Il dovere di ingravidare mia figlia dopo la sua luna di miele - 2
di
Incest 2014
genere
incesti
Dopo aver pronunciato quelle parole con voce tremula e ansimante,mi aveva preso per mano e mi aveva trascinato nel salottino attiguo al mio ufficio.
Non l'avevo mai vista così mia figlia.
Era felice,raggiante e sprizzava sensualità e desiderio da ogni piega del suo volto,dalla sua flebile voce e da tutto il suo corpo che,benché ancora coperto(anche se sapevo che era già senza mutande),si offriva vogliosa e desiderabile in tutta le sua esuberante,giovane carnalità.
In quei momenti,come travolto dall'improvviso incedere degli eventi,sentivo la mente offuscata.
I miei pensieri erano confusi ed il corpo preda di un tremore che non avevo più provato dal giorno in cui me l'ero vista piombare nuda nel mio letto coniugale per implorarmi di farla mia.
Lei aveva da poco compiuto i 18 anni ed approfittando del fatto che quel mattino la mamma si era assentata presto per motivi di lavoro,si era infilata nel mio letto e nel volgere di pochi attimi convulsi e tumultuosi,mi aveva pressoché violentato regalandomi la sua verginità.
Da quella prima volta siamo diventati amanti e non vi era occasione in cui restavamo soli senza che lei volesse fare sesso con me.
Era davvero diabolica la mia bambina nella sua perversa capacità di tenermi sempre eccitato e pronto a soddisfarla in ogni modo:Con la bocca leccandola dappertutto,col cazzo infilato in ogni pertugio ed assecondando anche certe sue pulsioni esibizioniste quando eravamo in situazioni in cui nessuno conosceva il nostro rapporto di padre-figlia.
In questo devo dire che eravamo alquanto facilitati dal fatto che lei era nata quando io avevo appena 21 anni e dunque,la mia aria giovanile ci faceva passare tranquillamente come 2 fidanzati.
La sua sessualità era incontenibile e nonostante che fosse giunta vergine alla mggiore età,aveva subito recuperato il tempo perduto che era iniziato con me infrangendo il tabù dell'incesto (rapporto mai interrotto) e proseguendo con ogni altro tipo di trasgressione di cui mi teneva scrupolosamente al corrente.
Con lei avevo vissuto situazioni che mai avrei potuto proporre o semplicemente immaginare con mia moglie....sua madre.
Ben presto insieme avevamo esplorato ogni tipo di esperienza erotica.
Lei mi leccava dappertutto persino il buco del culo,beveva il mio sperma come fosse un elisir e naturalmente esigeva da me lo stesso trattamento.
Mi raccontava delle sue avventure per farmi eccitare e "Migliorare le tue prestazioni papà!"come amava ripetermi quando mi chiedeva di fare qualcosa di nuovo e speciale.
Le piaceva da morire sentire la mia sborra sul viso e su tutto il corpo compreso gli anfratti più segreti.
Mi aveva reso sessualmente totalmente libero facendomi superare ogni genere di tabù ed aveva modificato persino il mio linguaggio divenuto sboccato ed osceno ogni qualvolta facevamo sesso o semplicemente ne parlavamo quando mi raccontava delle sue avventure.
Inizialmente ero geloso dei suoi racconti ma poi,avevo imparato a goderne insieme a lei.
Come un'amante navigata,mi dava tutto di sé!
Solo nella sua fichetta non potevo godere giacché quando il ginecologo dal quale l'avevo accompagnata io perché le prescrivesse la pillola,aveva riscontrato che era allergica a quei prodotti e dunque,quando volevo goderle dentro eravamo obbligati ad usare il preservativo che lei mai ha voluto che gettassi prima di spremerselo in bocca per risucchiarne il contenuto.
Una vera troietta mia figlia che ogni giorno diventava più porcella.
Anche quando si era fidanzata avevamo continuato ad avere rapporti con l'aggiunta del fatto che continuando ad incontrare anche altri maschi,aggiungeva ai suoi piccanti resoconti anche quello che faceva col suo ragazzo con commenti alquanto scabrosi:
-Papà...con Marco sto bene come compagnia ma a letto non vale niente.
Ce l'ha piccolo e non sa neanche usarlo....non è come te o come quegli altri miei amici che quando mi chiavano mi fanno godere come una pazza.
Non so come comportarmi con lui.
Vorrei aiutarlo....insegnarli ma poi ho paura che mi prenda per una puttanella e mi pianti e questo non lo voglio perché nonostante tutto gli voglio bene,sento che lui mi ama e che presto ci sposeremo.-
Anche quelle parole mi risuonavano confuse nella mente mentre mia figlia dopo essersi seduta sul divano si era sfilata la maglietta mettendo in mostra le stupende tette bianche,gonfie e con i piccoli capezzoli già duri e svettanti su morbide areole punteggiate di bruno che parevano cesellate ad arte da un orafo antico.
La minigonna con naturalezza era risalita scoprendole le cosce ed il sesso liscio e dallo spacco lievemente aperto che,come una ferita,mostrava un filo rosso brillante di luccicanti umori vaginali.
-Papà......porcellone mio...vedo che hai il cazzo già gonfio e pronto per la tua porcellina!-
Aveva affannosamente rantolato mentre,accarezzandomi da sopra i pantaloni,si accingeva a sbottonarmi la patta per estrarne il membro che già dolorosamente gonfio,pulsava dentro le mie mutande.
Spesso accadeva che nella smania di fare sesso mia figlia mi sfilasse il cazzo dai pantaloni e senza indugi,cominciava a succhiarmelo come fosse la migliore delle prelibatezze.
Spesso mi faceva anche sborrare subito nella sua bocca ingoiando con naturalezza il mio sperma.
Anche in quella inattesa situazione era avvenuto così ed aveva iniziato a succhiarmelo come solo lei era stata capace di fare in tutta la mia vita.
Quando il mio cazzo era ben duro e pulsante e dalla cappella avevano iniziato a fuoruscire abbondanti gocce di liquido pre-spermatico che lei risucchiava con la consueta avidità,lei si era staccata e mi aveva implorato di leccarla tutta.
Ancora completamente vestito e con la verga turgida,mi ero abbassato su di lei ed avevo cominciato a leccarle le labbra con lascive penetrazioni della lingua nella sua ricettiva bocca.
Poi,lasciandole una scia di saliva sul corpo sono sceso sino ai seni a succhiarle i capezzoli.
Sentivo il suo corpo vibrare ad ogni risucchio e ad ogni pennellata della mia lingua sulla sua pelle.
Il contatto delle mie labbra con la sua clitoride le aveva procurato un sobbalzo mentre dalle sue labbra fuorusciva un suono strozzato di approvazione.
Quando con le dita le ho finalmente divaricato le grandi labbra,il suo sesso mi era apparso in tutto il suo splendido aspetto di femmina eccitata.
Bollente,rosso fuoco e irrorato da un fluido denso e lucido!
Così mi si era presentata la fica di mia figlia dopo che non la vedevo da oltre un mese.
-Leccami papà....leccami...leccami e fammi godere prima di congiungerti a me e scaldarmi finalmente l'utero col tuo seme fertile!-
Ansimava la mia bambina....si agitava...si contorceva e mi implorava di farla godere con la bocca.
Due incredibili orgasmi le avevo procurato con la lingua prima che,agitandosi come una serpe ferita,mi gridasse:
-Papà....papà....chiavami....chiavami ora......fammi godere....e godi in me......fammi sentire il calore della tua sborra.....!
Non l'avevo mai vista così mia figlia.
Era felice,raggiante e sprizzava sensualità e desiderio da ogni piega del suo volto,dalla sua flebile voce e da tutto il suo corpo che,benché ancora coperto(anche se sapevo che era già senza mutande),si offriva vogliosa e desiderabile in tutta le sua esuberante,giovane carnalità.
In quei momenti,come travolto dall'improvviso incedere degli eventi,sentivo la mente offuscata.
I miei pensieri erano confusi ed il corpo preda di un tremore che non avevo più provato dal giorno in cui me l'ero vista piombare nuda nel mio letto coniugale per implorarmi di farla mia.
Lei aveva da poco compiuto i 18 anni ed approfittando del fatto che quel mattino la mamma si era assentata presto per motivi di lavoro,si era infilata nel mio letto e nel volgere di pochi attimi convulsi e tumultuosi,mi aveva pressoché violentato regalandomi la sua verginità.
Da quella prima volta siamo diventati amanti e non vi era occasione in cui restavamo soli senza che lei volesse fare sesso con me.
Era davvero diabolica la mia bambina nella sua perversa capacità di tenermi sempre eccitato e pronto a soddisfarla in ogni modo:Con la bocca leccandola dappertutto,col cazzo infilato in ogni pertugio ed assecondando anche certe sue pulsioni esibizioniste quando eravamo in situazioni in cui nessuno conosceva il nostro rapporto di padre-figlia.
In questo devo dire che eravamo alquanto facilitati dal fatto che lei era nata quando io avevo appena 21 anni e dunque,la mia aria giovanile ci faceva passare tranquillamente come 2 fidanzati.
La sua sessualità era incontenibile e nonostante che fosse giunta vergine alla mggiore età,aveva subito recuperato il tempo perduto che era iniziato con me infrangendo il tabù dell'incesto (rapporto mai interrotto) e proseguendo con ogni altro tipo di trasgressione di cui mi teneva scrupolosamente al corrente.
Con lei avevo vissuto situazioni che mai avrei potuto proporre o semplicemente immaginare con mia moglie....sua madre.
Ben presto insieme avevamo esplorato ogni tipo di esperienza erotica.
Lei mi leccava dappertutto persino il buco del culo,beveva il mio sperma come fosse un elisir e naturalmente esigeva da me lo stesso trattamento.
Mi raccontava delle sue avventure per farmi eccitare e "Migliorare le tue prestazioni papà!"come amava ripetermi quando mi chiedeva di fare qualcosa di nuovo e speciale.
Le piaceva da morire sentire la mia sborra sul viso e su tutto il corpo compreso gli anfratti più segreti.
Mi aveva reso sessualmente totalmente libero facendomi superare ogni genere di tabù ed aveva modificato persino il mio linguaggio divenuto sboccato ed osceno ogni qualvolta facevamo sesso o semplicemente ne parlavamo quando mi raccontava delle sue avventure.
Inizialmente ero geloso dei suoi racconti ma poi,avevo imparato a goderne insieme a lei.
Come un'amante navigata,mi dava tutto di sé!
Solo nella sua fichetta non potevo godere giacché quando il ginecologo dal quale l'avevo accompagnata io perché le prescrivesse la pillola,aveva riscontrato che era allergica a quei prodotti e dunque,quando volevo goderle dentro eravamo obbligati ad usare il preservativo che lei mai ha voluto che gettassi prima di spremerselo in bocca per risucchiarne il contenuto.
Una vera troietta mia figlia che ogni giorno diventava più porcella.
Anche quando si era fidanzata avevamo continuato ad avere rapporti con l'aggiunta del fatto che continuando ad incontrare anche altri maschi,aggiungeva ai suoi piccanti resoconti anche quello che faceva col suo ragazzo con commenti alquanto scabrosi:
-Papà...con Marco sto bene come compagnia ma a letto non vale niente.
Ce l'ha piccolo e non sa neanche usarlo....non è come te o come quegli altri miei amici che quando mi chiavano mi fanno godere come una pazza.
Non so come comportarmi con lui.
Vorrei aiutarlo....insegnarli ma poi ho paura che mi prenda per una puttanella e mi pianti e questo non lo voglio perché nonostante tutto gli voglio bene,sento che lui mi ama e che presto ci sposeremo.-
Anche quelle parole mi risuonavano confuse nella mente mentre mia figlia dopo essersi seduta sul divano si era sfilata la maglietta mettendo in mostra le stupende tette bianche,gonfie e con i piccoli capezzoli già duri e svettanti su morbide areole punteggiate di bruno che parevano cesellate ad arte da un orafo antico.
La minigonna con naturalezza era risalita scoprendole le cosce ed il sesso liscio e dallo spacco lievemente aperto che,come una ferita,mostrava un filo rosso brillante di luccicanti umori vaginali.
-Papà......porcellone mio...vedo che hai il cazzo già gonfio e pronto per la tua porcellina!-
Aveva affannosamente rantolato mentre,accarezzandomi da sopra i pantaloni,si accingeva a sbottonarmi la patta per estrarne il membro che già dolorosamente gonfio,pulsava dentro le mie mutande.
Spesso accadeva che nella smania di fare sesso mia figlia mi sfilasse il cazzo dai pantaloni e senza indugi,cominciava a succhiarmelo come fosse la migliore delle prelibatezze.
Spesso mi faceva anche sborrare subito nella sua bocca ingoiando con naturalezza il mio sperma.
Anche in quella inattesa situazione era avvenuto così ed aveva iniziato a succhiarmelo come solo lei era stata capace di fare in tutta la mia vita.
Quando il mio cazzo era ben duro e pulsante e dalla cappella avevano iniziato a fuoruscire abbondanti gocce di liquido pre-spermatico che lei risucchiava con la consueta avidità,lei si era staccata e mi aveva implorato di leccarla tutta.
Ancora completamente vestito e con la verga turgida,mi ero abbassato su di lei ed avevo cominciato a leccarle le labbra con lascive penetrazioni della lingua nella sua ricettiva bocca.
Poi,lasciandole una scia di saliva sul corpo sono sceso sino ai seni a succhiarle i capezzoli.
Sentivo il suo corpo vibrare ad ogni risucchio e ad ogni pennellata della mia lingua sulla sua pelle.
Il contatto delle mie labbra con la sua clitoride le aveva procurato un sobbalzo mentre dalle sue labbra fuorusciva un suono strozzato di approvazione.
Quando con le dita le ho finalmente divaricato le grandi labbra,il suo sesso mi era apparso in tutto il suo splendido aspetto di femmina eccitata.
Bollente,rosso fuoco e irrorato da un fluido denso e lucido!
Così mi si era presentata la fica di mia figlia dopo che non la vedevo da oltre un mese.
-Leccami papà....leccami...leccami e fammi godere prima di congiungerti a me e scaldarmi finalmente l'utero col tuo seme fertile!-
Ansimava la mia bambina....si agitava...si contorceva e mi implorava di farla godere con la bocca.
Due incredibili orgasmi le avevo procurato con la lingua prima che,agitandosi come una serpe ferita,mi gridasse:
-Papà....papà....chiavami....chiavami ora......fammi godere....e godi in me......fammi sentire il calore della tua sborra.....!
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