Noi con Carlo, un trittico bollente

di
genere
gay

Noi Con Carlo

"Ormai è goduria pura! Sono indeciso, ti guardo mentre ti muovi dentro di lui e mi ricordo che anche tu apprezzi… Apprezzi che si entri nel tuo culetto caldo..."

E un po’ che ci rincorriamo... Ci siamo sentiti via sito e poi non abbiamo combinato... Ma evidentemente era destino, basta crederci. Dicevo che ci siano rincorsi e ci siamo incontrati... io e te...
Una decina d'anni di differenza e due bei cazzi. Il tuo lungo e grosso alla base di un fisico asciutto e con pochi peli (come piace a me) ed il mio più grosso nella cappella su un tronco di buone dimensioni (su un fisico più massiccio e rotondetto)
Il tuo annuncio parlava di vederci in tre ma al primo incontro eravamo solo noi due
Un feeling immediato e poche parole prima del sesso, ci piace baciare ed essere baciati, ci siamo leccati e ti ho preso, ti ho dato piacere.
Ci siamo lasciati pensando che mancasse qualcosa, eravamo soddisfatti ma un qualcosa era latente e mancante.

Ci siamo inseguito ancora, vogliosi di trovare quello che mancava e finalmente suono alla porta, stranamente emozionato. Sapevo che c'era il mancante e ciò mi incuriosiva e preoccupava

Mi apri la porta e fatico un attimo a realizzare che sei già nudo con il tuo cazzo già umido di saliva pendente a coprire i coglioni depilati come tutto il resto.
Bel cazzo te l'ho già detto e te lo ripeto, allungo la mano e te lo congelo che fuori fa freddo, fuori fa freddo ma qui la temperatura è bollente, i miei vestiti volano e ci muoviamo verso la camera.
Finalmente!
Piacere Carlo, il mancante e li: bell'uomo passivo e voglioso, più minuto rispetto a noi omoni con i cazzi di fuori ma con occhi furbi e smania di giocare e riprendere a giocare con membri duri e vogliosi.
Mi accoglie direttamente con la sua lingua tra le mie labbra; non faccio in tempo ad arrivare e già ho il suo sapore tra le mie labbra, una bacio rapido e deciso a tre lingue si rincorre e si scatena la battaglia ad assaporarsi.
Siamo nudi (ma curiosamente tutti e tre con le calze) prendo carlo e lo spingo verso il mio cazzo mentre continuo a baciarti, deve fare la conoscenza del mio cazzo. Il tuo lo ha gia assaggiato ne sono sicuro e ne sono un po’ invidioso.
Che recuperi il tempo perso e ingoi anche il mio membro che ormai svetta in cerca di umide labbra! Carlo non si fa pregare, non aspettava altro!
Vengo spinto sul letto e adesso sono due le bocche che si alternano sul mio cazzo. È una delle mie fantasie avere due lingue sulla cappella.
Non è più una fantasia ma una realtà, è una gara a chi ne prende di più e io vi guardo mentre l vostre lingue si toccano circondando la cappella tumida
E’ una sensazione che sto vivendo in pieno sento e vedo il mio cazzo che viene conteso tra le due bocche affamate.
Mi godo il momento, niente più paure, solo voglia di godere da parte di tutti.
I coglioni, chi lecca i coglioni? Uno imbocca il cazzo e l’altro scende sulle mie palle rasate e ci gioca e scende in basso fin quasi al culo.
Cambio.
Il tuo cazzo si sposta verso la mia bocca mentre continui a succhiarmi e Carlo (goloso) viene a contendermelo. Ti facciano provare quello che ho provato io, il tuo cazzo si erge maestoso è duro come roccia. Ritorno ad assaporare la lingua di Carlo attraverso il tuo cazzo, è in mezzo e ci rincorriamo a leccarlo. Lo lecchiamo e lo insaliviamo, poi lo lascio e mi sposto verso il tuo culo, lentamente e passando la lingua sui coglioni e sul perineo. Mi piace la parola perineo, non so cosa vuol dire in geco ma so che è un punto che dà molto piacere, è un punto di passaggio tra il davanti ed il dietro. Tra due piaceri diversi ma altrettanto intensi
Lasciamo le digressioni filosofiche.
Sei perfettamente depilato e mi piace molto assaporare con la lingua ciò che più tardi prenderò con il cazzo. Ti lecco e gemi sul mio cazzo, hai lingue davanti, dietro e la tua è impegnata a succhiare me ma hai voglia di altro...
Cambio
Stacchi Carlo dal tuo cazzo e lo giri.
Lo metti a pecora lo vuoi, lo prepari, gli lecchi quella parte che sono sicuro conosci già benissimo ma che non vedi l’ora di riavere.
Lui geme sotto la tua lingua che lo lappa deciso e da padrone. Tra un po’ sarà tuo e questo pensiero lo spaventa un po’, conosce le tue dimensioni e per quanto già aduso ad essere inculato da te ne ha sempre un po’ paura ma sa che poi sarà piacere puro, il piacere di sentirsi montato e scopato e fottuto da un cazzo da padrone e che lui riverisce ed apprezza. E cosi è anche questa volta, il cazzo entra deciso ed apre cavità nascoste e vogliose, Carlo geme di dolore e gode ti invita a fare piano e a squartarlo e tu obbedisci dolce ed autoritario come solo un padrone può fare: sei il padrone del suo culo!
Voglio vedere e godere di questa situazione, è troppo eccitante pensare di inserirsi nella vostra complicità, siete sintonici ed eccitanti. Voglio vedere da vicino questa meraviglia che sta succedendo tra il culo di Carlo ed il tuo cazzo, voglio vedere i tuoi coglioni ballare la danza del sesso.
Mi giro e mi lascio scivolare sotto Carlo, mi metto a 69 con lui... Il mio cazzo sparisce nella sua bocca affamata, sembrava non aspettasse altro. Lo inghiotte quasi ad esorcizzare l’inculata che sta subendo. Mi spompina deciso ed inghiotte il mio cazzo, sento la sua bocca chiudersi ed il calore avvolgerlo. Mi piace, cazzo se mi piace!
Carlo si gode il tuo cazzo nel culo con il tuo movimento lento e regolare, lo apri completamente ed entri tutto, i tuoi centimetri spariscono ed io finalmente arrivo a vedere lo spettacolo in primo piano.
Un film porno di prima qualità, i tuoi coglioni ballonzolano e danzano sopra il mio naso e mi invitano ad estrarre la lingua ed aggiungere piacere al piacere che già ti stai prendendo nel suo b-side.
Lecco per aumentare il tuo piacere, lecco per trarre il massimo dalla situazione, godo nello stare sotto a guardare (chi dice che la vista on è un senso che da piacere erotico?)

Godo
Godo nel sentire che ti piace quello che fai, godo nel sentire che Carlo continua ad incitarti ed insultarti, vuole essere rotto, vuole essere pieno! Lo zittisco ricacciandogli il mio cazzo in gola: zitto e succhia!

Sentire il cazzo coccolato e vezzeggiato dalla bocca di Carlo mentre ti vedo che lo inculi è piacevolissimo.
È molto eccitante. Ribadisce che vuole essere aperto, lo accontenti, diventi più brutale nel penetrare. Nell'incularlo sai cosa gli piace anche se si lamenta non ti preoccupi spingi e vai a fondo e Carlo gode e ne vuole di più, sadicamente ti sfili e mi lasci campo libero.
Cambio
Mi sfilo anch’io ma non diamo tempo a Carlo di riaversi e di capire, non fa in tempo a sentirsi vuoto che gli metti il tuo cazzo, gustoso del suo culo, in bocca. Si fionda su di lui e ne fa il suo ciuccio preferito, riconosce il cazzo del padrone che adesso si riprende la sua bocca, la sua gola. È ancora a pecora, mi sposto dietro di lui, guardo il suo culo aperto e ne approfitto, non devo neanche lubrificare il culo è già caldo ed accogliente ed aperto e slargato.
Mi appoggio e la mia cappella viene risucchiata, entro dentro questo antro godurioso e mi sento avvolgere, entro in fondo e ci resto. Il mio ventre spinge sulle chiappe allargate, resto in fondo e ruoto il bacino. Voglio sentire e farmi sentire, voglio prendere e dare il massimo.
Di nuovo Carlo si lamenta (ma è un vizio!) e di nuovo viene zittito da un cazzo che gli riempie la bocca. Di nuovo mi insulta perché vuole che lo scopi e lo spacchi come una troia. Obbedisco disse Garibaldi e io lo faccio senza dirlo. Sono un sadico: vuole sentirsi chiamare troia e io non lo faccio. Lo tratto da troia ma non glie lo dico.
Il culo è ormai già aperto e slargato e accoglie il mio cazzo in un caldo abbraccio.
Godo una penetrazione senza sforzo, il culo è totalmente allargato, mi accoglie mi coccola. Mi posso permettere tutti i movimenti che voglio.
Carlo è preso in mezzo tra il mio e il tuo cazzo e le due situazioni si rincorrono.
Le mie spinte gli infilano il tuo cazzo in gola e le tue lo inculano sul mio. Geme tra lo sforzo e il piacere di sentirsi troia e riempito.
Non gli dispiace per niente, ma neanche a noi.
Restiamo a lungo in questa posizione continuando a spingere i nostri cazzi ed a godere dentro Carlo ma vogliamo ancora giocare ed allora:
Cambio
Ci rialziamo, le nostre lingue si incontrano un attimo veloci ma non è tempo di coccole è tempo di sesso!

Giriamo ancora e di nuovo svuotiamo i buchi di Carlo, tu torni a prenderti il suo culo, ti vedo posizionarti dietro di lui ed occupare gli spazi che sono stati miei. Inutile dire che Carlo non si lamenta più. Ormai è goduria pura!
Sono indeciso, ti guardo mentre ti muovi dentro di lui e mi ricordo che anche tu apprezzi…
Apprezzi che si entri nel tuo culetto caldo e stretto, mi piego in avanti e seguo questo pensiero, mi avvicino con le dite e ti stuzzico il buchetto. Non sei asciutto, il sudore e gli umori lo hanno lubrificato. Lo assaggio con la lingua, la spingo dentro per saggiarne la consistenza e mi rendo conto che non vedi l’ora.
Prendo i mio cazzo di ferro e lo punto sulla rosellina, ti fermi fai aspettare Carlo perché tu aspetti me. Ti pieghi in avanti per facilitarmi il compito ed io ne approfitto per penetrarti e per fare di nuovo mio quello che già avevo avuto la prima volta.
Sono dentro.
Sei sempre leggermente in avanti ed io comincio a danzare, non ti muovi più lasci che sia io a dare il ritmo della locomotiva.
Voglio il tuo culo e me lo prendo. Voglio scoparti mentre inculi Carlo, un trenino godurioso dove tu sei l'attore che prende e dà. Fatico un po' ad entrare nel tuo culo ma poi scivolo dentro e godo di quanto sei stretto, le mie spinte si riflettono sulle tue spinte nel culo di Carlo.
Il piacere monta mentre io monto te e tu monti lui. Restiamo in questa posizione, più per il piacere del gioco e della trasgressione che per un piacere fisico complicato da una posizione non facile, continuiamo fino allo stremo delle forze ed allora diventa necessario.
Cambio
Completamente, ribalto Carlo sulla schiena e porto le sue gambe sulle mie spalle, spingo il cazzo ed entro nel burro del suo culo affamato, non ha più barriere, non ha più freni quasi non ha più forze ma sono cazzi suoi! Io penso al mio di cazzo che ha ancora fame di scivolare in caldi anfratti accoglienti e lo scopo, mi dà del porco, mi dice che sono porco! Parla il santarellino!
Gli ficco la lingua in bocca ed in cazzo in culo, cosi smette di dire scemate e mi lascia scopare tranquillo anche se arrivi tu dietro di me.
Vorresti rendermi la pariglia, mi vieni dietro e vorresti prenderti il mio culo che sai che non è abituato a queste cose.
Ti ho sempre detto: sono un donatore di cazzo.
Mi accarezzi mi stuzzichi il buco me lo lecchi, lo bagni bene e la lingua mi viola. Non mi spiace, anzi.
Inserisci un dito e poi due, mi piacciono poco ma ti lascio fare. Non provo molto ma ti lascio fare.
Do ut des ma non sono convinto.
Ti rialzi e vieni a leccarmi il collo e dietro le orecchie. Stai sviando la mia attenzione dal tuo obiettivo primario. Lo so cosa vuoi ma fatico a liberarmi e a concedermi. Provi comunque ad entrare con il tuo cazzo caldo e ingolfato di eccitazione, bussi ma non sei delicato. Provo a guidarti nell’essere delicato ma non lo sei, in questo momento ti capisco. Capisco una eccitazione che non si può frenare e che ha spostato il sangue dal cervello al cazzo.
Già ma io non sono pronto e sento dolore, non riesco. Ti faccio smettere non sono preparato e non sono pronto a essere scopato.
Magari un giorno ma non oggi. Magari con più calma e preparazione magari, forse, chissà
Sono 40 minuti che scopiamo, 40 minuti di acrobazie e sono 40 minuti di piacere.
Siamo tutti in fondo alla corsa, è ora.
L'orgasmo è la giusta conclusione di un incontro che è andato oltre le aspettative.
Mi sdraio sul letto, sfilo il preservativo e la bocca di Carlo si fionda sul cazzo ancora svettante. Mi dà il colpo di grazia, vengo nell'aria schizzi ripetuti gemendo soddisfatto.
Mi lecca ancora e masturba ancora un po’ cado nella spossatezza post orgasmo, quel limbo in cui tutto è delizioso e piacevole e che hai il senso di essere sulle nuvole.
Anche tu sei ormai andato oltre, la tua sborra è volata nell'aria è si è mischiata alla mia sul mio corpo. Ti pieghi verso di me e ci baciamo soddisfatti, le lingue guizzano di soddisfazione per un bacio a tre che consolida la soddisfazione di un incontro andato oltre le aspettative e foriero di promessa di nuovi incontri.

A presto ed alla prossima.
Un sogno o una storia vera? Non so. Qualche volta i sogni sono cosi veri da sembrare reali.
.
di
scritto il
2016-01-17
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