Io e il mio tutù
di
Toni Egrich
genere
gay
Era un caldo giovedì d'estate, le giornate scorrevano lunghe e noiose.
Ero nel mio appartamento e quel giorno non avevo nulla da fare, la televisione mi annoiava e non avevo voglia d'uscire; dopo essermi fumato l'ennesima sigaretta, mi alzai faticosamente dal divano e andai in camera. Aprii l'armadio alla ricerca di non so cosa di preciso e mi ritrovai tra le mani un vecchio e lacero tutù rosa che comprai anni addietro per scommessa. Non avevo la più pallida idea di che cosa farci in quel momento e un po' per gioco lo indossai e mi misi davanti allo specchio. Iniziai a guardarmi divertito, girando su me stesso per capire come mo stava finché, a forza di vedere nello specchio la mia massiccia figura mezza nuda in quello strano capo d'abbigliamento, iniziai a eccitarmi.
I miei capezzoli divennero duri e l'esile tela del tutù li lasciava trasparire in tutta la loro dura bellezza, quindi iniziai a stuzzicarmeli. Il pene mi divenne duro subito e infilai subito la mano per segarmi. Era bellissimo guardare quella bella e sexy ballerina allo specchio, ero eccitatissimo, al che cominciai a sfilarmelo piano piano: tirai giù le spalline e, mentre mi stuzzicavo i capezzoli, mi muovevo sinuosamente per far scendere piano piano il tutù, per fare uscire i capezzoli un po' alla volta dal vestito. Il tutù scendeva delicatamente ad ogni mio movimento e i capezzoli si scoprivano un po' alla volta: le mie grandi areole marroni si palesavano in tutta la loro morbida bellezza fino a scoprire i miei durissimi e sensibilissimi capezzoli. Era una bellissima sensazione sentirli duri tra le dita e la cosa mi eccitava tantissimo.
A quel punto ero quasi completamente nudo e preso dall'estrema eccitazione, mi spogliai completamente e mi buttai sul letto per segarmi.
Mi segai per lungo tempo osservando il mio bellissimo e morbido petto nudo ed il mio grosso pene allo specchio.
Dopo un po' venni con una considerevole spruzzata di sborra: mi gocciolava dalle dita e non resistetti a provare ad assaggiarla. Fu bellissimo, come se qualcuno mi fosse venuto in bocca dopo un pompino.
Nonostante la mia mole, amo il mio morbido corpo che mi regala notevoli soddisfazioni.
Ero nel mio appartamento e quel giorno non avevo nulla da fare, la televisione mi annoiava e non avevo voglia d'uscire; dopo essermi fumato l'ennesima sigaretta, mi alzai faticosamente dal divano e andai in camera. Aprii l'armadio alla ricerca di non so cosa di preciso e mi ritrovai tra le mani un vecchio e lacero tutù rosa che comprai anni addietro per scommessa. Non avevo la più pallida idea di che cosa farci in quel momento e un po' per gioco lo indossai e mi misi davanti allo specchio. Iniziai a guardarmi divertito, girando su me stesso per capire come mo stava finché, a forza di vedere nello specchio la mia massiccia figura mezza nuda in quello strano capo d'abbigliamento, iniziai a eccitarmi.
I miei capezzoli divennero duri e l'esile tela del tutù li lasciava trasparire in tutta la loro dura bellezza, quindi iniziai a stuzzicarmeli. Il pene mi divenne duro subito e infilai subito la mano per segarmi. Era bellissimo guardare quella bella e sexy ballerina allo specchio, ero eccitatissimo, al che cominciai a sfilarmelo piano piano: tirai giù le spalline e, mentre mi stuzzicavo i capezzoli, mi muovevo sinuosamente per far scendere piano piano il tutù, per fare uscire i capezzoli un po' alla volta dal vestito. Il tutù scendeva delicatamente ad ogni mio movimento e i capezzoli si scoprivano un po' alla volta: le mie grandi areole marroni si palesavano in tutta la loro morbida bellezza fino a scoprire i miei durissimi e sensibilissimi capezzoli. Era una bellissima sensazione sentirli duri tra le dita e la cosa mi eccitava tantissimo.
A quel punto ero quasi completamente nudo e preso dall'estrema eccitazione, mi spogliai completamente e mi buttai sul letto per segarmi.
Mi segai per lungo tempo osservando il mio bellissimo e morbido petto nudo ed il mio grosso pene allo specchio.
Dopo un po' venni con una considerevole spruzzata di sborra: mi gocciolava dalle dita e non resistetti a provare ad assaggiarla. Fu bellissimo, come se qualcuno mi fosse venuto in bocca dopo un pompino.
Nonostante la mia mole, amo il mio morbido corpo che mi regala notevoli soddisfazioni.
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