Quell'odore

di
genere
etero

Era estate, e io avevo 19 anni..quella settimana ero a casa da sola perché i miei erano via per lavoro. Nel mio condominio eravamo rimasti solo io e Un ragazzo di circa 20/21 anni bello come il sole. Quel ragazzo, che chiamerò "E" aveva dimostrato più volte interesse nei miei confronti, io lo lasciavo fare, una volta mi palpò il culo e mi massaggiò la figa in cantina mentre mi ero messa a 90 a posta per vedere come si comportava..mi beccò anche che mi strusciavo con il sedile della sua bici sempre giù in cantina, mi disse "vuoi una mano?" ridendo e io impugnandoli il cazzo gli risposi "magari un'altra volta" me ne andai sculettando però rimasi a spiare cosa avrebbe combinato con la bici, vidi che inizió a leccarla con foga, lui mi vide e sorrise..e io fingendomi imbsrazzata me ne andai in casa.
Un lunedì sera bussò alla mia porta e lo feci entrare, mi disse che voleva farmi compagnia..io gli offrii una birra che lui accettò avvicinando il punto dove si beve alla mia vagina e strofinò. Io mi sedetti sulla sua gamba e incominciai a strusciarmi nentre gli stringevo le palle..proprio mentre iniziò a scaldarsi gli dissi che doveva andare se no avrebbe fatto tardi al lavoro, lo accompagnai alla porta e lui mi sbatté al muro tenendomi la testa da dietro con una mano per Non farmi male, mi alzó una gamba e spinse il suo cazzone contro la Mia figa e mi disse "non finisce qui! Stanotte ti scopo per bene piccola", verso l'1:30 iniziò a suonare il campsnello ripetutamente ma io da brava stronzetta non gli aprii e lui per quella notte rimase col cazzo in mano, era un porco anche se non si vedeva, i miei lo lodavano sempre dicevano che era un "bravissimo ragazzo" ovvio che lo era ma era anche un porcellino che volevo dentro di me.
Un'altra notte lasciai la porta di casa mia aperta per vedere che faceva..tornò dal lavoro alle 3 e qualcosa di mqttina si fece una doccia e come previsto mi raggiunse nel letto dei miei con una pistola ad acqua ciocattolo che io vidi quando la usò, iniziò a leccarmela con così tanta potenza che pareva me la volesse mangiare io volevo il suo amichetto dentro di me e glielo dissi solo che lui non volle, disse che era ancora presto, lui leccava e io godevo..mi piaceva troppo, poi come ciliegina sulla torta prese la pistola ad acqua carica me la puntò alla figa, la spinse dentro e inziò a spruzzare acqua mmmmmmmmmmh a quel punto ebbi uno degli orgasmi più potenti avuti fino ad ora, mi lasciò lì nuda e ancora vogliosa di cazzo. Non lo vidi per un giorno, lo riincontrai nell' Ascensore del condominio che lui puntualmente fermò..io sapevo le sue intenzioni, mi strappò i vestiti di dosso e mi sbattè alle pareti ficcandomelo dentro..orgasmi su orgasmi, lo volevo sentire ovunque..e lui mi accontentò, io per sdebitarmi dopo tutto quello che mi aveva fatto gli spompinai il cazzo fino a farlo venire.
Mi ha promesso di fottermi per bene al più presto.
di
scritto il
2016-07-26
5 . 5 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Ora sei mia piccola

racconto sucessivo

In hotel
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.