Quel capanno sul fiume
di
Bordix69
genere
prime esperienze
Avevo poco più di diciott'anni.... Un bel pomeriggio di sole dopo pranzo decisi di far un giro in vespino.... avevo una 50 special... ( che bei ricordi....) e mi ritrovai nel paesino limitrofe.... incrociai un fiumiciattolo e decisi di percorrere su e giù un po' di argine.
Ad un tratto mi ritrovai a passare una casetta di legno sulla riva; era sicuramente di qualche pescatore, infatti subito dopo sulla riva c'erano 3 pescatori che nel silenzio contemplavano i galleggianti nell'attesa che qualche pesce abboccasse. Allorchè spensi la vespa e decisi di rimanere un poco a guardare. Uno disse - "Quà siamo in troppi e non si becca niente, io vado più avanti." alchè il secondo rispose - "Hai ragione! vengo anch'io" e risalirono i tre, quattro metri di sponda e si incamminarono. Io restai sull'argine seduto sulla vespa a guardare l'ultimo rimasto. Un uomo sulla quarantina, robusto che incominciò a dire: " Oggi non abbocca neanche un pesce....solo il mio abbocca sempre" e si mise la mano sui pantaloncini e cominciò a massaggiarsi il pacco. Io rimasi un po' allibito e risposi - "Per farsi una mangiata di pesce ci vuole pazienza, prima o poi qualcuno abbocca." -"Già", disse lui e continuò a massaggiarsi il pacco. Si infilò la mano sotto i calzoni e continuo l'opera. Io non mi mossi e continuai a guardarlo dall'alto della riva. Visto che io non me ne andavo, cominciò ad alzare l'elastico dei pantaloncini e dava occhiate a me e al suo cazzo. Io ero distante qualche metro e non riuscivo a vederglielo a malapena riuscivo a vedere un po' di pelo. Lui continando a toccarsi -"Sei curioso ? Vuoi vedere il pesce che ho preso ? " Perchè no, dissi, me lo mostri." - "Guarda che non è in acqua... lo tengo quà. e si mise la mano sui pantaloncini." - " Bhè, vediamolo." Lui salì la riva, si avvicinò e disse: " Non posso fartelo vedere quà, entriamo nel capanno." e così aprì la porta ed entrò. Io scesi dalla vespa e curioso di vedere un cazzo di un quarantenne entrai. Lui chiuse la porta e si abbasso i pantaloncini. Tirò fuori un cazzo non molto lungo ma con una cappella enorme. Disse " Toccalo se vuoi, non aver paura." Io curioso allungai il braccio e lo presi in mano, era una bellissima sensazione, avevo un cazzo in mano e non era il mio. Lo palpeggiai un po' e lui : "Bhè, per fare le cose pari dovresti farmelo vedere anche tu...!" - " Hai ragione" e così dicendo mi abbassai i pantaloni e le mutande. Lui ammirò il mio cazzo, turgido, circonciso e in tiro, aveva una goccina di liguido sulla punta. "Hai un bel cazzo e a giudicare da questa " con un dito strofinò la punta del mio cazzo e se la portò alla bocca continuando " sei anche molto eccitato", si inchinò e gli diede un bacio sulla punta. "Posso baciartelo ?" - "Si" fù l'unica parola che riuscii a dire.. ero eccitatissimo. Prese il mio cazzo in mano e cominciò a leccarmi la cappella, piano piano, poi se la mise in bocca. Che emozioni, sentivo la sua lingua girare attorno alla mia cappella e ogni tanto la vedevo uscire dalla bocca girandoci attorno. Poi tolse la mano e se lo infilò tutto in bocca. Io d'istinto presi la sua nuca e lo tenni qualche secondo con il mio cazzo che pulsava nella sua bocca calda. Poi riprendendolo in mano e alzandosi disse " Vuoi provare tu ?" - "Io non l'ho mai fatto" - "Non aver paura, devi solo darci un bacino ", pensando che era giusto farlo, mi feci coraggio e mi abbassai. Avevo il suo cazzo davanti ai miei occhi, lo presi in mano e lo menai un po' su e giù, anche lui aveva una goccia che gli usciva dalla punta, mi avvicinai e la leccai. Che sapore dolce che aveva. Cominciai così a leccargli tutta la cappella e quando ormai era tutta bagnata la presi in bocca. Che cappella ! era enorme, mi riempiva la bocca. Lui mi prese per la nuca e gemendo cercava di spingermi tutto il suo cazzo in gola. Cercavo di muovermi avanti e indietro assecondando il movimento della sua mano. Poi la tolse e facendo uscire il suo cazzo dalla mia bocca cominciai a masturbarlo. Disse " Dai, mettimelo dentro " e così dicendo si girò dandomi le spalle, appoggio una mano sul mobile e bagnadosi un dito in bocca, appoggio la saliva sul suo buchetto. Che culone che aveva. "Dai, infilamelo dentro" - Io appoggiai il mio cazzo tra le sue chiappe e lo strofinai sul buco cercando di infilarglielo dentro. Mi sforzai, spinsi, ma complice la mia goffardaggine non riuscii. "Strano " disse " e sì che ci gioco spesso", " Aspetta provo io a te"; Si alzò e mi girò, mi prese da dietro e sentii il suo cazzo appoggiarsi alle mie chiappe. Io presi il mio cazzo in mano e comincia a masturbarmi. Lui continuò a cercare di penetrarmi ma non riuscì. All'impiedi lui continuava a sfregarsi il cazzo tra le mie chiappe e lo sentii gemere...Io ormai eccitatissimo della situazione dissi " Sborrooooo......" - " Siii... Anch'iooooo..." e sentii il suo liquido caldo tra le mie chiappe, era una sensazione meravigliosa e cominciai a sboorrare... Lui appoggiando la testa alla mia spalla me lo guardò e tocco la mia cappella con le dita..Che brividi !! Si portò la mano alla bocca e la lecco, poi disse " Beato te che riesci a farti una sega anche frà un po', io invece non riesco fino a domani..." e rivestendoci continuò " Spero che ti sia piaciuto, stasera quando lo racconto a mia moglie sarà invidiosa, se torni a trovarmi lo potremo fare in tre, lei sarà contentissima" Uscii, salii in vespa e salutandolo me ne andai. Arrivato a casa andai subito in doccia e facendomi una sega ripensai a tutto quello che avevo provato quel pomeriggio. Non ci volle molto a godere ancora.... Non tornai più e non lo vidi più. Ora a distanza di anni mi è rimasta la voglia di riprovare quelle emozioni.. Chissà, se un giorno troverò la persona giusta...
Ad un tratto mi ritrovai a passare una casetta di legno sulla riva; era sicuramente di qualche pescatore, infatti subito dopo sulla riva c'erano 3 pescatori che nel silenzio contemplavano i galleggianti nell'attesa che qualche pesce abboccasse. Allorchè spensi la vespa e decisi di rimanere un poco a guardare. Uno disse - "Quà siamo in troppi e non si becca niente, io vado più avanti." alchè il secondo rispose - "Hai ragione! vengo anch'io" e risalirono i tre, quattro metri di sponda e si incamminarono. Io restai sull'argine seduto sulla vespa a guardare l'ultimo rimasto. Un uomo sulla quarantina, robusto che incominciò a dire: " Oggi non abbocca neanche un pesce....solo il mio abbocca sempre" e si mise la mano sui pantaloncini e cominciò a massaggiarsi il pacco. Io rimasi un po' allibito e risposi - "Per farsi una mangiata di pesce ci vuole pazienza, prima o poi qualcuno abbocca." -"Già", disse lui e continuò a massaggiarsi il pacco. Si infilò la mano sotto i calzoni e continuo l'opera. Io non mi mossi e continuai a guardarlo dall'alto della riva. Visto che io non me ne andavo, cominciò ad alzare l'elastico dei pantaloncini e dava occhiate a me e al suo cazzo. Io ero distante qualche metro e non riuscivo a vederglielo a malapena riuscivo a vedere un po' di pelo. Lui continando a toccarsi -"Sei curioso ? Vuoi vedere il pesce che ho preso ? " Perchè no, dissi, me lo mostri." - "Guarda che non è in acqua... lo tengo quà. e si mise la mano sui pantaloncini." - " Bhè, vediamolo." Lui salì la riva, si avvicinò e disse: " Non posso fartelo vedere quà, entriamo nel capanno." e così aprì la porta ed entrò. Io scesi dalla vespa e curioso di vedere un cazzo di un quarantenne entrai. Lui chiuse la porta e si abbasso i pantaloncini. Tirò fuori un cazzo non molto lungo ma con una cappella enorme. Disse " Toccalo se vuoi, non aver paura." Io curioso allungai il braccio e lo presi in mano, era una bellissima sensazione, avevo un cazzo in mano e non era il mio. Lo palpeggiai un po' e lui : "Bhè, per fare le cose pari dovresti farmelo vedere anche tu...!" - " Hai ragione" e così dicendo mi abbassai i pantaloni e le mutande. Lui ammirò il mio cazzo, turgido, circonciso e in tiro, aveva una goccina di liguido sulla punta. "Hai un bel cazzo e a giudicare da questa " con un dito strofinò la punta del mio cazzo e se la portò alla bocca continuando " sei anche molto eccitato", si inchinò e gli diede un bacio sulla punta. "Posso baciartelo ?" - "Si" fù l'unica parola che riuscii a dire.. ero eccitatissimo. Prese il mio cazzo in mano e cominciò a leccarmi la cappella, piano piano, poi se la mise in bocca. Che emozioni, sentivo la sua lingua girare attorno alla mia cappella e ogni tanto la vedevo uscire dalla bocca girandoci attorno. Poi tolse la mano e se lo infilò tutto in bocca. Io d'istinto presi la sua nuca e lo tenni qualche secondo con il mio cazzo che pulsava nella sua bocca calda. Poi riprendendolo in mano e alzandosi disse " Vuoi provare tu ?" - "Io non l'ho mai fatto" - "Non aver paura, devi solo darci un bacino ", pensando che era giusto farlo, mi feci coraggio e mi abbassai. Avevo il suo cazzo davanti ai miei occhi, lo presi in mano e lo menai un po' su e giù, anche lui aveva una goccia che gli usciva dalla punta, mi avvicinai e la leccai. Che sapore dolce che aveva. Cominciai così a leccargli tutta la cappella e quando ormai era tutta bagnata la presi in bocca. Che cappella ! era enorme, mi riempiva la bocca. Lui mi prese per la nuca e gemendo cercava di spingermi tutto il suo cazzo in gola. Cercavo di muovermi avanti e indietro assecondando il movimento della sua mano. Poi la tolse e facendo uscire il suo cazzo dalla mia bocca cominciai a masturbarlo. Disse " Dai, mettimelo dentro " e così dicendo si girò dandomi le spalle, appoggio una mano sul mobile e bagnadosi un dito in bocca, appoggio la saliva sul suo buchetto. Che culone che aveva. "Dai, infilamelo dentro" - Io appoggiai il mio cazzo tra le sue chiappe e lo strofinai sul buco cercando di infilarglielo dentro. Mi sforzai, spinsi, ma complice la mia goffardaggine non riuscii. "Strano " disse " e sì che ci gioco spesso", " Aspetta provo io a te"; Si alzò e mi girò, mi prese da dietro e sentii il suo cazzo appoggiarsi alle mie chiappe. Io presi il mio cazzo in mano e comincia a masturbarmi. Lui continuò a cercare di penetrarmi ma non riuscì. All'impiedi lui continuava a sfregarsi il cazzo tra le mie chiappe e lo sentii gemere...Io ormai eccitatissimo della situazione dissi " Sborrooooo......" - " Siii... Anch'iooooo..." e sentii il suo liquido caldo tra le mie chiappe, era una sensazione meravigliosa e cominciai a sboorrare... Lui appoggiando la testa alla mia spalla me lo guardò e tocco la mia cappella con le dita..Che brividi !! Si portò la mano alla bocca e la lecco, poi disse " Beato te che riesci a farti una sega anche frà un po', io invece non riesco fino a domani..." e rivestendoci continuò " Spero che ti sia piaciuto, stasera quando lo racconto a mia moglie sarà invidiosa, se torni a trovarmi lo potremo fare in tre, lei sarà contentissima" Uscii, salii in vespa e salutandolo me ne andai. Arrivato a casa andai subito in doccia e facendomi una sega ripensai a tutto quello che avevo provato quel pomeriggio. Non ci volle molto a godere ancora.... Non tornai più e non lo vidi più. Ora a distanza di anni mi è rimasta la voglia di riprovare quelle emozioni.. Chissà, se un giorno troverò la persona giusta...
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