Ricreazione

di
genere
tradimenti

Uffa, tutta questa gente in coda in questo ufficio pubblico... perchè proprio oggi?
Ho fretta, lui è per strada, sta venendo da me.
Sono vestita in maniera adeguata, la mia tenuta da battaglia: reggiseno in pizzo, guepière e perizoma. Sento la pelle della parte alta delle cosce a contatto, calda.
Oggi lui sarà mio.
Basta, non resisto più. Chissene frega della pratica da presentare, vado ad aspettarlo al parcheggio vicino all'albergo. Mi ha scritto un sms, è in anticipo sulla tabella di marcia.
Ho una voglia spaventosa di lui, da giorni sono tesa, oggi sono al limite. E' difficile riuscire ad incontrarsi, ogni appuntamento si incastra a fatica nelle rispettive agende.
Vista da fuori so che sembro una signora molto perbene, seduta compostamente con la mia giacca e camicetta chiara, gonna attillata e tacchi alti... ma dentro sento l'eccitazione che mi sta bagnando il perizoma.
Esco, guido veloce e arrivo al luogo dell'appuntamento. Arriverà presto, altro sms.
Telefonata strategica per crearmi un alibi per scomparire per qualche ora poi ... ecco la sua macchina arrivare.
Il battito del cuore accelera mentre esco dall'auto per salire sulla sua. Lui è uguale a me, apparentemente un signore serio e posato. Non fosse per lo sguardo che mi posa addosso ...
Dopo un istante le nostre lingue si intrecciano in un bacio rubato, mentre la sua mano furtivamemte verifica la situazione sotto la gonna. Si vede che anche lui è eccitato da come mette in moto velocemente, ha fretta.
Parcheggia davanti l'albergo, poi mi impone di non guardare: non devo vedere cosa sta combinando nel baule. Bene, penso, sta ordinando i suoi giocattoli ...
Entriamo, indifferenti agli sguardi distratti degli ospiti seduti sui tavolini e a quello beffardo del concierge, che ci ha immediatamente identificati come coppia di amanti. La sua ironia non ci scalfisce, sappiamo entrambi perché siamo qui e non ce ne vergogniamo.
Liquidate le formalità, possiamo salire. Devo controllarmi, vorrei mettergli le mani addosso ma non si può, bisogna fare i bravi ancora per qualche istante. Finalmente si chiudono le porte dell'ascensore e posso baciarlo.
Adoro i suoi baci, perdo coscienza di me quando mi stringe, le sue labbra calde che accarezzano le mie, le nostre lingue che si cercano e giocano.
Finalmente in camera, lui appoggia velocemente il trolley e subito mi abbraccia, baciandomi ancora. Le sue mani mi esplorano, io vorrei strappargli gli abiti di dosso ma mi trattengo, con impazienza slaccio ad uno ad uno i bottoni della camicia, la cintura .... mi ritrovo con la gonna ed il reggiseno, mi lascio cadere ai suoi piedi. Finalmente libero, il suo cazzo mi vuole, è evidente. Inginocchiata, lo prendo in bocca e lo sento crescere entusiasta accarezzato dalle mie labbra.
"Lasciami un attimo, devo andare in bagno ..." va bene, penso fra me, ma come farai a fare pipì con un cazzo così? Ti lascio andare e ti aspetto mentre mi tolgo la gonna, mi sento come un ragno sulla sua tela, aspetto pazientemente la mia vittima.
La vittima non sembra particolarmente vittima ... quando arriva mi prende e mi scaraventa sul letto, affamato di sesso, e si mette a frugare con la mano fra le mie gambe. Lo so che è curioso di sapere quanto sono larga, vuole sfondarmi, mi ha minacciata scherzando -non troppo- al telefono giorni fa. Mi spavento: non vorrà entrarmi dentro con la mano così "a freddo"? Non credo di farcela, ci vuole un poco di preparazione ...
Sono fradicia e la mia figa lo accoglie bene, sono veramente molto eccitata, sento le sue dita che scivolano dentro me, la pelle tesa sulla parte più larga, le sue nocche ... si muove lentamente, non mi vuole rompere ma io sono al limite, sospesa tra il dolore ed il calore pazzesco che mi cresce dentro, mi sta facendo godere, è tutto dentro ... sento le sue dita che si muovono dentro me, mi sciolgo letteralmente. Io non capisco più nulla, forse sto urlando, forse lo bacio non so, non sono lucida.
Lui capisce che ho perso la testa, insiste: vuole anche il buchetto. Solo che quello non è preparato, infila un dito, poi due, poi tre ... sono già tante. Quattro, cinque ... urlo dal dolore. Lui si ferma, per fortuna. La pelle del mio buco ha il tempo per adattarsi un poco, io sono combattuta tra la voglia di sentirlo dentro completamente e la consapevolezza di non essere in grado di cedere oltre.
Rinuncia, ci sono altri giochi da fare, inutile insistere. Io tiro un sospiro di sollievo, temevo di essere lacerata da quella mano.
Adoro quando mi tratta come la sua bambola, mi divarica e mi penetra un po' brutalmente. Si dedica inizialmente alla mia figa, poi passa al buchetto, curioso di vedere fino a che punto si era allargato dal trattamento.
Io sono fradicia, sento scendere i miei umori lungo le cosce.
Adesso basta, non posso permettere che abbia sempre la leadership. Lo costringo a stendersi e mi dedico ad applicare un abbondante velo di saliva sul suo cazzo, poi scendo e gli lecco le palle. Ho una produzione esagerata di saliva, sento che sta colando e ne approfitto per spalmarla sul suo buchetto, che sento particolarmente ricettivo... non so resistere alla tentazione di entrarci dentro con un dito, è stretto ma capisco che gli sto dando piacere mentre ingoio contemporaneamente il suo cazzo fino in fondo alla gola. La mano libera si dedica alle sue palle, lo sento gemere sotto di me ed è molto gratificante. Sono un po' scomoda, lo faccio girare. Non accetta di essere gestito senza prendere lui l'iniziativa. Mi fa inginocchiare al bordo del letto e mi cavalca, pompando dentro i due buchetti a turno. Io urlo come una pazza, anche se cerco di attenuare il rumore mettendomi un cuscino davanti alla faccia. Mi usa senza pietà e solo quando si è un pò calmato riesco a riprendere in mano la situazione.
Riesco a farlo inginocchiare, ora posso veramente scatenarmi, finalmente sta tranquillo e la mia lingua esplora il suo buchetto mentre le mie mani accarezzano le palle e segano il suo cazzo, durissimo. Oso di più, dapprima infilo uno, poi due dita nel culo, e mi muovo lentamente. Lo sento fremere, godo del suo godere, mi dà un'enorme soddisfazione sentirlo dire "mi fai diventare un finocchio". E' quello che voglio, anche lui deve scoprire quanto è bello prendere, oltre che dare. Mi fermo prima che esploda ...
E lui si vendica. Scappa e va a cercare nella sua valigia delle meraviglie.. io aspetto inginocchiata alla pecorina, non so cosa mi accadrà ma non vedo l'ora di scoprirlo.
Il combattimento riprende ma stavolta è lui che comanda. Mi gira e mi inserisce un grande dildo nel culo ed uno nella figa. Mentre con una mano li tiene premuti, infila prepotente il suo cazzo nella mia bocca. Mi sento piena completamente, lui fa partire la vibrazione ed io godo spudoratamente: sono la sua troia.
Ad un tratto si allontana da me, cerca qualcosa, torna per estrarmi rudemente i cazzi di plastica e ... mi attacca delle mollette alle labbra della figa ed ai capezzoli. Che porco!
E' sopportabile. Però, mentre lui mi fruga con le mani, il movimento intensifica il dolore. Non ce la faccio più, gli chiedo di toglierle ... almeno quelle in basso. Lui mi ignora e mi infila dentro un cazzo incandescente.
Rimango senza fiato, la mia figa è super sensibile per via del dolore ed il suo cazzo durissimo mi regala un piacere pazzesco. Non capisco più niente, probabilmente sto urlando ma non ne sono sicura, tutti i miei sensi sono concentrati in un unico punto. Godo fino a perdermi completamente nelle mie sensazioni, le gambe mi cedono, mi arrendo al piacere.
Lui mi toglie tutte le mollette ed è una liberazione, mi sfiora ma il dolore è forte, imploro "la lingua ..." e lui acconsente, dolcemente mi lecca le labbra doloranti. Il sollievo è immediato, poi la sua lingua esplora i dintorni, arriva al clitoride e si sofferma, lo morde dolcemente ... di nuovo un orgasmo furioso mi travolge. Sono ko.
Mi abbandono priva di forze, semisvenuta. Riesco solo ad intercettare il suo sguardo compiaciuto.
Impiego qualche tempo per riprendermi, frastornata. Lui mi costringe a mettermi alla pecorina e mi monta scatenato, pompando alternativamente nella figa e nel culo. Lo sento venire nel mio culo, avverto chiaramente la sensazione dello spruzzo intermittente dentro di me. Non finisce più, quando finalmente esce mi alzo e sento lo sperma colare lungo le mie cosce fuoriuscendo dal buco dilatato.
E' il momento delle coccole: dopo qualche minuto entriamo assieme nella doccia e ci laviamo l'un l'altra, baciandoci e accarezzandoci.
Il meraviglioso "dopo" fatto di carezze, baci e sguardi affettuosi ... lungo ma mai abbastanza.
Ricomposti e rivestiti, dobbiamo purtroppo tornare alle nostre reciproche esistenze di seri professionisti affidabili e responsabili.
Non prima però di un lungo, dolcissimo, bacio ... che sancisce la fine della ricreazione.
scritto il
2015-10-15
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