Che bello le cugine maiale II

di
genere
incesti

La notte passata e quel giorno furono veramente speciali per me. Tutto all'improvviso mi vidi catapultato nel mondo del sesso vero non quello patinato che mi gustavo per televisione. Non me rendevo conto ero troppo piccolo giusto 14 anni ma sapevo o meglio mi veniva istintivo mandare messaggi affinchè, se avevo certe esigenze, facevo ruscirle a soddisfare almeno in parte. Maria non era la ragazza da prima media sempliciotta che credevo ma di certo non era la complice più malleabile di giochi proibiti che mai e poi mai tra cugini si dovevano fare. E questo lei lo sapeva bene. Tutto sembrava accadere sempre e solo per il caso senza reale compartecipazione attiva da parte sua quando ero io l'intraprendente o da parte mia quando era lei che curiosava su di me. Solo raramente abbiamo parlato di questioni sessuali ed in particolare su cosa attirasse di più la nostra attenzione nell'altro sesso. Per cui io le dissi che mi piaceva il culo e l'inguine delle tante ragazze che vedevo in spiaggia e lei mi fece capire a suo modo che guardava il "pacco" dei ragazzi ma sempre in maniera spersonalizzata quasi mai personalizzata.Quell'estate stava passando così tra miei mille pensieri "sporchi" su Maria condite da tante belle godute solitarie, qualche approccio che non andava oltre lo struscio, le nostre guardatine sotto acqua. Oggi mi piace immaginare che il turbine di emozioni non era solo io ma anche di Maria e di questo ormai ne ho la prova ma statene certi in quei momenti ed a quell'età non pensavo che lei fosse così attiva nel nostro gioco. Dico questo perchè i segnali che mandava rielaborati tempo dopo mi hanno al 100% persuaso che fosse molto più monella di quello che sembrava.

In me nacque la convinzione di riprovarci qualche notte e non di limitarmi alla sola leccatina della sua fighettina da ninfetta, volevo di più volevo far assaporare al mio cazzo una consistenza ed un calore differente da quello della mia mano. Uno degli ultimi giorni lei e mia sorella bisbigliavano spesso per casa o sulla spiaggia ed appena mi vedevano zittivano. Bene una sera successe una cosa strana. Era proprio la sera in cui mi ero convinto a rifarle visita nel cuore della notte ma ahime quella sera Maria la vedo nel lettone insieme a mia sorella. Pensai questa ha mangiato la foglia ha capito che sono allupato come una bestia e stanotte le rompo la fighina! Ovviamente niente di più sbagliato ma sta di fatto che quella situazione che vedeva mia sorella come terzo incomodo tra di noi (nel senso letterario del termine) vanificò ogni mio tentativo di gustare il suo corpo. Pensai a tutte le soluzioni di sgaiattolare dal fondo del letto ed emergere tra le sue gambe ma era troppo pericoloso di allungare una mano scavalcare mia sorella ed afferrarle il pube ma ogni tentativo era vano o perchè inattuabile o perchè i movimenti di mia sorella non mi fecero raggiungere la preda. Fin a quando immobile nel mio finto sonno le sento bisbigliare quasi animatamente. Dopo di che mia sorella si alza e se ne va dai mie. Cazzo ero solo con una ragazza nel mio letto. Lasciai passare qualceh minuto che sembrava interminabile e poi mi misi all'opera. In quel momento non pensai affatto che fosse una mossa per agevolare la mia azione per cui feci tutto con molta attenzione andando per gradi. Prima da sotto il lenzuolo le sfiorari la coscia, poi spostai del tutto il lenzuolo e mi avvicinai al suo corpo. Lei era di fianco dandomi il culo feci in modo da appoggiare il mio cazzo su questa di esso, le carezze alla coscia furono a piene mani e le tirai sopra la camicia da notte. Ero infoiato come non mai e decisi di esagerare. Quel senso di libertà che percepivo mi indussero a togliermi le mutande unico indumento insieme alla maglietta che mi coprive il basso ventr. La misi sotto il cuscino per non perderla ed iniziai a strusciarmi a pelle su Maria che non dava segno di rispondere attivamente alla mia azione. Poi si girò e si mise di a dormire a pancia in su. Le avrei voluto togliere del tutto l'ingombrante camicia da notte ma mi limitai a tirarla su quanto più potetti e la denudai degli slip. Ancora nessuna reazione. Eravamo entrami nudi nelle zone calde ed ora avrei potuto agire. Le divaricai bene le gambe e lei in questo mi aiutò moltissimo e le cercai il sesso. Fu in quel momento che Maria si destò alzandosi col busto cercando di capire quello che stava succedendo. Ma io rimanevo steso con la mano a conchiglia sul suo sesso. Lei cercò lo slippino e trovatolo ricordo che disse "ma che fai?" io non risposi e lei ricadde a gustarsi il mio massaggio. Le abbassai la spallina della camicia e le leccai il capezzolino. Fu paradisiaco. Presi la sua mano che sembrava morta e la portai sul mio cazzo. Insieme a lei mi stavo segando quando vidi che lo faceva senza il mio aiuto quei pochi dubbi che avevo sul suo stato di incoscienza caddero del tutto. Era spledido come era spledido la sensazione di estrema larghezza della sua figa che proprio non mi apsettavo. toccandola e fottendola con il dito così era come me l'aspettavo tenera, liscia solo tanto larga. Ero al punto di osare ed osai. Le salii sopra e le tolsi la mazza dalla mano. Se fosse entrata mia sorella o i meie mi avrebbero trovato tra le sue cosce col culo fuori sarebbe stato inequivocabile quesllo che stava facendo. Non pensai che potesse accadere per cui col bacino sollevato cercavo di puntare con la mano la cappella sul suo orofizio ma proprio non riuscivo a centrare il buco. Credetti che con le vergini era così ma poi pensai ma come ci entrano 3 dita li dentro ed ora sul più bello non riesco a metterci il mio uccello? Lei ansimava non chiedetemi se si stava bagnado o cose del genere non ho idea. Sta di fatto che trovai piacevole muovereil bacino con il cazzo tra le sue gambe e continuai a fare così. Quando con questo movimento la posizione divenne favorevole (a saperlo) senti un ostacolo al mio strusciamento e contemporaneamente Maria si ritrasse cercando di chiudere energicamente le gambe. Fui poco attivo perchè mi spaventai e mi tolsi da sopra. Lei si girò di nuovo di schiena regalandomi il contatto con il suo culone nudo. Mi contentai e le sborrai sopra addormentantomi fino a quando sentii mia sorella ritornare. La mattina ero ancora a cazzo nudo e svegliandomi prima degli altri potetti notare che Maria aveva il suo slip adosso.

Il giorno passo senza ulteriori ammiccamenti l'unica parola che mi rivolse Maria in acqua fu "PORCO".

Forse aveva ragione ma certo il suo comportamento aveva facilitato quanto successo non volevo farla male ma quel tentativo non voluto di penetrazione ruppe per un po l'incantesimo.

Tornati a casa ripensai molto a quanto successo e naturalmente mi segavo in continuazione su Maria e di più ormai guardavo ogni mia cugina come probabile oggetto del desiderio mi spaventai quando anche la sorella minore di Lia, Olga iniziò a piacermi!

Ma tutto ciò avvenne dopo. Lo strascico dell'estate con Maria non si esaurì. Dovetti lavorarci molto per riacquistare la sua fiducia ma poi tornammo ai nostri rituali. Un giorno lei era da me i miei stavano per uscire e lei stava con mia sorella ma come accadeva spesso rimanemmo da soli. Lei aveva un forte ascendente su mia sorella per cui riusciva a togliersela dalle scatole facilmente. Era vestita con una magleittina aderente ed una gonna di jeans di certo poco sexy e molto ampia. Stavamo parlando di sesso in particolare si parlava di esperienze fatte. Non so come mai ma lei era convinta di chissa cosa avessi mai fattocon le ragazze. Presi la palla al balzo e le dissi che avevo leccato la figa ad una ragazza. La provocai volutamente lei mi chiese senza dare troppo preso ma curiosa chi fosse questa qua. Io le risposi che era lei. Noooo fece lei che dici non me lo sarei mai fatto fare e poi non mi ricordo affatto. Stetti al suo gioco e le dissi che glielo avevo fatto una notte a mare mentre lei dormiva. La reazione quasi indifferente confermò la mia ipotesi: si ricordava e come! Le dissi che avevo imparato gurdando dei film porno che fanno la notte. Lei era incredula e quasi mi sfidò a provare ciò. Presi una cassetta e le dissi che ne avevo registrato uno che se tenevail segreto glielo facevo guardare. Lei sempre facendo finta di essere poco interessata disse che di certo aveva capito cosa intendessi ma era curiosa. Mi chiese di procedere non prima di essere uscita in terrazzo dove c'eramia sorella per dirle di stare fuori dai piedi un bel pò. Lei tornò io chiusi la porta e quando sentì che i miei erano scesi infilai il VHS nel lettore e premetti play. Non vi dico il grado di eccitazione ed il groppo alla gola che avevo. Forse mai più provato! Il film iniziò ed era uno di quei primi porno dove c'era molto trama per cui le prime scene erano solo di tipo erotico. Dovetti spegnere all'improvviso in quanto sentì il portoncino riaprirsi ed era mio padre che si era dimenticato le chiavi della macchina. Mi rivenne a salutare rimarcando che non c'era bisogno di chiudere la prota ed andò via. Prima di riprendere la visione Maria non perse occasione di rimarcare la sua delusione dicendo che anche lei ne aveva visti di film così dove gli attori si baciano e magari le attrici stanno a seno nudo. Le dissi che questo è diverso che fanno vedere scene in cui si "chiava". Ripresi il film e finalmente la biondina figlia di una coppia benestante viene visitata dal dottore amico di famiglia. L'introduzione del termometro nel buco del culo della ragazza da parte del dottore rippe ogni indugio. Maria si guardava con aria attonita portandosi le mani alla bocca. Io conscio che non c'erano problemi le dissi " hai mai visto in u film una cosa così?" Lei "no mai guarda un po che porca questa!". Le scena erano incalzanti quando il dottore tirò fuori una nerchia che per me era spropozionata Maria eslamò "Ma quello è il cazzo verò? Io stando sempre al gioco sapendo che il mio lo conosceva a meradito le dissi "che vuoi che sia, ti piace?". Lei "piace non sò però è forte non si vergognano quelli e poi adesso che fa, che schifo che schifo se lo sta mettendo in bocca ma che fa?" "Le fa un bocchino" dissi io, aggiungendo ora se la chiava"

Le scene erano proprio forti e per una che non ne aveva mai visto credo che l'eccitazione era alle stelle. Durante la visione del film Maria si era spostata sul divanetto di fronte anche perchè io avevo preso a toccarle le cosce. Da dove stava poteva vedere il film e me che avevo adosso uno short tipo costume. Non so cosa mi venne ma le chiesi ti eccita?. Lei per la prima volta sincera e disinibita mi disse "Si questo film e poi tu che sei con le gambe tutte aperte e mi fai vedere la tua roba come potrei non eccitarmi"

Mi alzai e mentre lei era stranamente con lo sguardo basso mi tirai fuori il cazzo e lei dissi "Guarda ti faccio vedere la mia roba però fammi vedere anche la tua" Alzò lo sguardo e si ritrovò il cazzo a due centrimitri dal volto. Me lo rimisi dentro e le richiesi di farmi vedere la sua di roba. La presi con la mano e non volendo forzare la portai insieme a me sul lettino, più vicino alla Tv, e le dissi dai guardiamolo insieme il film. Lei quasi pentita di non aver risposto subito mi "fà ti posso chiedere una cosa?" Si "le faccio io", "no scusa niente niente", "lo vuoi rivedere il mio cazzo?" Maria finalmente mi disse " Si è bello ma non l'ho visto bene se me lo vuoi far vedere dopo ti faccio vedere la mia..." "Ok Ok eccolo" e lo rimisi fuori eravamo spalla a spalla lei guardava il mio cazzo ed ogni tanto si gustava le scene chiedendomi cosa stessero facendo.

Tipo quando un uomo ben dotato e tutto peloso aveva appena finito di fare la figa ad una che gleilo mise in culo con forti gemiti da parte di lei. Le spiegai che si può fare anche lì nel culo. Guardava il video ed il mio cazzo come un assetato un miraggio. Le disse che se voleva ora poteva farmi vedere la sua roba. fece un po di resistenza poi si alzò si sfilò gli slip mettendoli in una tasca della gonna si mise a sedere e lentamente aprì le gambe mentre era con i talloni sul letto. Mi spostai davanti a lei e me ne infischiai del video. Lei stava a cosce aperte e lo sguardo alla Tv mentre io avevo la testa tra le sue gambe. Finalmente la vidi benissimo a pochi centimetri. La sua figa era ben disegnata, la clitoride appena abbozzata e le gradni labbra paffutelle, lo spacco era aperto e bello lungo. C'era una sostanza biancastra tra le labbra le misi l'indice ed il pollice sopra per aprirla e vidi che era umidiccia. Lei non mi fermò ed io continuai fino ad infilrci la lingua, ora finalmente sapevo dove leccare. Il sapore, al contrario della prima volta, era muschiato come l'odore tanto differente da quello di una ragazza già sviluppata. Fu inebriante. La leccavo e la sentivo irrigidirsi. Le chiesi se le piaceva e lei mi disse che non aveva provato mai una sensazione del genere. La leccai a lungo ma non la penetrai, come quella sera col dito, per non spaventarla. Mi limitai a leccarla fina a quando lei quasi mi allontanò di certo in preda all'orgasmo. Ci mise un po per riprendersi ma in compenso poi dopo ci vedemmo tutto il film in cui le scene di lesbo, di ammucchiata e sopratutto di venute fecero tornare in lei la curiosità e di certo la voglia. Quando entrò mia sorella ero ancora col cazzo di fuori che ovviamente non rimase in tiro tutto il tempo ma Maria ebbe modo di gustarlo tutto il tempo. Fu una sciochezza per me rimetterlo di lato dentro lo short lasciando il dubbio a mia sorella. In bagno, dove andai dopo, mi sparai la sega più memorabile della mia vita. Venni quasi subito mi sconvolese il fatto che l'eruzione di sborra fu così violentà che mi sentì lacerare il buchetto e sopratutto la duratsa dei getti che sembravano non finire, non vendo denso ma pitootsto a spray tanto che poi non ritrovai tracce significative di sperma da pulire come se si fossero volatizzate nell'aria.

I giornia seguire parlammo tanto io e Maria ma poco mi fece combiare in compenso mi fece speigare tutti i dettagli di quanto visto confessandomi che lei aveva sentito parlare i fratelli (molto più grandi di noi) che addirittura avevano vista film porno con animali. Io sapevo una mezza cosa perchè tra quelli che registrai c'erano all'inizio dei trailers che effettivamante facevano vedere dei sessi di animali quali cani, cavalli e scimmie ma mai avevo nenache potuto immaginare che esistevano scene di accoppiamanto tra animali e donne. Anche quella volta capì quanto nei suoi undici anni quanto fosse oltre Maria.

L'inverno passo e con lei ebbi pochi contatti nonostante abitavamo vicini. In quel periodo rivolsi le mie attenzioni altrove ma l'estate successiva fu Maria di nuovo la centro delle mie attenzioni e come l'anno prima venne con noi a Mare...
scritto il
2010-11-03
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