Quella storia
di
milli5
genere
etero
Innanzi tutto ringrazio, Robert750, Ste83, e Michele per i commenti al mio precedente racconto;Grazie mille.
Forse ero troppo giovane per lui, forse 18 anni contro i suoi 29 all'epoca erano una grossa differenza ma c'è da dire una cosa lui era una gran testa di cazzo a prescindere.
Aveva 29 anni, e già un matrimonio fallito alle spalle, era uno che non si privava di emozioni forti, serate al limite, alcool, talvolta droghe ecc, la sua condizione glielo permetteva, lavorava come magazziniere in fabbrica, ma era figlio adottivo di una famiglia benestante, malgrado questo non si comportava certo da "alto-borghese", direi più da zingaro coi soldi.
Capitava che ogni tanto bazzicasse nella nostra compagnia e dopo una serie di eventi, abbiamo finito per metterci insieme.
Io sapevo com'era lui, ma avevo 18 anni, e la ragione non era certo la virtù che poteva avere la meglio rispetto all' istinto.
Possessivo, geloso, a tratti "pazzo", mi spaventava a volte, ma confesso che allo stesso tempo mi piaceva.
Una mattina partiamo per il mare, prima di arrivare a destinazione ci fermiamo in un ristorante dove io volevo andare, per pranzare.Mangiamo pesce e beviamo e lui ordina una , due bottiglie di vino bianco alla fine del pranzo io ero completamente ubriaca e anche lui non era certamente sobrio.Arriviamo a destinazione decisamente su di giri, lui vuole fare un giro dei bar e vuole che beviamo ancora e poi inizia a guardarmi in un certo modo, mi parla all' orecchio e dice che vuole scoparmi e mi chiede se cerchiamo qualcosa di "strano" in giro per i negozi per rendere più perverso, piccante il tutto. Io, complice l'alcool,non avevo capito bene cosa intendesse, senza contare che non era la mia prima esperienza sessuale lui, ma non ero nemmeno certo una veterana in materia, anzi, prima di lui era sempre stato tutto molto standard tutto molto " alle prime armi".
Cosi andiamo in giro per i vicoli del paese, l' aria calda gonfia di salsedine, in negozi di bikini e creme solari, e camminavamo scrutando le vetrine, io senza capire che cazzo stessimo cercando tra l'altro. Mi girava la testa, ed ero stanca , ero in modalità barbona su una panchina e speravo che la sigaretta che stavo fumando mi riportasse sulla terra ferma, quando arriva e dice che ha trovato tutto. Mah... Troppo ubriaca per capire, andava bene tutto. Iniziamo un' estenuante quanto vergognosa ricerca di un albergo per passare la notte, ma era agosto e ogni posto é a tappo. Resta un unico albergo, 5 stelle, da mille e una notte, improponibile, " andiamo li" mi dice lui. Lo seguo incredula, entriamo ci squadrano malissimo, mi vergognavo decisamente, il tipo alla reception dice" solo pernottamento e prima colazione sono 350mila lire" io stavo già andando quando sento lui che dice" si ok va bene" .
Coooosa?? Come va bene?? Penso tra me e me.. Ma sto zitta e raggiungiamo la stanza. Una stanza incredibile, meravigliosamente bella, era composta da due stanze, poggioli in pietra e un bagno meraviglioso con una di quelle vasche antiche coi piedini, era bellissima.
Entriamo e ci rinfreschiamo, io ero completamente persa nell'oblio dell'alcool, mi butto sul letto esausta e dopo un minuto lui é li con me, non mi da respiro, mi spoglia, sono nuda sul letto con la luce estiva di quel pomeriggio,che mi fa sentire ancora ancora più nuda,ma troppo stordita per preoccuparmi dell' imbarazzo.
Si spoglia anche lui mi bacia mi tocca dappertutto e poi si alza prende un sacchetto di carta lo appoggia sul letto ed estrae il suo bottino, due bottigliette colorate di forma fallica una liscia e una ad "anelli", dell'olio di mandorle e della fettuccia.. Non mi da tempo di chiedere mi dice di stare zitta, mi spinge sul letto e mi lega gambe e braccia alle spalliere, sono spaventata ma mi eccita, non posso chiudere le gambe, ne muovere le braccia, prende l'olio me lo versa senza ritegno in mezzo alle gambe e mi massaggia, lo spalma mi tocca ogni tanto mi infila le dita dentro che scivolano senza resistenza, mi guarda si avvicina mi chiede se mi piace, mi dice che sono una troia eccitata, che ho voglia di essere sfondata.. Quelle cose quel linguaggio mi offendeva e mi eccitava contemporaneamente, il mio respiro arrancava, e quando secondo lui " ero pronta" ha iniziato a penetrarmi con le bottigliette prima quella liscia, poi quella ad anelli.. Fa male, lui spinge io mi dimeno e gli chiedo di smettere che mi da fastidio ma non mi ascolta anzi mi dice che mi piace e spinge di più e aggiunge altro olio cosi mentre lo fa con l' altra mano mi accarezza il clitoride che scivola sotto i suoi polpastrelli cosi facendo sento mollare la tensione , mi sento calda, " morbida" assecondo i suoi movimenti ed inizio a godere di quello strano oggetto e della sua mano che mi massaggia, comincio ad ansimare ad avvicinarmi all orgasmo e lui si eccita nel vedermi inerme immobilizzata sotto le sue fantasie,sto per venire ma al contempo sento un forte impulso di fare pipì mi trattengo, e glielo dico, lo prego di smettere mi vergognavo da morire, lui non smette mi dice do lasciarmi andare di smettere di preoccuparmi e di godere, accelera il ritmo e spinge gli anelli della bottiglietta dentro di me, non va più su e giù ma la fa ruotare dentro, e continua a massaggiarmi con l' altra mano..... É troppo, vengo e non ho modo di contenere quel piacere mai provato prima, urlo e bagno il lenzuolo con uno spruzzo sento forti contrazioni di piacere che mi lasciano senza respiro.. Chiudo gli occhi e ascolto il mio cuore battere forte. Lui toglie la bottiglietta da dentro di me e mi scopa mentre lo fa é compiaciuto io lo lascio entrare ed uscire da me, impossibilitata a muovermi ancora mi avvicino sollevando il bacino e lui mi scopa sempre più forte tenendomi per i fianchi, poco dopo viene dentro di me...
Finalmente mi slega e riprendo possesso di caviglie e polsi, mi avvicino a lui e lo bacio.. La sbronza si sta affievolendo ce ne stiamo un po' vicini sul letto stanchi, sfatti.
La nostra storia, più avanti, diventerà talvolta fatta di eccessi, in alcuni casi dolorosi, umilianti, pericolosi.... Ma comunque ad oggi bella da ricordare.
Forse ero troppo giovane per lui, forse 18 anni contro i suoi 29 all'epoca erano una grossa differenza ma c'è da dire una cosa lui era una gran testa di cazzo a prescindere.
Aveva 29 anni, e già un matrimonio fallito alle spalle, era uno che non si privava di emozioni forti, serate al limite, alcool, talvolta droghe ecc, la sua condizione glielo permetteva, lavorava come magazziniere in fabbrica, ma era figlio adottivo di una famiglia benestante, malgrado questo non si comportava certo da "alto-borghese", direi più da zingaro coi soldi.
Capitava che ogni tanto bazzicasse nella nostra compagnia e dopo una serie di eventi, abbiamo finito per metterci insieme.
Io sapevo com'era lui, ma avevo 18 anni, e la ragione non era certo la virtù che poteva avere la meglio rispetto all' istinto.
Possessivo, geloso, a tratti "pazzo", mi spaventava a volte, ma confesso che allo stesso tempo mi piaceva.
Una mattina partiamo per il mare, prima di arrivare a destinazione ci fermiamo in un ristorante dove io volevo andare, per pranzare.Mangiamo pesce e beviamo e lui ordina una , due bottiglie di vino bianco alla fine del pranzo io ero completamente ubriaca e anche lui non era certamente sobrio.Arriviamo a destinazione decisamente su di giri, lui vuole fare un giro dei bar e vuole che beviamo ancora e poi inizia a guardarmi in un certo modo, mi parla all' orecchio e dice che vuole scoparmi e mi chiede se cerchiamo qualcosa di "strano" in giro per i negozi per rendere più perverso, piccante il tutto. Io, complice l'alcool,non avevo capito bene cosa intendesse, senza contare che non era la mia prima esperienza sessuale lui, ma non ero nemmeno certo una veterana in materia, anzi, prima di lui era sempre stato tutto molto standard tutto molto " alle prime armi".
Cosi andiamo in giro per i vicoli del paese, l' aria calda gonfia di salsedine, in negozi di bikini e creme solari, e camminavamo scrutando le vetrine, io senza capire che cazzo stessimo cercando tra l'altro. Mi girava la testa, ed ero stanca , ero in modalità barbona su una panchina e speravo che la sigaretta che stavo fumando mi riportasse sulla terra ferma, quando arriva e dice che ha trovato tutto. Mah... Troppo ubriaca per capire, andava bene tutto. Iniziamo un' estenuante quanto vergognosa ricerca di un albergo per passare la notte, ma era agosto e ogni posto é a tappo. Resta un unico albergo, 5 stelle, da mille e una notte, improponibile, " andiamo li" mi dice lui. Lo seguo incredula, entriamo ci squadrano malissimo, mi vergognavo decisamente, il tipo alla reception dice" solo pernottamento e prima colazione sono 350mila lire" io stavo già andando quando sento lui che dice" si ok va bene" .
Coooosa?? Come va bene?? Penso tra me e me.. Ma sto zitta e raggiungiamo la stanza. Una stanza incredibile, meravigliosamente bella, era composta da due stanze, poggioli in pietra e un bagno meraviglioso con una di quelle vasche antiche coi piedini, era bellissima.
Entriamo e ci rinfreschiamo, io ero completamente persa nell'oblio dell'alcool, mi butto sul letto esausta e dopo un minuto lui é li con me, non mi da respiro, mi spoglia, sono nuda sul letto con la luce estiva di quel pomeriggio,che mi fa sentire ancora ancora più nuda,ma troppo stordita per preoccuparmi dell' imbarazzo.
Si spoglia anche lui mi bacia mi tocca dappertutto e poi si alza prende un sacchetto di carta lo appoggia sul letto ed estrae il suo bottino, due bottigliette colorate di forma fallica una liscia e una ad "anelli", dell'olio di mandorle e della fettuccia.. Non mi da tempo di chiedere mi dice di stare zitta, mi spinge sul letto e mi lega gambe e braccia alle spalliere, sono spaventata ma mi eccita, non posso chiudere le gambe, ne muovere le braccia, prende l'olio me lo versa senza ritegno in mezzo alle gambe e mi massaggia, lo spalma mi tocca ogni tanto mi infila le dita dentro che scivolano senza resistenza, mi guarda si avvicina mi chiede se mi piace, mi dice che sono una troia eccitata, che ho voglia di essere sfondata.. Quelle cose quel linguaggio mi offendeva e mi eccitava contemporaneamente, il mio respiro arrancava, e quando secondo lui " ero pronta" ha iniziato a penetrarmi con le bottigliette prima quella liscia, poi quella ad anelli.. Fa male, lui spinge io mi dimeno e gli chiedo di smettere che mi da fastidio ma non mi ascolta anzi mi dice che mi piace e spinge di più e aggiunge altro olio cosi mentre lo fa con l' altra mano mi accarezza il clitoride che scivola sotto i suoi polpastrelli cosi facendo sento mollare la tensione , mi sento calda, " morbida" assecondo i suoi movimenti ed inizio a godere di quello strano oggetto e della sua mano che mi massaggia, comincio ad ansimare ad avvicinarmi all orgasmo e lui si eccita nel vedermi inerme immobilizzata sotto le sue fantasie,sto per venire ma al contempo sento un forte impulso di fare pipì mi trattengo, e glielo dico, lo prego di smettere mi vergognavo da morire, lui non smette mi dice do lasciarmi andare di smettere di preoccuparmi e di godere, accelera il ritmo e spinge gli anelli della bottiglietta dentro di me, non va più su e giù ma la fa ruotare dentro, e continua a massaggiarmi con l' altra mano..... É troppo, vengo e non ho modo di contenere quel piacere mai provato prima, urlo e bagno il lenzuolo con uno spruzzo sento forti contrazioni di piacere che mi lasciano senza respiro.. Chiudo gli occhi e ascolto il mio cuore battere forte. Lui toglie la bottiglietta da dentro di me e mi scopa mentre lo fa é compiaciuto io lo lascio entrare ed uscire da me, impossibilitata a muovermi ancora mi avvicino sollevando il bacino e lui mi scopa sempre più forte tenendomi per i fianchi, poco dopo viene dentro di me...
Finalmente mi slega e riprendo possesso di caviglie e polsi, mi avvicino a lui e lo bacio.. La sbronza si sta affievolendo ce ne stiamo un po' vicini sul letto stanchi, sfatti.
La nostra storia, più avanti, diventerà talvolta fatta di eccessi, in alcuni casi dolorosi, umilianti, pericolosi.... Ma comunque ad oggi bella da ricordare.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Commenti dei lettori al racconto erotico