La regina dei clisteri. Parte I.
di
Emma Arnaux
genere
feticismo
Credevo di essere una ragazza normale, naturalmente amavo il sesso come tante altre ragazze della mia età, mi piaceva tanto essere scopata in tutti i miei buchini e mi piaceva da matti succhiare gli uccelli e farlo con più uomini contemporaneamente, non disdegnavo nemmeno la passera soprattutto una bella donna che sapesse leccarmi a dovere ma mai avrei pensato che sarei diventata una di quelle persone con dei gusti per così dire “particolari”.
Mai mi era passato per la mente di frustare o essere frustata da qualcun altro, mai avrei pensato di spingermi oltre qualche orgetta ma nella vita niente è mai certo.
Tutto è iniziato quando avevo ventidue anni, facevo ancora l’università e mi divertivo tantissimo a scoparmi gli altri studenti nei cessi della facoltà per farmi passare gli appunti, o spompinare i professori per farmi alzare i voti.
Una notte conobbi questo tipo in discoteca, era qualche anno più grande di me, sarà stato sulla trentina, non ricordo neppure il nome ma fidatevi che la scopata con questo qui fu una delle più importanti della mia vita, una di quelle che mi avrebbe segnato per sempre.
Esatto, fu con lui che ebbi il mio primo assaggio. Ma andiamo con ordine.
Eravamo sulla pista da ballo e prima ci cominciammo a guardare vogliosi, lui era un gran fico e solo il suo aspetto era sufficiente a farmi bagnare tutta, poi mi si avvicinò e cominciammo a ballare insieme e arraparci a vicenda. Lui iniziò a strusciare il pacco suo duro contro il mio culo, potevo sentire attraverso i pantaloni il suo cazzone duro e bollente mentre io ero così eccitata che non mi ero accorta che a forza di strusciare mi si era alzata la minigonna quindi ero praticamente in perizoma mentre lui mi sbatteva il bozzo dei pantaloni contro il mio culo e la mia figa zuppa.
Poco dopo eccitatissimi andammo a casa sua. Non vedevo l’ora di scoparmelo!
In camera da letto cominciammo a fottere di brutto, lui aveva un cazzo bello grosso e succoso e me lo pompava per bene dentro, sapeva il fatto suo!
A un certo punto ebbi voglia che lui mi rompesse il culo, gli presi l’uccello e ci sputai sopra un bel po’ di bava per lubrificalo per bene e poi me lo infilai bello duro e bagnato nel buchino, provando quella meravigliosa sensazione di godimento e dolore.
Lui cominciò a scoparmi per bene anche il culo e io godevo così tanto che urlavo e con una mano mi sgrillettavo il clitoride così che tutta la mia parte sotto era un bollore di piacere.
Quando ho visto che lui era cotto al punto giusto, che mancava poco prima che mi sborrasse nel culo, gli dissi che amavo mangiare la sborra e che quindi, appena fosse giunto il momento, di avvertirmi che glielo avrei preso in bocca.
Ecco che poco dopo stava per venire, allora sfilò il suo cazzo dal mio culo io mi girai pronta a succhiarlo ma mi resi conto che la sua cappella era sporca di marrone.
Purtroppo o per fortuna, aveva un cazzo così grosso che mi era entrato molto dentro in un punto in cui era impossibile che io riuscissi a lavarmi.
Restai un attimo interdetta ma il suo cazzo tremava dal piacere, stava proprio per venire e non avevo molto tempo per scegliere: privarmi di una tale delizia a causa dello sporco sul suo membro o fregarmene e non perdermi quella squisitezza?
L’istinto mi comandò e mi attaccai alla sua verga con la bocca spingendomelo fin dentro la gola, lo volevo tutto! Nel frattempo comincia a leccare a succhiare e sentii un sapore nuovo rispetto a quello della sborra che conoscevo bene, era una sapore salato e anche un fetore di merda entrarmi in bocca fino nel naso e dietro gli occhi e in tutto il cervello, era repellente ed eccitante allo stesso tempo. Ecco che anche lui venne e sentii gli spruzzi di sperma schizzare contro il mio palato e il sapore di prima si unì a quella consistenza viscida e gelatinosa. Hummm che goduria.
Ecco come fu il mio primo assaggio o l’iniziazione se vogliamo, ora vi racconterò come questa esperienza cambiò la mia vita e il mio approccio al sesso tanto qualche anno dopo divenni conosciuta come la “regina dei clisteri”!
(…..continua)
.
Mai mi era passato per la mente di frustare o essere frustata da qualcun altro, mai avrei pensato di spingermi oltre qualche orgetta ma nella vita niente è mai certo.
Tutto è iniziato quando avevo ventidue anni, facevo ancora l’università e mi divertivo tantissimo a scoparmi gli altri studenti nei cessi della facoltà per farmi passare gli appunti, o spompinare i professori per farmi alzare i voti.
Una notte conobbi questo tipo in discoteca, era qualche anno più grande di me, sarà stato sulla trentina, non ricordo neppure il nome ma fidatevi che la scopata con questo qui fu una delle più importanti della mia vita, una di quelle che mi avrebbe segnato per sempre.
Esatto, fu con lui che ebbi il mio primo assaggio. Ma andiamo con ordine.
Eravamo sulla pista da ballo e prima ci cominciammo a guardare vogliosi, lui era un gran fico e solo il suo aspetto era sufficiente a farmi bagnare tutta, poi mi si avvicinò e cominciammo a ballare insieme e arraparci a vicenda. Lui iniziò a strusciare il pacco suo duro contro il mio culo, potevo sentire attraverso i pantaloni il suo cazzone duro e bollente mentre io ero così eccitata che non mi ero accorta che a forza di strusciare mi si era alzata la minigonna quindi ero praticamente in perizoma mentre lui mi sbatteva il bozzo dei pantaloni contro il mio culo e la mia figa zuppa.
Poco dopo eccitatissimi andammo a casa sua. Non vedevo l’ora di scoparmelo!
In camera da letto cominciammo a fottere di brutto, lui aveva un cazzo bello grosso e succoso e me lo pompava per bene dentro, sapeva il fatto suo!
A un certo punto ebbi voglia che lui mi rompesse il culo, gli presi l’uccello e ci sputai sopra un bel po’ di bava per lubrificalo per bene e poi me lo infilai bello duro e bagnato nel buchino, provando quella meravigliosa sensazione di godimento e dolore.
Lui cominciò a scoparmi per bene anche il culo e io godevo così tanto che urlavo e con una mano mi sgrillettavo il clitoride così che tutta la mia parte sotto era un bollore di piacere.
Quando ho visto che lui era cotto al punto giusto, che mancava poco prima che mi sborrasse nel culo, gli dissi che amavo mangiare la sborra e che quindi, appena fosse giunto il momento, di avvertirmi che glielo avrei preso in bocca.
Ecco che poco dopo stava per venire, allora sfilò il suo cazzo dal mio culo io mi girai pronta a succhiarlo ma mi resi conto che la sua cappella era sporca di marrone.
Purtroppo o per fortuna, aveva un cazzo così grosso che mi era entrato molto dentro in un punto in cui era impossibile che io riuscissi a lavarmi.
Restai un attimo interdetta ma il suo cazzo tremava dal piacere, stava proprio per venire e non avevo molto tempo per scegliere: privarmi di una tale delizia a causa dello sporco sul suo membro o fregarmene e non perdermi quella squisitezza?
L’istinto mi comandò e mi attaccai alla sua verga con la bocca spingendomelo fin dentro la gola, lo volevo tutto! Nel frattempo comincia a leccare a succhiare e sentii un sapore nuovo rispetto a quello della sborra che conoscevo bene, era una sapore salato e anche un fetore di merda entrarmi in bocca fino nel naso e dietro gli occhi e in tutto il cervello, era repellente ed eccitante allo stesso tempo. Ecco che anche lui venne e sentii gli spruzzi di sperma schizzare contro il mio palato e il sapore di prima si unì a quella consistenza viscida e gelatinosa. Hummm che goduria.
Ecco come fu il mio primo assaggio o l’iniziazione se vogliamo, ora vi racconterò come questa esperienza cambiò la mia vita e il mio approccio al sesso tanto qualche anno dopo divenni conosciuta come la “regina dei clisteri”!
(…..continua)
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