Cristina
di
elysa
genere
saffico
Ero stata molto fortunata atrovare un buco libero nell'agenda sempre piena della mia estetista, nonché mia migliore amica. L'appuntamento fissato per le 19 di martedì sera era l'ultimo della giornata. Mi presentai come al solito dieci minuti prima dell'orario concordato e vidi Cristina, che stava facendo uscire dalla sauna una cliente.
“Accomodati pure sul solito lettino stanza tre, arrivo subito” mi disse a mò di saluto, mentre io entravo dalla porta di ingresso.
Mi stesi e mi tolsi i pantaloni e la maglia, pronta per essere sottoposta alla tortura della ceretta. Dopo qualche minuto Cristina arrivò e incominciammo a parlare del più e del meno mentre piano piano mi stendeva la cera calda sulle gambe...e poi velocemente tirava lasciando spazio alla pelle liscia e ad un leggero profumo di rose.
“Per fortuna sei l'ultima cliente della giornata Laura” mi disse mentre continuava il suo lavoro “ho avuto un pomeriggio molto pesante, non vedo l'ora di andarmene a casa” concluse.
“Secondo me ti diverti a farmi soffrire così” dissi un po' ridendo e un po' gemendo mentre piano piano la cera scaldava la mia pelle.
Continuammo a parlare del tempo, del lavoro, della scuola frequentata fin dall'asilo insieme e delle marachelle combinate a danni di maestre professori e bidelli.
“Adesso che abbiamo finito, girati che ti sistemo anche un po' l'inguine” mi disse gentilmente mentre mi giravo e abbassavo di poco gli slip.
“Non ci metterò molto” continuò mentre dita leggere mi sistemavano il bordo dell'elastico sul monte di venere. “non è che per caso ti sei passata con il rasoio “ mi chiese dopo qualche secondo “sei quasi rasata del tutto proprio qui sopra “ disse mentre mi fissava negli occhi
“Sai” dissi mentre un lieve rossore compariva tra le mie guance “il fatto p che qualche settimana fa...”continuai esitante “ sono andata a fare una cosa, un piccolo segreto, tranquilla lo farai la prossima volta” conclusi mentre con una mano cercavo di tirare su gli slip.
Cristina molto curiosa invece mi trattenne la mano dicendo “Ma come ci siamo sempre detto tuttom che hai combinato? Qualcosa di grave? “mi chiese mentre l'apprensione si leggeva nei suoi occhi. Un po' per non farla preoccupare e un po' per volontà abbassai gli slip rivelando un piccolo piercing posto al centro del clitoride.
Cristina cominciò a fare una serie di domande ma io cominciai a raccontare “Sono andata alla sudio del tatuatore qualche settimana fa per prenotareil tatuaggio e mentre aspettavo ho notato un quaderno pieno di immagini riguardanti piercing di ogni genere. Sfogliando qua e à ho trovato questo che vedi e me ne sono innamorata, da lì la decisione a farlo” conclusi.
Cristina che non aveva detto una parola mi chiese se poteva vederlo un po' meglio visto che era la prima volta che ne vedeva uno. Acconsentii grata del fatto che la mia migliore amica non si fosse arrabbiata.
“Ma posso toccarlo?” mi chiese innocentemente mentre io ero ancora a gambe semiaperte nel lettino . La domanda mi sorprese ma non ci vidi niente di male e acconsentii.
Sentii il dito di Cristina che toccava il piccolo orecchio metallico prima titubante e poi un po' più forte; rilassai un po' le gambe e sospirai, il tocco era piacevole e la mia amica aveva la mano delicata e fresca.
Il mio sospiro prolungato non sfuggì alla mia amica che invece di togliere la mano premette più forte e cominciò a massaggiare il clitoride cn movimenti circolari. Cercai di protestare ma Cristina fu più rapida, baciandomi leggermente sulla bocca sussurrando “Era da tanto che desideravo toccarti come un amante, è sempre stato un mio sogno e vedo che qualcuno sta reagendo in modo molto, molto positivo “ mentre sentivo che la mia passerina si stava bagnando moltissimo e Cristina non accennava a smettere il suo crudele e stupendo massaggio.
La sue lingua scese ad accarezzarmi prima il collo e poi i capezzoli duri, sensibili tra le sue labbra. Con un dito mi penetrò la mia fighetta ormai fradicia di umori mentre con l'altra mano mi accarezzava i capelli.
Dopo qualche minuto si spostò davanti a me e la lingua cominciò a leccare il clitoride ormai gonfissimo e prossimo all'esplosione.
Cominciai a gemere forte, l'orgasmo mi colse all'improvviso, mentre Cristina non accennava a smettere.
Non so quanto tempo passò prima che la mia amica smettesse di leccarmi, alla fine ero scossa da fremiti e tremiti, mai provati con il mio ragazzo.
Con un ultimo bacio ai capezzoli Cristina si allontanò da me, visibilmente soddisfatta dell'evolversi della serata.
Mi baciò teneramente abbracciandomi, mentre io ancora stupita da quello che era successo non riuscivo a parlare. Mi accompagnò in bagno e aspettò che mi ricomponessi sia fisicamente che psicologicamente. Al momento dei saluti , ormai imbarazzata la mia amica cominciò a farfugliare delle scuse “ Non so cosa mi sia successo...eri troppo invitante” qualche secondo di silenzio “ capirò se non mi vorrai più vedere...scusami”
A quel punto premetti un dito contro la sua bocca, mi avvicinai a lei e la baciai lentamente ma con passione, fino a che le nostre lingue non si toccarono lottando tra loro....
Mi staccai da lei e uscii nella notte.
Qualche giorno dopo, studio di Cristina, ora di chiusura, squilla il telefono
“Pronto, studio solarium Bora Bora?”
“Cristina sono Laura, hai tempo per una ceretta? Ti ho portato una sorpresa”...
Continua . . . .
“Accomodati pure sul solito lettino stanza tre, arrivo subito” mi disse a mò di saluto, mentre io entravo dalla porta di ingresso.
Mi stesi e mi tolsi i pantaloni e la maglia, pronta per essere sottoposta alla tortura della ceretta. Dopo qualche minuto Cristina arrivò e incominciammo a parlare del più e del meno mentre piano piano mi stendeva la cera calda sulle gambe...e poi velocemente tirava lasciando spazio alla pelle liscia e ad un leggero profumo di rose.
“Per fortuna sei l'ultima cliente della giornata Laura” mi disse mentre continuava il suo lavoro “ho avuto un pomeriggio molto pesante, non vedo l'ora di andarmene a casa” concluse.
“Secondo me ti diverti a farmi soffrire così” dissi un po' ridendo e un po' gemendo mentre piano piano la cera scaldava la mia pelle.
Continuammo a parlare del tempo, del lavoro, della scuola frequentata fin dall'asilo insieme e delle marachelle combinate a danni di maestre professori e bidelli.
“Adesso che abbiamo finito, girati che ti sistemo anche un po' l'inguine” mi disse gentilmente mentre mi giravo e abbassavo di poco gli slip.
“Non ci metterò molto” continuò mentre dita leggere mi sistemavano il bordo dell'elastico sul monte di venere. “non è che per caso ti sei passata con il rasoio “ mi chiese dopo qualche secondo “sei quasi rasata del tutto proprio qui sopra “ disse mentre mi fissava negli occhi
“Sai” dissi mentre un lieve rossore compariva tra le mie guance “il fatto p che qualche settimana fa...”continuai esitante “ sono andata a fare una cosa, un piccolo segreto, tranquilla lo farai la prossima volta” conclusi mentre con una mano cercavo di tirare su gli slip.
Cristina molto curiosa invece mi trattenne la mano dicendo “Ma come ci siamo sempre detto tuttom che hai combinato? Qualcosa di grave? “mi chiese mentre l'apprensione si leggeva nei suoi occhi. Un po' per non farla preoccupare e un po' per volontà abbassai gli slip rivelando un piccolo piercing posto al centro del clitoride.
Cristina cominciò a fare una serie di domande ma io cominciai a raccontare “Sono andata alla sudio del tatuatore qualche settimana fa per prenotareil tatuaggio e mentre aspettavo ho notato un quaderno pieno di immagini riguardanti piercing di ogni genere. Sfogliando qua e à ho trovato questo che vedi e me ne sono innamorata, da lì la decisione a farlo” conclusi.
Cristina che non aveva detto una parola mi chiese se poteva vederlo un po' meglio visto che era la prima volta che ne vedeva uno. Acconsentii grata del fatto che la mia migliore amica non si fosse arrabbiata.
“Ma posso toccarlo?” mi chiese innocentemente mentre io ero ancora a gambe semiaperte nel lettino . La domanda mi sorprese ma non ci vidi niente di male e acconsentii.
Sentii il dito di Cristina che toccava il piccolo orecchio metallico prima titubante e poi un po' più forte; rilassai un po' le gambe e sospirai, il tocco era piacevole e la mia amica aveva la mano delicata e fresca.
Il mio sospiro prolungato non sfuggì alla mia amica che invece di togliere la mano premette più forte e cominciò a massaggiare il clitoride cn movimenti circolari. Cercai di protestare ma Cristina fu più rapida, baciandomi leggermente sulla bocca sussurrando “Era da tanto che desideravo toccarti come un amante, è sempre stato un mio sogno e vedo che qualcuno sta reagendo in modo molto, molto positivo “ mentre sentivo che la mia passerina si stava bagnando moltissimo e Cristina non accennava a smettere il suo crudele e stupendo massaggio.
La sue lingua scese ad accarezzarmi prima il collo e poi i capezzoli duri, sensibili tra le sue labbra. Con un dito mi penetrò la mia fighetta ormai fradicia di umori mentre con l'altra mano mi accarezzava i capelli.
Dopo qualche minuto si spostò davanti a me e la lingua cominciò a leccare il clitoride ormai gonfissimo e prossimo all'esplosione.
Cominciai a gemere forte, l'orgasmo mi colse all'improvviso, mentre Cristina non accennava a smettere.
Non so quanto tempo passò prima che la mia amica smettesse di leccarmi, alla fine ero scossa da fremiti e tremiti, mai provati con il mio ragazzo.
Con un ultimo bacio ai capezzoli Cristina si allontanò da me, visibilmente soddisfatta dell'evolversi della serata.
Mi baciò teneramente abbracciandomi, mentre io ancora stupita da quello che era successo non riuscivo a parlare. Mi accompagnò in bagno e aspettò che mi ricomponessi sia fisicamente che psicologicamente. Al momento dei saluti , ormai imbarazzata la mia amica cominciò a farfugliare delle scuse “ Non so cosa mi sia successo...eri troppo invitante” qualche secondo di silenzio “ capirò se non mi vorrai più vedere...scusami”
A quel punto premetti un dito contro la sua bocca, mi avvicinai a lei e la baciai lentamente ma con passione, fino a che le nostre lingue non si toccarono lottando tra loro....
Mi staccai da lei e uscii nella notte.
Qualche giorno dopo, studio di Cristina, ora di chiusura, squilla il telefono
“Pronto, studio solarium Bora Bora?”
“Cristina sono Laura, hai tempo per una ceretta? Ti ho portato una sorpresa”...
Continua . . . .
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