Te lo ordino!
di
mogliechevergogna
genere
dominazione
Era un classico pomeriggio primaverile quando tornando da lavoro, arrivai a casa e aperta la porta trovai mia moglie Anna e la sua amica Luana a discutere nel nostro soggiorno. Io salutai con educazione ma notai subito la faccia di Luana arrossire un po’, stavano forse parlando di me pensai ma il mio pensiero fu interrotto dalla voce di Anna. “Eccolo qua il mio schiavo” disse “era ora che tornavi da lavoro, mica possiamo aspettare tutto il pomeriggio per divertirci un po’”. Io pensando scherzasse feci un sorriso e mi avvicinai per baciarla ma lei mi colpi con uno schiaffo in viso e mi disse: “Come ti permetti, sono due ore che dico a Luana che ormai sei il mio schiavo e tu mi fai fare queste figure di merda?” “ Vai in camera, spogliati nudo e torna da noi strisciando” ed io che avevo capito l’andazzo feci l’ultimo tentativo “Ma amore!?!?!”. “Te lo ordino” replicò e a quella parola capii che il gioco era partito e che non potevo più tirarmi indietro. Erano mesi che lei era la mia padrona e avevamo deciso che il gioco iniziava quando mi diceva quella frase ma questa volta, il “te lo ordino” mi colpì veramente nel segno, ero preoccupato, non eravamo soli e poi non sapevo fino a che punto si sarebbe spinta stavolta, ma a dire la verità la cosa mi eccitava da morire. Mi spogliai in pochi secondi e poi camminando carponi tornai in soggiorno, dove Anna e Luana mi stavano aspettando. “Allora è vero” esclamò Luana che quasi non credeva ai suoi occhi “e quando fate questo gioco, lui fa tutto quello che tu gli ordini?” “certo” rispose Anna “e se prova a ribellarsi partono penitenze e punizioni così dolorose che solo una volta ci ha provato”. Luana sembrava incredula e continuava a fissarmi e allora Anna diede una dimostrazione del suo potere e disse: ”Vieni qua e leccami i piedi”. Io mi avvicinai rimanendo sempre in ginocchio e inizia a leccare e baciare i piedi di Anna come lei mi aveva ordinato. Luana rimase sconvolta e disse” Lecca anche i miei piedi” ma io nonostante avessi sentito rimansi sulla mia padrona la quale le spiego: “Lui è il mio schiavo e risponde solo ai miei comandi se vuoi farti leccare i piedi, me lo chiedi ed io glielo ordinerò, guarda…. Schiavo ora basta, lecca i piedi di Luana e falle un pompino all’alluce” Fu solo allora che mi spostai dalla mia padrona ed iniziai a leccare i piedi della sua amica e dopo averli ben inumiditi mi dedicai a farle un bel pompino sull’alluce destro. Anna nel frattempo si era alzata ed era andata in camera a prendere gli attrezzi del mestiere. Quando tornò e vide con quale cura mi stavo dedicando alla sua amica mi ordinò: “Ora basta, ti sei divertito troppo è arrivato il momento che sia io a divertirmi”. Con la coda dell’occhio la vidi sfilarsi i pantaloni ed indossare la cintura fallica che le avevo regalato. “Vedi Luana, oltre ad essere uno schiavo lui ormai è anche un frocetto rotto in culo e adesso te ne darò la prova”. Anna si mise dietro di me e senza nessun preavviso m’infilo nel culo quell’enorme cazzo. Il mio grido fu un misto di piacere e dolore ma il mio sguardo si fermò su Luana che nel frattempo aveva aperto i suoi pantaloni e aveva iniziato a toccarsi. “Cazzo Anna ma così mi fai arrapare” esclamo Luana “dopo aver sofferto una vita a prenderlo nel culo dai nostri mariti finalmente ti stai togliendo una bella soddisfazione” “Ti piacerebbe provare?”rispose l’amica “Certo sarebbe fantastico” e senza che io potessi fare niente si scambiarono subito la cintura. Luana mi poggiò le mani sul culo ed entrò dentro di me mentre Anna si sdraiò davanti a me a gambe larghe e mi disse: ”Leccami la fica, culo rotto, che solo con la lingua sei buono perché hai un cazzo piccolo e vieni sempre troppo presto”. La leccata e il ditalino che ne seguì fecero eccitare Anna a tal punto che gridò: “Ora voglio il cazzo” e togliendomi dalle mani di Luana mi stese per terra e iniziò a cavalcarmi lasciando la sua amica senza più divertimento. Anna si muoveva sopra di me affogandomi con le sue enormi tette e Luana dopo averci guardato per qualche minuto, le disse: “E se io adesso ti prendessi da dietro e te lo mettessi nel culo?” la risposta non tardò ad arrivare e fu più un grido che una vera e propria parola: “Siiiiiiii” ansimò Anna e quando Luana le infilò quell’enorme dildo nel culo i suoi gemiti aumentarono a dismisura fino a che godendo non si lasciò andare sopra di me. Luana ora era super bagnata ma io senza l’ordine della mia padrona non potevo toccarla e Anna allora disse: “Togliti la cintura e mettiti a pecora che sarò io a scoparti, lo schiavo non ha diritto a toccare le altre donne”. Presa da dietro anche la nostra amica ebbe il suo orgasmo ed io invece fui lasciato in un angolo ad assistere alla scena fino a quando la mia padrona disse: “ Oggi sei stato bravo e voglio farti un bel regalo” arrivò sopra di me che ero ancora steso per terra e senza preavviso mi schiacciò la faccia con il suo culo lasciandomi quasi senza respiro ma iniziai a sentire una bocca calda che avvolse il mio pene. Non sono mai riuscito a capire chi mi avesse fatto quel pompino delle due o chi avesse bevuto il mio sperma ma quando Anna si alzò dalla mia faccia Luana, era già andata via.
3
voti
voti
valutazione
2
2
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
La dimostrazione a casaracconto sucessivo
Il bidello porcello
Commenti dei lettori al racconto erotico