Prime esperienze
di
Piccolapuffa
genere
incesti
Quando il compagno di mia madre aveva iniziato a toccarmi io non mi ero preoccupata minimamente, evidentemente troie si nasce e lo si è fin da piccole.
Aveva cominciato una sera prima di cena, nel divano davanti alla TV. Aveva abbassato la cerniera dei miei jeans e aveva cominciato ad esplorare la mia fichetta con le dita. Io ero irrigidita ma la sensazione che mi davano le sue dita era paradisiaca. Mi apriva le grandi labbra e titillava il clitoride, muoveva le dita in circolo fino a quando non venivo. Io coglievo ogni momento buono per farmi toccare. Mi sedevo accanto a lui, lo guardavo e lui capiva. Diceva che avevo proprio una bella figa, delle tettine tutte da baciare e mi leccava il collo e le orecchie. Il passo successivo fu quando me la leccó. Eravamo in lavanderia e lui insistette per farmi provare questa nuova cosa. Aprii le gambe, mi levó le mutandine e scese con la bocca. Sentivo la sua lingua umida esplorarmi, era un piacere sconfinato quello che provavo e lui mi ripeteva che ero tutta bagnata, che gli sarebbe piaciuto entrare dentro di me, quelle parole mi arrapavano e venni nella sua bocca. Non mi chiese mai un rapporto completo, ero vergine e lui non voleva essere la mia prima volta, mi diceva però che appena avessi perso la mia verginità mi avrebbe scopata.
A volte mi faceva toccare il suo cazzo. Ero molto grosso, scappellato, lo baciavo e lo leccavo, lui si segava davanti a me e mi veniva nelle gambe, poi mi leccava un po' la fichetta fino a che non esplodevo addosso a lui.
Diventando grande capii che era sbagliato, gli chiesi di smettere anche se mi piaceva e lui capii subito e non mi toccò più.
Rimpiango di aver interrotto quel rapporto. Nessuno è più stato in grado di farmi godere in quel modo.
Ora sono perennemente vogliosa, vorrei che qualcuno mi leccasse la fica fino a farmi godere, vorrei essere penetrata fino allo sfinimento, ma nessuno dei ragazzi con cui sono stata c'è mai riuscito,
Peccato.
Aveva cominciato una sera prima di cena, nel divano davanti alla TV. Aveva abbassato la cerniera dei miei jeans e aveva cominciato ad esplorare la mia fichetta con le dita. Io ero irrigidita ma la sensazione che mi davano le sue dita era paradisiaca. Mi apriva le grandi labbra e titillava il clitoride, muoveva le dita in circolo fino a quando non venivo. Io coglievo ogni momento buono per farmi toccare. Mi sedevo accanto a lui, lo guardavo e lui capiva. Diceva che avevo proprio una bella figa, delle tettine tutte da baciare e mi leccava il collo e le orecchie. Il passo successivo fu quando me la leccó. Eravamo in lavanderia e lui insistette per farmi provare questa nuova cosa. Aprii le gambe, mi levó le mutandine e scese con la bocca. Sentivo la sua lingua umida esplorarmi, era un piacere sconfinato quello che provavo e lui mi ripeteva che ero tutta bagnata, che gli sarebbe piaciuto entrare dentro di me, quelle parole mi arrapavano e venni nella sua bocca. Non mi chiese mai un rapporto completo, ero vergine e lui non voleva essere la mia prima volta, mi diceva però che appena avessi perso la mia verginità mi avrebbe scopata.
A volte mi faceva toccare il suo cazzo. Ero molto grosso, scappellato, lo baciavo e lo leccavo, lui si segava davanti a me e mi veniva nelle gambe, poi mi leccava un po' la fichetta fino a che non esplodevo addosso a lui.
Diventando grande capii che era sbagliato, gli chiesi di smettere anche se mi piaceva e lui capii subito e non mi toccò più.
Rimpiango di aver interrotto quel rapporto. Nessuno è più stato in grado di farmi godere in quel modo.
Ora sono perennemente vogliosa, vorrei che qualcuno mi leccasse la fica fino a farmi godere, vorrei essere penetrata fino allo sfinimento, ma nessuno dei ragazzi con cui sono stata c'è mai riuscito,
Peccato.
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