Pizza da asporto

di
genere
etero

È un sabato come tanti altri,dopo una giornata trascorsa a sbrigare le faccende che durante la settimana non si riesce, io e la mia famiglia decidiamo di ordinare pizza d'asporto.
Io nel frattempo mi ero liberata dei miei jeans un po' stretti, del top e del reggiseno che mi avevano oppressa per tutta la giornata, indossando un paio di pantaloncini leggeri e una larga t-shirt della zia. Potevamo tranquillamente entrarci in due in entrar quella maglia, ma non ero tenuta ad incontrare più nessuno, e mi sentivo comoda.
Bussa il citofono. Sarà il fattorino con le pizze immagino. Mia madre ha già indossato il pigiama, mio padre è chiuso in bagno e mia sorella è impegnata in chissà quale diavoleria. Sbraito con i miei:"ho capito, devo andarci io! Mi avvisavate che almeno mi rendevo leggermente più presentabile!" Scendo di corsa le scale dimenticando aperta la porta. Fuori diluvia e non voglio che quel povero ragazzo si bagni ulteriormente. Ho la testa abbassata mentre scendo, ma d'improvviso me lo trovo di faccia, ha un sorriso che mi lascia alquanto interdetta. Al che mi chiede:"Sono vostre le pizze? Ho visto che non scendeva nessuno e ho deciso di salire io." Io ancora mezza frastornata e imbarazzata per come ero conciata, con quei ricci ribelli che si erano gonfiati tutti per l'umidità, gli rispondo dopo una frazione di secondo:"Si, beh, ecco, stavo scendendo.. Ho cercato di fare presto..". Sorrido imbarazzata mentre lui sembra che mi guardi divertito. Mentre sto per pagarlo e prendermi le pizze vedo il mio cagnolino correre giù per le scale. Io esclamo:"Cavolo ho dimenticato aperta la porta!", lui si gira, lascia le scatole in mano a me e corre dietro il mio cane. Lo prende in braccio quel monello e me lo riporta. Ha il faccino colpevole, ma non doveva scappare e così lo sgrido. Ringrazio il ragazzo:"grazie mille per aver recuperato il mio cucciolo, è un po' libertino!" lui aggiunge:"Ma non preoccuparti ho fatto solo un paio di passi". Poi mi guarda e mi dive:"E adesso come sali con lui e le pizze? Mi sa che devo vedere questo bel fiorellino maldestro dove ha la sua dimora". Sorrido ancora imbarazzata e accetto volentieri il suo aiuto. Mi accompagna vicino la porta e assicuratosi che il cane era dentro mi saluta con la mano sinistra:"Bè fiorellino, alla prossima, e stà più attenta!". Ricambio il saluto sorridendo ancora, e lì mi accorgo della fedina che luccica al suo dito. Entro in casa pensando al suo sorriso, e la serata procede come previsto.
Nei giorni seguenti non lo pensai minimamente, l'aver visto la fedina al suo anulare sinistro mi aveva frenato, e non ci avevo più pensato a lui.
Alcuni giorni dopo mi ritrovai sola in casa, ognuno avrebbe dormito fuori quella notte, ed io decisi che era una buona serata per staraene comoda sul divano a guardare la tv, e dato che non avevo voglia di cucinare richiamo la pizzeria. Erano circa le 9:30 di sera, e mi dicono che avrebbero tardato, per cui mi metto l'anima in pace e mentre sgranocchio qualche patatina, guardo le mie serie preferite in tv. Dopo due, tre puntate di CSI mi accorgo che si è fatto davvero tardi, per cui sollecito la pizzeria, che mi risponde dicendo che pensava che il ragazzo fosse già venuto, per cui lo rimprovera e mi assicura che entro dieci minuti la pizza sarebbe arrivata, gratis per farsi perdonare, erano infatti le 11. Dopo 5 minuti bussano alla porta. Strano mi dico, in genere il pizzaiolo bussa al citofono e devo essere io a scendere, speriamo non sia qualche rompiscatole adesso, guardo nello spioncino e vedo lui sorridere dispiaciuto. Apro la porta ed reclamo:"alla buon ora!". Mi risponde:"mi dispiace tanto, ma credimi non mi ero dimenticato!".
Allora noto che le pizze sono due. "Capisco che abbiate sbagliato, ma non penso di riuscire a mangiare due pizze!" Lui:"Bè in realtà mi chiedevo, ti va se ti tengo compagnia? Ho visto che hai ordinato solo una pizza, e ho pensato fossi sola." Lo guardo sorridere, come posso dirgli di no? "bè sono in debito con te in effetti, entra pure". La fedina è ancora lì in bella mostra.
Ci mettiamo seduti a tavola e gli chiedo:"Mi fa piacere che sei qui, ma non hai altre consegne da fare?" " No, la tua è l'ultima, non a caso." Sorrido, quel non a caso mi era quasi sfuggito. "bè io sono Vale, come Valeria, e tu?" lui:"io sono Riccardo, piacere." io sorrido ancora, mi imbarazza proprio tanto quella situazione. Lui:"Noto che ti metto allegria, fiorellino!". "Si in effetti si, ma che intendevi per non a caso?" lui:" che ho notato che avevi ordinato solo per te, quindi ho pensato di far finta di dimenticarmi, e consegnare per ultima a te, così avremmo potuto stare un po' insieme io e te" . Io penso, oh mioddio ma veramente è qui per me? Divento rossa, rossissima e mi sento bagnare tra le gambe.
Ero acconciata sempre un po' male, indossavo un'altra larga t-schirt, e più nulla. Mi sciolgo i capelli, pur di fare qualcosa per togliermi dall'imbarazzo. Sposto su di una spalla i miei lunghi ricci rossi. Lui mi guarda intensamente, sento che mi sta spogliando con gli occhi. Si alza da tavola e viene verso di me. Mi sposta un ciuffetto di capelli accarezzandomi il viso e mi dice:" ho aspettato che richiamassi la pizzeria per rivederti, eri così impacciata e fantastica!" wow, questo si che mi eccita... Lo guardo ancora sorridere, quel sorriso che ogni volta mi rapisce! Mentre lo guardo, avvicina le sue labbra alle mie. Non riesco a credere a ciò che sta accadendo. Mi alzo anche io e ci baciamo appassionatamente. Lui mette le mani sui miei fianchi, io sui suoi. Lentamente la sua mano civola sulle mie ginocchia, proseguendo sulla coscia, giungendo all'inguine. La sorpresa che leggo nei suoi occhi mentre scopre con non porto le mutandine lo eccita tantissimo evspinge il suo bacino contro il mio in modo che sento quanto il suo cazzo si stia irrigidendo. Velocemente gli tolgo la maglia, il pantalone, i boxer... Lui neanche può credere a quanto sta accadendo. In men che non si dica lo avevo già in bocca.. Lo su chiavi, mentre lo guardavo con i miei passionali occhi verdi. Lui mi con la testa verso di lui aiutandomi a tenere il ritmo. Mentre lo lecco mi toglie la maglia:" voglio vedere il tuo seno, me lo sono immaginato tutte le sere!" mi alzo così da dargli maggiore soddisfazione. I miei capezzoli sono scuri e turgidi e i miei seni sono enormi. Lui è estasiato da tutto quel ben di Dio, tant'è che mi spinge sul divano e prende a infilarci un dito dentro mentre gode alla vista di me che tocco i miei capezzoli. Me le infila due , poi tre di dita. Mi sta scopando con la mano e mo piace dw morire. spinge sempre piu forte fino a che chiedo di venire lui dentro di me. Lo vuole e mi penetra fortissimo, mentre lemie gambe sono sulle sue spalle. Lui vede il mio seno sbattere all'impazzata. Io mi tocco il clitoride e dopo dopo poco arrivano i miei fiotti di umore femminile.. Non si ferma come gli ordino ebdopp poco lo sento venire dentro con tanta foga.Ci rivestiamo, ci baciamo, ma poi sotto la porta ricominciamo, non ci sentiamo sazi, evdinuovo raggiungiamo l'orgasmo. Ci ricomponiamo. Lo accompagno alla porta:"alla prossima!". ;)
scritto il
2015-09-10
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