Piedi della mia migliore amica
di
Cryolator
genere
feticismo
Io e la mia migliore amica avevamo sedici anni quando successe ciò che vi sto per raccontare.
Eravamo in novembre e dovevamo andare in discoteca. Lei era vestita con un vestito, una gonna, calze color carne e i tacchi. Già nel viaggio d'andata (in macchina, guidava sua mamma) non smettevo di guardare i suoi piedi e le sue scarpe. Io amo un sacco i piedi delle donne/ragazze e mi piacciono ancora di più con le calze. Veronica probabilmente si era accorta che le guardavo i piedi. La serata passò normalmente e arrivò il momento di tornare a casa. Ci venne a prendere mia mamma ed eravamo d'accordo che rimanevo a dormire da lei.
Per il viaggio in macchina si tolse le scarpe e per praticamente tutto il tragitto non staccai gli occhi dai suoi piedi. Erano bellissimi: misura 39 (anche se di solito li preferisco più piccoli) un arco molto pronunciato e smalto nero (sui piedi mi piacciono solo lo smalto nero o rosso). Li muoveva spesso perché dopo aver ballato le facevano male. Intanto il cazzo mi era diventato bello duro. Arrivati a casa (eravamo da soli) andammo subito a dormire, dovevamo dormire insieme dato che c'era il letto matrimoniale. Lei mi fa:"Mamma mia non immagini che male che ho ai piedi..."
Io le propongo di massaggiarleli perché avevo seguito un corso di massaggi (balla assurda). Lei accettò, per mia fortuna.
Presi in mano quei piedi e li massaggiai meglio che potevo. Le sue piante erano morbide, erano perfette...
Per un momento chiuse gli occhi e cercai di annusare i suoi piedi. Avevano un odore paradisiaco che mi raddrizzò il pene peaticamente al massimo. Però per un momento sudai freddo perché pensavo mi avesse scoperto... invece alla fine scoprii che non se ne era accorta. Dopo un po' decise che era il momento di andare a letto e fu così che spense la luce.
Ad un tratto sentii i suoi piedi (freddi) sui miei ed ebbi un sussulto...
CONTINUA
Eravamo in novembre e dovevamo andare in discoteca. Lei era vestita con un vestito, una gonna, calze color carne e i tacchi. Già nel viaggio d'andata (in macchina, guidava sua mamma) non smettevo di guardare i suoi piedi e le sue scarpe. Io amo un sacco i piedi delle donne/ragazze e mi piacciono ancora di più con le calze. Veronica probabilmente si era accorta che le guardavo i piedi. La serata passò normalmente e arrivò il momento di tornare a casa. Ci venne a prendere mia mamma ed eravamo d'accordo che rimanevo a dormire da lei.
Per il viaggio in macchina si tolse le scarpe e per praticamente tutto il tragitto non staccai gli occhi dai suoi piedi. Erano bellissimi: misura 39 (anche se di solito li preferisco più piccoli) un arco molto pronunciato e smalto nero (sui piedi mi piacciono solo lo smalto nero o rosso). Li muoveva spesso perché dopo aver ballato le facevano male. Intanto il cazzo mi era diventato bello duro. Arrivati a casa (eravamo da soli) andammo subito a dormire, dovevamo dormire insieme dato che c'era il letto matrimoniale. Lei mi fa:"Mamma mia non immagini che male che ho ai piedi..."
Io le propongo di massaggiarleli perché avevo seguito un corso di massaggi (balla assurda). Lei accettò, per mia fortuna.
Presi in mano quei piedi e li massaggiai meglio che potevo. Le sue piante erano morbide, erano perfette...
Per un momento chiuse gli occhi e cercai di annusare i suoi piedi. Avevano un odore paradisiaco che mi raddrizzò il pene peaticamente al massimo. Però per un momento sudai freddo perché pensavo mi avesse scoperto... invece alla fine scoprii che non se ne era accorta. Dopo un po' decise che era il momento di andare a letto e fu così che spense la luce.
Ad un tratto sentii i suoi piedi (freddi) sui miei ed ebbi un sussulto...
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