere in mostra le tette perchè aveva sostenuto il colloquio con una donna. Quinmdi risposi che mi dispiaceva che si fosse vestita così per niente, lei allora mi guardò in mezzo alle gambe e disse: Oh forse non per niente, visto l'effetto che ti ho fatto! Infatti l'averla sentita così vicina mi aveva fatto rizzare il cazzo che ora era visibile sotto il pantalone di lino, e lei iniziò ad accarezzarmi: Dai Adriano, voglio ringraziarti per bene per quello che hai fatto per me, so che anche tu mi vuoi, hgo visto tanti luoghi appartati durante la strada, andiamoci. Io non me lo feci ripetere due volte, con le mani che mi tremavano misi in moto e mi fermai el primo posto appartato. Mi tirò fuori l'uccello e inizio a segarmelo mentre ci baciavamo e disse che mia moglie aveva ragione nel dire che avevo un bel cazzo. Pazzo dall'eccitazione per il fatto che mia moglie avesse parlato di queste cose con lei le cheisi: Ti ha detto anche che come lecco la figa io non la lecca nessuno? Detto questo ribaltai il suo sedile, le alzai la gonna di lino ed inizia a farmi spazio con la lingua scostando le mutandine ed infilandogliela dentro. La trovai già calda e bagnata, e lei gemeva come una cagna in calore, mentre si sfilava la canotta e si tormetava le tette. Dopo non molto la sentii esplodere in un orgasmo, allora mi misi in ginocchio sul mio sedile e le dissi: Succhiamelo troiona! Inizio così un pompino da paura, andando su giù e leccandomi la cappella con la punta della lingua, quando sentii che stavo per venire, le estrassi la mazza dalla bocca e la girai a pecora, iniziai a sbatterglielo dentro e lei godeva fantasticamente e disse tra mille gemiti che mia moglie aveva ragione anche sulla mia resistenza. Sentendomi sfidato mi distesi e la invitai a cavalcarmi. Prima però mi diede una ripulita al cazzo con la bocca assaggiando anche i suoi sapori, poi se lo infilò dentro e iniziò a mmontarmi, era brava perchè dopo non molto la sollevai per sborrare copiosamente mentre lei mi aiutava con la mano a far uscire tutto il liquido.
A trombata finita le dissi che aveva un bel pò di arretrato, e lei rispose che ne aveva ancora. Le ripromisi che l'avrei trombata ancora e chissà, magari si poteva convincere mia moglie a fare una cosa a tre!
"Adriano ti stavamo giusto aspettando" - disse mia moglie, - Giulia ha bisogno di lavorare e vuol sapere se tu le puoi dare una mano! Ed io che pensavo volesse scopare a tre, macchè, questa era una mia fantasia.
Sono impiegato in una grossa azienda alimentare, ed essendo Giulia tecnico di laboratorio, voleva che mettessi una buona parola con qualche responsabile.
Così presentai il suo curriculum ai responsabili di laboratorio che la contattarono per un colloquio, avendo proprio quel ruolo scoperto.
Essendo l'azienda dislocata in una zona agricola, mi ofrii di accompagnare Giulia per il colloquio. Quando la vidi salire in macchina già iniziai ad agitarmi, essendo estate piena, aveva indossato una maglietta scollata che lasciava in mostra la sua terza abbondante ed una gonna di lino semi trasparente.
Durante il viaggio parlammo del più e del meno, delle difficoltà col suo ragazzo perchè non riuscivano a sposarsi, ed io avevo saputo da mia moglie che Giulia avevadifficoltà anche a letto perchè il suo tizio non riusciva a soddisfarla pienamente.
Durante il colloquio rimasi in macchina ad aspettare, quando tornò era raggiante e mi si gettò tra le braccia: " Mi hanno presa, mi hanno presa! - ed io- sono felice per te!
POi con un sorriso malizioso mi disse che non era servito neanche mettere in mostra le tette perchè aveva sostenuto il colloquio con una donna. Quinmdi risposi che mi dispiaceva che si fosse vestita così per niente, lei allora mi guardò in mezzo alle gambe e disse: Oh forse non per niente, visto l'effetto che ti ho fatto! Infatti l'averla sentita così vicina mi aveva fatto rizzare il cazzo che ora era visibile sotto il pantalone di lino, e lei iniziò ad accarezzarmi: Dai Adriano, voglio ringraziarti per bene per quello che hai fatto per me, so che anche tu mi vuoi, hgo visto tanti luoghi appartati durante la strada, andiamoci. Io non me lo feci ripetere due volte, con le mani che mi tremavano misi in moto e mi fermai el primo posto appartato. Mi tirò fuori l'uccello e inizio a segarmelo mentre ci baciavamo e disse che mia moglie aveva ragione nel dire che avevo un bel cazzo. Pazzo dall'eccitazione per il fatto che mia moglie avesse parlato di queste cose con lei le cheisi: Ti ha detto anche che come lecco la figa io non la lecca nessuno? Detto questo ribaltai il suo sedile, le alzai la gonna di lino ed inizia a farmi spazio con la lingua scostando le mutandine ed infilandogliela dentro. La trovai già calda e bagnata, e lei gemeva come una cagna in calore, mentre si sfilava la canotta e si tormetava le tette. Dopo non molto la sentii esplodere in un orgasmo, allora mi misi in ginocchio sul mio sedile e le dissi: Succhiamelo troiona! Inizio così un pompino da paura, andando su giù e leccandomi la cappella con la punta della lingua, quando sentii che stavo per venire, le estrassi la mazza dalla bocca e la girai a pecora, iniziai a sbatterglielo dentro e lei godeva fantasticamente e disse tra mille gemiti che mia moglie aveva ragione anche sulla mia resistenza. Sentendomi sfidato mi distesi e la invitai a cavalcarmi. Prima però mi diede una ripulita al cazzo con la bocca assaggiando anche i suoi sapori, poi se lo infilò dentro e iniziò a mmontarmi, era brava perchè dopo non molto la sollevai per sborrare copiosamente mentre lei mi aiutava con la mano a far uscire tutto il liquido.
A trombata finita le dissi che aveva un bel pò di arretrato, e lei rispose che ne aveva ancora. Le ripromisi che l'avrei trombata ancora e chissà, magari si poteva convincere mia moglie a fare una cosa a tre!
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Il lungo Halloween
Commenti dei lettori al racconto erotico