Costatazione sessuale
di
Monia_sexy
genere
prime esperienze
La mia amica mi confido che vedeva il figlio stranamente molto legato a un amico di scuola, stavano sempre assieme e la cosa non gli garbava tanto come madre, ed eccomi tirare fuori la mia porcaggine e le promise che avrei costatato di persona se forse gay, che come mamma la capiva e che lei non poteva metterlo alla prova ma io si!!!
Ci accordammo per un giorno che la mia amica non fosse in casa e mi presentai da lui che era solo in casa.
La passione che stavo vivendo con il figlio della mia amica, aveva risolto solo i suoi problemi di personalità e sconfitto una imbarazzante timidezza, ma aveva cambiato profondamente anche me.
Mi presentai a lui truccata è vestita elegantemente.
Avevo un impermeabile, che mi tolsi appena entrata, mi fece accomodare e mi chiese come mai era tutta così elegante e risposi che aveva un appuntamento e preso un angolo della gonna la tirai leggermente su, facendo vedere le calze che terminavano sulle cosce con l'aggancio del reggicalze bianco, sorridendo (comportamento da puttana che so fare bene alla Stefania Sandrelli).
Si e eccitato subito ed io seduta nel divano tirando ancora su la gonna e facendo vedere le cosce, fino alle mutandine bianche, da cui sicuramente fuoriuscisse dei ciuffetti di peli.
Rimase con gonna scura gessata tirata su come se fosse una minigonna, camicetta bianca da cui si intravedeva la parte sopra del seno, calze nere e reggicalze con scarpe con tacco a spillo.
cominciava a darmi dei bacini molto teneri, mentre mi accarezzava delicatamente le cosce, le nostre lingue si intrecciavano in un bacio appassionato e la sua mano si faceva strada nelle mie mutandine, io cominciavo accarezzarlo scoprendo che era già duro, arrivando ad impugnare la sua vigorosa erezione, mi sfilava le mutandine, cosa che lasciavo fare sempre a lui, perché sapevo che avrebbe gradito quel gesto, mi sfilavo la camicetta rimanendo con il reggiseno, mi baciava il seno mentre sentivo le sue dita passare tra le labbra della mia vulva, sapeva come toccarmi per darmi piacere, aprivo le cosce facendogli capire che lo volevo, “lui si scostò per un'istante, mi disse “mi vergogno un po’ venire davanti a te”, lo accarezzai per fargli capire che era tutto normale e naturale, lo ripresi a segare e dopo qualche istante esclamò “ecco eccoooo!!!",mi colse un po’di sorpresa e il primo spruzzo mi prese il viso, poi lo indirizzai sulle tette velocemente, sentivo i suoi potenti schizzi caldi sulla mia carne.
La mia amica era contenta nel sentirmi raccontare cosa era successo, e felice che il figlio non fosse gay, mi volle ringraziare ma non sapeva come, le disse di chiamarmi "puttana" e cosi e stato
Ci accordammo per un giorno che la mia amica non fosse in casa e mi presentai da lui che era solo in casa.
La passione che stavo vivendo con il figlio della mia amica, aveva risolto solo i suoi problemi di personalità e sconfitto una imbarazzante timidezza, ma aveva cambiato profondamente anche me.
Mi presentai a lui truccata è vestita elegantemente.
Avevo un impermeabile, che mi tolsi appena entrata, mi fece accomodare e mi chiese come mai era tutta così elegante e risposi che aveva un appuntamento e preso un angolo della gonna la tirai leggermente su, facendo vedere le calze che terminavano sulle cosce con l'aggancio del reggicalze bianco, sorridendo (comportamento da puttana che so fare bene alla Stefania Sandrelli).
Si e eccitato subito ed io seduta nel divano tirando ancora su la gonna e facendo vedere le cosce, fino alle mutandine bianche, da cui sicuramente fuoriuscisse dei ciuffetti di peli.
Rimase con gonna scura gessata tirata su come se fosse una minigonna, camicetta bianca da cui si intravedeva la parte sopra del seno, calze nere e reggicalze con scarpe con tacco a spillo.
cominciava a darmi dei bacini molto teneri, mentre mi accarezzava delicatamente le cosce, le nostre lingue si intrecciavano in un bacio appassionato e la sua mano si faceva strada nelle mie mutandine, io cominciavo accarezzarlo scoprendo che era già duro, arrivando ad impugnare la sua vigorosa erezione, mi sfilava le mutandine, cosa che lasciavo fare sempre a lui, perché sapevo che avrebbe gradito quel gesto, mi sfilavo la camicetta rimanendo con il reggiseno, mi baciava il seno mentre sentivo le sue dita passare tra le labbra della mia vulva, sapeva come toccarmi per darmi piacere, aprivo le cosce facendogli capire che lo volevo, “lui si scostò per un'istante, mi disse “mi vergogno un po’ venire davanti a te”, lo accarezzai per fargli capire che era tutto normale e naturale, lo ripresi a segare e dopo qualche istante esclamò “ecco eccoooo!!!",mi colse un po’di sorpresa e il primo spruzzo mi prese il viso, poi lo indirizzai sulle tette velocemente, sentivo i suoi potenti schizzi caldi sulla mia carne.
La mia amica era contenta nel sentirmi raccontare cosa era successo, e felice che il figlio non fosse gay, mi volle ringraziare ma non sapeva come, le disse di chiamarmi "puttana" e cosi e stato
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