Scambio di coppia, scritto a 4 mani da AB e AM

di
genere
scambio di coppia

Scambio di Coppia Scritto a 4 mani da lui (AB) e lei (AM)

Io e mia moglie AM ci eravamo trovati diverse volte a parlare di loro.
Lei, Patrizia, era un’amica di infanzia di mia moglie, molto carina di viso, sempre sorridente e minuta. Il suo fisico l’avevo in mente molto chiaramente, essendo stati in piscina assieme molte volte: asciutta, belle gambe e bel sedere, poco seno (seconda scarsa avrei detto).
Era un’insegnante di Yoga e anche in piscina, quando faceva esercizi di stretching, non riuscivo a non pensare alle diverse posizioni in cui la si poteva scopare!!
Lui, Sandro, aveva un fisico atletico, ex pallanuotista, 5 cm più alto di me con altri 5 o 10 cm di spalle in più e una dotazione maschile imponente: avevamo fatto la doccia assieme e io a confronto facevo ridere, ahimè!
AM faticava a staccargli gli occhi dal costume e anch’io apprezzavo che dal costume di lei, tra le gambe, si riuscissero a intuire le curve delle grandi labbra.

Una sera cenando e parlando in loro assenza ci divertimmo parecchio.
“Sandro è splendido, mi piacerebbe sentirlo sopra di me …”
“Anche Patty non è male …”
“Lei non è un gran che: poco seno, brutti piedi …”
(A me piacciono i piedi in una donna e la mia ex non perdeva occasione per prendermi in giro).
“Si ma hai visto che sedere tonico? Poi è così flessibile…”
“Invitiamoli a cena –propose AM- chissà…”

Organizzammo una cena, in una calda serata d’estate.
Mi trovai con lui, andammo in auto a prendere sua moglie e poi ci recammo a casa nostra dove AM aveva preparato una deliziosa cena fredda.
Entrammo in casa e ci trovammo di fronte uno spettacolo inaspettato: sul divano –l’ingresso era direttamente su un grande open space che comprendeva il soggiorno e la sala da pranzo- AM era sdraiata di schiena, completamente nuda, che dormiva!
Dovete sapere che AM è una ex atleta, ha sempre avuto un fisico da urlo, ma dopo le due gravidanze si era un po' ingrossata e non mi sarei mai aspettato di trovarla così!
Prima di svegliarla le scattai una foto. I nostri ospiti ridacchiavano piano e osservai che lui la guardava con un certo desiderio.

“Oh scusatemi –disse AM quando la svegliammo- non mi ero accorta che era così tardi! C’è ancora il sole alto… Sapete, con questo caldo non viene voglia di vestirsi troppo!”
Disse questo e continuò a restare nuda, muovendosi per casa con naturalezza come faceva sempre quando eravamo soli.
Nel frattempo anche la nostra ospite si stava sentendo a suo agio, aveva incominciato a togliersi le scarpe, quando disse:
“ma anziché vestirti tu, perché non ci mettiamo comodi noi?” e senza aspettare risposta sfilò la maglietta, mostrando due adorabili tettine e un bei capezzoli, pronunciati e non troppo scuri, già leggermente irti. Pensai che si fossero messe già d’accordo tra di loro.

Fatto sta che un quarto d’ora dopo eravamo tutti e quattro a tavola, completamente nudi!

Cenammo come se essere nudi insieme fosse la cosa più naturale del mondo.

Ovviamente, AM non mi risparmiò battutine sull’enorme differenza tra il mio membro e quello di Sandro (il nostro amico) anche perché avendolo duro tutti e due, la differenza si vedeva molto!

“Però devo ammettere che lui -disse AM rivolta a Patrizia- è abilissimo a leccarla e non mi ha mai detto di no! E non è poco!”
“Sei fortunata, io lo chiederei ogni mattina per svegliarmi, ma lui si rifiuta!” disse indicando Sandro.
Sandro sorrideva senza fiatare e io mi accorsi che AM aveva incominciato ad accarezzargli l’uccello con il piede sotto il tavolo. Feci finta di nulla.

Arrivammo al dolce e al caffè sempre scherzando e ridendo. Poi Sandro chiese:
“Vi spiace se ci fermiamo a dormire qui? Io sono un po' alticcio per guidare”.

“Per me va bene” disse AM.
Intervenne Patrizia: “…ma io non voglio dormire con Sandro: quando beve russa e io vado sempre a dormire in un'altra stanza!”.
In realtà Sandro non aveva bevuto tanto: avevamo svuotato una bottiglia in 4 ma dovevamo trovare delle scuse!
“A me non dà fastidio –disse AM- posso dormire io con Sandro?” chiese guardandomi. Guardai Patrizia senza parlare, lei mi sorrise. Si avvicinò si sedette sopra le mie gambe e mi baciò sulla bocca.
“Non vedo l’ora di sentire cosa sai fare!” mi disse.

Ci ritirammo nelle camere, tenendo le porte aperte; ciascuno si eccitava a sentire il proprio coniuge che scopava nell’altra stanza.

AB
di
scritto il
2016-10-18
1 0 . 6 K
visite
9
voti
valutazione
4.6
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.