Il rapimento

di
genere
dominazione

Ormai siamo insieme da più di trenta anni, ci siamo conosciuti quando avevamo solo venti anni e da quel giorno non ci siamo più lasciati, non abbiamo avuto figli ma siamo ancora innamorati anche se un episodio della nostra vita ci ha cambiato mentalmente e fisicamente, mi chiamo Franco e adesso ho 60 anni sono alto 180 cm calvo ancora mi mantengo bene, mia moglie si chiama Carla , alta 165 cm capelli tagliati alla maschietto un culo che ancora adesso è tutto da guardare e toccare, anche lei ha 60 anni e siamo felici insieme solo che quasi trenta anni fa ci è successo un episodio che ci ha distrutto l’esistenza e ancora oggi ogni tanto ci sono degli strascichi che dobbiamo per forza di cosa sopperire.
Tutto successe un giorno come un altro Carla non lavorava è una casalinga a tempo pieno anche senza figli, io lavoravo molto lontano da casa e ogni mattina dovevo raggiungere il posto di lavoro a quasi cento chilometri di distanza da casa, la sera rientravo molte volte tardi per esigenze di lavoro, e la trovavo sempre ad aspettarmi con apprensione (a quei tempi non esistevano i cellulari), una sera la vidi più cupa e non era sorridente come sempre, cosi mi misi in apprensione chiedendogli cosa fosse successo, trenta anni fa era stupenda gambe perfette culo ben in mostra, ma lei non è il tipo di donna che cerca gli sguardi dei maschi, quindi va vestita sempre sobria mai mini, solo pantaloni scarpe basse maglie un po’ più larghe per non mettere in mostra la sua terza abbondante di seno, insomma una donna sempre come si suol dire timorata.
Lei non voleva in nessun modo raccontare cosa la turbava ed io non ho insistito pensando che avesse avuto qualche battibecco con la mamma, cosi continuammo la serata, ma la vedevo sempre come se fosse preoccupata di qualcosa che era successo o che poteva succedere, cosi tanto ho insistito che mi ha raccontato quello che gli era successo.
Come ogni mattina va al supermercato e fuori come sempre ci sono quelle persone che chiedono soldi ora ci sono solo neri, e quando passò uno di questi gli fece delle avance molto spinte e lei ebbe paura, e non voleva dirmelo perchè sapeva che io sono molto possessivo con lei e mi da fastidio se qualcuno la disturba per non farla preoccupare gli disse che se il giorno dopo diceva qualcosa me lo riferiva e avrei fatto una giornata di ferie il giorno dopo per accompagnarla.
Passai una giornata preoccupato per quello che sarebbe successo, quella sera rientrai molto presto e la trovai ancora più imbronciata del giorno prima, mi disse che aveva detto cose cattive e questa volta erano due, così il giorno dopo non andai al lavoro e la seguii senza starci vicino ma a qualche passo indietro, i neri si avvicinarono e io li lascai fare ma quando lei entrò nel supermercato, ne presi uno per un braccio e lo spostai in un angolo del parcheggio minacciandolo che se non avesse lasciato stare quella donna sarebbe successo qualcosa di spiacevole, lui rimase impaurito, perché non si aspettava che mia moglie non fosse da sola e mi disse che non avrebbe più dato fastidio alla signora.

Passarono quasi due mesi e non ebbe più fastidio da nessuno anche se ancora stazionavano nei pressi del negozio, una sera rincasai come sempre un po’ più tardi del previsto e caso strano Carla non era in casa, così preoccupato telefonai alla mamma pensando che stesse da lei ma mi disse che l’aveva sentita per telefono solo la mattina e poi niente. Preoccupato ancora di più uscii e andai in giro cercando di fare qualche percorso che faceva di solito lei, ma niente domandai a qualche persona che sapevo la conoscesse ma l’avevano vista la mattina e poi come sempre lei rimaneva a casa, rimasi per la strada ancora un poco poi ritornai a casa sperando in qualche telefonata, ma………niente quando si fece quasi l’alba decisi di uscire e andare alla polizia per denunciare la scomparsa ma mentre uscivo squillò il telefono risposi e una voce che parlava poco italiano mi disse che Carla era con loro ed io non dovevo andare dalla polizia ne denunciare la scomparsa, si sarebbero fatti sentire loro.
scritto il
2016-03-11
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