Il ragazzo nero

di
genere
tradimenti

Il ragazzo nero.
Serata di fine estate. Qualche anno fa.
Colline bolognesi, festa di paese.
Faceva ancora caldo .
Decidiamo di andare a passare la serata tra le bancarelle.
Lei minigonna cortissima, sandali con tacco e camicia.
Arriviamo verso le 21 e cominciamo a curiosare tra le bancarelle.
ogni tanto ci perdiamo di vista intenti a osservare oggetti inverosimili.
Ad un certo punto mi accorgo di averla lasciata indietro, torno sui miei passi e la vedo intenta a guardare braccialetti e orecchini posti su una bancarella gestita da un africano suo 20 anni.
Mi affianco a lei e lei mi mostra un braccialetto.
Dico che mi piace e lei chiede al ragazzo il prezzo.
Lui le dice il costo e lei, coe fa sempre gli dice che dopo aver fatto il giro delle bancarelle tornerà per riguardalo meglio.
Il ragazzo le dice che ne ha altri, se vuole vederli e la invita dietro la bancarella per guardare con calma dentro uno scatolone.
Mentre lei è chinata a curiosare tra altri mille braccialetti dietro alla bancarella il ragazzo serve una signora.
dopo aver finito con la signora lui si avvicina a lei che è ancora chianata a cercare-
trovato ciò che ti piace?
Lei alza la testa verso di lui.
Ancora no.
Guarda con calma e guarda bene, le dice.
Lui è in piedi davanti a lei chinata.
Una coppia di ragazzi gli chiede il prezzo di alcuni oggetti e lui , restando in piedi davanti alla mia lei che cerca nello scatolone risponde con cortesia.
Dopo qualche minuto lei si alza.
Trovato ciò che cerchi, le chiede.
Forse…risponde lei…passo più tardi.
Ti aspetto…le risponde lui sornione.
Mentre camminiamo lei mi dice che il ragazzo non si era messo in piedi davanti a lei accucciata a caso.
Mi dice che si era messo in quella posizione per mostrarle che non portava mutande e che dai pantaloni corti larghi lei aveva visto la sua cappella nera, da sotto. Una cappella davvero da assaggiare.
Io rido.
Mi piace quando è così diretta.
Allora dobbiamo ripassare…magari ti fa uno sconto, le dico.
Vedremo…risponde.
Camminiamo tra le bancarelle e verso le 2,0 decidiamo di tornare verso la nostra auto.
Rifacendo la strada al contrario ci avviciniamo alla bancarella del ragazzo.
Mi fermo a comprare un braccialetto, mi dice.
Ci fermiamo e il ragazzo la riconosce.
Allora hai deciso? Le dice-
Alla bancarella è arrivato anche un altro ragazzo.
Ci penso io a lei, gli dice il giovane.
Vorrei vedere meglio dentro al cartone, prima non ho visto bene se cìè qualche cosa che mi possa soddisfare.
Prego, vieni dietro e guarda.
Lei si china e lui le si mette accanto.
Lei alza la testa.
I due sono vicini, lui fa finta di nulla e quasi le tocca la faccia con il pacco.
Poi si china per aiutarla a scegliere.
Mi sposto per vedere meglio cosa accade andando dietro la bancarella e vedo che lui, chinato, dai pantaloni larghi le mostra il cazzo.
Quando mi vede cerca di nasconderlo ma lei lo prende per un attimo in mano impedendogli di farlo sparire.
Vedo il suo cazzo nero in mano a lei. Fa quasi paura.
Io torno fuori dalla bancarella
I due si alzano e parlano sottovoce.
Poi il ragazzo dice all’amico- vado a bere qualcosa, chiudi tu, ricopri tutti quando non c’è più gente in giro.
Lui e lei escono dalla bancarella.
Andiamo a fare due passi, i ha detto che conosce un posto dove fare due chiacchiere.mi dice la mia lei.
Prendiamo una stradina e dopo pochi minuti ci troviamo fuori dal paese, imbocchiamo una stradina e ci troviamo in un posto tranquillo con una panchina di legno.ci sediamo.un attimo dopo lei ha in bocca il cazzo nero.
Io mi godo lo spettacolo. Mi alzo per vedere che non arrivi nessuno.
Lei succhia con avidità ma non riesce a ingoiare tutta quella carne.
Il ragazzo le spinge la testa per farselo ingoiare tutto.
Poi lei si alza, si soleva la gonna, si sposta le mutandine e comincia a sedersi su di lui, le gabe aperte.
Mi avvicino.
Lei si muove con delicatezza e piano piano il cazzo del ragazzo scompare dentro di lei. Lui resta immobile e la lascia fare.
Dopo qualche minuto per abituarsi al cazzo da vero mandingo lei comincia a cavalcarlo con lentezza.
L’asta nera scompare e ricompare, lucida.
Poi ecco che il ritmo aumenta e lui comincia a spingere con forza.
Ora lei cavalca cominciando a godere di que cazzo e il ragazzo le comincia a dare colpi profondi
Il cazzo di lui entra ed esce con facilità, lei è eccitatissima. Lo capisco dai suoi lamenti di piacere.
Poi tutto degenera. Lei lo cavalca forsennata e lui da sotto la monta . si sentono i colpi violenti di lui.
Lei comincia a godere e emette un ruggito che dura alcuni minuti. Intanto lo incita a darle colpi ancora più forti. La sento venire come fosse un animale.
Poi sento lui che comincia a grugnire allora lei si alza e gli prende il cazzo in bocca e lo masturba
Lui viene e le schizza sulla faccia, in bocca, sui capelli, sembra non finire mai
E lei cerca di raccogliere tutto con la sua bocca e con le sue mani
Quando tutto è finito lei continua a succhiare la sua cappella. La lecca e lui fatica a restare in piedi.
Lei ha deciso di cavargli l’anima…e ci riesce.
Poi ci ricomponiamo, lo salutiamo e torniamo all’auto.
Lei è contenta, si vede da come mi guarda e da come cammina….del braccialetto nessuna traccia…dello sperma di lui ancora qualche traccia sui capelli
scritto il
2016-02-29
1 7 . 7 K
visite
6
voti
valutazione
6.3
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Il contadino quinta parte

racconto sucessivo

Lei e mio cugino
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.