001
di
Blu
genere
bisex
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Sono sempre stato timido e questo tratto caratteriale mi caratterizzava anche da un punto di vista sessuale. Non ho mai mostrato il mio pene liberamente, anche quando negli spogliatoi gli altri si cambiavano, io mi sono sempre coperto oppure cambiato in bagno. Nell'estate dei miei 15 anni sono andato in campagna con i miei da amici, non ero fidanzato allora e non avevo mai avuto esperienze sessuali vere e proprie. Nella casa c'erano i due amici dei miei genitori, loro figlio C e la sua fidanzata. Saremo stati lì una notte e io avrei dormito con C, nella stanza accanto a quella della sua fidanzata. Erano anni che non vedevo C, quando eravamo piccoli giocavamo spesso insieme, ma l'unico ricordo che avevo di lui erano i castelli di sabbia che facevamo sulla spiaggia. Siamo arrivati nella casa la sera tardi, dopo saluti, baci e abbracci tutti quanti ci diamo la buonanotte e andiamo a letto. Non posso nascondere un filo di imbarazzo nel dormire con C, che non vedevo da anni, ma ci siamo subito intesi, e sono passato sopra la mia lieve vergogna. Prima di andare a letto ci mettiamo a chiacchierare, lui mi chiede di me e io di lui. Mi dice che sta bene, ama la sua ragazza e fa regolarmente sesso con lei. La cosa mi fa arrapare, mi sono sempre eccitato all'idea di miei coetanei che fanno sesso. Continua a parlare della sua vita sentimantale, e la mia eccitazione non è più solo interna, ma inizia a palesarsi sotto i pantaloni del mio pigiama. Il bozzo cresce, sempre di più, e quando inizia a diventare palese io arrossisco dalla vergogna.
- Mi fa piacere che sia così interessato.
Mi disse C ridendo. Io rido con lui, ma sono troppo imbarazzato per guardarlo in faccia.
- non devi vergognarti - mi diceva - è normale.
Poi mi toccó la mano e disse:
- che ne pensi se ci facciamo una bella sega? Tu ne hai bisogno e a me non dispiacerebbe.
La cosa mi coglie alla sprovvista, in prima battuta sento imbarazzo, ma l'idea di vedere quel suo cazzo attivo, che è entrato in una donna mi fa eccitare ancora di più. Prima che io risponda lui si tira giù i pantaloni e tira fuori il suo pene. È discreto, lungo sui 19 cm, fino ma con una cappella enorme. Inizia a segarsi e mi esorta a tirare fuori il mio pene che ha raggiunto dimensioni esorbitanti. Mi abbasso i pantaloni e lo lascio uscire. C fa un verso di sorpresa e dice
- cazzo, non credevo fossi così dotato.
Io arrossì. Per sciogliere il ghiaccio C mi palpó i testicoli, la mia vergogna salì a milla, ma non potevo e non volevo fare nulla per oppormi.
- ti aiuto io a scioglierti. Non preoccuparti.
Disse lui. La sua mano toccó leggera la mia cappella e inizió a scendere lungo l'asta. Io mi rilassai piano piano e iniziai finalmente a godere di quella sega. Continuava a segarmi e la cosa mi piaceva, il mio cazzo era tutto rosso e allargai lentamente le gambe per facilitargli il movimento. Dal corridoio sentii dei passi e subito mi allarmai bloccandolo.
- rilassati, non è nessuno.
Disse C, e vedendo che mi stavo preoccupando sussurró
- ora vedi come ti faccio calmare.
Avvicinó la sua bocca al mio pene e lo strofinó sulle labbra, poi lentamente fece entrare là cappello. Sentivo la sua lingua che la accarezzava lentamente, iniziai a gioire e a godere sul serio. La porta si aprì, e comparve la sua ragazza sull'entrata.
- amore - disse - non sapevo ci stesse divertendo. Potevi chiamarmi.
Si avvicinò e bacio C intensamente, scostandolo dal mio cazzo. Io per tenerlo in tiro iniziai a segarmi. Finito il bacio lei si girò verso di me e iniziò a leccare la mia nerchia. Mentre lei ciucciava C mi accarezzava le palle, credo non averci più visto in quel momento. Iniziai a godere come non avevo mai goduto con le miei misere seghe e venni in bocca a lei. Lanciai un sospiro di goduria e la accarezzai in testa. Con il mio sburro in bocca lei bació C e se lo passarono da lingua a lingua.
Continua....
Sono sempre stato timido e questo tratto caratteriale mi caratterizzava anche da un punto di vista sessuale. Non ho mai mostrato il mio pene liberamente, anche quando negli spogliatoi gli altri si cambiavano, io mi sono sempre coperto oppure cambiato in bagno. Nell'estate dei miei 15 anni sono andato in campagna con i miei da amici, non ero fidanzato allora e non avevo mai avuto esperienze sessuali vere e proprie. Nella casa c'erano i due amici dei miei genitori, loro figlio C e la sua fidanzata. Saremo stati lì una notte e io avrei dormito con C, nella stanza accanto a quella della sua fidanzata. Erano anni che non vedevo C, quando eravamo piccoli giocavamo spesso insieme, ma l'unico ricordo che avevo di lui erano i castelli di sabbia che facevamo sulla spiaggia. Siamo arrivati nella casa la sera tardi, dopo saluti, baci e abbracci tutti quanti ci diamo la buonanotte e andiamo a letto. Non posso nascondere un filo di imbarazzo nel dormire con C, che non vedevo da anni, ma ci siamo subito intesi, e sono passato sopra la mia lieve vergogna. Prima di andare a letto ci mettiamo a chiacchierare, lui mi chiede di me e io di lui. Mi dice che sta bene, ama la sua ragazza e fa regolarmente sesso con lei. La cosa mi fa arrapare, mi sono sempre eccitato all'idea di miei coetanei che fanno sesso. Continua a parlare della sua vita sentimantale, e la mia eccitazione non è più solo interna, ma inizia a palesarsi sotto i pantaloni del mio pigiama. Il bozzo cresce, sempre di più, e quando inizia a diventare palese io arrossisco dalla vergogna.
- Mi fa piacere che sia così interessato.
Mi disse C ridendo. Io rido con lui, ma sono troppo imbarazzato per guardarlo in faccia.
- non devi vergognarti - mi diceva - è normale.
Poi mi toccó la mano e disse:
- che ne pensi se ci facciamo una bella sega? Tu ne hai bisogno e a me non dispiacerebbe.
La cosa mi coglie alla sprovvista, in prima battuta sento imbarazzo, ma l'idea di vedere quel suo cazzo attivo, che è entrato in una donna mi fa eccitare ancora di più. Prima che io risponda lui si tira giù i pantaloni e tira fuori il suo pene. È discreto, lungo sui 19 cm, fino ma con una cappella enorme. Inizia a segarsi e mi esorta a tirare fuori il mio pene che ha raggiunto dimensioni esorbitanti. Mi abbasso i pantaloni e lo lascio uscire. C fa un verso di sorpresa e dice
- cazzo, non credevo fossi così dotato.
Io arrossì. Per sciogliere il ghiaccio C mi palpó i testicoli, la mia vergogna salì a milla, ma non potevo e non volevo fare nulla per oppormi.
- ti aiuto io a scioglierti. Non preoccuparti.
Disse lui. La sua mano toccó leggera la mia cappella e inizió a scendere lungo l'asta. Io mi rilassai piano piano e iniziai finalmente a godere di quella sega. Continuava a segarmi e la cosa mi piaceva, il mio cazzo era tutto rosso e allargai lentamente le gambe per facilitargli il movimento. Dal corridoio sentii dei passi e subito mi allarmai bloccandolo.
- rilassati, non è nessuno.
Disse C, e vedendo che mi stavo preoccupando sussurró
- ora vedi come ti faccio calmare.
Avvicinó la sua bocca al mio pene e lo strofinó sulle labbra, poi lentamente fece entrare là cappello. Sentivo la sua lingua che la accarezzava lentamente, iniziai a gioire e a godere sul serio. La porta si aprì, e comparve la sua ragazza sull'entrata.
- amore - disse - non sapevo ci stesse divertendo. Potevi chiamarmi.
Si avvicinò e bacio C intensamente, scostandolo dal mio cazzo. Io per tenerlo in tiro iniziai a segarmi. Finito il bacio lei si girò verso di me e iniziò a leccare la mia nerchia. Mentre lei ciucciava C mi accarezzava le palle, credo non averci più visto in quel momento. Iniziai a godere come non avevo mai goduto con le miei misere seghe e venni in bocca a lei. Lanciai un sospiro di goduria e la accarezzai in testa. Con il mio sburro in bocca lei bació C e se lo passarono da lingua a lingua.
Continua....
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