Opss

di
genere
zoofilia

Per essere un giorno che avrei ricordato per molto tempo, iniziò in maniera molto tranquilla.
Mi alzai senza voglia di farlo e mi preparai per sbrigare quelle piccole commissioni quotidiane.
Uscii di casa e, dopo pochi metri, sentii le prime gocce di pioggia bagnare i capelli e il cappotto.
Corsi a casa e in breve tempo la lieve pioggia divenne un temporale coi fiocchi.
Acqua a catenelle, fulmini e tuoni.
Per una metereopatica come me non è esattamente un clima desiderabile.
Tempeste del genere mi rendono nervosa d'un nervosismo inquieto e cupo.
Anche quel giorno non fece eccezione.
Ero un concentrato d'energia che non trovava sbocco.
Ed è sempre una situazione pericolosa.
Tanto, tanto pericolosa.
Accesi il PC e provai a cercare qualche film carino da vedere durante il pranzo.
Come sempre si aprirono mille pagine di Spam e pubblicità.
Una di queste mi colpì: i video presenti mostravano donne intente a succhiare cazzi canini ed equini, oppure a farsi montare da suddetti animali.
Feci per chiudere il video ma una curiosità perversa mi spinse a cliccare su uno dei video.
Partì.
Una ragazza alta e bionda si muoveva accanto ad un cane marrone, accarezzandogli la schiena e abbracciandolo.
La vidi inginocchiarsi e prendere in mano quel cazzo rosso vivo che lentamente era uscito dalla guaina.
Il cane, intanto, cercava di leccarle il viso e il seno, provando ad abbassare il muso fra le gambe di lei.
Sapevo che il buon senso e la morale comune m'imponevano d'esser disgustata ma invero non riuscivo a far cadere lo sguardo.
Osservai la ragazza mentre si sedeva su una seggiola e il cane, frenetico, poggiava il naso sulla sua fica e iniziava a leccarla con vigore.
Immediatamente gli alti gemiti della ragazza riempiono il mio salotto, facendomi indumidire ulteriormente.
Portai una mano fra le cosce e iniziai a toccarmi.
Le dita entrarono facilmente, ero un lago.
Le mossi velocemente, stuzzicando il clitoride ipersensibile.
Mille scariche mi attraversarono e mentre la ragazza nel video prendeva in bocca il membro canino io esplosi in un orgasmo fortissimo.
Forse squirtai.
Eppure la mia eccitazione non si era ancora placata del tutto e lo capii quasi a fine video.
La biondina si era messa carponi sul pavimento e subito il cane aveva iniziato a montarla, facendola urlare.
Osservai il cane pompare con foga, puro istinto animale.
Era inarrestabile.
Ad un tratto rimase fermo, i gemtiti crebbero ancora e divennero qualcosa di ancestrale e i miei umori colarono sulla sedia.
Il cane uscì da quella fica allargata e un fiotto denso di sperma uscì di colpo, come una fontana.
La lingua canina corse a ripulirlo e il video finì.
Ero sconvolta ed eccitata.
Provai a masturbarmi ancora ma sentivo che non era sufficiente.
Ogni tabù cadde quando la mia cagnolina - sentendo un mio gemtito più forte degli altri - si avvicinò al tavolo.
Velocemente aprii le gambe e cercai di farle leccarle i miei umori.
Si allontanò.
Non era un maschio e di una fica in calore non sapeva che farci.
Non desistetti.
Portai le mie dita impiastricciate al suo muso finché non le leccò e le cercò ancora.
A quel punto mi spostai sul tappeto.
Subito corse col muso fra le mie gambe, annusando e provando a leccare.
Provai un piacere nuovo, la lingua vellutata carezzava ogni parte, dal monte di Venere al perineo.
Un noto di mortalità mi spinse ad allontanarla ma la lussuria fu più forte e mi ritrovai stesa sul tappeto.
La mia cagnolina intanto lecava e leccava, assaporando i miei umori e cercando di farne uscire ancora, e io mi trattenevo a malapena dall'urlare, inarcavo i fianchi che parevano percorsi dall'elettricità.
Il piacere mi sommergeva ad ondate sempre più forti e speravo non finisse mai.
Ad un certo punto la lingua entrò dentro e al piacere subentrò il fastidio, mentre colpiva un certo punto dentro di me.
Spostai il muso ma lei, cocciuta, tornava a leccare con più forza.
Provai a resistere ma era troppo doloroso, ero ipersensibile ad ogni sfioramento.
Mi spostai e inziai a toccarmi il clitoride con forza, massaggandolo e penetrandomi con le dita.
Trattenere un urlo mi fu impossibile quando ebbi un orgasmo intenso e profondo, che mi percorse da capo a piedi.
Non so per quanto tempo rimasi sul divano, spossata, incredula e appagata.

È passato diverso tempo da quel giorno e le occasioni per ripetere l'esperienza non sono mancate e ogni volta le sensazioni sono le stesse, il gusto della perversione, di fare qualcosa di proibito e trarne piacere, la lingua che lecca e lecca.
Ormai, almeno un paio di volte al mese, mi concedo una nottata zoofila, guardando video a tema facendomi leccare.
Ogni volta mi piace sempre più, vedere come il piacere si nasconda in un cazzo gonfio o in un accogliente buco sotto la coda.
A volte fantastico sul giorno in cui prenderò -forse - un cane maschio e sentirò cosa si prova ad essere montate e prese in quel modo...
(Peccato solo per quel sempre presente fastidio doloroso che mi costringe a fermare tutto, quando la lingua - esigente e vogliosa - entra dentro di me.)

scritto il
2016-01-25
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